Sarà per via del ritardo di veri mostri sacri (S4, Metro, Peugeot 306 Maxi), sarà per le invereconde vicissitudini calcistiche che affliggono Roma e la Roma in questi giorni, il mio gusto dell'orrido sta toccando livelli di assoluto e imbarazzante disarmo.
Ed è per questo che, dopo aver terminato i lavori su un cassone tedesco, la mia attenzione non poteva non spostarsi sulla Renault 8 di diritto nella lista delle più brutte auto mai prodotte nel dopoguerra.
Ancora oggi non riesco davvero a capire cosa sia passato nella mente del designer privato Philippe Charbonneaux quando gli venne commissionato il progetto di sostituire la Dauphine. Mi piace immaginarlo così tanto affascinato dai mattoncini lego da buttare su foglio una vettura che più squadrata non si poteva ed avere la fortuna di trovare il Picard di turno che gli dicesse: "complimenti giovine bel progetto!!!!"
Il colore utilizzato fa espresso riferimento alla raccolta differenziata plastica e metalli tanto in voga ai giorni nostri e credetemi quando vi dico che non sarebbe potuto essere altrimenti. Povero Amedeo Gordini che ha dovuto subire in vita sua......
Ho montato il motore a sbalzo colorato di un improbabile verde aggiungendo il cablaggio delle candele (filo da pesca da 0,50) l'ho adagiato sul pianale finendo il vano motore, step successivo sono stati gli interni (è la prima volta che trovo un kit che fornisca i sedili in gomma) e ho dato per finire una prima mano alla scocca.