16-10-25, 07:58 PM
|
#2401
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Apr 2008
residenza: M. di Montemarciano (AN)
Messaggi: 1,831
|
A Napoli vige un detto "chi acconcia e sconcia non perde mai tempo" ma tu caro Alex stai esagerando  . Scherzi a parte penso anch'io che 3 millimetri siano la giusta misura e non so per quale motivo MC Kay sia potuto incappare in un simile errore, quindi per me va bene la soluzione modificata che hai postato, anche per quelle "punte" che già avevano catturato la mia attenzione.
Inviato dal mio moto g84 5G utilizzando Tapatalk
__________________
Matteo
Quando va che quasi basta, non toccar se no si guasta!!!
|
|
|
16-10-25, 10:04 PM
|
#2402
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Quote:
Originariamente inviata da felipe.max
Alex,se pensassi da dove sei partito meriteresti una laurea ad honorem visto che hai accennato a una tesi...comunque, se mi sono permesso di pronunciarmi riguardo i tre mm. é perché ho pensato ai 25 cm. della misura reale ,molto piu plausibili. Comunque complimenti ancora
Inviato con il mio SM-A176B - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net
|
Hai fatto benissimo ad intervenire. E ti ringrazio.
Quote:
Originariamente inviata da Stratos
Ciao Alessio, la bellissima immagine allegata al tuo ultimo post, quella con il tavolato del ponte e gli intarsi, è stata fatta con AutoCad (o qualcosa di simile)?
Davvero interessante e soprattutto utile per portare avanti un lavoro preciso e pulito (cosa che a me non riesce propriamente bene ....).
Stratos
|
Buona sera Fulvio. Si il tavolato è stato disegnato con Autocad.
Il formato di salvataggio è poi riconosciuto dal taglio laser, quindi posso riprodurlo sul legno.
ALex
|
|
|
16-10-25, 10:08 PM
|
#2403
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Quote:
Originariamente inviata da SEA.WOLF
A Napoli vige un detto "chi acconcia e sconcia non perde mai tempo" ma tu caro Alex stai esagerando  . Scherzi a parte penso anch'io che 3 millimetri siano la giusta misura e non so per quale motivo MC Kay sia potuto incappare in un simile errore, quindi per me va bene la soluzione modificata che hai postato, anche per quelle "punte" che già avevano catturato la mia attenzione.
Inviato dal mio moto g84 5G utilizzando Tapatalk
|
Grazie Matteo. 😀
Effettivamente poi controllando meglio, ho notato che in alcune immagini McKey riporta anche diversamente la disposizione delle tavole relative agli stessi ponti.
Mi viene da pensare che non abbia dato importanza alla raffigurazione del corso delle tavole sui ponti. Ma mi sembra strano.
ALex
|
|
|
16-10-25, 10:19 PM
|
#2404
|
|
Utente
Registrato dal: Feb 2025
residenza: Val della Torre (TO)
Messaggi: 303
|
da Tuvok
Quote:
Buona sera Fulvio. Si il tavolato è stato disegnato con Autocad.
Il formato di salvataggio è poi riconosciuto dal taglio laser, quindi posso riprodurlo sul legno.
|
Ciao Alessio, grazie per la conferma. Tutta roba che, purtroppo, non fa per me ...
Stratos
__________________
Fulvio
|
|
|
17-10-25, 08:51 AM
|
#2405
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Dec 2013
residenza: roma
Messaggi: 1,876
|
Bella discussione, mi è piaciuta.
Alex sicuramente il ruo ultimo disegno sembra essere più appropriato.
Seguo sempre con interesse
|
|
|
17-10-25, 06:24 PM
|
#2406
|
|
Utente
Registrato dal: Jun 2012
residenza: roma
Messaggi: 528
|
Buonasera il ragionamento che si sta facendo è interessante e giusto e rientra nella norma delle classiche misure di costruzione,ma qui si sta parlando della sovrana un bestione non da poco ,un eccellenza.Credo e dico credo che qualsiasi asse della struttura sia piu massiccia della norma(costole fasciame cinte ecc...ecc....) anche un ponte con tavole da 30 o più cm ci poteva stare, naturalmente conoscendo la Sovrana solamente per la sua storia è soltanto una mia opinione
Di nuovo un saluto Pino
|
|
|
17-10-25, 09:02 PM
|
#2407
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Ottima discussione e ottimo spunto di riflessione.
Grazie ragazzi a tutti voi che siete intervenuti!
Molto interessante anche la disanima di Pino relativa all’imponenza del vascello.
Domattina provo a preparare i ponti con il tavolato “ridotto” poi faro’ le opportune valutazioni
ALex
|
|
|
17-10-25, 09:12 PM
|
#2408
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Quote:
Originariamente inviata da Stratos
da Tuvok
Ciao Alessio, grazie per la conferma. Tutta roba che, purtroppo, non fa per me ...
Stratos
|
Buonasera Fulvio, sicuramente la tecnologia aiuta e snellisce i tempi, ma ti assicuro che lo stesso risultato lo si puo’ ottenere con righello e matita e la dovuta calma.
Il tuo lavoro poi, che seguo sempre con moltissimo interesse, ti assicuro che è molto buono e mi piace soprattutto il tuo atteggiamento “critico” e pronto a metterti in discussione che hai verso il modellismo.
ALex
|
|
|
18-10-25, 04:15 PM
|
#2409
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Buongiorno a tutti. Stamane, approfittando della mattina libera sono andato molto a fondo riguardo l’ottima discussione relativa alla larghezza delle tavole e son riuscito a raccogliere utili informazioni che riporto di seguito:
Dati storici documentati
Dalle fonti inglesi coeve e dagli studi di autori come Brian Lavery, Peter Goodwin, R. C. Anderson e John McKay stesso, le larghezze tipiche delle tavole dei ponti nel XVII secolo erano:
Ponte di batteria principale
10–12 pollici ≈ 25–30 cm
Tavole robuste per sostenere cannoni e uomini
Ponte superiore / quarterdeck
8–10 pollici ≈ 20–25 cm
Meno carico strutturale
Paratie / zone secondarie
6–8 pollici ≈ 15–20 cm Uso piu’ leggero
Queste misure derivano da costruzioni inglesi di navi come Prince Royal (1610), Sovereign (1637), Royal Charles (1660) e Prince (1670).
I motivi principali per cui McKay abbia sovradimensionato la larghezza sono due, tra l’altro motivazioni citate dallo stesso McKay:
A. Leggibilità grafica e scala di disegno
Motivo: in scala piccola, le tavole proporzionali da 20–25 cm reali diventerebbero sottili linee quasi invisibili.
Spiegazione: McKay, come altri autori di monografie (Longridge, Lavery, Goodwin), aumenta leggermente le dimensioni per rendere visibili i pattern di giunzione e calafataggio.
Fonti:
Peter Goodwin, The Construction and Fitting of the English Man of War 1650–1850, Conway Maritime Press, 1987.
John McKay, The Sovereign of the Seas (1637), Seaforth Publishing, 2017 — introduzione metodologica, dove dichiara che “scale reduction necessitates visual exaggeration for clarity.”
B. Necessità di rappresentare il ritmo del tavolato
Motivo: la sequenza regolare delle giunzioni (“three-butt shift”) è un elemento visivo importante nei disegni dei ponti.
Spiegazione: ingrandire leggermente le tavole permette di mostrare chiaramente le testate e l’allineamento delle assi.
La Differenza: ~20–30 % più larga.
Questo rientra perfettamente nella “licenza grafica” tipica dei disegnatori navali: il disegno è interpretativo, non strettamente metrologico.
Fonti: John McKay, The 100-Gun Ship Victory, Conway, 1987 — nei disegni dei ponti il tavolato è sistematicamente più largo per leggibilità.
Scusate la lunghezza del messaggio ma ora ho piu’ chiarezza anche io su come procedere
ALex
Ultima modifica di Tuvok; 18-10-25 a 07:47 PM
|
|
|
18-10-25, 04:51 PM
|
#2410
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2011
residenza: Palermo
Messaggi: 2,215
|
Ottimo lavoro di ricerca documentale!
Grazie per aver condiviso le argomentazioni dei vari autori circa le motivazioni delle rappresentazioni a scale molto ridotte. Sinceramente sconoscevo l'argomento, ma ne farò tesoro per il futuro.
A questo punto credo che ridisegnarai il tutto, anzì, conoscendoti un po, ne sono certo.
|
|
|
18-10-25, 05:05 PM
|
#2411
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Oct 2018
residenza: Palermo
Messaggi: 1,376
|
Hai espresso in modo esemplare il concetto! Certo che questi disegnatori sono di una razionalità disarmante..
Ma quanto dobbiamo a tutti loro!!!
Inviato con il mio M2003J15SC - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net
|
|
|
18-10-25, 08:24 PM
|
#2412
|
|
Utente
Registrato dal: Jun 2012
residenza: roma
Messaggi: 528
|
|
|
|
18-10-25, 09:03 PM
|
#2413
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Grazie a tutti voi per le sempre preziose considerazioni.
Black Buccaneer hai perferramente ragione. :-) Questi studiosi sono, passami il termine “gioie e dolori”, ma i loro lavori sono essenziali.
Sam ha poi perfettamente dedotto le mie intenzioni; ricalcoleró la larghezza delle tavole in modo da avvicinarmi ad una “coerenza storica” e utilizzando il “three-butt shift” (schema a tre corsi).
La mia idea é proprio quella che ha suggerito Pino, che trovo un ottimo compromesso tra realtà storica (25-30 cm) e monografia di McKay(50 cm) cioè utilizzare listelli da 4 mm. Questo mi permetterebbe di simulare tavole di circa 30cm, e soprattutto avrei buono spazio per eseguire anche la chiodatura.
I listelli li posso ricavare della larghezza desiderata tagliandoli da una tavola di 40x40 cm grazie appunto al laser, oltretutto questo “bruciando” il lato riprodurrebbe anche la calafatura.
Per quanto concerne la chiodatura però vorrei realizzarla in modo che non risulti troppo invasiva.
I chiodi erano appena visibili. Ho qualche idea a riguardo, faro’ delle prove e poi le condivideró a suo tempo.
ancora Grazie
ALex
Ultima modifica di Tuvok; 18-10-25 a 09:20 PM
|
|
|
18-10-25, 09:39 PM
|
#2414
|
|
Utente
Registrato dal: Mar 2021
residenza: Imola
Messaggi: 477
|
Un metodo banale per la chiodatura del ponte, che ho provato e che mi ha soddisfatto, è quello di utilizzare un pirografo. Sul legno chiaro la punta adatta crea appena un' ombra scura, della quale puoi mettere a punto diametro e tonalità variando il tempo e la temperatura. Forse lo può fare direttamente anche il laser...
Ancora complimenti per il tuo lavoro!!
|
|
|
18-10-25, 09:42 PM
|
#2415
|
|
Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
residenza: Bergamo
Messaggi: 4,927
|
Quote:
Originariamente inviata da alberto58
Un metodo banale per la chiodatura del ponte, che ho provato e che mi ha soddisfatto, è quello di utilizzare un pirografo. Sul legno chiaro la punta adatta crea appena un' ombra scura, della quale puoi mettere a punto diametro e tonalità variando il tempo e la temperatura. Forse lo può fare direttamente anche il laser...
Ancora complimenti per il tuo lavoro!!
|
Buonasera Alberto.
Esatto,con il laser si puo’ modularne la potenza che puo’ andare dalla leggera incisione al taglio. Ed è proprio cosi’ che voglio provare a simulare la chiodatura.
ALex
|
|
|
Regole d'invio
|
Non puoi inserire discussioni
Non puoi inserire repliche
Non puoi inserire allegati
Non puoi modificare i tuoi messaggi
il codice HTML è disattivato
|
|
|
|
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 06:01 AM.
| |