La costruzione è molto semplice, ben descritta e richiede le solite accortezze del modellismo plastico: lame affilate, limette, carta abrasiva di varie grane e colla con dosatore ad ago.
I carri sono di diversi tipi: con o senza garitta, a cassa metallica o a doghe in legno, a tetto spiovente o a "monta alta", a passo lungo o corto, con impianto frenante o senza (con la sola condotta dell'aria). Ovviamente il sottocassa richiede un minimo di semplice adattamento alla situazione esistente.
Una volta assemblate cassa e telaio, si inseriscono gli appigli per i manovratori sotto i respingenti e sulla superficie libera si incollano i cinematismi per il gancio corto. Poi si dipinge in nero opaco l'area rimanente oppure la si ricopre con carta crespata marrone poi dipinta in nero per simulare il tavolato di legno sottostante. Si possono anche usare listelli sottili per modellismo navale o frammenti di impiallacciatura.
Esistono anche piastrine in resina o metallo che simulano la porzione di sottocassa con gli apparati in rilievo. Si possono anche recuperare da carri in disuso o clonare la parte interessante con gomma siliconica e resina:
Non avendole, si procede in altro modo.
Sopra il rivestimento si dispongono i longheroni e le traverse, di dimensioni minori. In questo carro sono costituiti da listelli di legno di diversa sezione, ma si possono usare anche di metallo oppure porzioni di rotaia. Ai loro incroci, dei semplici triangolini di plastica simuleranno i fazzoletti di rinforzo:
A questo punto conviene dedicarsi alla costruzione dei dispositivi per l'impianto frenante, se non si trovano nella "cassetta dei miracoli" che ogni buon modellista ben nato provvede a stipare nel corso della sua attività.
Un esempio:
L'impianto frenante è una struttura molto complessa e si può ricavare dai disegni dei progetti. Per semplificare, dato che sono particolari abbastanza nascosti alla vista, si può scopiazzare un carro industriale (in questo caso un MGM):
Pompa e serbatoi si possono fare con pezzi di materozza lavorati col la lima, cilindri di plastica, pezzi recuperati da penne a scatto esaurite, eccetera.
La timoneria comandata dalla pompa è ricavata da pezzi di plastica e le aste di comando sono di filo metallico e chiodini.
Una volta incollati i particolari descritti in precedenza, si termina inserendo le leve laterali (rosse e gialle) e le aste che le collegano e dipingendo il tutto in nero opaco più o meno rugginoso:
Si completa il carro con le barre che accoppiano i ceppi dei freni e preparando le ruote (di plastica, ma di buona fattura) levigando via qualche bavetta e dipingendo in nero opaco più o meno rugginoso (o anche tutto ruggine per i carri fermi da molto tempo). Ovviamente si possono sostituire con assi e ruote metalliche con lo stesso diametro e lunghezza.
Alla fine la vista laterale del carro con garitta a cassa metallica è questa:
A questo punto si passa a migliorare la cassa...
Rodolfo
Per saperne di più:
https://www.chimicaone.it/il-carro-tipo-f-delle-fs/