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Vecchio 10-02-12, 09:21 PM   #1
Senzacervello
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Senzacervello è un newbie...
predefinito Primo cantiere: Nao/Caracca (Santa Maria?)

Intro

Visto e considerato che il mio sloop Jamaica pare abbia intenzione di svernare in qualche mare dalle acque calde, ho pensato - forse male - di mettermi alla prova su qualcos'altro. In estrema sintesi, la mia fidanzata mi ha recapitato un vecchio modello in condizioni orride rappresentante non si sa bene quale nave. Lo scopo era di capire se si potesse rimettere in sesto in maniera decorosa. Dopo un lungo tempo passato a cercare di capire cosa fosse, mi è sembrato di poterlo ricondurre ad una sorta di Santa Maria sebbene presentasse uno scafo dalla forma che non ho mai visto. Da prua a centro nave sembrava un parallelepipedo appena stondato e da lì a poppa si trasformava come per incanto in una specie di goccia. Tre alberi di diametro enorme più bompresso, due ponti sopra la coperta a poppa e un castello a prua molto appuntito. Grosso modo la scala pareva essere 1:100. Scafo pieno. L'ho letteralmentre fatto a pezzi, ho provato a riempirlo dove mancava materiale e a svuotarlo dov'era in eccesso, gran lavoro di raspa con risultati neanche disprezzabili, ma alla fine abbiamo deciso di abbandonare l'impresa perchè, in ogni caso, per l'angolo del salotto dove dovrebbe essere collocato, sarebbe risultato troppo minuto. Trasformarlo in 1:75 almeno neanche a parlarne: troppo impazzimento e, comunque, dell'originale non sarebbe rimasto alcunchè. Però la cosa mi ha fatto venire qualche idea e ho continuato a raccattare informazioni sulle caracche e sulla nao perchè quel tipo di nave mi piace parecchio.

Scopo del cantiere

Non sono certamente io, neofita assoluto, quello che può dare informazioni sul tipo di nave che vorrei costruire per cui risparmio a tutti questa parte. Tuttavia, visto che mi piacerebbe ricevere consigli, opinioni, critiche e quant'altro su quello che ho in mente di fare, credo sia meglio dichiarare gli obbiettivi del lavoro che mi propongo di fare.

Primo: imparare, per cui ringrazio fin da subito tutti coloro che saranno così gentili e pazienti da investire un po' del loro tempo per "ammirare" i miei tentativi e per correggere i molti errori che farò.

Secondo: il modello dovrebbe essere qualcosa di storicamente almeno accettabile, ma senza la pretesa di essere esposto in un museo. Da quello che ho trovato in giro, mi sembra di aver capito che di caracche ce ne fossero di svariatissime versioni e di varie dimensioni. Se sono nel giusto, mi sento più tranquillo perchè mi potrò prendere qualche licenza poetica (nei limiti del credibile) senza uscire troppo dal seminato;

Modello

Come da titolo, una nao/caracca in scala 1:75. Senza kit di appoggio per cui farò quasi tutto da me. La base di partenza sono i piani di Pastor per la Santa Maria. Alcuni disegni sono in scala 1:100, altri in 1:50. Ergo, comincio subito con il complicarmi inutilmente la vita dovendoli riscalare tutti - o almeno molti - in 1:75. Non ho ancora deciso se realizzare un modello specificamente della Santa Maria o una generica nao/caracca senza importunare la salma dell'illustre connazionale. Verso la fine, deciderò.

La tecnica che ho intenzione di usare è un ibrido tra il sistema a ordinate dei kit e quello che credo si chiami "pane e burro". Tuttavia, lo scafo vorrei realizzarlo vuoto. Questa scelta ha una suo perchè. Qui in Serbia il materiale per il modellismo navale è praticamente introvabile. Listelli, tondini, quadrelli... Tutrte quelle cose meravigliose che si usano di solito, qua - quando si trovano - si trovano di formati molto limitati e spesso richiedono comuque di prodursi quello che serve. In sostanza, a parte i compensati, il resto è prevalentemente tiglio al minimo in 2mm di spesso x 5mm di larghezza. Oppure ci sono tavolette di essenze varie in spessori anche inferiori, ma con larghezza non inferiori ai 15 cm. Far arrivare materiale dall'estero è un terno al lotto. Insomma, bisogna fare di necessità virtù. Magari col tempo troverò qualche fonte di approvvigionamento migliore, ma ad oggi le cose stanno così. In aggiunta, i piani che ho mostrano un gran numero di ordinate (29) e appena 3 linee d'acqua, tutte molto vicine alla chiglia. Quindi, lo scafo sarà realizzato in sezioni verticali cave ricavate da fogli di compensato (acero) da 8mm con l'inserimento tra le varie sezioni di un foglietto di tiglio da 1mm: sui disegni, lo spazio medio tra le linee delle ordinate fa, appunto, 9 mm.

Stato attuale

Al momento sto riscalando e ridisegnando il più che posso tenendo conto che nell'opera di trasformazione si sono create delle piccole grandi imprecisioni. Le linee dello scafo delle varie vedute non sono identiche per cui sto tentando di ricondurle ad una via di mezzo che rappresenti un compromesso utilizzabile. Per ora ho terminato la sezione longitudinale e le ordinate da poppa al presunto centro nave (che poi centro non credo che sia perchè l'ordinata zero è preceduta da 12 ordinate da poppa e seguita da 16 verso prua). Scusate se le chiamo ordinate, magari sono solo linee di riferimento, ma credo che ci siamo capiti lo stesso. Siccome ho qualche dubbio interpretativo, credo che molto presto chiederò aiuto a chi ne sa più di me. E qui sono parecchi e molto bravi.

Non vedo l'ora di mettere le mani sul nudo legno
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M.
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Non siate uno di quelli che, pur di non rischiare il fallimento, non tentano mai nulla.
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