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che dite....possono andare?
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ma si Killik.....alla fin fine si tratta di fare pratica per modelli successivi. nessuno mi corre dietro e anche se faccio un solo pezzetto al giorno mi va bene così.
ci sono però altri 2 bozzelli a violino troppo piccoli e non penso di riuscire a farli (la famigerata pagina 100, schema H3/3 dettaglio 14) a meno di non farli delle stesse dimensioni di questi (che tra l'altro mi sembrano un pò grossetti ma di 1 mm direi) |
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Un utente, tale Valentin Djomin, ha chiesto perché su molti modelli di qualità professionale le manovre fisse sono eseguite in refe chiaro e non scuro, come ci insegna la letteratura. Comunque non nere. Nel rispondere, Boris Berlov, autore dell'articolo, si rifà alla logica di tutto quello che c'è a bordo, compreso il motivo della colorazione delle varee in bianco. Come esempio, per capire meglio, dice al lettore di immaginare di essere il nostromo durante le fasi concitate di una battaglia. Ebbene, bisogna dare l'ordine di salire a riva e riparare delle manovre rotte da una salva di cannone nemica. E bisogna capire velocemente, in mezzo al rumore della battaglia, agli artiglieri che sparano, al fumo acre di cordite, all'intrico di cime COSA bisogna riparare. Ed ecco che le diverse tonalità tornano utili! Inoltre, alla fine dell'articolo, riporta che comunque tutte le cime, prima di essere utilizzate a bordo, venivano trattate con della resina (solitamente di pino), per proteggerle dagli agenti marini. Per il trattamento delle manovre fisse veniva utilizzata della fuliggine insieme alla resina, da qui il colore grigio-nero. PS: Se Trink mi dice come fare, magari posso tradurre tutto l'articolo e postarlo su questo forum. Ce ne sono anche altri interessanti, me li sto leggendo un po' tutti, partendo da quelli che - per me - sono più interessanti. PPS: Trink se sapesse leggere il cirillico, si troverebbe per metà a casa, visto che il 90% della terminologia navale russa è di origine olandese!!! |
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In ogni caso, la mia opinione è che la realizzazione di certi dettagli dipenda anche dal "momento" in cui si intende raffigurare la nave. Appena uscita dal cantiere sarà tutta bella e colorata come da canone estetico, ma dopo anni di servizio, riparazioni fatte un giro per l'orbe terracqueo eccetera eccetera, secondo me dovrebbe avere un aspetto un poco meno perfettino. Per questo avevo messo le foto che mostravano parte del rivestimento scomparso. E, nell'arco della vita di una nave, direi che l'imperfezione fosse la media :asd: |
Senzacervello, le foto che hai postate, dove si vede la sbiaditura del colore, certamente testimoniano che con il tempo il trattamento con la resina e la fuliggine andava degradandosi.
Di mio, per esperienza vissuta, posso dire questo: le sartie e tutte le altre manovre fisse del brigantino "Cappellini" interrato in Accademia Navale, così come le draglie in piazzale allievi, ti sporcano le mani per benino e tirare via il nero (che sembra catrame) è un'impresa ardua... motivo per cui, dopo essertele sporcate per eseguire una punizione (giri di barra), ti prendi altre punizioni per avere le mani sporche!!! E il colore è bello nero! Non so con cosa siano trattate oggi nel 2000, ma l'odore (che mi ricordo ancora a distanza ormai di quasi vent'anni) è un misto fra catrame e resina di conifera. Con questo non voglio dire che io sia "IL" Verbo, e nemmeno che lo sia Boris, autore dell'articolo. Riguardo la distinzione dei colori, non so se sei mai stato a bordo di un veliero. Se no, ti auguro un giorno di averne l'occasione, perché è bellissimo! Se sì, allora prova a ricordare il momento in cui hai alzato la testa al cielo e osservato l'intrico di cime là per aria: sul fondo del cielo la canapa si staglia poco e comunque danno l'impressione di un incasinamento pazzesco; le draglie e le sartie le vedi anche da 500 metri ancora sulla banchina... Colorare le vele per distinguerle non avrebbe senso: sono talmente grandi che per confonderle devi essere cieco... |
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se ti sono sembrato inutilmente polemico ti chiedo scusa. Ovviamente non è/era mia intenzione, anche perchè la mia cultura sul tema è talmente scarsa che non avrei argomenti sufficienti :sisi: Io non ho ragioni per dubitare che le cime fossero in qualche modo ricoperte, anzi. Mi sembra logico che lo fossero. La mia osservazione riguardava la spiegazione specifica fornita sul motivo per il quale certe manovre fossero nere, altre di colore diverso. Resto col mio dubbio sull'argomento specifico portato a supporto dall'amico russo. Il nocciolo vero del mio intervento era più sul "modo" di rappresentare che sulla tecnica reale di realizzazione. Cerco di spiegarmi. La questione posta - se non ricordo male - era: "Son così orribili le cime color canapa sul modello?". Partendo da lì, e dando per assunto che fossero ricoperte come descritto, la mia idea è che una risposta univoca sia difficile. Dipende. Se la nave che voglio rappresentare è la nave nel giorno del varo, probabilmente la risposta è: "Sono orribili: devono essere nere come il carbone". Se, invece, è una nave in una certa fase della sua vita, allora la risposta potrebbe cambiare. In effetti, se ti sporchi le mani usando le manovre, significa che quel rivestimento - almeno parzialmente - lo asporti e quello che sta sule tue mani non sta più sulle cime. Allora un colore meno netto, magari irregolarmente distribuito, resta probabilmente orribile, ma più credibile del nero uniforme. Poi aggiungo che qualche cima magari si spezzava e veniva riparata senza portare la nave dal "concessionario ufficiale": insomma, per farla breve, una nave vissuta e usata (in un contesto storico che imponeva anche di sapersi arrangiare con i materiali reperibili/disponibili perchè la rete di assistenza non era mica globale come oggi) dubito che fosse tutta perfettina e in linea con gli standard. Non sono mai stato su un veliero: io vengo dalla piana padana e son terricolo di natura. Un giorno mi piacerebbe salirci, ma alla condizione imprescindibile che sia bello ancorato in porto perchè al minimo cenno di rollio svengo :-) Ciao Mauro |
we voi 2....starete mica litigando sul mio WIP??? non lo tollererei eh!!!
Naturalmente scherzo...Killik mi conosce un pò e sa che tipo di personaggio sono. in ogni caso...non saprei a chi dare ragione, entrambe le argomentazioni che portate sono, almeno dal mio misero punto di vista, valide. |
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sarà colpa di chi ha aperto il WIP....che è un certo tipo di persona....mah....che gente che c'è in giro....uhmmm....ops.....ma sono io che ho aperto il WIP!!!!!:icon_smile_drop: |
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Prometto che nella prossima vita imparerò il cirillico. Al momento il solo perfezionamento dell'inglese richiede il sacrificio di un numero imprevisto di neuroni ... però ho capito il motivo per cui studiare da ragazzi è molto più proficuo che farlo da adulti. Meditate ragazzi del forum, meditate .... !!!! |
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Gianni |
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le foto sono molto belle rispetto a quelle che avevo visto nella fase della posa del secondo fasciame. Sul refe nero delle manovre dormienti confermo....anni fa avevo eliminato tutte le manovre ultimate della mia Unicorn per sostituirle con quelle di colore nero. Ciao Gianni |
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grazie per i complimenti, fanno sempre piacere e spingono a dare il massimo |
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Al di là che non sono un tipo litigioso, non vorrei nemmeno rovinare il wip di Rino (già lo stiamo trasformando da un wip a una chat, anche se io e Rino passiamo serate intere in chat...) Trink, volentieri appena avrò un po' di tempo... Non ci saranno foto, però. Solo in alcuni casi dei disegni un po' sfocati presi da vari testi (anche noti), oppure potrei provare a trovare foto su internet a supporto. Il cirillico non è una cosa impossibile da imparare! Ad ogni modo avevo aperto un post nella sezione generica, dove mi propongo per tradurvi testi dal russo se ne avete bisogno (se poca roba, sarò felice di farvelo gratis, se è tanto... beh ci accordiamo in qualche modo...) Rino, a questo punto io direi, per tagliare la testa al toro: dalle foto su internet si vede quasi sempre che il colore non è proprio nero, ma tende ad un marrone molto scuro. Il massimo della libido sarebbe avere quella famosa macchinetta per farsi le manovre da soli ed usare un filo del colore appropriato, da "lavare" poi con un nero molto diluito, al limite sfregandoci sopra uno straccetto prima di fissare tutto al modello, in modo da togliere parte del nero e rendere l'effetto vissuto... (di quello che ho appena scritto mi faccio un appunto per il mio modello futuro!) |
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