09-02-25, 05:52 PM
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#16
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Utente Vip - Io sostengo Modellismo.net
Registrato dal: May 2010
residenza: Pisa
Messaggi: 7,014
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Seguo con piacere ed interesse. Grazie per la bella storia introduttiva. E complimenti per la mole di modifiche che hai già fatto. infine due curiosità. Come mai la guida a destra? E, questa è "sociopersonale", all'epoca scienza delle costruzioni era divisa in due...? Quando vent'anni dopo mi sono iscritto io era diventata un esame singolo.
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Ciao
Paolo
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09-02-25, 08:07 PM
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#17
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Utente
Registrato dal: Jun 2017
residenza: Losone (CH)
Messaggi: 464
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Progetto davvero super interessante che seguirò con molto piacere
Inviato con il mio SM-G990B2 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net
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09-02-25, 09:14 PM
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#18
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
residenza: Brescia
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Quote:
Originariamente inviata da il matte
Seguo con piacere ed interesse. Grazie per la bella storia introduttiva. E complimenti per la mole di modifiche che hai già fatto. infine due curiosità. Come mai la guida a destra? E, questa è "sociopersonale", all'epoca scienza delle costruzioni era divisa in due...? Quando vent'anni dopo mi sono iscritto io era diventata un esame singolo.
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Mi sono iscritto alla Facoltà si Ingegneria, indirizzo civile, dell'Università di Padova perché a Brescia ancora non c'era l'Università.
La Facoltà aveva attivato i corsi semestrali: 3-4 insegnamenti da metà settembre a gennaio, poi febbraio libero per esami, da marzo a giugno altri 3-4 insegnamenti.
I corsi erano decisamente "full immersion" ma si poteva riuscire, anche se era dura, a stare al passo con gli esami anno per anno
Scienza delle Costruzioni, al 3° anno, prevedeva la prima parte al primo semestre, si studiava Teoria dell'elasticità, isostatiche e iperstatiche ed era comune anche con gli allievi meccanici, mentre nel secondo semestre si affrontavano il calcolo delle strutture complesse, gli stati limite e la teoria della plasticità .
Ultima modifica di palopalo; 26-02-25 a 04:57 PM
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10-02-25, 10:00 AM
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#19
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
residenza: Brescia
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Quote:
Originariamente inviata da il matte
........ Come mai la guida a destra? ..........
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La scelta della guida a destra era dovuta, credo, al fatto che i circuiti venivano, e vengono ancora oggi, percorsi in senso orario, quindi con prevalenza di curve a destra.
Pensa al vecchio circuito di Monza dove esclusa la curva Ascari, Roggia e Serraglio non erano "curve", le rimanenti erano tutte a destra
Lo stesso valeva per le sopraelevate
Negli ovali americani accade il contrario
Ultima modifica di palopalo; 26-02-25 a 04:57 PM
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10-02-25, 10:22 PM
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#20
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2004
residenza: Lerici, La Spezia
Messaggi: 4,525
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Seguo molto volentieri sia la costruzione sia la storia dell'auto
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11-02-25, 12:56 AM
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#21
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Utente Vip - Io sostengo Modellismo.net
Registrato dal: May 2010
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Messaggi: 7,014
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Grazie mille Palo per le risposte
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Ciao
Paolo
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13-02-25, 06:30 PM
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#22
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
residenza: Brescia
Messaggi: 635
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@ mral57 e @riccardozanelli
In tutta sincerità mi vergogno nel sapere che due "maghi" che realizzano dei veri gioielli seguano questo mio lavoro.
Sono stato incerto se presentarlo ma poi ho deciso che poteva avere un valore almeno storico per far conoscere come erano i kit di cui si disponeva più di 50 anni fa.
Cercherò di fare del mio meglio, ma sicuramente i pasticci e le imperfezioni non mancheranno
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13-02-25, 08:37 PM
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#23
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Utente Senior
Registrato dal: Jul 2016
Messaggi: 4,573
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Maurizio, ma cosa dici? Decisamente Riccardo è di un altro pianeta, per quanto mi riguarda, ti ringrazio per l’appellativo di mago ( e sinceramente non credo di esserlo), ma in ogni caso a prescindere da questo, penso che ci sia sempre da imparare da tutti e poi il modello ed il kit che presenti sono molto interessanti . Senza considerare anche che il tuo ultimo lavoro di MFH è venuto decisamente bene. Quindi io continuo a seguirti con molto piacere….Buon lavoro
Inviato dal mio iPhone utilizzando Forum
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17-02-25, 06:58 PM
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#24
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Utente Senior
Registrato dal: Nov 2006
residenza: San Giovanni Rotondo
Messaggi: 3,542
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Mi aggiungo agli spettatori.
Questi vecchi kit hanno un fascino tutto loro, e apprezzo molto il lavoro che stai portando avanti
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18-02-25, 05:34 PM
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#25
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
residenza: Brescia
Messaggi: 635
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Quote:
Originariamente inviata da filmon
Mi aggiungo agli spettatori.
Questi vecchi kit hanno un fascino tutto loro, e apprezzo molto il lavoro che stai portando avanti
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I vecchi kit oltre al fascino presentano anche tante imperfezioni cui sicuramente non sarò in grado di porre completamente rimedio.
Cercherò di fare del mio meglio
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18-02-25, 11:17 PM
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#26
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
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Messaggi: 7,280
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Quote:
Originariamente inviata da palopalo
I vecchi kit oltre al fascino presentano anche tante imperfezioni cui sicuramente non sarò in grado di porre completamente rimedio.
Cercherò di fare del mio meglio
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Maurizio, di vecchi kit, penso dì saperne qualcosa, del resto credo di essere l'unico storicamente abbonato allo storico ed al vintage.
Un kit, quanto più è datato, tanto più presenta imperfezioni.
Io sono fiducioso che con la tua esperienza e la tua sterminata cultura riuscirai a dare lustro anche a questo lavoro.
Pazienza e fiducia  
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19-02-25, 03:08 PM
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#27
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
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Grazie Arturo per essermi di sprone
Ad alcuni difetti sarà difficile porre rimedio: la pasta di plastica (polistirene?) è disomogenea con presenza di grumi quindi se cerco di allineare particolari scaldandoli si ottengono delle montagne russe.
E poi c'è la fragilità ...
Vedremo che si può fare: confido nella comprensione altrui.
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30-03-25, 08:11 PM
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#28
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
residenza: Brescia
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Altri avanzamenti.
Procedo lentamente, molto lentamente perché purtroppo l’età fa pagar pegno e l’artrosi cervicale mi ha costretto ad una lunga sosta ed a procedere ora con lunghe pause.
Avviso ai naviganti, ovvero “metto le mani avanti”
Come detto il kit è vecchio di più di 55 anni, risulta decisamente basilare e con evidenti errori, approssimazioni e mancanze, difetti a cui non sono e non sarò in grado di porre rimedio Inoltre le tecniche produttive erano decisamente “primitive” per cui in tutti gli elementi sono presenti difetti dovuti a stampi progettati e realizzati malamente. In tutti i pezzi vi sono difetti di chiusura e allineamento delle due conchiglie: questo fa si che vi siano grandi bave e la geometria vada a farsi benedire. Le sezioni che dovrebbero essere circolari in realtà sono ovoidali, quella quadrilatere sono romboidali …….inoltre lo spessore sulla lunghezza dell’elemento è fortemente variabile.
Coloro che si lamentano dei moderni kit dovrebbero apprezzare i progressi fatti ad oggi!
Ho cercato di porvi rimedio spendendo un mare di tempo a carteggiare ma ovviamente non sono riuscito ad ottenere un risultato ottimale, anche perché era sempre incombente il rischio che il pezzo si rompesse per fragilità.
Per avere un’idea dell’accuratezza con cui venivano prodotti i kit vi posto alcune foto di questo modello, già assemblato, che ho estratto da un filmato trovato su YouTube.
Il modellista lo ha montato da scatola, senza modifiche e integrazioni, ma mi pare che si possa considerare un buon lavoro dato il risultato ottenuto nella verniciatura e nella posa delle decals.
Qui alcuni “allineamenti” della carrozzeria e del parabrezza
e il vuoto che rimane tra cofano posteriore e spoiler
Non è da pensare che sia un difetto di questo solo kit perché lo stesso modellista ne ha allestito una seconda versione, ma il risultato è il medesimo
Ecco perché ho scritto “metto le mani avanti” e chiedo comprensione…..
Ultima modifica di palopalo; 01-04-25 a 02:14 PM
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30-03-25, 08:16 PM
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#29
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
residenza: Brescia
Messaggi: 635
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Ho speso un mare di tempo per rimediare al difetto tra cofano posteriore e coda che qui si può vedera dall’interno
utilizzando dapprima Epoxy Putty, poi Mr Dissolved Putty ed infine Surfacer 500, ovviamente carteggiando abbondantemente ogni volta. Il risultato finale mi pare accettabile (da verificare dopo verniciatura)
Il lavoro sull’intera carrozzeria è stato anch’esso piuttosto laborioso. Dopo la solita stuccatura e carteggiatura iniziale, ho steso una prima mano di primer grigio e per cercare di rimediare ai vari difetti ( piccolo crateri, avvallamenti, spessori variabili nei canali aria laterali …) ho praticamente ricarteggiato tutto il primer; seconda mano di primer grigio e nuovo carteggiatura totale.
Ritenendo che non si potesse ulteriormente migliorare la situazione ho infine steso tre mani di primer rosa.
Per la verniciatura non avendo dimestichezza con l’RGB con cui tanto bene si destreggia Arturo (Alucard) e poiché le foto, date le caratteristiche del materiale fotografico allora disponibile non sono molto significative, mi sono fidato delle indicazioni fornite da Renaissance per il suo kit: il colore indicato è il RAL 3020 che ho trovato in un colorificio. Dopo le prime due mani ho posizionato sul tetto la griglia fotoincisa prevista per uscita dell’aria dall’abitacolo
ed infine, dopo quattro mani di vernice, questo è il risultato ottenuto
Giusto per dare l’idea del lavoro di affinatura che il kit richiede, in questa foto si vede come tutta la parte interna dello chassis sia “ruvida”, quindi anche qui ho dovuto carteggiare completamente dopo aver protetto le file di rivetti con del nastro per cercare (?) di preservarli
Ultima modifica di palopalo; 01-04-25 a 02:20 PM
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30-03-25, 08:56 PM
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#30
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Utente
Registrato dal: Mar 2018
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Per non annoiarmi, negli intervalli di tempo ho proseguito con le integrazioni
Ho costruito il vano portabagagli assente nel kit.
Il regolamento sportivo dell’epoca (allegato “J”) prevedeva l’obbligo di disporre di un vano portabagagli di volume diversificato per cilindrata fino a 2000 cc e oltre: lo si vede qui sulla destra dell’apertura posteriore
La barra antirollio posteriore è realizzata in un unico pezzo con i montanti collegati in fondo ai braccio orizzontali longitudinali.
Ho operato dapprima il lavoro di assottigliamento e ho poi tagliato i bracci verticali e ho inserirto uno pseudo morsetto di regolazione a cui ho collegato i tre elementi. Il risultato mi pare più vicino alla realtà
Gli ammortizzatori del kit erano veramente orribili per cui ho deciso di rifare almeno quelli posteriori che saranno visibili
Per il fusto ho utilizzato un ago da ipodermoclisi che mi ha fornito un amico veterinario: diametro 1,2 mm (c’è anche da 1,6 mm !!!) e per la molla un filo di rame da 0,5 mm. Il tutto è poi stato verniciato
Ho cominciato ad inserire gli attacchi per il cablaggio: sul coperchio anteriore del motore ho inserito quelli per andata e ritorno del circuito dell’olio motore: lo spazio che ho potuto ricavare è stato molto piccolo per cui giocoforza ho dovuto posizionarli sovrapposti anziché affiancati come nella foto (in realtà questo è della GT40 Mk II)
Ultima modifica di palopalo; 01-04-25 a 02:28 PM
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