19-12-11, 07:28 PM
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#1
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Utente
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La tecnica che di seguito provo a descrivere può risultare utile per la realizzazione del mare nei diorami ma purchè sia calmo e senza oggetti in movimento
La scelta del materiale ha certamente grande importanza per il risultato finale. Il classico polistirolo, quello in cui si vedono tutte le sferette, che avevo usato per il bounty durante la fusione crea milioni di filamenti simili a capelli, piuttosto difficili da eliminare.
Decisamente più adatto è il polistirene a media densità, lo si trova anche nei bricocenter al reparto edilizia in quanto è utilizzato come pannello isolante. Personalmente l'ho acquistato presso un OBI, un pannello della misura di circa 130 per 70 mi pare costa poco più di 5 euro.
L'unica pecca è che l'ho trovato solo dello spessore di 3 cm. un altro tipo da 2 cm che secondo l'etichetta aveva la stessa densità si è rivelato del tutto inadeguato in quanto troppo friabile, e in effetti anche a vista si potevano vedere le cellette che lo componevano, mentre il materiale di cui ho
parlato prima si presenta assolutamente liscio anche sul bordo, altro materiale da scartare e con cui non confondersi è il poliuretano che potreste trovare nello stesso reparto avendo le medesime funzioni di isolamento, ma quest'ultimo generalmente è rivestito da sottili fogli di carta.
Per il taglio a misura ho semplicemente appoggiato sopra al pannello intero la mia base e l'ho usata poi come guida, si tratta di materiale abbastanza compatto perciò è bene utilizzare un grosso cutter ben affilato e fare diversi passaggi per evitare che si sgrani,fatto questo si comincia.
1 e 2 - Per prima cosa si stabilisce la posizione esatta che ogni elemento dovrà avere, una buona regola di ogni tipo di diorama, che io ritengo sempre valida è quella di evitare la collocazione esattamente parallela alla base, anche una una piccola angolazione è sufficente per dare movimento all'insieme
3 e 4 - Provando continuamente la posizione dello scafo si realizza lo svaso che lo deve accogliere, difficilmente si otterrà un foro perfettamente aderente ma maggiore sarà la precisione e minore sarà lo spazio che andra poi colmato in seguito con colla vinilica o altro
5 - Successivamente si realizzano gli scassi per le scialuppe, in questo caso non è necessario forare il polistirene per intero ma è sufficente un piccolo alloggiamento.
6 - A questo punto metto a scadare "il ferro del Mestiere" , uno stagnatore da 60 watt cui ho applicato un tondino di rame sagomato. Per la densità di questo tipo di polistirene mi trovo benissimo con questa combinazione, ma per materiali meno compatti è probabile che sia meglio uno stagnatore meno potente.
7- Il processo di incisione del materiale produce inevitabilmente dei filamenti sbruciacchiati che però non devono preoccupare. Alla fine strofinado la superfice, la maggior parte si stacca piuttosto agevolmente, piccoli frammenti rimasti saranno eliminati uno ad uno grattandoli via.
8- Terminato il lavoro ogni elemento viene ricollocato nella sua sede, e se necessario, il materiale rifilato per assicurare una corretta posizione.
Saluti Uanca
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19-12-11, 07:39 PM
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#2
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Utente
Registrato dal: Jul 2010
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Per la verniciatura occorrono colori acrilici e colla vinilica da mescolare insieme, io ho usato dei mameri in tubetto, due o tre tipi di blu di varie gradazioni e se vi piace anche un pò di verde, dipende ovviamente il tipo di acqua che si vuole rappresentare, all'interno di un porto in prossimita di un molo ad esempio il colore più appropriato
sarebbe senz'altro più tendende al verde, se non addirittura marrone che non blu. Oltre ai colori occorre una gran quantità di colla vinilica, per cui anche il più economico vinavil va benissimo, io ne usato più di un chilo. La prima stesura è fatta con vinavil dato a pennello piuttosto carico di colore steso a chiazze irregolar in diverse gradazioni
Tutte le mani successive sono sempre più diluite con acqua e sempre meno meno tinte fino ad essere quasi completamente trasparente quando saremo soddisfatti dell'aspetto finale. Lasciando il tempo di asciugare tra una mano e l'altra la successione degli strati semitrasparenti crea un effetto discretamente realistico oltre ad attenuare di molto le incisioni che avevo
fatto con il saldatore. In questa fase va sempre tenuto a mente che il colore che risulterà al termine dell'asciugatura di ogni passaggio sarà differente da ciò che vediamo durante la stesura in quanto la componente bianca data dal vinavil andrà a sparire. Avevo acquistato anche un trasparente lucido da dare al termine, ma ho dato
talmente tanti mani di vinavil (credo una decina) che la brillantezza mi pare più che sufficente. L'effetto finale è piuttosto curioso : per prima cosa ciò che vedo dal vivo è diverso e, a mio parere leggermente migliore di quanto non evidenzino le foto, ma qualsiasi cambiamento di luce gli da un aspetto differente e gli fa assumere un colore sempre diverso
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19-12-11, 09:24 PM
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#3
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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sono estasiato da cosi' tanta bellezza e risultati che ottieni con questo metodo. tutto pensavo meno che al polistirolo ad alta densita' x realizzare il mare. pensa che quando lavoravo ne avevo a disposizione pacchi interi,vuol dire che chiedero' in ditta di darmene un foglio.
se ho capito bene e correggimi se sbaglio, il sistema "ondulazione" lo ottieni passando sulla superficie senza fermarti con il saldatore modificato in modo che il tubo sciolga secondo la pressione che si esercita.
un infinito grazie x queste tue nozioni che hai voluto condividere con noi.
sei veramente in gamba! ciao.
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Dario
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Il mondo e' come il mare: si affoga chi non sa nuotare!
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19-12-11, 09:54 PM
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#4
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Utente
Registrato dal: Jul 2010
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Quote:
Originariamente inviata da capitan red
sono estasiato da cosi' tanta bellezza e risultati che ottieni con questo metodo. tutto pensavo meno che al polistirolo ad alta densita' x realizzare il mare. pensa che quando lavoravo ne avevo a disposizione pacchi interi,vuol dire che chiedero' in ditta di darmene un foglio.
se ho capito bene e correggimi se sbaglio, il sistema "ondulazione" lo ottieni passando sulla superficie senza fermarti con il saldatore modificato in modo che il tubo sciolga secondo la pressione che si esercita.
un infinito grazie x queste tue nozioni che hai voluto condividere con noi.
sei veramente in gamba! ciao.
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Si Dario il metodo in realtà è di facilissima applicazione, lo constaterai tu stesso se proverai. L' unica cosa da mettere a punto è il calore necessario per fondere, nei primi tentativi con questo materiale avevo usato uno stagnatore da 30 watt con un tubino d'ottone che era più che sufficente per fondere il polistirolo normale che avevo usato per il bounty, ma a questo qui non lo intaccava nemmeno...Invece con 60 watt e il rame al posto dell'ottone va che è una meraviglia. Per diorami in scala più piccola suppongo sarebbe meglio rimpicciolire anche le ondulazioni .
Non so cosa intendi con "senza fermarti", ho dovuto fare diverse pause di rilassamento prima di finire , ma lo stagnatore lo puoi staccare dalla superfice a tuo piacimento e fare singoli tocchi ravvicinati a patto di mantenere sempre la stessa angolazione
Ciao Uanca
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20-12-11, 08:58 AM
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#5
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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per "fermarmi" intendo : siccome il calore prodotto dal tondino e' alto, appoggi sul polistirolo e "rimani" in quel punto finche' non hai creato una fusione che ritieni valida,oppure appoggi sul polistirolo e velocemente ti sposti,proprio x non fondere troppo?
spero di essermi spiegato meglio.
avrei ,visto che siamo in argomento,una domanda:
dalle foto precedenti hai preso un fogilo dello spessore di 3 cm (credo) ed hai fatto lo scasso x la sede dello scafo,ecco, vedo che hai proprio fatto una sede "passante" cioe' il polistirolo e' aperto anche sotto .questo credo che serva x dare piu' possibilita' allo scafo di penetrare e "appoggiare"meglio. ma nello stesso tempo esce di sotto ,mi chiedo, non si puo' mettere un altro spessore di 3 cm sotto anche x dare piu' stabilita' allo scafo?
perdona queste domande che potrebbero essere stupide ma essendo inesperto mi vengono spontanee.comunque non ti perdo di vista e come dice il proverbio "imparo l'arte e metto da parte." ciao.
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Dario
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20-12-11, 10:15 AM
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#6
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Utente
Registrato dal: Oct 2009
residenza: augusta (SR), spadafora (ME)
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ciao uanca ottimo il tuo diorama, questo per una nave ferma in porto oppure all'ancora (fonda) penso che una cima dell'ancora potrebbe andare ad affondare nella base per un maggior realismo, visto che non ci sta un pontile a cui affiancare la nave. mentre per una nave in navigazione basterebbe aggiungere della pellicola trasparente (quella per conservare i cibi) intorno alla prora della nave usando sempre la stessa tecnica che hai usato tu, colla e colore e sfumare le superfice con un pò di bianco.
car melo
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20-12-11, 02:42 PM
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#7
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Utente
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Dario, non preoccuparti capisco benissimo le tue perplessità, ma davvero l'operazione di fusione è relmente più facile di quanto non possa sembrare, poichè è necessaria una leggera pressione per ricavare i piccoli solchi è quindi difficile affondare esageratamente, che mi pare di capire sia il fattore che ti preoccupa.
Per la seconda questione ( non esistono domande stupide ) la nave è fissata più che bene al fondo. Ricorda che il mio scafo non era tagliato alla linea di galleggiamento come può essere una "waterline" tipo quelle 1 a 700 con cui ti trovi a lavorare al momento, ma aveva 2 cm. e mezzo in più, per poter dare un minimo di profondità alla stiva anche se attraverso i paiolati in realtà non si vede affatto ,questa parte dello scafo è annegata e non più in vista. Sul fondo ho poi aggiunto degli spessori da 0, 5 per pareggiare grosso modo i 3 cm. del foglio in polistirene, un minimo di rollio o beccheggio appena accennato (che nonostante il mare calmo non guasta su una nave alta oltre 60 metri) si ottiene con sottilissimi spessori al momento del fissaggio definitivo da inserire tra lo scafo e la base.
Alla fine per maggior sicurezza ho avvitato da sotto la base tre belle e lunghe viti , ciao Uanca
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20-12-11, 02:56 PM
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#8
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Utente
Registrato dal: Jul 2010
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Ciao Car Melo grazie del complimento, sono perfettamente d'accordo con quello che dici, e in effetti la situazione che ho ricreato è effettivamente un pò forzata. Era mia intenzione fin da principio lasciare una parte della velatura imbrigliata ma non completamente raccolta, per cui l'ancora affondata mi pareva ancora meno verosimile, un movimento mooolto leggero della nave, a simulare la fine dell'abbrivio sarebbe stato probabilmente il top.... ma non mi sono sentito in grado di ricreare quell'effetto. Se hai dei contributi per sviluppare meglio la tecnica di cui parli sono evidentemente i benvenuti
Ciao Uanca
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20-12-11, 06:51 PM
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#9
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Utente Senior
Registrato dal: Mar 2009
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sei molto chiaro ed hai saputo esaustivamente dirmi tutto in poche parole, grazie . difatti le 1:700 a cui ti riferisci hanno due possibilita' di cui una e' scafo piatto e che io ho lasciato da parte,( credo che avrei dovuto farlo in quel modo cosi' avevo poco scafo da far penetrare,vero?) ma va bene cosi' ,si procede. mi mancava come producevi il fattore ondulato adesso so che e' solo questione di "pressione"manuale sul polistirolo . per questa settimana carissimo "istruttore" ho gia' abusato abbastanza del tuo tempo, non tornero' piu' sull'argomento ,sai ci sono i preparativi x le feste e lavorero' molto poco. pero' ti anticipo che dopo s.Stefano tornero' x domandarti un chiarimento sulla procedura della colorazione.ora ti saluto e buona serata,ciao.
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Dario
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20-12-11, 07:24 PM
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#10
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Utente
Registrato dal: Jul 2010
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Si, probabilmente avere lo scafo piatto ti avrebbe agevolato nella collocazione in acqua, ma non è grave... al massimo ti porterà via un po di tempo per trovare il giusto assetto. Io mi sono preso una Tirpitz 1 a 700 della Revell che a differenza dei kit di ultima generazione non ha la doppia opzione ma ha lo scafo completo per cui se deciderò di metterci mano avrò lo stesso tuo problema. Certo che potrei sempre amputargli l'opera viva ...
Per qualsiasi dubbio chiedi pure tranquillamente, anche se non è detto che sia sempre in grado di darti una soluzione appropriata
Ciao Uanca
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23-12-11, 06:21 PM
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#11
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Utente
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Effetto mare - ultima parte
Il pannello di polistirene a questo punto può essere incollato ad una base di legno, dopo aver fatto una prova su di un ritaglio ho visto che
la colla vinilica da un discreto risultato, certo la tenuta non è clamorosa , ma bisogna forzare molto per strapparlo via .
A questo punto l'ultima operazione da effettuare è il fissaggio dello scafo nello svaso, nel mio caso per compensare la differente altezza tra
la parte di opera viva che va annegata che è di 2, 5 cm e il foglio di polistirene che ho trovato solamente da 3 ho incollato sul fondo dello
scasso degli spessori di compensato da 0,5 cm. Su di questi ho incollato il fondo piatto della mia nave, a incollaggio consolidato ho aggiunto da
sotto tre viti autofilettanti che penetrano nello scafo per circa un cm. e mezzo assicurandone ulteriormente la tenuta.
Se al momento di tagliare lo svaso fossi stato più preciso l'operazione di colmare i piccoli spazi tra scafo e polistirolo sarebbe stata
abbastanza semplice, ottenibile con poche pennellate di vinavil. Purtroppo mi ero concentrato sul lato che rappresenterà la mia visuale
di esposizione, cioè la fiancata sinistra. Sul lato destro con mio grande disappunto (per usare un eufemismo) lo spazio oscillava tra i due e i
cinque millimetri e sotto la volta di poppa mi sono ritrovato con enormi cave senza fondo, in un punto per di più in cui avevo sottovalutato la difficoltà di arrivarci in qualche modo. Comunque passato lo sconforto mi sono dato da fare per colmare i vuoti maggiori con stuzzicadenti,pezzi di polistirolo, di listello e palline di carta.....poi ho comiciato a passare mani di vinavil a piccoli strati lasciando il tempo di indurire tra l'una e l'altra.
Premetto che occorrono diversi passaggi perchè come sapete la colla vinilica asciugando si ritira e si ha l'impressione di non finire mai...
Sotto la poppa mi sono arrangiato in qualche modo con una siringa di quelle molto piccole, a cui però ho dovuto inserire un ago di calibro molto più grosso per permettere il passaggio del vinavi (con la punta tagliata mi raccomando). Anche per queste operazioni di ritocco il vinavil è stato
tinto con i colori usati in precedenza ma in modo molto leggero in modo che eventuali tocchi fortuiti sullo scafo lascino una specie di macchia di
bagnato e non una orrenda chiazza blu. Terminato con la nave si possono collocare gli elementi minori, nel mio caso le scialuppe, e ripetere le
operazioni precedenti con l'accortezza di usare possibilmente solo vinavil puro dato che sul bianco qualsiasi errore di manovra con il pennellino
può costare caro. Con Questo ho terminato la descrizione di questo sistema per ottenere un effetto mare abbastanza decoroso, per il mare mosso o con elementi in movimento ci vorrebbero sostanziali modifiche oppure bisognerà studiare altri sistemi.
Un saluto a tutti Uanca
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16-01-12, 09:26 PM
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#12
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Utente Junior
Registrato dal: Jan 2012
residenza: roma
Messaggi: 58
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Veramente un bel lavoro !!
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16-01-12, 10:17 PM
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#13
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Utente
Registrato dal: Jul 2010
residenza: In Romagna
Messaggi: 620
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Grazie Terfra , ciao Uanca
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07-02-12, 05:04 PM
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#14
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Utente
Registrato dal: Aug 2011
residenza: La Spezia
Messaggi: 166
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Impressionante...
L'ultima foto sembra Realta'
Molto bravo.
__________________
Non è la destinazione,ma il viaggio che conta (Jack Sparrow e altri filosofi)
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09-02-12, 03:30 PM
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#15
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Utente
Registrato dal: Jun 2009
residenza: Torino
Messaggi: 773
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Un lavoro straordinario...allora copio ed incollo e metto da parte.
Le foto sono veramente molto realistiche .
Ci abitui con lavori di granade qualità.
Bravissimo
Gianni
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