24-05-12, 06:28 PM
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#31
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Utente Junior
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Originariamente inviata da trinchetto
Il materiale è effettivamente poco, ma non nullo. I cannoni navali non erano molto dissimili da quelli terrestri di pari periodo: rozzi, su grandi affusti spesso anche privi di ruote (o dotati di un paio di esse, piccole, davanti) e, se di piccolo calibro, a retrocarica. Qualche "originale" di riferimento (anche tra i più grandi) è esposto a Castel S.Angelo, in Roma. Alcuni, bellissimi, in originale ed in replica (soprattuto di piccolo calibro) al museo del mare Galata di Genova. Se trovo qualche foto, stasera o nei prossimi la posto.
Un po' di approfondimento lo si trova anche qui: armi navali leggere del XV secolo
Poca cosa, ma potrebbe essere l'occasione per proseguire il discorso ...... 
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Sarebbe fantastico vedere qualche altra foto, così decido se tenere quello che ho fatto o cestinare il tutto e rifare gli affusti. (Per ora ne esiste solo uno)
Avevo già in mente un giretto a Genova ma faccio fatica a trovare un sabato o una domenica liberi per poter andare.
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25-05-12, 08:21 PM
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#32
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Moderatore
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intanto metto qualche foto delle artiglierie legegre esposte al Galata di Genova. Qualità pessima ma abbi pazienza.... nell'ultima foto la bombarda è in replica, per il resto, si tratta di originali d'epoca. Nelle prime due foto, si tratta di artiglieria a terra (o meglio, a ponte...)
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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25-05-12, 08:42 PM
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#33
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Moderatore
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poi metto qualche pagina di libro. Le prime tre vengono da "Naval Gun" (Hogg-Batchelor, Blandford press, 1978) l'ultima da "La storia della nave" (Abranson, Eurobook 1977, Mondadori 1978)
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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25-05-12, 08:52 PM
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#34
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Moderatore
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Trink, per curiosità... nel testo che accompagna la foto 3, c'è scritto cosa è quel cubo forato subito dietro il cannone?
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25-05-12, 09:11 PM
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#35
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Moderatore
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nel testo non ho trovato riferimenti specifici a quella strana architettura. Si parla però di modalità di accensione protetta dal vento e dalla pioggia e di sistemi per evitare che un cattivo accoppiamento tra parte mobile e parte fissa del cannone potesse creare problemi di rilascio di gas roventi durante lo sparo, pericolosi anche per l'erosione che creavano sulla superficie di contatto.
Se vuoi, mandami la tua mail e ti spedisco una scansione dell'intero capitolo (una decina di pagine): qui la riduzione dei pixel rende difficoltosa la lettura del testo
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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26-05-12, 11:50 PM
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#36
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
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Grazie Trinchetto per le foto che hai postato, sei veramente un'enciclopedia vivente di tutto quello che ha una (o più) vela.
Continuo la discussione sui cannoni con un ulteriore approfondimento.
Avevo vergognosamente dimenticato di andare a sfogliare le foto che avevo scattato quest'estate al museo della Mary Rose a Portsmouth.
Si trattava di una grossa (per non dire enorme) caracca che operò tra il 1514 e il 1545. Arrivò a contare fino a 96 cannoni imbarcati, anche se gran parte erano piccoli falconetti o colubrine.
Per quanto riguarda i cannoni di grosso calibro ce n'erano di due tipi: quelli più economici e facili da manovrare ma meno efficaci erano costituiti da lunghe barre di ferro saldate insieme e rinforzate da anelli di metallo.
Erano montati si un sostegno che potevano avere o non avere due piccole ruote. (Immagine 1)
Gli altri, quelli più moderni e potenti, erano ottenuti da un solo pezzo di bronzo fuso e l'affusto che li sosteneva era praticamnte uguale a quelli che venivano usati a inizio 800. (Immagine 2)
Mi scuso per qualità scadente della terza immagine ma alcune parti del museo erano proprio buie: è una ricostruzione di come doveva apparire una postazione di battaglia della Mary Rose, con le due tipologie di cannone presenti.
Concludendo posso quindi dire che sulla mia Caracca avrei anche potuto inserire gli affusti presenti nel kit perchè all'epoca se ne potevano già trovare di fatti in quel modo, ma che la scelta che ho fatto sia piu corretta in quanto il tipo di cannone che ho utilizato era probabilmente montato su un affusto simile a quello che realizzato.
Ne approfitto per un OT: credo che il Portsmouth Historic Dockyard sia uno dei posti più belli che abbia mai visto.
Oltre al museo Mary Rose da cui arrivano le foto che ho scattato è in costruzione un grosso padiglione che conterrà il relitto della nave ripescato dal fondo del mare.
C'è la Victory per cui ogni ulteriore descrizione è superflua, c'è un museo con modelli di veliero che mi hanno lasciato a bocca aperta, c'è una stanza con le vele originali della battaglia di Trafalgar, una zona dedicata ad Horatio Nelson ... e poi c'è la Warrior! Secondo me è quella la nave più bella del mondo!
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28-05-12, 01:22 PM
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#37
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
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Quote:
Originariamente inviata da radamant
... Ne approfitto per un OT: credo che il Portsmouth Historic Dockyard sia uno dei posti più belli che abbia mai visto.
Oltre al museo Mary Rose da cui arrivano le foto che ho scattato è in costruzione un grosso padiglione che conterrà il relitto della nave ripescato dal fondo del mare.
C'è la Victory per cui ogni ulteriore descrizione è superflua, c'è un museo con modelli di veliero che mi hanno lasciato a bocca aperta, c'è una stanza con le vele originali della battaglia di Trafalgar, una zona dedicata ad Horatio Nelson ... e poi c'è la Warrior! Secondo me è quella la nave più bella del mondo!
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scusa se contino l'OT su questo tuo WIP.
L' amore per il mare degli Inglesi credo sia unico e non ci siano pari al mondo (a parte la tragica storia del Titanic, ma lì c'erano motivi di speculazione dell'armatore). Lo si respira appunto al NMM e a Portsmouth, ma sicuramente in altri siti simili che non conosciamo.
Una quindicina di anni fa ho visitato il loro salone nautico (l'equivalente del nostro salone di Genova). Mentre la maggior parte dei cantieri Italiani costruiscono barche a vela che sono principalmente belle e raffinate, che sono praticamente delle comode villette galleggianti, ma che se c'è poco vento non vanno nemmeno se le spingi e poi se c'è vento il proprietario non si azzarda a uscire dal porto, le loro barche (parlo di barche da diporto non da regata) hanno linee veramente marine, sono di una robustezza impressionante, tutte le attrezzature sono messe al posto giusto.
Per fare un esempio, a parità di dimensione dello scafo, una carrucola della scotta di randa è grossa quasi il doppio rispetto a una barca costruita in Francia o in Italia.
Quando sali a bordo di una di queste vele, anche di pochi metri, ti senti sicuro di poter fare una lunga traversata in tutta sicurezza.
Mi raccontava un conoscente Inglese che un anno al salone si è presentato un signore di circa 70 anni intenzionato a cambiare la propria barca, dopo aver attraversato l'Atlantico una decina di volte con uno scafo di 30 piedi (circa 9 metri) adesso, vista l'età, voleva acquistare una barca con il WC a bordo  per navigare più comodamente.
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30-05-12, 12:10 AM
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#38
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
residenza: Vercelli
Messaggi: 35
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Originariamente inviata da pimini
scusa se contino l'OT su questo tuo WIP.
Mi raccontava un conoscente Inglese che un anno al salone si è presentato un signore di circa 70 anni intenzionato a cambiare la propria barca, dopo aver attraversato l'Atlantico una decina di volte con uno scafo di 30 piedi (circa 9 metri) adesso, vista l'età, voleva acquistare una barca con il WC a bordo  per navigare più comodamente.
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Fantastico! 
E per la passione inglese per il mare non posso che darti completamente ragione. Ho avuto la tua stessa impressione, confermata anche dalla smisurata adorazione che hanno per la figura di Nelson. Sembra che venerino i suoi cimeli con più enfasi di quella che si potrebbe dare alla reliquia di un santo...
Spero di poter visitare presto anche il NMM a cui recentemente è stata aggiunta una nuova perla: hai visto che spettacolo le foto Cutty Sark completamente restaurato?
Ora però ritorno in topic con le immagini dell'aspetto definitivo che avranno i cannoni e parte degli incintoni posizionati.
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05-11-12, 11:31 PM
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#39
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
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Messaggi: 35
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Lunga assenza dal forum ma non dal cantiere.
Complice la calura estiva, le vacanze di agosto, i preparativi per il matrimonio (ebbene sì, ormai ho detto addio alla mia "libertà"  ) ed il viaggio di nozze i lavori sono un po' rallentati.
Inserisco le foto dello stato attuale del veliero: secondo fasciame completato, sto simulando la chiodatura esterna.
Sono consapevole che lo schema dei chiodi del fasciame non rispetta la realtà  ma proprio non ce la facevo (anche psicologicamente) a riprodurre qualcosa di più realistico, come ad esempio nella prima foto.... Abbiate pietà
In compenso sto inserendo una chiodatura più fitta sugli incintoni: in questo caso invece del legno ho optato per l'utilizzo di un filo di metallo per avere un effetto, spero, più realistico.
Se devo essere sincero non sono completamente soddisfatto del risultato: si vedono un sacco di imperfezioni e il lavoro è tutt'altro che pulito. 
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06-11-12, 08:38 AM
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#40
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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Messaggi: 4,925
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Ciao radamant.
Questo tuo sistema di simulazione della chiodatura e' molto interessante, l'ho visto usare soprattutto sulla chiodatura dei ponti. Bisogna stare molto attenti perche' nonostante il riusultato sia buono si rischia di andare fuori scala (dalle foto non sembra il tuo caso).
C'e' una cosa invece che noto nell'ultima foto e non mi convince, ed e' una non uniformita' dello scafo. Mi sembra infatti di vedere degli avvallamenti sulla fiancata.
Sui listelli a prua dovresti occorrerebbe ancora una bella passata di carta vetrata.
Ciao ALex
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06-11-12, 09:01 PM
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#41
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Utente Junior
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si hai ragione listelli sono tutti un pò storti: pensavo di aver controllato e ricontrollato l'allineamento ordinate più volte ma evidentemente non mi sono accorto di alcuni difetti. la carta vetro verrà ancora abbondantemente usata, soprattutto sulle parti del fasciame vicinie alla chiglia che non ho ancora finito di carteggiare a dovere.
Come dicevo, più guardo il mio lavoro il più noto i difetti
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27-11-12, 12:04 AM
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#42
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
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Procedo con i lavori.
Il primo livello del castello di prua è ormai terminato, con simulazione (imprecisa) della chiodatura e della calafatura. Per rendere maggiormente l'idea di usura e di lavori di riparazione di alto mare ho volutamente inserito tavole di un'essenza più scura.
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01-04-13, 12:46 AM
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#43
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
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Non ho più pubblicato molto ultimamente ma il cantiere prosegue, anche se un po' a rilento.
Ho quasi ultimato il castello di prua e ho dato una prima finitura allo scafo. Ho ottenuto quell'effetto con una mano di colore ad olio "Terra di siena bruciata" molto diluita con olio paglierino.
Ecco le foto. Ciao a tutti e buona Pasqua!
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19-04-13, 12:25 AM
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#44
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
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Ciao a tutti. Ecco qui i cannoni con qualche accessorio supplementare nella loro posizione definitiva.
Ora si può passare al ponte successivo.
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21-07-13, 12:05 PM
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#45
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Utente Junior
Registrato dal: Apr 2011
residenza: Vercelli
Messaggi: 35
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Ciao amici del forum. Anche se gli aggiornamenti del wip procedono con lentezza disumana il lavoro al cantiere procede sempre.
Ho terminato il ponte e costruito l'argano. Simulazione della chiodatura, della calafatura e invecchiamento.
Buona domenica a tutti!
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