20-11-20, 03:33 PM
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#196
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
residenza: Verona e Mosca (Russia)
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Rodolfo, se guardi i ferri sui ceppi delle mie ancore, sono fatti con scotch da carrozziere, preventivamente colorato di nero con un pennarello indelebile, e poi tagliata la strisciolina.
Siccome il nastro da carrozziere ha poco adesivo e con il tempo si staccherebbe, al momento di posizionarlo sul ceppo ho dato un velo di vinavil.
Il nastro da carrozziere ha una rugosità a prima vista invisibile, ma a vederlo da vicino secondo me rende l'idea del ferro battuto.
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20-11-20, 08:22 PM
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#197
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Utente Senior
Registrato dal: Apr 2013
residenza: Salsomaggiore Terme
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Quote:
Originariamente inviata da De Ruyter
Ciao Felipe,
le sei botti sono comprese nella confezione, insieme a due secchi; le cerchiature sono già in rilievo.
Mi sono limitato a dare ai barili una tonalità color legno (alcuni chiaro, altri scuro) e a tentare di dipingere di nero opaco acrilico le cerchiature.
Ho provato con un pennello molto sottile, ma non è venuto granchè bene perchè si forma una gocciolina sul pennello che poi sbrodola e allora ho dovuto aspettare che asciugasse, poi carta abrasiva, poi di nuovo colore legno.
Probabilmente sarebbe meglio mascherare con striscioline di carta adesiva le doghe in legno e poi dipingere le cerchiature. Oppure usare un pennello piatto poco imbevuto dato con leggerezza e poi ripassato...
Se non fossero state presenti già all'origine, le avrei rifatte con striscioline di cartoncino nero, forse venivano meglio.
Ad ogni modo sono in una posizione non molto visibile e mi accontento.
Ciao,
Rodolfo
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Quando arriva il momento di fare parti molto piccole, devi usare un paio di occhiali d'ingrandimento o una lente col piedistallo, in modo da avere le mani sempre libere. Indispensabili.
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21-11-20, 05:58 AM
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#198
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2010
residenza: Taranto
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Quando feci quelle del leudo io sfruttati quelle del kit in questo modo:consumai i rilievi, cerchi e bordi fondi, le rivestitii con listelli 0,5 tanganica, legno chiaro, sagomati opportunamente, e i cerchi li rifeci col cartoncino nero, tagliato a mo di cerchio, trovando la misura giusta in modo che aderissero alle diverse circonferenze della botte, incollati con vinilica. Gli stessi poi li rifinii con una patina di colore ad olio, bruno, per simulare un po' il metallo leggermente con un principio di ruggine... Certo nei leudi le botti sono un elemento a vista pertanto vanno fatte bene e sono piú grandi. Valuta tu, io sinceramente prenderei in considerazione di rifarle, giusto per adattarle alla bellezza del tuo lavoro fin qui eseguito
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Ultima modifica di felipe.max; 21-11-20 a 06:01 AM
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21-11-20, 06:12 AM
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#199
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2010
residenza: Taranto
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Le mie botti di allora...
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21-11-20, 12:16 PM
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#200
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Utente Senior
Registrato dal: Apr 2013
residenza: Salsomaggiore Terme
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Quote:
Originariamente inviata da felipe.max
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Ben fatte.
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21-11-20, 03:43 PM
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#201
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Utente
Registrato dal: Nov 2019
residenza: FERRARA
Messaggi: 473
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Grazie a tutti per i preziosi consigli.
Non mi lasciate altra possibilità che scaricarle dalla nave e tentare di rielaborarle...
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21-11-20, 06:41 PM
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#202
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2010
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Quote:
Originariamente inviata da De Ruyter
Grazie a tutti per i preziosi consigli.
Non mi lasciate altra possibilità che scaricarle dalla nave e tentare di rielaborarle...
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Ci avrei scommesso, non te ne pentirai
Inviato con il mio DRA-L21 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net
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22-11-20, 07:56 PM
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#203
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Utente
Registrato dal: Nov 2019
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Messaggi: 473
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potenza
Buona serata,
I barili che ho potuto staccare agevolmente sono già in lavorazione, grazie
Per la potenza, le istruzioni indicano un'altezza di 74 mm, chiaramente un errore, visto che un uomo di 1m e 70 cm in scala 1/60 risulta alto circa 28 mm. Ho pensato a un errore di stampa e che il 74 fosse un 24. Inoltre indica due fessure da 2,7 mm; ma in questo modo NON si ha l'impressione che la cima passi sulla puleggia.
Considerato che le pulegge generalmente non sono di diametro molto inferiore alla larghezza della cassa (qui 8 mm) ho preferito fare una cavatoia di circa 8 mm con fori sopra e sotto e uno scavo per simulare le stesse all'interno. Alla potenza è associata una galloccia. L'area d'incollaggio è molto piccola e si può temere che non resista a qualche sollecitazione. Per questo motivo ho fatto due piccoli fori sulla potenza e sulla galloccia e vi ho inseriti due spezzoni di ottone prima dell'incollaggio.
Per il calcese, stesso discorso circa le cavatoie e le finte pulegge all'interno. Anche qui le illustrazione del manuale non danno l'impressione di cavi che passano su pulegge.
Come ultima cosa, il palo con il suo sostegno angolare (in questo caso una maschetta, in quanto non ne userò su questo modello).
Alla prossima!
Rodolfo
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25-11-20, 11:07 AM
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#204
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Utente
Registrato dal: Nov 2019
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carico
Gentilissimi,
ho seguito le vostre indicazioni e ho rifatto i barili che sono riuscito a staccare dal ponte (quattro su sei).
Non sono venuti belli come quelli che ho visto, ma mi contento anche perchè sono poco appariscenti, mezzo nascosti sotto coperta.
Buon lavoro a tutti!
Rodolfo
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25-11-20, 10:40 PM
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#205
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Utente
Registrato dal: Nov 2019
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ancore e tuga
Buona sera a tutti,
dopo la parentesi dei barili, sono tornato alla nave.
Le ancore secondo AMATI avrebbero dovuto avere quattro anelli metallici per tenere unite le parti del ceppo; ho preferito le legature con il cordame. Alla cicala dell'ancora ho preferito mettere un nodo che ho trovato sul manuale di Luciano Santoro.
A questo punto ho sbattuto contro il problema che mi angustiava da tempo: dove finiscono le gomene delle ancore? Dal modello di Matarò non si capisce, la soluzione prospettata da AMATI non mi piace molto, come anche i due fori sul ponte di alcuni modelli. Alcuni non mettono le ancore. Si potrebbe pensare a due fori nella parete della tuga, sopraelevati ripetto al piano del ponte in modo che non entri acqua e con una struttura che impedisca l'usura della parete dovuta allo scorrimento della gomena. Così ho fatto due anelli in noce e li ho posti in opera nella parete anteriore della tuga. Poi ho fatto una prova visiva con ancora e gomena.
Un'altra opzione sarebbe fare due scassi nella parete e metterci due cubetti di noce forati 2,5 mm, e forse sarebbe più sobria. Ad ogni modo mi accontento del risultato e comincio a pensare ai prossimi lavori. Pazienza se è un falso storico...
Buon proseguimento dei la vori a tutti quanti!
Rodolfo
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26-11-20, 04:26 AM
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#206
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Moderatore
Registrato dal: Jan 2012
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L'asta attorno alla quale hai fatto fare un giro alla gomena me la immagino strappata e spazzata via in un batter d'occhio!
All'epoca era in uso ancora il verricello per alare l'ancora. Si danno tre giri al verricello.
Cioè, la gomena non va in presa diretta di sotto nella cala delle gomene.
Circa l'acqua, dietro alle cubie sul ponte era solitamente presente un bordo, contro il quale la gomena sfregava rilasciando buona parte dell'acqua.
Quel bordo creava con la prua una specie di "catino" e l'acqua usciva da un ombrinale.
La ricostruzione di Adametz e la monografia dell'Anatomy of the Ship cosa mostrano circa il punto di discesa delle gomene?
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26-11-20, 10:50 AM
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#207
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Utente
Registrato dal: Nov 2019
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Ciao Amedeo!
Purtroppo non so cosa dica l'Anatomy...hai ragionissima sul fatto che dovrei documentarmi, ma vengo da sessant'anni di modellismo ferroviario e mi sono preso un anno sabbatico per esplorare questo mondo. Non ho alcuna pretesa storica, pensa che credevo di finirla a Natale dell'anno scorso!
Come non basta una vita per imparare storia e tecnica navale, così non basta nemmeno per storia e tecnica ferroviaria, per non parlare poi delle pubblicazioni: ci vorrebbero i soldi di Soros o Bill Gates. Solo le riviste mi succhiano un bel po' di quattrini.
Ho pensato di pubblicare il mio lavoretto più che altro per controllare la manualità con il legno e per consentire ad altri neofiti di evitare i miei errori, come le chiodature sui ponti e per imparare qualcosa dai più esperti, che sarebbe lo scopo dei forum e che devo dire si è realizzato parecchio nel mio caso (tu, Vinavil, Trinchetto, Cervotto, Luponero, Felipe e altri che ringrazio moltissimo).
Sono molto contento di quest'avventura, ma non so se intraprenderò un'altra costruzione: anche se bellissimo, i tempi di questo hobby sono troppo dilatati per me! Ad ogni modo vedremo cosa ci riserva il futuro. Adesso voglio solo terminarla decentemente...
Ciao e buona giornata,
Rodolfo
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26-11-20, 11:17 AM
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#208
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2014
Messaggi: 2,531
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Se si cercano immagini di Cocca ne vengono una infinità, ma che mostrino cosa c'era sotto il castello sono poche. Nella COCCA di Matarò si nota solo la trave traversa curva ma niente verricello, anche nella COCCA ANSEATICA vi è la traversa ma nessun argano (rosso).
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30-11-20, 09:46 PM
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#209
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Utente
Registrato dal: Nov 2019
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Messaggi: 473
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Ben ritrovati tutti quanti!
Per quanto riguarda la bitta dell'ancora, secondo Heinrich Winter nel suo "Le navi di Colombo", all'epoca della cocca di Matarò esisteva solo quella raffigurata nella prima figura. La seconda figura è di un trattato italiano del 1445 e mostra sempre una barra ricurva. La terza figura è del 1502 e mostra una barra trasversale con avvoltolata la gomena. Si potrebbe anche pensare a una barra che ruota con al centro una colonna che potrebbe portare gli scontri di arresto del tamburo ruotante, anche se la posizione così elevata non sembra favorevole. Un eventuale argano per le navi di Colombo sarebbe stata una nuova scoperta, ma sarebbe stato un argano orizzontale o molinete. L'argano verticale o cabrestante (dall'inglese capstan) sarebbe comparso un secolo dopo.
Inoltre capstan deriva dal latino capistrum (cavezza) alla quale si fissa la cima, potendo escludere la rotazione. Il verbo capistrare con participio capistrans-capistrantis potrebbe aver originato cabestrante da cui cabrestante per permutazione. In questo caso sarebbe una semplice barra, per i tempi antecedenti Colombo.
Winter tende a escludere anche il molinete dalle navi di Colombo. I progetti governativi spagnoli hanno messo il molinete al posto della bittona dell'ancora precedente; ovviamente uno esclude l'altra. Tutte le figure esaminate sono tratte dal libro di Winter.
Di seguito un particolare delle "Storie di S.Orsola" del Carpaccio mostra la bittona ancora presente nel 1495, cioè mezzo secolo dopo la nostra cocca.
Ancora S. Orsola e il Sacrificio di Giona danno la stessa indicazione. Una caracca a tre alberi e quindi più evoluta (British Museum 1470-1490) ha ancora la bittona.
All'interno della piccola cocca non c'è spazio per altre strutture, come visibile in foto.
Adesso si passa al necessario per le manovre e l'alberatura.
Buona serata,
Rodolfo
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30-11-20, 10:23 PM
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#210
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2014
Messaggi: 2,531
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Però in questa incisione del 1480 c'è già l'argano verticale (rosso) e anche la traversa (blù). Diciamolo sinceramente, non sappiamo con che criteri venivano costruite le navi e quale fosse la vera attrezzatura, dobbiamo andare a caso prendendo per vere le immagini che abbiamo. I cronisti dell' epoca non danno spiegazioni precise perché per loro era cosa così normale che non si degnano di sprecare spiegazioni per cose che tutti sapevano. (in quell' epoca però, non oggi!)
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