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Vecchio 10-02-12, 08:21 PM   #1
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predefinito Primo cantiere: Nao/Caracca (Santa Maria?)

Intro

Visto e considerato che il mio sloop Jamaica pare abbia intenzione di svernare in qualche mare dalle acque calde, ho pensato - forse male - di mettermi alla prova su qualcos'altro. In estrema sintesi, la mia fidanzata mi ha recapitato un vecchio modello in condizioni orride rappresentante non si sa bene quale nave. Lo scopo era di capire se si potesse rimettere in sesto in maniera decorosa. Dopo un lungo tempo passato a cercare di capire cosa fosse, mi è sembrato di poterlo ricondurre ad una sorta di Santa Maria sebbene presentasse uno scafo dalla forma che non ho mai visto. Da prua a centro nave sembrava un parallelepipedo appena stondato e da lì a poppa si trasformava come per incanto in una specie di goccia. Tre alberi di diametro enorme più bompresso, due ponti sopra la coperta a poppa e un castello a prua molto appuntito. Grosso modo la scala pareva essere 1:100. Scafo pieno. L'ho letteralmentre fatto a pezzi, ho provato a riempirlo dove mancava materiale e a svuotarlo dov'era in eccesso, gran lavoro di raspa con risultati neanche disprezzabili, ma alla fine abbiamo deciso di abbandonare l'impresa perchè, in ogni caso, per l'angolo del salotto dove dovrebbe essere collocato, sarebbe risultato troppo minuto. Trasformarlo in 1:75 almeno neanche a parlarne: troppo impazzimento e, comunque, dell'originale non sarebbe rimasto alcunchè. Però la cosa mi ha fatto venire qualche idea e ho continuato a raccattare informazioni sulle caracche e sulla nao perchè quel tipo di nave mi piace parecchio.

Scopo del cantiere

Non sono certamente io, neofita assoluto, quello che può dare informazioni sul tipo di nave che vorrei costruire per cui risparmio a tutti questa parte. Tuttavia, visto che mi piacerebbe ricevere consigli, opinioni, critiche e quant'altro su quello che ho in mente di fare, credo sia meglio dichiarare gli obbiettivi del lavoro che mi propongo di fare.

Primo: imparare, per cui ringrazio fin da subito tutti coloro che saranno così gentili e pazienti da investire un po' del loro tempo per "ammirare" i miei tentativi e per correggere i molti errori che farò.

Secondo: il modello dovrebbe essere qualcosa di storicamente almeno accettabile, ma senza la pretesa di essere esposto in un museo. Da quello che ho trovato in giro, mi sembra di aver capito che di caracche ce ne fossero di svariatissime versioni e di varie dimensioni. Se sono nel giusto, mi sento più tranquillo perchè mi potrò prendere qualche licenza poetica (nei limiti del credibile) senza uscire troppo dal seminato;

Modello

Come da titolo, una nao/caracca in scala 1:75. Senza kit di appoggio per cui farò quasi tutto da me. La base di partenza sono i piani di Pastor per la Santa Maria. Alcuni disegni sono in scala 1:100, altri in 1:50. Ergo, comincio subito con il complicarmi inutilmente la vita dovendoli riscalare tutti - o almeno molti - in 1:75. Non ho ancora deciso se realizzare un modello specificamente della Santa Maria o una generica nao/caracca senza importunare la salma dell'illustre connazionale. Verso la fine, deciderò.

La tecnica che ho intenzione di usare è un ibrido tra il sistema a ordinate dei kit e quello che credo si chiami "pane e burro". Tuttavia, lo scafo vorrei realizzarlo vuoto. Questa scelta ha una suo perchè. Qui in Serbia il materiale per il modellismo navale è praticamente introvabile. Listelli, tondini, quadrelli... Tutrte quelle cose meravigliose che si usano di solito, qua - quando si trovano - si trovano di formati molto limitati e spesso richiedono comuque di prodursi quello che serve. In sostanza, a parte i compensati, il resto è prevalentemente tiglio al minimo in 2mm di spesso x 5mm di larghezza. Oppure ci sono tavolette di essenze varie in spessori anche inferiori, ma con larghezza non inferiori ai 15 cm. Far arrivare materiale dall'estero è un terno al lotto. Insomma, bisogna fare di necessità virtù. Magari col tempo troverò qualche fonte di approvvigionamento migliore, ma ad oggi le cose stanno così. In aggiunta, i piani che ho mostrano un gran numero di ordinate (29) e appena 3 linee d'acqua, tutte molto vicine alla chiglia. Quindi, lo scafo sarà realizzato in sezioni verticali cave ricavate da fogli di compensato (acero) da 8mm con l'inserimento tra le varie sezioni di un foglietto di tiglio da 1mm: sui disegni, lo spazio medio tra le linee delle ordinate fa, appunto, 9 mm.

Stato attuale

Al momento sto riscalando e ridisegnando il più che posso tenendo conto che nell'opera di trasformazione si sono create delle piccole grandi imprecisioni. Le linee dello scafo delle varie vedute non sono identiche per cui sto tentando di ricondurle ad una via di mezzo che rappresenti un compromesso utilizzabile. Per ora ho terminato la sezione longitudinale e le ordinate da poppa al presunto centro nave (che poi centro non credo che sia perchè l'ordinata zero è preceduta da 12 ordinate da poppa e seguita da 16 verso prua). Scusate se le chiamo ordinate, magari sono solo linee di riferimento, ma credo che ci siamo capiti lo stesso. Siccome ho qualche dubbio interpretativo, credo che molto presto chiederò aiuto a chi ne sa più di me. E qui sono parecchi e molto bravi.

Non vedo l'ora di mettere le mani sul nudo legno
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Vecchio 10-02-12, 08:56 PM   #2
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Ciao Mauro, innanzitutto benevenuto in zona WIP!
Ti confesso che mi sono discretamente scapocciato sulla tua ultima mail..con i piani in una finestra e il testo in un'altra..
Penso che se tu postassi qualche immagine della "nao-caracca" allo stato attuale, forse si riuscirebbe ad avere una visione d'insieme del problema più chiara..
E' il motivo per cui non ti avevo ancora risposto via mail: la tua idea di realizzare un ibrido "pane e burro/costolato" non mi dispiace..ma è necessario avere l'oscuro oggetto del desiderio sotto gli occhi per poter capire cosa si può fare e come. I piani van bene se si parte da zero (anche se ho già notato che vi sono delle incongruenze piuttosto vistose), ma nel caso in oggetto è meglio partire da quel che c'è per pianificare una qualsiasi procedura di costruzione, ovviamente dopo aver definito l'obiettivo..
Forza Mauro, sbatti la bestiolina in prima pagina..di fronte, di lato, sopra e sotto..qui dentro ci sono colleghi abili e preparati, sicuramente molto più esperti di me nel genere di lavoro che ti accingi a fare..

PS
..More solito: tante visite, zero commenti..vero è che - scorrendo la lista degli utenti on line - mancano tutti "i veci", ovvero quelli che potrebbero dare un valido contributo in termini di esperienza..peraltro è un tantino deludente vedere come un Forum venga usato dalla maggioranza degli iscritti solo (o quasi) come vetrina per i propri lavori senza apportare alcun contributo al di fuori del proprio orticello..a meno che venga considerato come un contributo alla vita del Forum il saltabeccare da un wip all'altro, guardare e sparire senza lasciare traccia alcuna all'infuori di uno scatto del contatore di visite..e dire che l'argomento da te proposto è allettante, soprattutto in termini di diversificazione dei lavori..il che è prioritario in chi vuole "crescere"..almeno secondo il mio modestissimo parere..
Bah, vediamo se qualcuno si farà vivo..
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Stefano

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Vecchio 11-02-12, 12:04 AM   #3
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Nella foto si intravede quello che avrei in mente: una serie di sezioni consecutive da poppa a prua tra le quali non ci sono spazi. Ho fatto qualche simulazione disegnando due sezioni a caso con Sketch up (un 3D facile facile di Google) e mi sembra che possa funzionare in questo modo.

Prendo la seconda ordinata da poppa e la taglio seguendo la sua linea, ma grassa in altezza in modo che sia a filo con l'altezza della prima ordinata. Lo spessore sarà di 8mm che è il mio compensato. La prima ordinata la taglio del suo profilo esatto e sul foglio da 1 mm. Incfollo la prima ordinata sul retro della seconda centrandole opportunamente e ripeto seguendo lo stesso schema fino a prua. Alla fine, se non ho fatto male i conti, tolgo con un tampone come se dovessi fare un immane quartabuono e mi rimane il profilo esterno.

Per l'interno prendo le misure all'opposto e faccio la stessa operazione. Sempre se non sto pigliando lucciole per lanterne, dovrei anche avere una discreta guida costituita da tutte le ordinate tagliate sulle tavolette da 1 mm.

Purtroppo non sono ancora nelle condizioni di tagliare alcunchè o di mostrare altro che una serie di linee. Per altro, mi son reso conto che la sezione longitudinale che ho fa un po' a cazzotti con le altezze delle ordinate dalla chiglia. Magari domani posto qualche bozza.

Intanto ho un problema che evidenzio con la seconda immagine. A poppa c'è una traversa che poggia sul dritto, ma sul profilo puro e semplice devono essersela dimenticata. Compare invece nel piano con le distribuzioni interne e pare collocata mezza fuori e mezza dentro la linea del fasciame. A parte il mal di capo nell'introdurla dove non esiste, comincio a chiedermi come dovrò fasciare in quella zona.... Una cosa alla volta, va
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Vecchio 11-02-12, 12:20 AM   #4
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Intanto ho un problema che evidenzio con la seconda immagine. A poppa c'è una traversa che poggia sul dritto, ma sul profilo puro e semplice devono essersela dimenticata. Compare invece nel piano con le distribuzioni interne e pare collocata mezza fuori e mezza dentro la linea del fasciame. A parte il mal di capo nell'introdurla dove non esiste, comincio a chiedermi come dovrò fasciare in quella zona.... Una cosa alla volta, va[/QUOTE]

Quella che tu indichi come una traversa, mi sembra che sia la parte inferiore del dragante, su cui va a terminare il fasciame salendo fortemente incurvato..oddio, spero di non dire una scempiaggine..ma è l'impressione che mi da'..
Se così fosse si confermerebbe la prevalenza dell'imprinting della caracca su quello della nao..
Per il resto preferisco aspettare le bozze per fare una valutazione seria..
Hai pensato a come proseguire dal pane e burro agli scalmi? In altre parole: come pensi di legare gli scalmi alla parte inferiore dello scafo (più o meno piena)?
PS: puoi fare una foto dall'alto, perpendicolare?
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Vecchio 11-02-12, 03:40 PM   #5
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il dragante c'è. E' quello che ti ho evidenziato in blu. A mio avviso devi stare molto attento nel far combaciare l'atezza del ponte a quella del dragante per poi simulare un sistema di appoggio a travi per la parte di ponte sporgente. E' lo stesso problema che affrontai nella mia Cocca Anseatica (per la verità, trattasi al 90% di una caracca), con la complicazione data dal fatto che la parte sporgente non combaciava col ponte principale della nave ma con i suoi ponti intermedi di batteria: a causa di ciò quel dragante lo eliminai.

Puoi andare a guardare nel mio wip il sistema a travi che ho adottato: nel tuo caso potrebbe calzare perfettamente alla bisogna, visto che la parte "squadrata" è proprio sostenuta dal dragante.
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Vecchio 11-02-12, 04:49 PM   #6
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Hai pensato a come proseguire dal pane e burro agli scalmi? In altre parole: come pensi di legare gli scalmi alla parte inferiore dello scafo (più o meno piena)?
PS: puoi fare una foto dall'alto, perpendicolare?
Gli scalmi li applicherei per così dire posticci. Il guscio, nelle intenzioni, dovrebbe fare da primo fasciame. Una volta rivestito l'interno, l'idea è quella di applicare in corrispondenza delle singole linee gli scalmi. Non so ancora se tutti interi, cioè dal ponte di coperta fin su in cima o ponte per ponte. Mi sembrerebbe meglio la seconda, anche perchè dovrei metterli non proprio sulla linea, ma leggermente verso poppa dalla zero al timone e leggermente verso prua dall'altra parte. Se ci sono idee più efficienti, io son qua

Quote:
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il dragante c'è. E' quello che ti ho evidenziato in blu. A mio avviso devi stare molto attento nel far combaciare l'atezza del ponte a quella del dragante per poi simulare un sistema di appoggio a travi per la parte di ponte sporgente. E' lo stesso problema che affrontai nella mia Cocca Anseatica (per la verità, trattasi al 90% di una caracca), con la complicazione data dal fatto che la parte sporgente non combaciava col ponte principale della nave ma con i suoi ponti intermedi di batteria: a causa di ciò quel dragante lo eliminai.

Puoi andare a guardare nel mio wip il sistema a travi che ho adottato: nel tuo caso potrebbe calzare perfettamente alla bisogna, visto che la parte "squadrata" è proprio sostenuta dal dragante.
Il tuo WIP della cocca me lo mangio spesso con gli occhi ed è forse la principale ragione per cui mi è tornata la scimmia del modellismo. Ora me lo ripasso. Il dragante, insomma quella trave là, l'avevo notata quasi subito, ma non trovo la sezione di quella trave - non piccola direi. E' lei il dragante? Perchè è a sezione quadrata e di fronte una sagoma molto più complessa? MI sembra più piccola di quel che dovrebbe. Oppure quella trave ricurva poggia sul dragante? O sta sotto? Forse sono un po' tonto, ma non riesco a capire dove metterla.

Altra questione: sul piano che riguarda la distribuzione interna, ma in tutti i piani in sezione longitudinale, la linea del ponte (sia di coperta sia del secondo ponte sopra coperta a poppa) è molto vicina al capodibanda. Al reale, poco meno di 40 cm. Mi sembrano veramente pochini come altezza della murata. No? Stando alla replica della Santa Maria del Museo de la Huelva (qui un esempio, qui un altro), direi che dovrebbe essere almeno il doppio, se non qualcosa di più. Diciamo attorno agli 80 cm. Questa faccenda mi urge chiarirla perchè devo definire l'altezza delle ordinate. Sui disegni le sezioni frontali delle ordinate terminano in altezza decisamente ad capocchiam quando riportate sulla sezione longitudinale, ma non so se sia meglio "abbassare la linea del ponte o alzare il confine superiore della murata. Cosa è meglio? Grazie e mille
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Vecchio 11-02-12, 05:04 PM   #7
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ti mando un foglio della mia Cocca. Che come cocca sarà discutibile, ma come caracca penso risponda ai tuoi quesiti. In uno dei disegni si vede bene il particolare del dragante e di come il ponte poggiasse su di lui.
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Vecchio 11-02-12, 05:19 PM   #8
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Grazie. Mi son permesso di prendere anche il disegno specifico dal tuo WIP. Almeno mi è chiaro come debba essere vista da fuori. L'interno vedo di arrangiarlo a logica.

Circa l'altezza della murata e il metodo per correggere l'eventuale sproporzione, qualche dritta?
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Vecchio 11-02-12, 05:31 PM   #9
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Altra questione: sul piano che riguarda la distribuzione interna, ma in tutti i piani in sezione longitudinale, la linea del ponte (sia di coperta sia del secondo ponte sopra coperta a poppa) è molto vicina al capodibanda. Al reale, poco meno di 40 cm. Mi sembrano veramente pochini come altezza della murata. No? Stando alla replica della Santa Maria del Museo de la Huelva (qui un esempio, qui un altro), direi che dovrebbe essere almeno il doppio, se non qualcosa di più. Diciamo attorno agli 80 cm. Questa faccenda mi urge chiarirla perchè devo definire l'altezza delle ordinate. Sui disegni le sezioni frontali delle ordinate terminano in altezza decisamente ad capocchiam quando riportate sulla sezione longitudinale, ma non so se sia meglio "abbassare la linea del ponte o alzare il confine superiore della murata. Cosa è meglio? Grazie e mille[/QUOTE]

Conosco bene la replica della santa maria, e ti confermo che l'impavesata a centro nave è alta circa un metro o poco più..secondo me, per non stravolgere le proporzioni, ti converrebbe abbassare le ordinate di circa mezzo centimetro e far proseguire verso l'alto il rivestimento della murata di circa altrettanto. Ti allego una delle tavole che mi hai inviato dove ti ho segnato in rosso l'andamento corretto del ponte di coperta..come disegnatore faccio schifo, ma quel che conta è il concetto, n'est pas?

PS: circa l'altra questione che mi avevi sottoposto (altezza fra ponte e ponte) tieni presente che all'epoca i marinaretti erano un tantino più piccolini di quelli odierni: nella cabina di poppa è accettabilissima un'altezza sotto baglio di circa 170/175 cm mentre nel frapponte sottocassero va benissimo 1,6 metri (sempre sottobaglio)
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Vecchio 11-02-12, 05:44 PM   #10
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......
Prendo la seconda ordinata da poppa e la taglio seguendo la sua linea, ma grassa in altezza in modo che sia a filo con l'altezza della prima ordinata. Lo spessore sarà di 8mm che è il mio compensato. La prima ordinata la taglio del suo profilo esatto e sul foglio da 1 mm. Incfollo la prima ordinata sul retro della seconda centrandole opportunamente e ripeto seguendo lo stesso schema fino a prua. Alla fine, se non ho fatto male i conti, tolgo con un tampone come se dovessi fare un immane quartabuono e mi rimane il profilo esterno......
Ciao

Onestamente non ho capito molto sulla tua ipotesi di costruzione dello scafo con le ordinate.

Tieni conto che l'immagine che hai postato è riferita ad uno scafo di un sommergibile in cui lo spazio tra le ordinate è stato riempito con schiuma poliuretanica espansa (a quanto sembra) e poi tagliata e rifilata secondo l'andamento delle linee d'acqua dello scafo per poi, sicuramente, ricoprire il tutto con stucco e/o resina probabilmente poliestere.

Se poi lo scafo che hai postato serve come base per un master in vetroresina oppure no non importa..

Se qualcosa ho intuito vorresti utilizzare una tecnica simile, ma riempiendogli spazi tra le ordinate con legno di 8 mm?

Puoi essere più chiaro, per favore, o postare almeno uno schema?

Altrimenti nessuno sarà in grado (almeno io non lo sono stato) di interpretare i tuou ragionamenti e darti una mano od un consiglio.

Come hai visto, sul dragante i consigli sono arrivati, ma solo secondo me perchè c'era qualcosa di oggettivo e grafico su cui ragionare.

Non tutti quelli che leggono il tuo post, senza aiuto chiaro da parte tua, si possono fermare per dare aiuto dopo averlo letto .... pur magari avendone anche voglia.

A riscriverci presto

Jp
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Vecchio 11-02-12, 05:45 PM   #11
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Grazie per la conferma, Ste. Ti dirò che quella tavola lì è un autentico disastro (l'originale, intendo). Forse appartiene ad un altro progetto, chissà... Domani posto una rielaborazione che ho fatto (mezze ordinate di poppa con la tavola delle distribuzioni interne). In quella, tenendo costante la linea dei ponti, (oltretutto hanno un'insellatura molto simile a quella che hai disegnato tu), ho dovuto rettificare al massimo 3,5 mm in altezza le ordinate per avere una murata da 75 cm (senza capodibanda). Potrebbe andare? Quella soluzione in rosso mi costringe a rivedere di molto anche le dimensioni del terminale di poppa e dell'arco, a meno che non fosse credibile far terminare il ponte in quel punto della poppa. Che dici?
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Vecchio 11-02-12, 05:58 PM   #12
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Grazie per la conferma, Ste. Ti dirò che quella tavola lì è un autentico disastro (l'originale, intendo). Forse appartiene ad un altro progetto, chissà... Domani posto una rielaborazione che ho fatto (mezze ordinate di poppa con la tavola delle distribuzioni interne). In quella, tenendo costante la linea dei ponti, (oltretutto hanno un'insellatura molto simile a quella che hai disegnato tu), ho dovuto rettificare al massimo 3,5 mm in altezza le ordinate per avere una murata da 75 cm (senza capodibanda). Potrebbe andare? Quella soluzione in rosso mi costringe a rivedere di molto anche le dimensioni del terminale di poppa e dell'arco, a meno che non fosse credibile far terminare il ponte in quel punto della poppa. Che dici?
Ciao Mauro, 75 cm (80-85 con il capodibanda) sono troppo pochi, bisogna arrivare almeno a 1 metro..
Peraltro, nel post precedente, ho detto una belinata: se il ponte deve terminare a livello della tavola del dragante, la linea rossa che ti ho tracciato non vale niente (dovresti aumentare l'insellatura a poppa in modo esagerato), almeno nella parte poppiera..a questo punto, più che a ribassare le ordinate, è meglio aumentare l'altezza della murata facendo proseguire verso l'alto il rivestimento..
Tieni presente che l'insellatura massima che si può dare ad un ponte è di 50 cm (max) ogni dieci metri di lunghezza (misure reali) a partire dal punto zero, ovvero da centro nave.
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Vecchio 11-02-12, 06:20 PM   #13
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Ciao

Onestamente non ho capito molto sulla tua ipotesi di costruzione dello scafo con le ordinate.

Tieni conto che l'immagine che hai postato è riferita ad uno scafo di un sommergibile in cui lo spazio tra le ordinate è stato riempito con schiuma poliuretanica espansa (a quanto sembra) e poi tagliata e rifilata secondo l'andamento delle linee d'acqua dello scafo per poi, sicuramente, ricoprire il tutto con stucco e/o resina probabilmente poliestere.

Se poi lo scafo che hai postato serve come base per un master in vetroresina oppure no non importa..

Se qualcosa ho intuito vorresti utilizzare una tecnica simile, ma riempiendogli spazi tra le ordinate con legno di 8 mm?

Puoi essere più chiaro, per favore, o postare almeno uno schema?

Altrimenti nessuno sarà in grado (almeno io non lo sono stato) di interpretare i tuou ragionamenti e darti una mano od un consiglio.

Come hai visto, sul dragante i consigli sono arrivati, ma solo secondo me perchè c'era qualcosa di oggettivo e grafico su cui ragionare.

Non tutti quelli che leggono il tuo post, senza aiuto chiaro da parte tua, si possono fermare per dare aiuto dopo averlo letto .... pur magari avendone anche voglia.

A riscriverci presto

Jp

Ciao JP. Hai ragione: provare a spiegarsi senza immagini è un po' difficile, ancor più quando sono ancora un po' lontano dal poterle postare. Per provare a rendere meglio l'idea, mi riferisco all'immagine che qui sotto. In questo modello, gli strati sono disegnati usando come dima la rispettiva linea d'acqua. Ora, io di linee d'acqua ne ho solo tre per un'altazza massima dalla base della chiglia di circa 2 cm per cui non posso usarle allo scopo. In compenso, ho in abbondanza le sezioni frontali delle ordinate (seconda immagine) e la loro posizione (terza immagine - 12 da poppa, la zero, e altre 16 verso prua) tutte distanti 8mm (seconda immagine). Restano fuori la coda di poppa e la punta di prua. Ora, invece di tagliare a fette lo scafo orizzontalmente seguendo le linee d'acqua, ho pensato di tagliarlo per traverso seguendo le ordinate (immagine 4). Il risultato è una specie di lungo sandwich - pieno o cavo, dipende - con fettine/sezioni perpendicolari alla chiglia tutte spesse 8mm, come se fossero le ordinate di un kit. Però, nel mio caso, si toccano tutte perchè il mio compensato da 8mm è esattamente spesso come la distanza tra le linee. Lo scafo vorrei ottenerlo scartavetrando gli spigoli (come se stessi dando il quartobuono).

Spero di essermi spiegato un po' meglio.
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ok,

adesso il ragionamento è decisamente più chiaro.

Questa è una forma di costruzione dello scafo che ho visto fare altre volte ma con lo scopo di realizzare delle singole coste correttamente rastremate con i giusti angoli di quartabuono usando l'intero scafo come base per la levigatura delle stesse.

Mi spiego meglio : le coste (ordinate) erano "impacchettate" (e se preferisci "impilate" inserendo tra l'una e l'altra una falsa ordinata più spessa (in genere di legno leggermente meno duro) e come vuoi fare tu erano "unite" in modo da realizzare la struttura dell'intero scafo.

Poi, utilizzando sgorbie carta vetrata, frullino, etc. allo scafo veniva data la sua forma curva e liscia e rifinita con carta vertata.

infine veniva "aperta" la struttura a pare e burro per estrarre a questo punto le sole coste (ormai levigate) in legno duro per montarle sulla chiglia.

Tu, invece, se ho ben capito, vuoi realizzare a questo punto lo scafo senza ordinate, ma dove ogni ordinata sia spessa 8 mm ed affiancata (incollata) l'una all'altra... giusto?

Non mi è chiaro se vuoi inserire tra ognuna di queste ordinate "spesse" una ordinata più sottile oppure no (i famosi fogli di tiglio da 1 mm). Se si, allora calcola bene lo spessore di queste perchè se poi devi farle uscire come base per gli scalmotti sopra il ponte. Potrebbe essere una idea per realizzare già la base per l'andamentod delle murate, anche se lo spessore di 1 mm mi sembra un pò piccolo sopratutto se usi compensato di tiglioe non di betulla o avio (molto più resistente)

In ogni caso presta molta attenzione all'incollaggio delle varie ordinate tra di loro, sopratutto sui bordi esterni... a rischi di far debordare la colla, questa deve coprire completamente ogni minima superficie tra ordinata ed ordinata, perchè quando lavorerai con raspa e carta dovrai evitare che possano staccarsi schegge e la colla servirà a riempire le fessure del legno sopratutto alle estremità.

Da quello che ho capito, poi, utilizzerai questa "forma" così realizzata per ricoprirla con corsi di fasciame, giusto?

Buon lavoro

Jp
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Vecchio 12-02-12, 10:02 AM   #15
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Tu, invece, se ho ben capito, vuoi realizzare a questo punto lo scafo senza ordinate, ma dove ogni ordinata sia spessa 8 mm ed affiancata (incollata) l'una all'altra... giusto?
Esatto. Soprattutto per una questione di disponibilità di materiale. Qui, listelli nisba o quasi, ma compensati vari si trovano

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Non mi è chiaro se vuoi inserire tra ognuna di queste ordinate "spesse" una ordinata più sottile oppure no (i famosi fogli di tiglio da 1 mm). Se si, allora calcola bene lo spessore di queste perchè se poi devi farle uscire come base per gli scalmotti sopra il ponte. Potrebbe essere una idea per realizzare già la base per l'andamentod delle murate, anche se lo spessore di 1 mm mi sembra un pò piccolo sopratutto se usi compensato di tiglioe non di betulla o avio (molto più resistente)
Si, anche questo è giusto. L'ordinata più sottile, in realtà, mi basterebbe usarla come guida. Una volta lisciati gli spigoli e prima di rivestire, resterebbero visibili comunque le varie sezioni incollate per cui mi sarebbero utili come traccia. Sul farle sbucare, concordo con te: sono troppo sottili (credo che dovrebbero essere almeno il doppio in spessore considerando la mia scala di 1:75 - 2mm). In ogni caso, sto pensando di fare lo scafo cavo, cioè di incollare consecutivamente ordinate cave lasciando a lavoro finito uno spessore di due/tre millimetri. TRa i 15 e i 20 centimetri al reale. All'esterno e all'interno rivestirei con listelli da 1 mm: tra i vari carteggi, dovrebbe restare uno spessore di circa 4 mm in totale (30 cm reali), che mi sembra sia credibile

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In ogni caso presta molta attenzione all'incollaggio delle varie ordinate tra di loro, sopratutto sui bordi esterni... a rischi di far debordare la colla, questa deve coprire completamente ogni minima superficie tra ordinata ed ordinata, perchè quando lavorerai con raspa e carta dovrai evitare che possano staccarsi schegge e la colla servirà a riempire le fessure del legno sopratutto alle estremità.

Da quello che ho capito, poi, utilizzerai questa "forma" così realizzata per ricoprirla con corsi di fasciame, giusto?

Buon lavoro

Jp
L'incollaggio, così come il taglio, mi preoccupa un po'. Specie nella zona centrale, le differenze in larghezza sono meno di un millimetro per lunghi tratti delle curve. Se da un lato la cosa dovrebbe rendere più intuitiva la definizione dell'avviamento, dall'altro un errore anche piccolo rischia di trasformarsi in un disastro. Per questo motivo pensavo di tagliare tutto leggermente abbondante tenendomi qualche margine per correggere eventuali imprecisioni di disegno delle ordinate. Come si vede da una delle foto che ho postato ieri, le sezioni centrali bisogna un po' indovinarle perchè le linee delle ordinate si sovrappongono costantemente. Pensavo anche di disegnare soltanto un'ordinata tipo per quella zona (diciamo dalla 0 alla 6/7) di larghezza massima per poi aggiustare il tutto "sul campo". Faccio un po' prove con Photoshop per vedere se riesco a cavare le curve singole, altrimenti userò quella specie di "media".

Considerando gli scalini in gioco, non credo userò la raspa. Si tratta di millimetri tra una sezione e l'altra anche sulle bombature maggiori per cui la carta a vetro dovrebbe essere sufficiente. Terrò conto del tuo suggerimento che mi sembra molto sensato.

Grazie per gli auguri che ce n'è sempre un gran bisogno
__________________
M.
______________________________________________
Non siate uno di quelli che, pur di non rischiare il fallimento, non tentano mai nulla.
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