03-02-09, 01:09 PM
			
			
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					Originariamente inviata da  betelgeuse1900
					 
				 
				domandina: 
quindi Rocco, per scurire non hai usato solamente nero o marrone scuro, ma la stessa tinta color carne di base con l'aggiunta di quei colori che la rendono più scura giusto? (che quasi mai è il nero puro, ma una mescola di altre tinte). 
			
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 Esatto. Il colore di base è quello, si scurisce/schiarisce e basta, per questo il bianco e il nero sono i colori che usi di più.
 
Il nero puro non si usa praticamente mai. anche per fare le ombre più oscure di un vestito nero pece non si usa puro al 100%. Almeno io preferisco così, è irreale. Poi magari dipende dai casi...
		  
		
		
		
		
		
		
			
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Giovanna D'Arco è morta ridendo
Liberté, Egalité, Vin Brulé
Senza la chiave noi non apriamo quel che si apre con la chiave che lo apre e a che scopo scoprire qualcosa che rimarrebbe comunque chiuso, noi non avendo la suddetta chiave che lo aprirebbe avendola? - Capt. Jack Sparrow
 
			 
		
		
		
		
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			03-02-09, 08:38 PM
			
			
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			#47
			
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			 Utente 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  betelgeuse1900
					 
				 
				domandina: 
quindi Rocco, per scurire non hai usato solamente nero o marrone scuro, ma la stessa tinta color carne di base con l'aggiunta di quei colori che la rendono più scura giusto? (che quasi mai è il nero puro, ma una mescola di altre tinte). 
			
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Ciao Floriano
 
Come diceva giustamente Alberto,e come osservavi tu, ombreggio,e  Lumeggio il pezzo con la stessa base......Ma Attenzione,non con aggiunta di Nero o Bianco (Io molto probabilmente uso una tecnica diversa da quella di Alberto) ma con piccolissime aggiunte di colori complementari.Ad esempio l'incarnato (Pelle) si ombreggia aggiungendo alla base del Terra di Cassel,e per schiarire color Sabbia chiaro
 
Ciao Rocco
		  
		
		
		
		
		
		
			
		
		
		
		
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			04-02-09, 12:26 AM
			
			
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			#48
			
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					Originariamente inviata da  AMMIRAGLIO
					 
				 
				Ciao Floriano 
 
Come diceva giustamente Alberto,e come osservavi tu,ombreggio,e Lumeggio il pezzo con la stessa base......Ma Attenzione,non con aggiunta di Nero o Bianco (Io molto probabilmente uso una tecnica diversa da quella di Alberto) ma con piccolissime aggiunte di colori complementari.Ad esempio l'incarnato (Pelle) si ombreggia aggiungendo alla base del Terra di Cassel,e per schiarire color Sabbia chiaro 
 
Ciao Rocco 
			
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 Si vabhe è che ora sono a fare una mini per una similcompetizione che permette solo 4 colori... no ma anche io faccio come te, a ombreggiare l'incranato col nero ti viene una monnezza...
		  
		
		
		
		
		
		
			
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			04-02-09, 02:18 PM
			
			
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			#49
			
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			Bene...diamo un po di "Luce" al nostro amico: 
Avendo scelto un illuminazione zenitale (tra l'altro standard) sono andato a schiarire ed a lumeggiare tutte le zone "protuberanti" quindi Fronte,naso,zigomi,mento palpebre inferiori e da non sottovalutare le narici! 
Ho inoltre accennato il Cuoio della "stringa" e la capigliatura. 
L'incarnato è terminato!! 
Ora viene la parte più difficile ma più bella. 
Dato che il Ragazzuolo indossa il classico cappello da corsaro,e che io sappia (Bisognerebbe chiedere ad Olonese.....qualcuno di voi non lo conosce) erano in pelle o in cuoio,ci divertiremo a dare luci ed ombre con la tecnica mista Acrilico-Olio. 
 
  
  
 
To be Continued
Ciao Rocco
		  
		
		
		
		
		
		
			
		
		
		
		
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			04-02-09, 06:38 PM
			
			
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			#50
			
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			E bravo il mio Rocco preferito... complimentoni! 
Bello il colore della pelle, anche se personalmente lo avrei fatto un po' più scuro... sai, sempre in mare, bruciati dal sole di mezzodì, bla bla bla...
 
look at this, un vero capolavoro:  CoolMiniOrNot - Sad Pirate by mathieul
Stesso identico soggetto, solo che la pittura ha definito una certa espressione, per questo le facce sono la cosa più difficile da rendere in pittura!
		  
		
		
		
		
		
		
			
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			04-02-09, 06:52 PM
			
			
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			#51
			
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			 Utente 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  BloodsailAdmiral
					 
				 
				E bravo il mio Rocco preferito... complimentoni! 
Bello il colore della pelle, anche se personalmente lo avrei fatto un po' più scuro... sai, sempre in mare, bruciati dal sole di mezzodì, bla bla bla...
 
look at this, un vero capolavoro:  CoolMiniOrNot - Sad Pirate by mathieul
Stesso identico soggetto, solo che la pittura ha definito una certa espressione, per questo le facce sono la cosa più difficile da rendere in pittura!  
			
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Grazie del Link Alberto e dei complimenti! 
....Mi mancava un qual cosa....la Barba e qualche cicatrice.Anche se gli occhi (Palpebre inferiori)sembrano di uno che è allergico fino alle ossa o raffreddato..  
Pensavo inoltre ad un bel tatuaggio.....Mah....!
 
Ciao Rocco
		  
		
		
		
		
		
		
			
		
		
		
		
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			04-02-09, 07:01 PM
			
			
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			#52
			
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			 Utente Senior 
			
			
			
				
			
			
				 
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			stupendo quello del link però sembra che abbia una malattia rarissima agli occhi!   
O gli è appena morto il delfino di compagnia.....
		  
		
		
		
		
		
		
			
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				Marco
			 
		
		
		
		
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			 Utente 
			
			
			
				
			
			
				 
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					Originariamente inviata da  perru82
					 
				 
				stupendo quello del link però sembra che abbia una malattia rarissima agli occhi!   
O gli è appena morto il delfino di compagnia.....  
			
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 Marco...Marco...se non ci fossi,bisognerebbe inventarti!!    
Ciao Rocco
		  
		
		
		
		
		
		
			
		
		
		
		
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			04-02-09, 07:36 PM
			
			
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			 Utente Senior 
			
			
			
				
			
			
				 
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			Questo pirata di cannoni en sa più di me   ...eheheheheh
		  
		
		
		
		
		
		
			
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			04-02-09, 07:59 PM
			
			
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			09-02-09, 08:55 AM
			
			
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			#56
			
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			Dopo un periodo di "assenza",inserisco nuove immagini con le relative modifiche apportate al pezzo. 
Aggiunta della barba,viso più "abbronzato" e colore di base alla Bandana e al Cappello.
 
Ciao Rocco
  
		 
		
		
		
		
		
		
			
		
		
		
		
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			01-03-09, 06:20 PM
			
			
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			#57
			
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			 Utente 
			
			
			
				
			
			
				 
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				Update al 1/3/2009
			 
			 
			
		
		
		
			
			 
       
         
    
  
 
Primer e base di colore 
 
la base della pittura è.. il fondo di base! Vi sono diversi tipi di primer base (nero, bianco, grigio) ognuno ideale per colorare con tecniche precise, ma con un pò di perseveranza si possono ottenere grandi risultati anche con basi non proprio "concilianti". La base nera è ottima per le miniature che richiedono colori spenti, hanno grandi aree da colorare con colori metallici, o non avete tempo/voglia e volete darvi al drybrush sfrenato: la base nera vi garantisce già ombre estreme, ma sarà molto difficile e laborioso ottenere colori chiari/pastello su di essa! La base bianca richiede un metodo di lavoro completamente diverso: non si dà una base scura per andare a lumeggiare, ma si preferisce dare una base medio-chiara, lavorare di ombreggiature e poi lumeggiare. La base bianca permette colori molto luminosi, facilita il lavoro di sfumatura ma necessita di un pò di pratica. La base grigia ( la migliore: grigio chiaro tamiya) è una via di mezzo tra la base nera e la base bianca. 
 
una volta dato il primer, è di fondamentale importante saper dare alle varie aree del modello una base di colore che sia omogenea, morbida e precisa. Per una perfetta base di colore è necessario diluire il colore, in modo che si riesca a stenderlo meglio ed evitare grumi: ci vorranno due o tre passate di colore diluito per ottenere un colore coprente ed omogeneo, ma ne vale assolutamente la pena. Non vi preoccupate se sbaverete, potrete ritoccare tutto una volta finito di dipingere l'area, concentratevi soprattutto nello stendere e tirare bene il colore in modo che sia uniforme e omogeneo, pronto per essere ombreggiato o lumeggiato. 
 
 
Ombreggiatura 
 
perchè una miniatura sia gradevole e realistica, è sempre bene dare tridimensionalità al modello, mediante un lavoro di luci ed ombre. L'ombreggiatura è il metodo con cui si vanno a scurire i recessi di un modello e tutte le zone che, dopo lo studio di luce, dovrebbero essere in ombra. Vi sono diversi procedimenti pr ombreggiare un'area, con diversi gradi di difficoltà: 
 
-lavature d'inchiostri: il metodo più semplice per ombreggiare, è passare una lavatura di inchiostro, o uno strato delle nuove lavature citadel; scegliete una tonalità di inchiostro idonea al colore di base (un marrone scuro è il vostro jolly, ma un verde scuro sarà ovviamente più adatto per ombreggiare un'area verde!) e passate una lavatura di colore scuro: il colore, liquido, scorrerà naturalmente nei recessi, andando ad ombreggiarli. NdT: questo procedimento può "macchiare" o lasciare aloni in zone che non dovrebbero essere ombreggiate, fate attenzione, una volta asciutta la lavatura, a ripulire le varie macchie con il colore di base. 
 
-velature di colore scuro: in sostanza è un procedimento più complesso della lavatura di inchiostro. Al posto di lasciare che le leggi della fisica dei fluidi agiscano per voi, con le velature (tornerò in seguito su questo concetto) andrete a scegliere una tonalità scura del colore di base, e passare strati molto diluiti nelle zone d'ombra. Dovrete giocare di trasparenze: più strati diluiti passate, più l'ombra si farà consistente. E' un processo abbastanza lungo e laborioso, ma è il sistema migliore per ottenere ombre profescional™. 
 
-dipping: in sostanza, il metodo più rapido ed indolore, ma i risultati sono glitterosi e scintillantemente orrendi. Consiste nel colorare una miniatura senza lumeggiarla/ombreggiarla e tuffarla in un barattolo di mordente scuro, poi infilarla in una centrifuga da insalata. Una roba orrenda, ma veloce... 
 
non abbiate paura, quando dovete ombreggiare, a provare diversi colori in mescolanza! se vi dicessi di pensare ad un colore da mescolare alla tonalità base per scurirla, credo che chiunque penserebbe istintivamente al nero, ma non è così scontato. Il blu scuro, per esempio, è nettamente meglio, e paradossalmente andrà a creare ombre più profonde e realistiche. Ombreggiare il verde o il rosso con il marrone rende molto bene, e aggiungere ad un colore di base il suo complementare (le coppie di complementari sono: rosso/verde, giallo/viola, blu/arancione ) darà ombre molto realistiche e morbide. Come per ogni cosa, sperimentare le mescolanze più varie vi aiuterà ad avere più "occhio cromatico", più ombre caratteristiche. 
 
Lumeggiature 
 
Con le ombre si ha il 50% del cammino verso la tridimensionalità. L'altro 50% lo daremo con le luci! Lumeggiare significa schiarire il colore base nei punti che si ritengono esposti alla luce (rilievi). Anche qui, come per l'ombreggiatura, vi sono tecniche diverse per farlo: 
 
-drybrush: torneremo in seguito sul pennello asciutto, ma si può già dire che è il metodo più facile per lumeggiare i rilievi. 
 
-sfumatura: procedimento abbastanza difficile da padroneggiare, si basa sulla sovrapposizione di strati intermedi di colore sempre più chiaro. La difficoltà sta nel fatto che bisogna evitare che si vedano stacchi bruschi di tonalità tra uno strato e l'altro di lumeggiatura. Diluire molto il colore aiuta, ma un piccolo trucco può essere quello di alternare lumeggiatura a velatura di colore scuro, in modo da creare ogni volta un ulteriore tono intermedio e smorzare gli strati. 
 
alternare lumeggiature di colore molto diluito a velature di ombre è un processo lungo, ma se fatto con criterio dovrebbe dare risultati pressochè perfetti. 
 
Come per l'ombreggiatura, anche la lumeggiatura non per forza richiede l'uso del bianco. Il bianco è ovviamente un colore eccellente per schiarire gli altri colori, ma spesso dà un effetto "pastello" non proprio desiderato, oltre a virare del tutto le tonalità (si pensi al rosso che diventa rosa). Se si vuole giocare di sfumature, è sempre meglio iniziare a mescolare, al colore base, una sua tonalità intermedia più chiara: mescolare, per esempio, l'encheanted blue al regal blue. 
Andando di mescolanza con colori intermedi, piuttosto che darsi subito al bianco, evita l'effetto pastello, e dà più "corpo" al colore. Sono davvero ottimi colori per schiarire, in quanto abbastanza desaturi, il bleached bone, il rotting flesh ed il kommando khaki.  
 
Lavatura 
 
La lavatura è un procedimento di per sè semplice: si prende il colore, lo si diluisce alla stessa consistenza dell'acqua o quasi, e lo si passa generosamente sull'area. Evitate di creare pozze di colore liquido nelle aree piatte, o se non è possibile, ripristinate il colore base una volta asciutta la lavatura. Piccolo consiglio, aggiungere un goccio di sapone per piatti all'acqua con cui si diluiscono i colori, garantisce maggiore fluidità. 
 
 
Velatura 
 
la velatura è la sorella snob e chic della lavatura: anche qui, bisogna passare uno strato molto diluito di colore, ma a differenza della lavatura, la velatura richiede controllo, molto controllo. Il colore non deve scorrere liberamente, ma andare esattamente dove volete voi. La velatura infatti, non serve solo per ombreggiare, ma anche per smorzare gli stacchi di lumeggiatura, o dare più corposità ad una lumeggiatua un pò desatura (diverse velature rosse riportano tono ad un rrosso salmonato, per esempio). Per ottenere un controllo eccellente del colore iper diluito, basta semplicemente tenerne poco sul pennello. il pennello non dovrà essere "gonfio" di colore, ma umido. Noterete che il colore di velatura si asciugherà praticamente nello stesso momento in cui lo stendete sul modello. Il trucco delle velature è giocare di trasparenza. Una sola passata molto probabilmente non si noterà. Due passate e forse si intravede una leggera variazione di tono. Tre passate ed ecco che si nota di più. Continuate a passare strati fino a che non ottenete un risultato che vi soddisfa. 
 
per riepilogare, colore molto molto diluito, ma poco poco sul pennello, sono i due segreti della velatura. 
 
Drybrush - pennello asciutto 
 
la tecnica del drybrush è semplicissima, e inizialmente, proprio per la sua intuitività, un pò abusata dai pittori alle prime esperienza. il drybrush consiste nel passare delicatamente (non dovete farvi prendere da raptus da pennellata) un pennello con davvero pochissimo colore non troppo diluito (anche come esce dalla boccetta, a volte, va bene), facendo sì che per semplici ragioni di fisica si vada a depositare un leggero velo di colore solo nei rilievi del modello. 
 
la tecnica è semplicissima: prendete un pennello abbastanza vecchio/resistente, meglio se piatto. passatelo nel colore, che non deve essere diluito troppo, ma nemmeno totalmente grezzo (sennò viene un effetto polveroso granuloso, e noi non vogliamo un effetto polveroso e granuloso). strofinate energicamente il pennello su un panno/scottex fino a che vedete che, facendo forza, noterete che il pennello sia quasi scarico di colore. A questo punto, con delicatezza, passate il pennello nell'area che volete, e vedrete come i rilievi verranno naturalmente colorati. 
 
è una tecnica molto efficace per i metalli, per le zone con una texture molto fitta e netta (pellicce, cotte di maglia) ottima per dipingere le basette dei modelli, ma sarebbe da evitare di applicarla in zone del modello lisce o che rappresentano il volto o i vari panneggi del modello. Il drybrush dà il meglio di sé solo dove c'è una texture elevata. 
 
per un risultato ancora migliore, alternate drybrush a velature di ombra. compatterete molto la "sfumatura" ed eviterete un effetto troppo "polveroso". 
 
amici del drybrush: cinghiali, pellicce, basette, metalli orkeski, cotte di maglia 
 
nemici del drybrush: mantelli, visi, metalli nobili. 
 
Diluizione 
 
Diluire il colore è importante. Evitate grumi, avrete sfumature più morbide, meno stacchi di colore e vi sentirete degli eroi. Non c'è un preciso standard di diluizione, molto dipende dalla tecnica ed il risultato che volete ottenere. Purtroppo, come per molte cose, imparerete con l'esperienza quanto diluire il colore a seconda dei casi. in ogni caso, ecco indicativamente il grado di diluizione: 
 
-sfumatura morbida fashion™: colore diluito alla consistenza del latte 
 
-lavatura: colore diluito alla consistenza del latte 
 
-velatura: colore molto diluito, consistenza quasi pari all'acqua (acqua sporca in poche parole) 
 
         
 
qui di seguito troverete dei consigli di mescolanze utili per trattare i colori principali: 
 
 
Rosso 
 
il rosso è un colore molto difficile da trattare, soprattutto schiarendolo, visto che superato il rosso primario (Blood Red) si dovrà per forza cambiarne la tonalità (arancione/rosa/rosa salmonato). Proprio per questo molti grandi pittori preferiscono tenere il rosso primario come ultimo colore di lumeggiatura, lavorando molto di contrasti con ombre morbide ma profonde. 
 
per ombreggiare il rosso, consiglio fondamentalmente due colori: 
 
-dark flesh/dark flesh+ nero o scorched brown 
-dark angels green/dark angels green+nero 
 
avrete ombre nel primo caso molto calde e gradevoli, nel secondo desature e neutre. 
 
lumeggiare il rosso primario dipenderà solo dal vostro gusto, ecco i miei consigli: 
 
-rosso rosato: blood red+ khommando khaki; blood red+ bleached bone; blood red+ space woves grey 
 
-rosso arancione: blood red+ blazing orange (ovvio..) /blood red+ desert yellow 
 
-rosso salmonato: blood red+ vomit brown; blood red+ bronzead flesh 
 
ecco uno stupendo tutorial passo passo da scaricare del grande Decina proprio sul rosso: 
 
rosso by Decina 
 
Verde 
 
colore molto semplice da lavorare: coprente, facile da scurire e da schiarire. 
 
per le ombreggiature consiglio i vari marroni, marroni scuri (o un'aggiunta di rosso) oppure un'aggiunta di blu. 
 
oer lumeggiare si può andare dal giallo al bleached bone, a seconda dei gusti. 
 
Viola 
 
la mescolanza principe è scaly green+ liche purple.  
 
ombreggiare aggiungendo blu scuro (midnight blue) o giallo (toni molto desaturi e neutri) e lumeggiare con elf flesh, bleached bone, space wolves grey daranno ottimi risultati.  
 
in alternativa, lumeggiare il liche purple con il warlock purple virerà il tono in un viola più caldo e "fucsiato" rispetto al lilla che si ottiene con le mescolanze precedenti. 
 
Giallo 
 
Il giallo è un colore molto ostico, perchè coprente quanto uno sputo in mezzo all'oceano. Consiglio sempre una base bianca, o almeno una base di marrone intermedio (sneakebite leather) arrivati al golden yellow le vostre fatiche saranno premiate, le lumeggiature sono molto semplici: skull white, bleached bone sono i più indicati. 
 
Nero 
 
Colore sorprendentemente ostico, perchè è molto facile, in fase di lumeggiatura, arrivare ad un grigio piuttosto che un nero. 
 
Un modo ottimo di trattare il nero è partire da una base di nero+ marrone scuro (bestial, scorched brown) e lumeggiare dapprima con bronzead flesh, quindi con bleached bone. alternate le lumeggiature a velature di nero e cercate se possibile di non osare troppo con le lumeggiature, proprio per evitare che l'area da nera diventi.. grigia! 
 
Bianco 
 
Altro colore ostico, anche qui per scarsa copertura e grande facilità di grumi. partite da una base grigia/marrone (a seconda se volete un bianco freddo o un bianco panna) e portate il tutto fino al bianco, avendo cura di diluire molto il colore per evitare grumi. colori di base consigliati sono lo shadow grey, il graveyard earth, lo sneakebite leather, il fortress grey. 
 
Regards 
 
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			01-03-09, 06:25 PM
			
			
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fra le tecniche più avanzate troviamo la wetblending, la tecnica OSL e varie tecniche di lavorazione dei metalli. 
 
Wetblending 
 
 
Tecnica principe, spauracchio un pò di tutti i pittori con la P minuscola, la WB è una tecnica che richiede un grande controllo del colore diluito: consiste nel "fondere" due colori molto diluiti, che possono essere tonalità differenti di un unico colore o addirittura colori diversi, direttamente sul modello! 
 
è una tecnica molto complessa, ma una volta padroneggiata, darà grandi opportunità. Poichè sarebbe complicato e praticamente impossbile da far capire a parole, chiedo aiuto al divo Bonamant Teboul che vi farà vedere di persona come si fa:  
 
download wet blending by Jeremy Bonamant Teboul 
 
è in francese, ma si riesce benissimo a capire anche solo guardando i passaggi   
 
OSL – “One Source Light” 
 
tecnica davvero d'impatto, consiste nel dipingere un modello come se fosse investito dal riflesso di luce generato da un elemento interno alla miniatura (Schermi, lenti, visori...) o esterno (si cerca di rappresentare sulla miniatura di un minatore il riflesso di una lanterna poggiata sulla basetta).. 
 
ci vuole un po’ di pratica ma il trucco è uno studio accurato della fonte di luce: innanzitutto, il riflesso non avrà MAI la stessa intensità dell'oggetto che lo genera, per cui una fiamma gialla non genererà mai un riflesso bianco/giallo sulla miniatura. In secondo luogo, bisogna studiare attentamente le zone che eventualmente verrebbero colpite dal riflesso. Un piccolo trucco è quello di posizionare una minitorcia in linea con la fonte di luce, in modo da vedere più o meno dove la luce batte e dove invece rimane ombra. 
 
una volta studiato accuratamente il riflesso, procedete pitturando. In genere, spesso su colori molto chiari, per avere riflessi d'effetto è sufficiente lavorare di velature, come questo elmetto space marine di Warhammer 40’000:
    
  se lavorate su toni scuri (un mantello blu, per esempio) e volete dare riflessi con colori diversi (un verde acido) dovrete procedere prima a fondere il blu in verde, con un lavoro di sfumatura o di blending, quindi a lumeggiare le zone verdi seguendo il classico sistema delle sfumature.   Più che la realizzazione in sé, ciò che divide un OSL in "perfetto" e "mediocre" è un sapiente e accurato studio dei riflessi prima di prendere in mano il pennello. 
 
gli effetti OSL sono molto particolari e complessi da realizzare, e rendono molto bene in foto, soprattutto usando come sfondo della foto, uno sfondo nero. Dal vivo purtroppo, perdono abbastanza, se non presentati con uno sfondo corretto.
      Lavorare i metalli 
 
Lavorare i metalli è molto più complesso di quello che può sembrare, o meglio, vi è il sistema easy ride:  
 
-base intermedia 
-lavatura 
-drybrush metallo chiaro 
 
e poi vi sono metodi più lunghi e laboriosi. Dopotutto, non vorrete mica trattare l'oro di un fiero principe elfo allo stesso modo di un trofeo di guerro unto e consunto stretto nelle grinfie di un orco, no? Ci sono innumerevoli modi di trattare il metallo, ed il mio preferito, oltre che spettacolare come resa, è il metodo illustrato dal grande Automaton, pittore di grandissimo talento, vincitore di numerosi premi a livello internazionale. 
 
in sostanza secondo questa tecnica i metalli vanno trattati come un qualsiasi colore, ovvero ombreggiati e lumeggiati, ma in più, sfruttando anche la particolare caratteristica dei pigmenti metallici di essere "brillanti". 
 
in sostanza, lo scopo di questa tecnica è avere metalli le cui ombre non sono solo scure, ma anche opache, e le cui luci siano chiare e brillanti. 
un doppio contrasto ombra-opaca/luce-metallica, che risalta tantissimo. 
 
Dopo una base medio chiara (chainmail?), procedete lavare tutta la miniatura con un colore normale (sneakebite leather, per esempio), quindi, aggiungendo marroni sempre più scuri (bestial brown, dark flesh o liche purple) procedete con velature a definire sempre più le ombre e i recessi. A questo punto avrete un metallo scuro e opaco. Con il colore di base diluito (chainmail, ricordate?) procedete a riassestare le zone di luce, ridando luce e brillantezza, quindi procedete a lumeggiare (mithril silver) i punti più in luce, ed avrete un perfetto colore metallico, ben caratterizzato! 
 
per quanto riguarda i colori bronzei e aurei, il catachan green lo trovo ottimo per opacizzare velocemente senza variare troppo la tonalità. 
 
un'altra mescolanza abbastanza inusuale ma efficace, sempre parlando di metalli aurei o bronzei, è la mescolanza di chesnut ink+ liche purple (80%ink, 20% liche). anche qui opacizzerà le ombre e darà una bella virata calda, bronzea, rossastra al metallo. 
 
in alternativa al chestnut ink, il gryphonne sepya è praticamente identico. 
 
per quanto riguarda il metallo bianco, o l'acciaio, vi sono diversi modi per trattarlo, ma il più semplice ed efficace è una lavatura di badab black su base di chainmail, una velatura molto leggera di devlan mud e poi una lumeggiatura di chainmail+mithrill silver con spigolatura finale di mithrill silver. 
 
ovviamente, come sempre, sforzatevi di provare voi stessi mescolanze sempre diverse, provando a mescolare colori metallici a colori non metallici (spesso uso dwarf bronze+ dark flesh come base per l'oro, per esempio), provando lavature e velature sempre diverse (avete mai provato a velare con ice blue il mithrill silver?). Nella pittura, oltre la tecnica, bisogna continuamente sperimentare: acquisterete più "mano" con i colori e vi divertirete molto di più a provare nuove mescolanze rispetto alle solite canoniche! 
 
ecco alcune opere di Automaton:            
    
		 
		
		
		
		
		
		
			
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			Lavorare i metalli 
 
Lavorare i metalli è molto più complesso di quello che può sembrare, o meglio, vi è il sistema easy ride:  
 
-base intermedia 
-lavatura 
-drybrush metallo chiaro 
 
e poi vi sono metodi più lunghi e laboriosi. Dopotutto, non vorrete mica trattare l'oro di un fiero principe elfo allo stesso modo di un trofeo di guerro unto e consunto stretto nelle grinfie di un orco, no? Ci sono innumerevoli modi di trattare il metallo, ed il mio preferito, oltre che spettacolare come resa, è il metodo illustrato dal grande Automaton, pittore di grandissimo talento, vincitore di numerosi premi a livello internazionale. 
 
in sostanza secondo questa tecnica i metalli vanno trattati come un qualsiasi colore, ovvero ombreggiati e lumeggiati, ma in più, sfruttando anche la particolare caratteristica dei pigmenti metallici di essere "brillanti". 
 
in sostanza, lo scopo di questa tecnica è avere metalli le cui ombre non sono solo scure, ma anche opache, e le cui luci siano chiare e brillanti. 
un doppio contrasto ombra-opaca/luce-metallica, che risalta tantissimo. 
 
Dopo una base medio chiara (chainmail?), procedete lavare tutta la miniatura con un colore normale (sneakebite leather, per esempio), quindi, aggiungendo marroni sempre più scuri (bestial brown, dark flesh o liche purple) procedete con velature a definire sempre più le ombre e i recessi. A questo punto avrete un metallo scuro e opaco. Con il colore di base diluito (chainmail, ricordate?) procedete a riassestare le zone di luce, ridando luce e brillantezza, quindi procedete a lumeggiare (mithril silver) i punti più in luce, ed avrete un perfetto colore metallico, ben caratterizzato! 
 
per quanto riguarda i colori bronzei e aurei, il catachan green lo trovo ottimo per opacizzare velocemente senza variare troppo la tonalità. 
 
un'altra mescolanza abbastanza inusuale ma efficace, sempre parlando di metalli aurei o bronzei, è la mescolanza di chesnut ink+ liche purple (80%ink, 20% liche). anche qui opacizzerà le ombre e darà una bella virata calda, bronzea, rossastra al metallo. 
 
in alternativa al chestnut ink, il gryphonne sepya è praticamente identico. 
 
per quanto riguarda il metallo bianco, o l'acciaio, vi sono diversi modi per trattarlo, ma il più semplice ed efficace è una lavatura di badab black su base di chainmail, una velatura molto leggera di devlan mud e poi una lumeggiatura di chainmail+mithrill silver con spigolatura finale di mithrill silver. 
 
ovviamente, come sempre, sforzatevi di provare voi stessi mescolanze sempre diverse, provando a mescolare colori metallici a colori non metallici (spesso uso dwarf bronze+ dark flesh come base per l'oro, per esempio), provando lavature e velature sempre diverse (avete mai provato a velare con ice blue il mithrill silver?). Nella pittura, oltre la tecnica, bisogna continuamente sperimentare: acquisterete più "mano" con i colori e vi divertirete molto di più a provare nuove mescolanze rispetto alle solite canoniche! 
 
ecco alcune opere di Automaton:
  
  Ossidazione, ruggine, usura. 
 
A volte semplici tratti danno grande risalto e caratterizzazione ad una miniatura. Prendiamo una miniatura di un Orco: sarà possibile che questo gonzo da 3 quintali di cattiveria sia vestito di tutto punto con un'armatura linda e lucente? Sarà forse più plausibile che anni di incuria, sangue, agenti atmosferici, abbiano menomato il metallo un tempo lucente? 
 
e quel bronzo, sarà sempre appena uscito dalla forgia? o magari si inizierà a vedere un pò di ossidazione.. o magari sarà brunito. 
 
Insomma, aggiungere ossidazione, usura, invecchiamento, soprattutto ai metalli, darà sempre un tocco particolare. Basta non esagerare   
Come per tutte le minuzie che completano un'opera già di per sè ben fatta, anche in questo caso bisogna operare nell'ambito del dettaglio: è un attimo passare dall'impreziosire una bella miniatura e renderla pacchiana. 
 
illustrerò quindi due tecniche di ossidazione che vi saranno molto utili: verderame/ossido del bronzo, e ruggine. L'oro non ossida. Se volete dare un effetto "oro anticato", limitatevi a velature leggere di catachan green e un pò di nero, evitate di trattare l'oro come se fosse uguale al bronzo ossidato, perchè NON è così   
 
 
-Verderame/Bronzo ossidato 
 
ossidare il bronzo/rame è divertente, oltre a dare sempre risultati molto caratteristici. L'ossido potrà essere di un colore che varia dal bianco al turchese, al verde. 
 
la tecnica è molto semplice:dopo aver ottenuto un buon bronzo che vi soddisfi, passate velature concentrate nei luoghi in cui volete rappresentare l'ossidazione, o anche piccole "tocchettate" di colore (spiegherò la tecnica parlando della ruggine). di solito è sempre meglio iniziare con velature chiare, e scurire man mano, questo perchè faciliterà una resa morbida e sfumata; man mano che scurite la velatura, badate a concentrare la zona d'applicazione, andando a restringere. Per evitare di parlare senza darvi un riscontro visivo, ho rintracciato sul web questo passo passo abbastanza ben fatto, che di sicuro vi aiuterà:
    
  qui sopra vediamo un vecchissimo modello di guardia del reik a piedi, nella fase iniziale dell'ossidazione. Il pittore in questo caso ha voluto rappresentare, con questo modello, una statua particolarmente vecchia e logorata dal tempo. In queste prime fasi il pittore ha passato leggere velature di rotting flesh (ad onor del vero è un colore valleyo molto simile al rotting) opacizzando buona parte della miniatura e dando un primo effetto ossido.
    
  in quest'altro modello, il pittore ha dato un effetto più verderame. notate come in alcuni recessi sia molto visibile un verde chiaro. il colore che consiglio è un misto di scaly green e space wolves grey. Non c'è un modo preciso per individuare le zone da trattare in ossido, semplicemente tutto sta alla vostra fantasia e ad un pizzico di attenzione al realismo: un elmo in bronzo difficilmente sarà ossidato sulla visiera, più facilmente vicino al collo. L'importante è non "stroppiare". In questo caso il pittore voleva rappresentare una statua, ma se state dando dettagli ossidati ad una miniatura "viva" (perdonatemela) cercate di avere criterio. 
 
piccoli esempi dal vivo di ossido/verderame: 
 
verderame 
 
Ruggine 
 
vi sono diverse tecniche per realizzare la ruggine, come sempre con diversi gradi di difficoltà: 
 
-"tocchettatura" (picchettatura) di varie tonalità di marroni/rossi/arancioni e profilatura di metallo vivo 
 
-lavoro certosino, su base metallica, di velature marroni, rosse e arancioni 
 
-semplici lavature di marroni/arancione sul metallo 
 
mi interessa in questo caso parlare della prima tecnica, visto che ingloba un procedimento di per sè molto semplice e carino: la "tocchettatura" (non so il termine tecnico sorry). 
 
questa tecnica si presta bene per fare un'area decisamente arrugginita: che sia la lamiera di un Kamion orkesko, che sia un elemento scenico, il risultato che otterrete sarà più o meno questo: 
 
ruggine 
 
innanzitutto un piccolo trucco: molte volte, la ruggine forma "croste" ruvide sul metallo. ricreare queste croste è di una semplicità disarmante: semplicemente, passate con un pennellino un pò di attack nella zona che volete incrostare, quindi spolveratela con un leggero strato di bicarbonato. evitate la sabbia in quanto a grani troppo spessi, il bicarbonato è perfetto. dopo di che date la base di colore e colorate tranquillamente! 
 
 
pitturare un buon effetto ruggine dipende esclusivamente dalla vostra fantasia, in quanto non è richiesto nessuna forma di tecnica particolare, semmai, dovrete prendere colori terrosi (il dark flesh è davvero ottimo) e picchettare la zona da arrugginire: 
 
-il procedimento è pressochè identico al pennello asciutto, ma vi basterà solo tenere più colore sul pennello e, al posto di dare pennellate classiche, dovrete "picchettare" con la punta del pennello (se tagliate la punta di un vecchio pennello a setole dure sarà perfetto!) l'area. 
 
partite da un marrone scuro a base rossa (dark flesh, terracotta), quindi passate ad arancio caldo (blazing) quindi ad arancio più fluo (fiery orange) e ogni tanto alternate alla picchettatura una generosa lavatura di marrone scuro. Quando avrete ottenuto un risultato che vi soddisfa, procedete ad aggiungere una profilatura di mithrill silver in tutti gli spigoli (che saranno quasi sempre esenti da ruggine) e magari piccoli tocchi di chainmail o mithrill qui e lì, sempre a vostro gusto visivo, per rappresentare parti di ruggine scrostata.  
 
suggerimento: non smetterò mai di ripetere quanto saper improvvisare e sperimentare le tecniche e le mescolanze più varie, sia utile per imparare a dipingere. In genere, per dare un'idea di usura (che sia dei metalli o del normale colore, immaginatevi l'ala bianca di un aereo) si può provare ad usare i colori ad olio. 
 
i colori ad olio sono molto diversi dai normali colori acrilici: tempi di asciugatura nettamente superiori, si diluiscono e si lavano con acquaragia, questoin breve. 
 
provate a dare microtocchi qui e lì di colore ad olio , bastano pochi "grumetti" di colore (di solito si usano vari marroni, verdi, bianco e nero) lungo tutta l'area che volete "nvecchiare". quindi, con un pennello imbevuto di acquaragia, passatelo dall'alto verso il basso: i micro grumetti si "scioglieranno" lasciando aloni e sfumature che daranno un ottimo risultato. 
 
non ci credete?
  guardate qui:
    
  abbiamo una fusoliera bianca su cui abbiamo dato tocchetti di colore ad olio: bianco, nero, alcuni marroni. 
 
passiamo un pennello imbevuto di acquaragia dall'alto verso il basso. il colore sfumerà lasciando un risultato del genere: 
  
 
non male vero? 
 
aggiungiamo scrostature con piccoli ritocchi di bianco e di marrone, un effetto colata di ruggine ottenuta nello stesso modo (puntina di arancio ad olio, pennellino imbevuto di acquaragia che "tira" il colore verso il basso) ed ecco come viene fuori:
    
  il trucco, come sempre, è sperimentare.
		 
		
		
		
		
		
		
			
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Troppe volte i ponti delle vostre navi da diorama sembrano inzuppati di marmellata mentre c’è un abbordaggio. Diciamo BASTA! troppo cruento? Ma anche no. Questo è un hobby da uomini. uomini veri. 
 
Trovo molto utile navigare nei siti personali dei vari mostri sacri della pittura ( Allan Carrasco, Jeremie Bonamant, Cyril Abati..) e navigando nello splendido sito di Bonamant, ecco che ho trovato un utilissimo tutorial per realizzare un effetto sangue splatter, molto realistico. 
 
il procedimento è abbastanza semplice, vi sono due colori da utilizzare, ma il trucco sta nel modo di pitturare. 
 
innanzitutto i colori consigliati sono il rosso Tamiya "clear red X-27" e del Chaos Black mescolati insieme. Piccola nota personale, io aggiungerei anche un pò di effetto acqua/gloss. 
il colore che dovrete ottenere è più o meno questo: 
 
sangue 
 
ed ecco un primo consiglio per dare un tocco di realismo: 
 
mescolate i colori su di un pezzo di carta da forno. siate abbastanza abbondanti, non vi preoccupate e non "stendete" troppo la mescolanza, ma lasciatela a grumi. prendete un phon per capelli e asciugate la mescolanza. una volta completamente asciutta, fate un'ulteriore mescolanza identica sopra la vecchia mescolanza, ormai secca. mescolate bene con un attrezzo per scolpire/miscro scalpello, in modo che la mesclanza fresca vada ad amalgamarsi a frammenti "secchi" di mescolanza precedente, creando un composto che ingloba in sè colore fresco e piccole particelle secche. 
 
ora non vi resta che chiazzare con questo composto, piuttosto grezzamente, l'area che volete insanguinare. 
 
per aggiungere un effetto splatter/spruzzata di sangue, semplicemente fate la chiazza irregolare di mescolanza, poi, con la mescolanza diluita su di un vecchio spazzolino da denti, "spruzzate" l'area. alternate spruzzi di mescolanza con spruzzi di mescolanza scurita (più nero) e schiarita (più rosso). otterrete un effetto decisamente splatter e realistico. 
 
e ora dateci dentro, Dario Argento sarà fiero di voi. 
 
      Materiali utili: Masking Fluid, pigmenti. 
    
per concludere la serie di articoli sull'effetto usura ho pensato di buttare giù due righe su questi prodotti davvero molto utili quando si vuole dipingere effetti di invecchiamento, prendendo come modello un piccolo tutorial del forum Oz-painters per farvi vedere come rende. 
il fluido di mascheratura è un prodotto molto usato dai modellisti storici, in quanto permette di mascherare un area del modello in modo che dipingendoci su si possa "preservare" da sbavature et similia. 
 
per questa sua caratteristica si presta bene a due utilizzi: proteggere dettagli su cui avete già faticato da eventuali sbavature successive (si pensi a quando, dopo aver finito il vostro arazzo in freehand su stendardo temete che dipingendo i dettagli secondari sbavate sul capolavoro) e adottarlo per creare divertenti ed efficaci effetti d'usura. 
 
innanzitutto due note sul prodotto: potete trovarlo in qualsiasi negozio di belle arti ben fornito, il costo è altino (7 euro circa) ma ne vale la pena, visto che durerà molto. io ho comprato il "colourless art masking fluid" della Winsor&Newton, ma ci sono altre marche, magari meno costose, in ogni caso il mio l'ho pagato, ripeto, 7 euro. 
 
in ogni caso, è così: Masking Fluid 
 
note d'utilizzo: è molto semplice da utilizzare. Agitate molto bene la boccetta di fluido prima dell'utilizzo, quindi con un vecchio pennello mettete un pò di fluido nella vostra tavolozza, subito pronto all'uso. consiglio per applicazioni ad effetto usura di usare micro spugnette o pennelli vecchissimi, è un prodotto che nuoce gravemente alla salute del vostro pennello. Per lavare il pennello basterà dell'ammoniaca. 
 
dopo aver steso sulla miniatura il fluido, prima di dipingerci su aspettate, ovviamente, che si asciughi. Non so di preciso i tempi d'asciugatura, ma il mio in 1/2 minuti è asciutto: molto dipende anche dalla quantità che usate! 
 
una volta asciutto potete tranquillamente dipingerci su quante volte volete. per rimuoverlo, basta strofinare molto delicatamente con il polpastrello, o con una gomma morbida o, se vedete che resiste, con un piccolo spillo date il colpo iniziale, per poi rimuovere il fluido come se fosse una "pellicina morta". 
 
poiché tra il dire e il fare ci sta di mezzo il mare, ecco un esempio pratico, applicato ad una basetta, di come agisce il fluido. 
 
   Basetta usurata 
   
FASE 1: prendiamo con una spugnetta (le spugnettine dei blister sono ideali) un pò di fluido mascherante: 
  
 
     FASE2: applichiamolo a tocchetti in una zona della basetta in cui vogliamo creare l'effetto usura, in questo caso, vogliamo creare una linea di segnalazione scrostata dal tempo. 
  
 
     FASE3: ora che il fluido è asciutto, dipingiamo su una bella linea rossa, cercando di essere precisi. 
  
 
     FASE4: con cura, eliminiamo il fluido asciutto, ed ecco il risultato: 
  
 
     con lo stesso procedimento (macchiettatura di fluido, una volta asciutto si colora sopra, quindi si elimina il fluido secco) otteniamo anche un numero scrostato: 
  
 
     quindi agiamo con le tecniche di invecchiamento che ho descritto negli articoletti precedenti (velature di marroni, macchiettatura di colori ad olio, picchettature di marroni/neri) ed avremo un risultato davvero notevole: 
  
 
     Pigmenti 
 
altro materiale molto usato dai modellisti storici, è il pigmento puro. Lo trovate anch'esso nei migliori negozi di belle arti. in sostanza, i pigmenti sono come sabbie finissime, un po’ come i trucchi (il fard? fondotinta? insomma quelle diavolerie lì!) che usano le ragazze per trasformarsi la sera. 
 
PIGMENTI 
 
il metodo d'utilizzo è davvero semplice: si possono usare o come se fossero veri e propri "fondotinta", quindi tamponando l'area che volete con un pennello o una spugnetta adeguatamente "infarinati" nel pigmento, oppure, diluiti con acqua e passati a mò di velatura. 
 
ecco il risultato, sulla stessa basetta di prima: 
 
ante-pigmentazione: 
  
      Post pigmentazione: 
  
 
       
  direi che con queste ultime cose abbiamo affrontato a 360° il tema dell'invecchiamento/usura di qualsiasi materiale, ora conoscete diversi prodotti che forse prima non pensavate esistessero, avete visto con i vostri occhi la facilità d'esecuzione ed i notevoli risultati e spero di avervi chiarito un pò le idee. 
 
EDIT: PROSSIMAMENTE NELLE SALE: Non Metallic Metal e Sky-Earth Non Metallic Metal, appena mi riprendo da sta fatica immane. Chiedo umilmente ad Ammiraglio e gli altri a postare nuove tecniche/commenti/insulti/lavori/link/tutorial. 
 
Regards 
		 
		
		
		
		
		
		
			
				__________________ 
				Alberto, il possessore del numero 10'000 
  
Giovanna D'Arco è morta ridendo
Liberté, Egalité, Vin Brulé
Senza la chiave noi non apriamo quel che si apre con la chiave che lo apre e a che scopo scoprire qualcosa che rimarrebbe comunque chiuso, noi non avendo la suddetta chiave che lo aprirebbe avendola? - Capt. Jack Sparrow
 
			 
		
		
		
		
		
			
				  
				
					
						Ultima modifica di BloodsailAdmiral;  05-03-09 a 11:21 AM
					
					
				
			
		
		
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