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Vecchio 29-09-10, 02:24 PM   #31
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Questo è il nostro pensiero e vorremmo discuterne con chi dispone di documentazione contraria al nostro progetto.
L'esperto è sicuramente Zac, mi piacerebbe sapere cosa nei pensa in base alla sua documentazione.
Pier
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Vecchio 03-10-10, 06:20 PM   #32
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predefinito Ponte di Sottocoperta: Progetto

Pubblichiamo il progetto del ponte di sottocoperta come ci accingiamo a realizarlo mediante Autocostruzione.

Ci siamo prefissati l'obiettivo di allestire il ponte con attrezzature per dare l'idea dell'interno di una nave dell'epoca.
Il nostro non vuole essere un modello da esposizione, ma essendo il nostro primo lavoro, sarà un modello di studio accademico per imparare le tecniche base per costruire una nave.
La Amati non ha rispettato molti requisiti che si trovano nei modelli d'arsenale, e in ogni caso mettere mano a questo Kit per tirarne fuori un modello che risponda a tutti i crismi dell'ingegneria navale comporterebbe una spesa ulteriore che il modello di partenza della Amati non merita.

Nella pianta noterete delle croci rosse, sono gli incastri che danno robustezza alla scassa degli alberi. Noi abbiamo tolto buona parte della falsa chiglia per ricavare lo spazio per i ponti, tra cui quello in questione, ma non ci siamo sentiti di segare via pure queste strutture, e comunque per far sprofondare gli alberi fin sotto al ponte di sottocoperta non sapevamo come fare per fissare le ordinate all'altezza giusta dato che avremmo tolto tutto l'incastro. Toglierlo ora porterebbe una eccessiva fragilità alla ordinata corrispondente e non sarebbe il caso poiché tutta la murata dell'opera morta è costituita da un pannello sagomato da 1 mm e non da semplice fasciame da applicare in tutta delicatezza.

Dunque esponiamo le parti del progetto del ponte di sottocoperta.
1) Bitta di serraggio della cima dell'ancora.
2) Bitte di scorrimento della cima che trascina la cima dell'ancora.
3) Occhi di Cubbia
4) Stiva
5) Apertura sulla cala della Cima dell'ancora
6) Cabestano
7) Scala di accesso dal ponte di sottocoperta al ponte di coperta (zona cassero)

Adesso ci accingeremo a ritagliare i componenti del falso ponte in cartone compresso e poi li incolleremo nell'ossatura del modello. Poi incolleremo i listelli del ponte e su di essi applicheremo le attrezzature indicate in questo progetto.

E ricordate che la Amati non ci andava tanto per il sottile mettendo blocchetti di legno a cui avvitare le mezze canne di cannone.
A nostro giudizio era più insopportabile una nave con i portelli falsamente aperti che non piccoli dettagli che non possiamo eliminare.
Ciò che conta è imparare a lavorare il legno per costruire la nave nelle sue parti, rispettando la storicità di queste parti più che si può, e se proprio non si può, sarà un insegnamento per la prossima nave che ci autocostruiremo fin dal principio, potete starne certi .

Ciao da MereAndry
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Vecchio 03-10-10, 09:01 PM   #33
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Pubblichiamo il progetto del ponte di sottocoperta come ci accingiamo a realizarlo mediante Autocostruzione.

Ci siamo prefissati l'obiettivo di allestire il ponte con attrezzature per dare l'idea dell'interno di una nave dell'epoca.
Il nostro non vuole essere un modello da esposizione, ma essendo il nostro primo lavoro, sarà un modello di studio accademico per imparare le tecniche base per costruire una nave.
La Amati non ha rispettato molti requisiti che si trovano nei modelli d'arsenale, e in ogni caso mettere mano a questo Kit per tirarne fuori un modello che risponda a tutti i crismi dell'ingegneria navale comporterebbe una spesa ulteriore che il modello di partenza della Amati non merita.

Nella pianta noterete delle croci rosse, sono gli incastri che danno robustezza alla scassa degli alberi. Noi abbiamo tolto buona parte della falsa chiglia per ricavare lo spazio per i ponti, tra cui quello in questione, ma non ci siamo sentiti di segare via pure queste strutture, e comunque per far sprofondare gli alberi fin sotto al ponte di sottocoperta non sapevamo come fare per fissare le ordinate all'altezza giusta dato che avremmo tolto tutto l'incastro. Toglierlo ora porterebbe una eccessiva fragilità alla ordinata corrispondente e non sarebbe il caso poiché tutta la murata dell'opera morta è costituita da un pannello sagomato da 1 mm e non da semplice fasciame da applicare in tutta delicatezza.

Dunque esponiamo le parti del progetto del ponte di sottocoperta.
1) Bitta di serraggio della cima dell'ancora.
2) Bitte di scorrimento della cima che trascina la cima dell'ancora.
3) Occhi di Cubbia
4) Stiva
5) Apertura sulla cala della Cima dell'ancora
6) Cabestano
7) Scala di accesso dal ponte di sottocoperta al ponte di coperta (zona cassero)

Adesso ci accingeremo a ritagliare i componenti del falso ponte in cartone compresso e poi li incolleremo nell'ossatura del modello. Poi incolleremo i listelli del ponte e su di essi applicheremo le attrezzature indicate in questo progetto.

E ricordate che la Amati non ci andava tanto per il sottile mettendo blocchetti di legno a cui avvitare le mezze canne di cannone.
A nostro giudizio era più insopportabile una nave con i portelli falsamente aperti che non piccoli dettagli che non possiamo eliminare.
Ciò che conta è imparare a lavorare il legno per costruire la nave nelle sue parti, rispettando la storicità di queste parti più che si può, e se proprio non si può, sarà un insegnamento per la prossima nave che ci autocostruiremo fin dal principio, potete starne certi .

Ciao da MereAndry
anzitutto premetto che il cavo di trascinamento delle gomene(e non dei"cavi" delle ancore..)si chiama"prestantino".

da una prima analisi risultano 4 errori.
1) i due pezzi più a prora,a babordo e tribordo,non possono sparare perchè il rinculo li porterebbe a fracassarsi contro la bitta delleancore(la sposterei più avanti verso prora)
2) la scala(troppo a poppa) probabilmente interferisce con il movimento della barra del timone.
3) gli occhi di cubia sono troppo lontani dalla ruota di prora....(v.figura) il che porta a ridurre anche la distanza fra i rulli del prestantino(sarà stata la minima indispensabile poichè interferiva con il lavoro sul ponte).
4) manca la scassa del piede dell'albero di bompresso che si fissa alle bitte stesse anteriormente(albero che certamente si affianca al trichetto passandogli dal lato di tribordo...osservate la struttura della prora del galeone veneto...è identica a quella del vostro:è il caso di rimaneggiare la passerella sullo sperone e inclinare il bompresso finchè non lo si porta a ricalcare questo schema...dubito fortemente potesse fermarsi al ponte di coperta)

infine non vedo il disegno del sistema di bagli....se sono quelli in continuità con le ordinate non ci siamo,per lo meno al centro (il barcarizzo.."waist" in inglese).
il boccaporto (4) deve essere "racchiuso" fra 2 bagli e non interromperli...non so se mi spiego.
non preoccupatevi invece di relazionare il sistema di bagli alla presenza dei boccaporti dei cannoni....anzi.
i bagli seguono sempre una disposizione del tutto indipendente (legata invece alla larghezza e posizione dei boccaporti,delle bitte,degli argani,degli alberi) che li porta,se è il caso,anche a sovrapporsi ai portelli...costringendo le mensole(spallette) di rinforzo a delle vere e proprie acrobazie(:si piegano e si deformano nelle posizioni e forme più incredibili per scansare gli eventuali boccaporti sottostanti !!!!!)

mancano anche le bitte delle drizze di maestra e trinchetto....vanno previste fin d'ora per controllare se interferiscono con qualche altra struttura.

ah...dimentivcavo...a un paioloato su un ponte non corrisponde quasi mai un paiolo speculare sotto ma anzi,per paradossale che possa sembrare,i boccaporti dall'alto scendendo verso il basso tendono a restringersi sempre di più..altro che arieggiare i poveri garzoni che si affannano nelle cale!!!!

prima di pronunciarmi però occorre che io veda almeno una sezione longitudinale...
quest'ultima va sempre accompagnata,anzi fatta precedere,alla vista in pianta altrimenti si rischia di fare cose che non funzionano.
come ho detto va tutto disegnato prima,fino all'ultimo chiodo...e si procede verificando ogni singolo elemento,anche il più insignificante,su sezione longitudinele,sezione trasversale,piante e vista laterale....più avanti vi accorgerete di quanto sia importante farlo fin dall'inizio.
solo una volta finiti tutti i disegni si mette mano alla costruzione.
se si fa così si riesce in pratica a realizzare qualunque vascello,anche quelli apparentemente più complessi.

quanto alla scala...beh...io direi che modificare un kit non ha molto senso....
poi la scala andrebbe portata almeno ad 1:50....altrimenti non si riesce a lavorare neppure....
se volete davvero iniziare un'opera come questa è meglio che vi fermiate e iniziate da capo in una nuova scala.

cartone??????????
usando cartone per il sottoponte (o per altre parti) avrete la spiacevole esperienza di vedere collassare il tutto sotto la tensione del tavolato.....
non rovinate la vostra prima esperienza usando materiali incongrui...non imparereste nulla e vi scoraggereste....

buttate via quei pannelli presagomati del kit per le fiancate ed utilizzate listelli morbidi e stretti che non vi stritolano la fragile struttura sottostante....

ciao
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Ultima modifica di zakimor; 03-10-10 a 10:36 PM
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Vecchio 03-10-10, 10:34 PM   #34
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Che cosa strana ...!!!
Ci siamo accorti come prima cosa che quello che dicevi dei primi cannoni di prua è vera, non hanno spazio per il rinculo. Allora pensavamo di far scivolare la strisciolina di compensato da 1 mm un poco più a poppa in modo che i sabordi coincidano con lo spazio tra le ordinate che si trova subito più a poppa. E' possibile e ricopribile con il secondo fasciame.
Tutto questo pensando che la Amati non avesse tenuto conto della bitta della cima dell'ancora quando ha progettato la posizione dei primi cannoni a prua. Ma guardando la prima foto che hai pubblicato te, Zakimor, quella nave ha i cannoni quasi fino a prua ... ma allora come fa quella nave? Dove lo posiziona il complesso della bitta per fissare la cima dell'ancora?

Per quanto riguarda la scala per scendere al ponte di sottocoperta ... sicuramente esisteva (forse) sono domande lecite in mancanza di un progetto specifico, ma in qualche modo al piano di sotto dovevano poter andare, no? chissà dove stava ?

L'apertura della cala della cima dell'ancora si trova tra due bagli, uno è quello dell'ordinata, l'altro non si vede ma corrisponde alla linea di matita.
Poi si vedranno dall'apertura.

Il bompresso premerà su una scassa ai piedi dell'albero di trinchetto, ma quella parte non è vedibile per cui non dovremmo realizzarla.

Concludendo:
resta l'enigma dei cannoni di prua e della bitta.
Noi sposteremmo tutta la batteria un po' più a poppa, ma se esiste un'altra soluzione ...vediamo se si può applicare.
Non capiamo cosa sono le bitte delle drizze di maestra e di trinchetto.

MereAndry
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Ultima modifica di MereAndry; 03-10-10 a 10:40 PM
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Vecchio 03-10-10, 11:25 PM   #35
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Che cosa strana ...!!!
Ci siamo accorti come prima cosa che quello che dicevi dei primi cannoni di prua è vera, non hanno spazio per il rinculo. Allora pensavamo di far scivolare la strisciolina di compensato da 1 mm un poco più a poppa in modo che i sabordi coincidano con lo spazio tra le ordinate che si trova subito più a poppa. E' possibile e ricopribile con il secondo fasciame.
Tutto questo pensando che la Amati non avesse tenuto conto della bitta della cima dell'ancora quando ha progettato la posizione dei primi cannoni a prua. Ma guardando la prima foto che hai pubblicato te, Zakimor, quella nave ha i cannoni quasi fino a prua ... ma allora come fa quella nave? Dove lo posiziona il complesso della bitta per fissare la cima dell'ancora?

Per quanto riguarda la scala per scendere al ponte di sottocoperta ... sicuramente esisteva (forse) sono domande lecite in mancanza di un progetto specifico, ma in qualche modo al piano di sotto dovevano poter andare, no? chissà dove stava ?

L'apertura della cala della cima dell'ancora si trova tra due bagli, uno è quello dell'ordinata, l'altro non si vede ma corrisponde alla linea di matita.
Poi si vedranno dall'apertura.

Il bompresso premerà su una scassa ai piedi dell'albero di trinchetto, ma quella parte non è vedibile per cui non dovremmo realizzarla.

Concludendo:
resta l'enigma dei cannoni di prua e della bitta.
Noi sposteremmo tutta la batteria un po' più a poppa, ma se esiste un'altra soluzione ...vediamo se si può applicare.
Non capiamo cosa sono le bitte delle drizze di maestra e di trinchetto.

MereAndry
nei disegni che vi ho inviato in realtà il rinculo dei cannoni di prua funziona perchè è un problema legato all'angolazione del profilo della fiancata(cui il cannone in ogni punto è ortogonale),oltre che alla larghezza delle bitte e alla loro posizione....basta che si vari di poco uno di questi valori per mettere le cose a posto....gli spazi erano ristrettissimi ma un cannone deve poter sempre rinculare.
un leggero spostamento delle vostre bitte più a prora e un loro restringimento dovrebbe risolvere il problema.

la scala che avete disegnato a poppa va.....da dove a dove? questo non è il primo ponte? è il ponte di coperta?....a questo punto non ci capisco più nulla senza una sezione....
comunque le scale che portavano al ponte di stiva ed alle stive(ossia alle varie cale) erano verticali,a pioli....non erano come quelle più comode fra gli altri ponti soprastanti.

voi dite che"Il bompresso premerà su una scassa ai piedi dell'albero di trinchetto, ma quella parte non è vedibile per cui non dovremmo realizzarla"....francamente non capisco proprio dove si possa trovare questa scassa visto che il piede del trinchetto si trova molto più sotto (ossia sulla chiglia) ed il bompresso termina invece sul primo ponte di batteria,dietro le bitte delle ancore...disegnate una sezione per favore...altrimenti non posso aiutarvi.

le bitte delle drizze (che attraversano i vari ponti fino almeno al primo ponte imbullonandosi affianco ad un baglio di quest'ultimo) sono un elemento importantissimo dell'alberatura di qualsiasi vascello e sono quelle che servono a "ospitare" fra le proprie cavatoie le cime che passano nelle taglie delle drizze dei pennoni formando con esse un paranco per issare i pennoni dei trevi di maestra e trinchetto....pertanto devono trovarsi sullo stesso livello di un cabestano (i pennoni maggiori non si possono issare a mano)e il ponte o i ponti soprastanti hanno un boccaporto aperto per permettere il passaaggio dei cavi provenienti dalla taglia;nel vostro progetto di partenza,che è molto approssimativo e semplificato, evidentemente mancano ed andrebbero aggiunte assolutamente).
poichè inoltre devono lavorare"attivate"dal cabestano si usava piazzarle fuori dall'asse degli alberi ossia non al centro del ponte ma un metro a tribordo o babordo rispetto ad esso.

oltretutto sono presenti anche sulla sezione che avete preso come vostro iniziale riferimento....guardate le ultime 2 foto che vi posto (lì addirittura arrivano alla chiglia...è esagerato!!!!)..

ecco la figura (le forme della taglia nel 500 però sono un pò più squadrate...la terz'ultima foto riguarda un galeone del 1610 ma è del tutto identico) :

PS: a questo punto vi suggerisco caldamente di documentarvi leggendo anche un semplice manualetto sulle attrezzature base dei vascelli antichi,pur tenendo conto del fatto che nel 500 la tipologia degli elementi era diversa da quella del 6-700,cui fanno riferimento la maggior parte dei libri in commercio.
almeno potrete apprendere l'ABC dell'argomento.

io vi consiglio"costruiamo un modello di nave a vela" I e II volume, di bassi-ostan (ed.ANB)
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Ultima modifica di zakimor; 04-10-10 a 12:37 PM
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Vecchio 04-10-10, 06:46 PM   #36
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Gentilissimo Zakimor,
Abbiamo studiato la tua spiegazione sulle drizze dei pennoni maggiori e finalmente comincia a prendere vita il funzionamento di una nave !!
Abbiamo pubblicato uno spaccato di galeone preso da internet dove abbiamo evidenziato col verde fosforescente le drizze degli alberi: è corretta la nostra foto?

Un bel libro ci mancava, avevamo due manuali sul modellismo navale, ma mentre uno è solo per la costruzione di modelli, senza troppi riguardi per le parti poco appariscenti, seppur importanti, l'altro è molto dispersivo, un po' come una enciclopedia ma alla fine non resta nulla in mano. Adesso che conosciamo cos'è il pennone di drizza ecco che lo troviamo in questo manuale, ma messo lì in tavola staccato dal suo contesto, non sapremmo proprio dire a cosa serva.
Presto ordineremo il libro che ci hai consigliato, speriamo che sia ancora in pubblicazione !!!!!!!

E come disse Bartali al giro d'Italia: "Qui l'è tutto da rifare!!!"
Stiamo ridisegnando la pianta del ponte di sottocoperta e la sezione del galeone con l'aspetto finale delle nostre modifiche.

Non disegneremo proprio tutto quello che c'è nella tavola della sezione del galeone Amati, ma solo le modifiche da noi apportate e gli elementi importanti. Faremo così perché non avendo uno scanner usiamo la fotocamera e non vogliamo riempire il disegno di cose eccessive che creino confusione.
Allora Zakimor, noi riporteremo le modifiche sulle due tavole (pianta e sezione)oltre agli alberi, alla linea dei capodibanda dell'impavesata, la posizione dei portelli dei cannoni, il timone con la barra e il complesso di manovra del timoniere. Dicci, oltre a questo, cosa ti serve che indichiamo sulla tavola di sezione che già è indicato sulla tavola del Kit Amati.

Ah! Quasi quasi pensiamo di abbattere la struttura a croce che intralcia la barra del timone, lo abbiamo già fatto con la falsa chiglia per ricavare lo spazio per la stanza del comandante, e poi pensiamo di fare i due buchi nello specchio di poppa per far passare le catene che tengono il timone (per intuito potrebbero servire per tenere il timone in posizione durante il mare mosso ... per cos'altro potrebbero servire?) però per ogni cosa che modifichiamo si pone il problema di sapere che aspetto ha l'attacco di quella catena nell'interno della poppa ... non dirci che hai anche una foto pure per quella parte !?!?.

Pensa un po' prima avevamo il problema di non avere abbastanza sovrastrutture da mettere in questo grande ponte di sottocoperta, tra un po' ci troveremo a non sapere dove mettere tutta questa roba !!

Stiamo spostando verso prua la bitta dell'ancora e la stiamo stringendo, cabestano e scalette sono adesso un pochino più a prua e abbiamo messo le parole SU e GIU' per indicare la parte alta e quella bassa della scala, comunque poi sarà possibile ritrovarla nella tavola di sezione.

Insomma siamo in pieno lavoro e ci vorrà qualche giorno per poter presentare le tavole complete di tutto punto pronte per la supervisione degli esperti di arsenale.

Grazie per le osservazioni sempre costruttive e ci accorgiamo che oggi ne sappiamo sempre molto di più grazie ai vostri interventi. Non prendetevela a male se non riusciamo a risolvere tutti i problemi di realismo storico, noi ce la mettiamo tutta.

Un saluto da MereAndry
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Ultima modifica di MereAndry; 04-10-10 a 07:40 PM
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Vecchio 05-10-10, 08:58 AM   #37
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vi ripeto che la vostra sezione purtroppo non va del tutto bene...è per un galeone più piccolo...ripeto...usate quella del revenge.
dovete spezzare assolutamente i ponti a prua e poppa facendogli fare quel salto che vi ho evidenziato altrimenti non vi troverete più con le misure...
ricordate che anche le bitte delle cavigliere a piè d'albero arrivavano fino al ponte immediatamente sottostante,per dar maggiore solidità e resistere alla trazione delle manovre che vi davano volta...quindi sottocoperta dovrete prevedere anche quelle.
dovete riportare anche le pompe di sentina,ai lati della maestra..ce le avete su tutte le sezioni.
facciamo un pò di chiarezza:
il"pennone di drizza" non esiste...sarebbe come dire "il volante del bagagliaio" o "le scarpe del cappotto".
la drizza del pennone,semmai.....
la drizza è quella manovra(manovra=cima o sistema di cime e bozzelli che svolge una funzione nel governo di un vascello)che serve ad issare"a segno"(=sollevarlo al suo posto sotto il colombiere dell'albero)un pennone.
il pennone è quell'asta cui è"inferita"cioè legata la parte superiore della vela.

compratevi:"seamanship in the age of sail" di harland-myers e"eighteeenth-century rigs and rigging"di k.h.marquardt ed.conway(presso albertelli tuttostoria on-line)....il primo vi fa vedere come funzionano tutti gli elementi nella conduzione del vascello...come si ammainano le vele ed i pennoni e si smontano e calano nella stiva vele,pennoni ed alberi....come si salpano le ancore...ecc.

le catene del timone(in realtà erano di corda.......:v.foto) non penetrano all'interno della poppa ma sono solo fissate all'esterno e non servono per guidare il timone col mare mosso ma solo per evitare di perderlo se si sfila dai cardini e se colpito in combattimento.
tenete conto che le cerniere del timone che trovate nel kit vanno solo buttate via....per ottenere qualcosa di minimamente realistico dividete la loro larghezza almeno alla metà,la lunghezza raddoppiatela, riducete i chiodi ad 1/4 del diametro e quadruplicatene il numero.

buttate giù senz'altro quelle orribili croci e fate arrivare i tronchi di trinchetto e maestra fin giù....almeno sotto il ponte inferiore.

anche i cannoni vanno modificati...nel 500 hanno una forma del tutto diversa dalle porcherie che trovate in commercio e che certamente avrete trovato nel kit(che al massimo vanno bene per il '700...due secoli dopo,cioè !!!!)...ma ne parleremo più in là.

eccovi un pò di foto:
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Galeone Elisabettiano (Kit Amati) con modifiche-411678993taaxwt_fs.jpg   Galeone Elisabettiano (Kit Amati) con modifiche-2875993781_c277fc33d8_b.jpg   Galeone Elisabettiano (Kit Amati) con modifiche-alberatura-bitte-.-4-.jpg.jpg
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Di fronte ad una mole tale di documentazioni non ci resta che metterci a tavolino e sistemare i progetti con calma per fare tutte le cose a modo.

Se i dettagli che mettevamo nell'interno del galeone erano poca cosa allora non ci mettevamo a togliere tutti gli incastri di costruzione dell'ossatura, ma adesso ... con tutte queste belle fonti, ne vale davvero la pena. adesso sì che c'è da divertirsi.

Una domanda: ma si vedranno tutti questi dettagli sbirciando dai sabordi con le canne dei cannoni in posizione di fuoco?
Noi realizeremo i paiolati realmente traforati così che la luce possa penetrare dentro ai ponti inferiori e la lancia di sbarco non la mettiamo sui sistegni di coperta ma la posizioniamo sul basamento che regge il galeone.
Questa scelta è dettata dalla necessità di far entrare più luce possibile dai paiolati.
Quindi: luce dai sabordi e dai paiolati = luce sufficiente per vedere tutto quello che metteremo?

E adesso che stiamo progettando le modifiche c'è una questione davvero che non capiamo: la linea dei cannoni che la scatola ci farà costruire rispetta tutta il medesimo ponte, cioé non si intuiscono ponti spezzati. Al di là dei galeoni da guerra come il Revenge, questo è stato progettato con il ponte di batteria tutto sul medesimo livello e proprio non ce la sentiamo di fare una modifica laddove il modello non lo prevede.

Avrà sbagliato la Amati, che a nostro avviso, tirando le somme, non è tutta questa ditta di pregio che sembrava, (pensa che il balcone di poppa prevederebbe le colonnine invece del parapetto pieno di tavole), ma noi scegliamo di seguire in linea di massima il progetto, del resto tutte queste modifiche strutturali non le sapremmo nemmeno gestire su un modello che è il nostro primo lavoro.

Ogni cosa a suo tempo, quando costruiremo una nave dal progetto organizzeremo tutto con coerenza.

Grazie Zakimor per le altre notizie, stiamo cambiando di nuovo i progetti per fare le cose quanto meglio possiamo e le strutture a croce le toglieremo, sì sì, ne vale proprio la pena, verrà un bel modellino.

Grazie per gli aiuti e a presto,
Ciao
MereAndry
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Vecchio 05-10-10, 01:30 PM   #39
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Bene Mere Andry, vedo che di documentazione ora ne avete molta.

Per quanto riguarda la luce, mi sa che non ne passa molta dai sabordi e paiolati, infatti diversi modellisti hanno progettato un sistema di illuminazione degli interni con LED per sopperire a questo problema.

Complimenti per la passione che state mettendo nel portare avanti questo lavoro. Davvero encomiabile.

Attendo con impazienza il prosieguo del vostro progetto.

Bravi!

Alex

Ultima modifica di Tuvok; 05-10-10 a 01:34 PM
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Vecchio 05-10-10, 02:03 PM   #40
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condivido il pensiero di Tuvok: tutto quello che andrete a mettere all'interno non si potra' vedere se non metterete dei led,che dall'interno diano luce mettendo in evidenza gli oggetti locati nei vari punti.
un 'idea ,e dico solo "idea"potrebbe essere quella di fare i carabottini semiaperti tipo ad esempio come l'apertura della finestra a "vasistas"cioe' aperta di 45°.
per l'impiantino a led non ci sono problemi,tutto sta a valutare bene il da farsi.
buon lavoro,Dario.
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Vecchio 05-10-10, 03:06 PM   #41
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condivido il pensiero di Tuvok: tutto quello che andrete a mettere all'interno non si potra' vedere se non metterete dei led,che dall'interno diano luce mettendo in evidenza gli oggetti locati nei vari punti.
un 'idea ,e dico solo "idea"potrebbe essere quella di fare i carabottini semiaperti tipo ad esempio come l'apertura della finestra a "vasistas"cioe' aperta di 45°.
per l'impiantino a led non ci sono problemi,tutto sta a valutare bene il da farsi.
buon lavoro,Dario.
se c'è il problema della visibilità direi che,a meno di non mettere appunto dei led (ed in questo caso occorre realizzare con verosimiglianza il sistema di spallette,bagli e barrotti di sostegno del ponte) potrete omettere tranquillamente pompe,argani e carabottini....in quella scala non si vedranno mai !!!!!
a quel punto tanto varrà accontentarsi del fatto di aver messo i cannoni completi al posto delle mezze canne
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Vecchio 05-10-10, 03:15 PM   #42
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Leggendo i libri di O'Brian ho appreso che nei ponti inferiori, quando i sabordi erano chiusi, era sempre tutto abbastanza buio anche di giorno, tanto che giravano con le lanterne. La luce che filtrava dai carabottini era veramente minima.
Quindi non mi sembra che sia troppo realistico mettere dei led per illuminare e far vedere cosa c'è nei ponti inferiori. La luce delle lanterne era veramente fioca, mentre i led "sparerebbero troppa luce".
I ponti inferiori non erano certo come la cabina del comandante che sicuramente era molto più illuminata.
Se si vuol fare vedere cosa c'era all'interno dello scafo, allora è meglio omettere una parte di fasciame come nella foto postata da MereAndry, ma allora diventa tutto un altro lavoro e modello.
Buon cantiere
Pier
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Vecchio 05-10-10, 09:05 PM   #43
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Leggendo i libri di O'Brian ho appreso che nei ponti inferiori, quando i sabordi erano chiusi, era sempre tutto abbastanza buio anche di giorno, tanto che giravano con le lanterne. La luce che filtrava dai carabottini era veramente minima.
Quindi non mi sembra che sia troppo realistico mettere dei led per illuminare e far vedere cosa c'è nei ponti inferiori. La luce delle lanterne era veramente fioca, mentre i led "sparerebbero troppa luce".
I ponti inferiori non erano certo come la cabina del comandante che sicuramente era molto più illuminata.
Se si vuol fare vedere cosa c'era all'interno dello scafo, allora è meglio omettere una parte di fasciame come nella foto postata da MereAndry, ma allora diventa tutto un altro lavoro e modello.
Buon cantiere
Pier
e certo che diventa tutt'un altro modello...occorrerà una costolatura molto più impegnativa
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Vecchio 05-10-10, 10:13 PM   #44
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Ringraziamo tutti i nostri sostenitori, sono molto importanti quando si procede oltre le strade battute dal modellismo di tipo più "rilassato".
Se non fosse stato per la passione con la quale avete insistito a spingerci a rivedere i nostri progetti di modifiche il lavoro di oggi sicuramente non sarebbe stato fatto, pensiamo in particolar modo a Zakimor che ha insistito a farci rimuovere le strutture a croce che reggevano la scassa degli alberi in luoghi improbabili per una nave ma consueti per un modello.
Di fronte alla quantità di fonti (che del resto speravamo di ottenere dal vostro aiuto) che lui ha pubblicato nel nostro Wip abbiamo deciso alla fine di tentare il tutto per tutto e spianare i ponti dei vari livelli per ripulirli da qualunque struttura non pertinente e prendendo il cuore a quattro mani abbiamo impugnato il trapano a batteria e raspe e pinze a becco lungo e ... l'abbiamo fatto: adesso il nostro galeone sembra una nave vera, i ponti sono puliti EUREKA!!!!!!!

Pubblichiamo le foto "di questa conquista per il modellismo, nuovi orizzonti si aprono .... ecc ecc." (quando si è contenti del successo ottenuto ci si può anche concedere di dire un po' di corbellerie ...)

Per quanto riguarda l'illuminazione dei ponti inferiori, il nostro obiettivo è proprio ricreare quel particolare effetto della luce del giorno che viene squadrettata attraverso i paiolati e carabottini e come tanti raggi di luce si proietta sul pavimento del ponte. Non sappiamo spiegarlo, ma ci piace così. Per questo intendiamo realizzare sulla verticale dei paiolati altri paiolati che permettano alla luce di raggiungere verticalmente i piani inferiori, anche attraversando più di un piano (ponte).
Prendendo in mano il modello e ruotandolo sotto la luce diretta questa entra negli angoli dei ponti inferiori e coperti rivelando dettagli insospettabili. C'è un altro motivo all'uso della luce attraverso i sabordi e i paiolati: Assistere a come in una nave vera apparivano i ponti interni a chi ci camminava dentro.

In ordine di pubblicazione potrete vedere:
1) veduta generale dei ponti sgombri
2) veduta dei ponti nella zona dell'albero di trinchetto
3) ponte di sottocoperta visto attraverso il sabordo del cannone di fuga di poppa
4) ponte di coperta visto dalla cabina del comandante
5) ponte sopra al casseretto dove verrà messo l'albero di mezzana senza la solita struttura a croce antiestetica.

Siccome oggi siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto si pregano gli eventuali contestatori di attendere almeno 24 ore prima di esporre le loro critiche ... grazie.

Scherzi a parte
Ciao a tutti e grazie della vostra presenza

MereAndry
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Vecchio 06-10-10, 08:34 AM   #45
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mi compiaccio....solo 3 osservazioni:

occorre conferire all'orlo superiore delle ordinate un profilo curvo per definire la curvatura del futuro ponte(basterà aggiungere degli spezzoni di listello...)

perchè il pannello contrassegnato col numero 19 non è stato rimosso?

le ordinate,ve lo ripeto,vanno assottigliate almeno di 1/3,preferibilmente della metà....non preoccupatevi...resisteranno benissimo.


buon lavoro....fateci sognare
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