08-03-11, 07:24 PM
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#121
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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Ciao! Anche a me piace più il campione di sinistra (chiaro). Tra l'altro entrambi sono dei gran bei colori, adatti al modello. Quello di sx è più adatto al Wasa rappresentato come "operativo", mentre quello di dx richiama alla mente il suo aspetto attuale nel Wasamuseum
Sui chiodi, purtroppo tendo a darti ragione. 0,7 mm è il diametro dei chiodi sulla mia Saettia che è in 1:36. Il che significa che, se io non ho sbagliato, i chiodi sul tuo Wasa dovrebbero essere la metà.
Però su scale 1:75 o più grandi non è consigliabile fare il tavolato in scala... Certi dettagli sono "impossibili" temo
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08-03-11, 07:52 PM
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#122
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
residenza: Vicenza
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purtroppo il noce è quello...
in effetti anche a me, appena fatto mi sembrava di avere davanti un pezzo del museo
per via dei chiodi... beh, il problema è relativo... la penna a china che ho usato era da 0.5mm... e arriva fino a 0.1... quindi c'è margine di miglioramento...
e che siccome 'ste penne tendono a costare abbastanza... ne vorrei prendere 1, max 2... a seconda dei chiodi... tipo 0.1 per il tavolato piccolo e 0.2 o 0.3 per il fasciame... e ponti...
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08-03-11, 08:15 PM
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#123
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Genova
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Ah, la penna rapidoliner? Puoi sostituirla con una penna indelebile... Tratto, credo che si chiami. Anche questa penna è venduta nei negozi per ufficio in vari "calibri" e costa mooolto meno
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09-03-11, 06:55 AM
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#124
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
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ah bene.... la tratto non l'avevo mai notata in diversi calibri... oggi cerco 
grazie
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09-03-11, 08:06 AM
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#125
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Genova
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Scusa ieri non ho ricordato bene, oggi con la penna in mano posso dirti che il nome preciso è STAEDTLER pigment liner. Io ne ho in mano una da 0.1 mm. Ottima per rifinire i dettagli minuti dei miei modellini in resina
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09-03-11, 08:08 AM
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#126
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
residenza: Vicenza
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si ho presente... è quella che uso per i cd/dvd....
grassie!
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09-03-11, 12:05 PM
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#127
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
residenza: Provincia di Milano (sud-est)
Messaggi: 2,547
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Tieni presente che le teste dei chiodi venivano coperte con tappi di legno (lo stesso legno del tavolato) quindi le chiodature non erano molti visibili o marcate.
Ti allego la foto del ponte di una replica del "Niagara", credo che l'effetto ai tempi doveva essere lo stesso. Il piede dà anche l'idea delle dimensioni.
Inoltre una foto del ponte di un modello.
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09-03-11, 01:53 PM
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#128
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
residenza: Vicenza
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Già in effetti il discorso del tappo l'avevo scordato...
quindi magari ci andrebbe un cerchietto anzichè un punto...
questo per i ponti... ma boh... una volta invecchiato e calafatato... magare disegnarci i chiodi risulta più irreale che non fare niente...
Mentre immagino che per i tavolati in verticale, murate, fasciame etc... come si vede in qualche foto del museo le teste dei chiodoni fossere pure esposte in rilievo...
Mah!
...una foto del modello al museo...
Ultima modifica di MarcoF; 09-03-11 a 02:03 PM
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09-03-11, 04:24 PM
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#129
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
residenza: Provincia di Milano (sud-est)
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per le scale superiori a 1:50 (da 1:75 a 1:100) io non farei la chiodatura sul ponte perchè risulterebbe troppo irreale a meno di non riuscire a fare tondini piccolissimi e con un colore appena più scuro del legno del ponte.
A me non piacciono (ma è un'opinione MOLTO personale) i ponti troppo scuri e pieni di puntini neri. 
Per lo scafo puoi fare riferimento a quanto sta facendo Luca sulla sua SOTS (un lavoro moooolto certosino ma con un impatto visivo veramente ottimo).
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09-03-11, 04:44 PM
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#130
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
residenza: Vicenza
Messaggi: 381
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ma quanto grandi erano 'sti chiodi?
possibile che anche un punto da 0.1mm che può diventare 0.2 sia eccessivo? tanto i chiodi li facevano a mano no? e quanto potevano mai essere piccoli?
si ho visto il lavoro di luca...
comunque sto ancora valutando il da farsi... ho ancora un paio di giorni di lavoro prima di incollare porte e blocchetti e quindi prima di dover fare o no i chiodi sui primi pezzi... che però poi andranno a "obbligare" tutto il resto...
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09-03-11, 05:32 PM
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#131
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Utente Senior
Registrato dal: Jul 2010
residenza: Bergamo
Messaggi: 2,441
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Quote:
Originariamente inviata da MarcoF
ma quanto grandi erano 'sti chiodi?
possibile che anche un punto da 0.1mm che può diventare 0.2 sia eccessivo? tanto i chiodi li facevano a mano no? e quanto potevano mai essere piccoli?
si ho visto il lavoro di luca...
comunque sto ancora valutando il da farsi... ho ancora un paio di giorni di lavoro prima di incollare porte e blocchetti e quindi prima di dover fare o no i chiodi sui primi pezzi... che però poi andranno a "obbligare" tutto il resto... 
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La testa dei chiodi più grandi non superava i 2 pollici, ovvero 5 cm..in scala 1:75 le teste non dovrebbero superare 0,5-0,6 mm..un decimo di mm in più ti manda già in fuori scala..E' vero che i chiodi non erano fatti industrialmente come oggi, ma le differenze potevano essere nell'ordine di qualche mm..(reale) troppo poco per giustificare un fuori scala di almeno 1 cm (reale)..Secondo me ha ragione Pier quando dice che al di sopra del 1: 40-1:50 la chiodatura è "ad alto rischio" di fuoriscala..indipendentemente dal gusto personale..
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10-03-11, 08:18 AM
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#132
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
residenza: Vicenza
Messaggi: 381
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EEEH.... come darvi torto...
si lavora sul piccolo...
inoltre inutile fasciarsi la testa sul fuori scala dei chiodini quando già il tavolato delle paretine e del rivestimento dei blocchetti che fanno le porte non c'entra nulla con la realtà...
Avete fisto le foto del mio modello rispetto a quelle dei disegni o della nave al museo?... sul Vasa ce n'erano 5 e rotti... io ne ho 8...
quindi passiamo da un fuoriscala in piccolo ad un fuoriscala in grande...
'nsomma... 'na porcheria...
boh!
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10-03-11, 10:10 AM
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#133
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Bologna
Messaggi: 7,841
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oggettivamente, penso che non si tratti di cose negative. Nessuno "nasce imparato", anche nel modellismo ... !!!
Se lo si prende come divertimento, ci sono ampi limiti di tolleranza (tecnica) sul risultato finale: quando si riesce a realizzare ciò che si ha in mente così come lo si era immaginato, allora poco importa se vi sono dei fuori scala.
Se invece lo si prende anche come percorso di miglioramento, allora di volta in volta può dare molta soddisfazione il fatto di riuscire a realizzare oggetti che possiedono sempre più elementi di vicinanza alla (se non addirittura riproduzione fedele della) realtà. Con la consapevolezza che nessuno di noi c'era, all'epoca, dunque anche il risultato più bello potrebbe essere improvvisamentye messo in crisi da un ritrovamento archeologico o bibliografico dell'ultima ora. Ad esempio: a me piacerebbe costruire una fleuta e son sicuro che numerosi particolari "nuovi" e "diversi" verranno fuori da un paio di ritrovamenti sul fondale del Baltico in corso di esplorazione.
Se poi lo si prende come vera e propria sfida, allora il rischio di frustrazione può essere elevato in quanto all'aspetto storico-filologico si somma infatti quello pratico-realizzativo. La sfida, insomma, diventa doppia: realizzare un modello che sia al tempo stesso il più rispondente alla realtà disponibile ed al massimo delle proprie capacità tecniche. Il che richiede molte abilità sia nel campo della ricerca che nella manualità ... una sfida che richiede passione, esperienza, capacità spesso non comuni. Col rischio di vivere sulla propria persona (e non sul modello, come in realtà dovrebbe essere) una opinione - personale od altrui - che non sia "in linea" con l'idea che sia ha della propria realizzazione e dei parametri che l'hanno ispirata o vorrebbero ispirarla....  [esperienza di moderatore, ma non diversa da simili esperienze in altri ambiti professionali e di vita....]
Trink
__________________
Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
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10-03-11, 10:44 AM
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#134
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Utente
Registrato dal: Jan 2011
residenza: Vicenza
Messaggi: 381
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Ciao Trink!
Mi piace quello che hai scritto e lo condivido...
nel caso specifico la situazione è molto meno filosofica... secondo me...
tralasciando un momento il discorso chiodi ma focalizzandosi sul tavolato...
esistono piani, disegni, modelli degni e pure la nave vera... tutto questo è stato utilizzato per la creazione di questo kit e sbandierandolo anche che lo si è fatto basandosi su questo...
allora perchè non mettere le cose in scala dove si può?
questi listelli di noce... evidentemente fuori scala... sarebbe stato poi così difficile metterli corretti invece che riciclare pezzi già disponibili in altri kit?
(perchè così penso sia la faccenda)
quando poi questo mi porta, ad esempio, a non poter quasi fare la chiodatura perchè effettivavamente non c'è lo spazio per 2 chiodi sovrapposti in verticale... la cosa mi infastidisce un pochetto...
cioè perdersi sulle sciocchezze facilmente migliorabili in un kit come questo non ci sta...
tutto qua...
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10-03-11, 04:43 PM
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#135
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Bologna
Messaggi: 7,841
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Purtroppo penso che in questo caso si tratti di ragioni commerciali: è più semplice e conveniente mettere dentro sempre le stesse cose (o le cose comprate in stock magari a prezzo competitivo) piuttosto che diversificarle e adattarle di volta in volta. Con quello che si fanno pagare i kit, un po' più di diligenza sarebbe davvero opportuna.
Trink
__________________
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