05-03-22, 07:17 PM
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#1
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Elaborazione: da un carro Rivarossi tipo E un altro carro tipo Em / Elm
Per il trasporto di carichi pesanti e di densità elevata, come ad esempio i rottami metallici, furono costruiti dei carri scoperti con interasse molto corto.
I carri di questo tipo, costruiti alla fine degli anni '50 furono inseriti nel tipo “ L “ con la marcatura “FS Italia” fino ai primi anni ’70 (Epoca III):
Nel corso dell’epoca IV furono marcati ” Em ” quelli dotati di boccole con cuscinetti a rulli, mentre furono marcati ” Elm ” quelli aventi boccole con cuscinetti a strisciamento :
Per le numerazioni, i carri Em sono stati numerati secondo la classificazione internazionale da 520 0 000 a 520 0 529, mentre gli Elm da 527 0 000 a 527 0 011 quelli dotati di freno a mano e da 521 1 000 a 521 1 519 quelli privi dello stesso. Successivamente, all’inizio degli anni ’80, a causa di un cambiamento nei criteri di classificazione, la serie Elm è diventata “Ekklm ” con numerazioni da 527 5 900 a 527 5 911 per i carri dotati di freno e da 527 5 000 a 527 5 493 per gli altri.
In epoca V (da metà anni ’90) questo carro è stato utilizzato anche come veicolo di servizio interno in livrea grigio-cenere, aggiungendo quindi la lettera V alla marcatura precedente:
I figurini sopra riportati appartengono alla documentazione WALSCHAERT.
La riproduzione modellistica del Carro FS tipo Em fino ad ora è stata quasi inesistente. E’ tuttavia possibile costruirlo sulla base del molto più diffuso carro tipo E (detto anche “gondola”) prodotto in gran numero in tante nazioni europee e da tanti produttori di modelli ferroviari, recuperabile a bassissimo prezzo. Ovviamente per un carro Em si utilizzerà un carro E con le boccole a rulli, mentre per un Elm uno con cuscinetti a strisciamento. La foto seguente dà un’idea delle proporzioni e del lavoro occorrente; il carro di partenza è un modello RivaRossi:
In questa elaborazione è stato utilizzato un modello con le boccole a rulli.
Buona serata a tutti,
Rodolfo
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Ultima modifica di De Ruyter; 23-05-22 a 10:41 AM
Motivo: Aggiunta didascalia.
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17-03-22, 03:36 PM
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#2
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La cassa
Per prima cosa si separa la cassa dal telaio e si rimuovono i ganci e le ruote. Con un seghetto molto fine si eliminano i settori di cassa compresi fra quelli all’estremità e quelli adiacenti ai portelloni, come visibile qui:
La rimozione dev'essere effettuata a filo dei montanti. Una volta rimossi i settori indicati, bisogna levigare le superfici dei montanti stessi in modo da dimezzarne lo spessore. In questo modo, accostandoli, si riottiene lo spessore originario.
Si incollano le porzioni residue della cassa con colla per plastica (evitare i cianacrilati perchè la giunzione rimane fragile).
Se si pensa di lasciare il carro vuoto, occorre incollare sul fondo, all’interno della nuova cassa, un rettangolo di plastica che simula il fondo metallico del carro vero e contribuisce alla robustezza della struttura.
Se non si è fatto prima, occorre adesso eliminare la parte inferiore dei portelloni.
Ora si passa a rimuovere l’aggetto delle pareti laterali; inoltre con lima e carta vetrata si abradono i portelloni fino a ottenere una superficie liscia.
Con listelli di plastica del medesimo spessore della cassa si innalzano le pareti laterali fino al livello di quelle frontali, prolungando anche i montanti e terminando con la sottile cornice superiore che corona il carro:
Si arrotonda con una lima fine la parte bassa delle pareti laterali. Per ricostruire le porte s'incolla sulla superficie lisciata precedentemente un riquadro di plastica sottile (dimensioni circa 22.5x20 mm) con un'incisione sottile per simulare la fessura fra le ante. I cardini dei portelloni e del chiavistello sono ottenuti con sottili strisce di Plasticard, ma va bene anche l'acetato delle confezioni di camicie; il chiavistello è di filo di ottone sagomato. Ricordarsi di fare anche all'interno delle sottili incisioni per far risaltare le ante, nel caso non fossero già presenti.
Il prossimo argomento riguarda i portelloni d'estremità.
Buon lavoro!
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Ultima modifica di De Ruyter; 31-03-22 a 01:58 AM
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31-03-22, 01:54 AM
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#3
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Andando a misurare le singole porzioni, si ottiengono le lunghezze indicate in foto:
e cioé 13 + 48 + 13 mm. Si può quindi evitare il lavoro di ricostruzione del supporto laterale; l'importante è la precisione nel taglio per evitare al massimo le fessure e conseguente stuccatura.
Le pareti frontali possono essere di diversa forma, a seconda della nazionalità, dell'utilizzo e del costruttore. Occorre rimuovere tutti i rinforzi e renderle completamente lisce con lima e carta vetrata. Poi si costruisce un portellone mobile per lo scarico fatto con un rettangolo di plastica sottile di dimensioni 12x33 mm con cornice, come evidenziato dalle foto:
Il leveraggio per l'apertura dei portelloni di estremità è costruito con filo di ottone e i suoi fermi sono ricavati da una strisciolina di plastica.
Prossimo argomento: il telaio. Buon lavoro!
Rodolfo
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02-04-22, 10:43 AM
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#4
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Il telaio.
Per la costruzione del telaio, si comincia rimuovendo gli eventuali rinforzi sottostanti (di pende da quale carro è stato scelto per l'elaborazione). Se la cassa è stata costruita secondo le misure indicate in precedenza, per il nuovo telaio occorre scartare 5 mm alle estremità; sul rimanente, salvare 25 mm alle estremità e conservare 21 mm della zona centrale. Lo schema seguente riporta quanto indicato:
In ogni caso occorre fare in modo da salvaguardare le estremità con i puntoni per i parasale, balestre e boccole; al centro occorre salvare la maggior parte possibile dell’impianto pneumatico frenante. Anche la zavorra verrà tagliata e adattata al telaio risultante.
Alcuni carri hanno i longheroni del telaio lisci e vanno bene così, nel caso invece presentassero dei rilievi, essi vanno tolti (cosa che purtroppo mi sono dimenticato di fare su questo modello):
Continua...
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Ultima modifica di De Ruyter; 07-04-22 a 11:21 PM
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07-04-22, 11:54 PM
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#5
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Gli assi del carro Rivarossi originario hanno le ruote troppo grandi, meglio sostituirle con altre di diametro compreso fra 10/10,5 mm , dipinte nero opaco o color ruggine. Lo scalino può essere costruito con filo di ferro o di ottone piegato oppure ricavato da altri carri:
Il meccanismo di selezione per la frenatura vuoto/carico si può costruire sezionando un profilato a T di plastica o metallo e incollandogli sopra uno spezzone di filo sottile metallico; oppure riciclando particolari di risulta.
La posizione del meccanismo è adiacente allo scalino (la posizione nelle immagini di apertura è stata poi corretta):
Infine occorre inserire le barre accoppiatrici dei ceppi dei freni e il cinematismo per il gancio corto (qui sono stati utilizzati quelli della ROCO), che permette di far viaggiare i carri con i respingenti accostati anche in curva:
Seguirà la verniciatura.
Rodolfo
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Ultima modifica di De Ruyter; 08-04-22 a 12:22 AM
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08-04-22, 12:20 AM
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#6
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Utente
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Verniciatura
Per togliere residui e untuosità dovute alle lavorazioni precedenti è opportuna una pulizia accurata con detergente per piatti, seguita da un accurato risciacquo. Poi si dà una mano di primer per plastica e due mani di “Rosso vagone” date a spruzzo o a pennello. Qui ho usato smalto sintetico a solvente con pennelli di diversa dimensione.
La cassa e i longheroni del telaio sono in Rosso Vagone, parasale, boccole, tabelle e freni in Nero opaco (ruggine sui ceppi dei freni).
Per questi rotabili la suddetta livrea vale dall’origine fino a fine carriera, quando presero la livrea grigio-cenere dei mezzi di servizio interni e la sigla cambiò da Em a VEm.
Ora rimane da sistemare il carico...
Alla prossima,
Rodolfo
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14-04-22, 12:19 AM
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#7
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Il carico.
Per costruire il carico di rottami metallici, si può utilizzare una basetta di cartoncino/polistirolo/compensato/plastica dipinta di nero opaco e poi ricoperta con pezzi minuscoli di scarto, non necessariamente tutti metallici, opportunamente colorati e arruginiti:
Dato l'elevato peso specifico, è opportuno non sovraccaricare in maniera inverosimile. Quando il risultato risulta soddisfacente, s'inserisce la basetta all’interno della cassa:
E' stata evidenziata la parte interna dei portelloni e le tracce di ruggine/usura sulle pareti. Ora il carro è pronto per trasportare il suo carico fino alla fonderia:
Buon lavoro!
Rodolfo
Per saperne di più:
https://www.chimicaone.it/carro-fs-t...a-costruzione/
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Ultima modifica di De Ruyter; 09-04-23 a 08:08 PM
Motivo: Aggiunta di un link
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