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bruiser 03-04-23 12:49 PM

Tamiya J.P.S. LOTUS 79 modello 58020
 
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Fin dai primi anni 80, se non prima, Tamiya ha rilasciato diversi modelli di formulini riproduzione del mondo delle Formula 1 a ruote scoperte, dello Sport Prototipi a ruote coperte oppure dell'Endurance sempre a ruote coperte.
Guardando su vari siti e leggendo i vari Guide book di quell'epoca, penso di aver capito che i telai si sono evoluti nel tempo; ma ogni singolo telaio ha avuto in dote diverse carrozzerie.
Penso che sia giusto dire che ci sono state delle famiglie di macchine che hanno condiviso lo stesso telaio di base. Restando nella stessa famiglia ovviamente anche il telaio, pur rimanendo sostanzialmente lo stesso, è stato evoluto con delle piccole differenze ad ogni rilascio di nuove carrozzerie.

Vediamo ora la prima famiglia di formulini da F1.
Ecco i primi modelli di Formula 1 strettamente imparentati tra loro:
58010- LIGIER F1 MANTA SJ9, rilasciato alle vendite nel 1978 e rimasto in vendita fino al 1980
58011-FERRARI 312T3, rilasciato alle vendite nel 1979 e rimasto in vendita fino al 1983
58012-LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL, rilasciato alle vendite nel 1979 e rimasto in vendita fino al 1989
58019- WIILLIAMS F1 FW07, rilasciato alle vendite nel 1980 e rimasto in vendita fino al 1984
58020-J.P.S. LOTUS 79, rilasciato alle vendite nel 1980 e rimasto in vendita fino al 1984
58031- BRABHAM BT50 BMW TURBO, rilasciato alle vendite nel 1982 e rimasto in vendita fino al 1984
Tutti questi modelli sono dotati di due carrozzerie identiche:
- una carrozzeria è in Lexan (più leggero) e
- una carrozzeria è in stirene (più pesante, ma più ricca di dettagli)

LIGIER F1 MANTA SJ9, FERRARI 312T3 e LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL sono dotati del telaio “F1”
WIILLIAMS F1 FW07, J.P.S. LOTUS 79 e BRABHAM BT50 BMW TURBO sono dotati del telaio “F1 CS” noto come “F1 competition special”

Ci sono piccole differenze che cambiano anche all’interno delle due macro-famiglie F1 e F1 CS, vediamo le varie modifiche che ci sono tra i modelli:

A e B - sistema di sterzo delle ruote anteriori
LIGIER F1 MANTA SJ9, FERRARI 312T3 e LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL hanno il sistema di sostegno dello sterzo in pressofusione di metallo con i bracci delle sospensioni – sistema sterzante in materiale plastico
WIILLIAMS F1 FW07, J.P.S. LOTUS 79 e BRABHAM BT50 BMW TURBO hanno il sistema di sostegno dello sterzo e i bracci delle sospensioni – sistema sterzante in materiale plastico

C, D, E e F – ruote anteriori e posteriori
LIGIER F1 MANTA SJ9 e FERRARI 312T3 hanno le ruote anteriori e posteriori in gomma morbida
LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL, WIILLIAMS F1 FW07, J.P.S. LOTUS 79 e BRABHAM BT50 BMW TURBO hanno le ruote anteriori e posteriori in spugna piena

G - motore
IGIER F1 MANTA SJ9 e FERRARI 312T3 è equipaggiate del motore RS380
LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL, WIILLIAMS F1 FW07, J.P.S. LOTUS 79 e BRABHAM BT50 BMW TURBO sono equipaggiate di motore RS540.

H – sistema porta motore, assale posteriore e differenziale
LIGIER F1 MANTA SJ9, FERRARI 312T3 e LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL hanno il sistema di sostegno motore, assale posteriore e differenziale in pressofusione di metallo.
WIILLIAMS F1 FW07, J.P.S. LOTUS 79 e BRABHAM BT50 BMW TURBO hanno il sistema di sostegno motore, assale posteriore e differenziale in lamiera di alluminio piegato.

I – servosterzo e piantone dello sterzo
LIGIER F1 MANTA SJ9, FERRARI 312T3, LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL, WIILLIAMS F1 FW07 e J.P.S. LOTUS 79 hanno il sistema del piantone dello sterzo ad anello di metallo singolo
BRABHAM BT50 BMW TURBO ha il sistema del piantone dello sterzo del modello Super Champ (modello 58034) con molla in metallo

L - telaio
LIGIER F1 MANTA SJ9, FERRARI 312T3 e LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL hanno il telaio in metallo
WIILLIAMS F1 FW07, J.P.S. LOTUS 79 e BRABHAM BT50 BMW TURBO hanno il telaio in FRP (Fiber Reinforced Polymers materiale composito in fibra impregnato di resina).
Molti negli anni 80 hanno rimpiazzato il telaio in metallo con quello in FRP, era il set numero 50124 F-1 FRP CHASSIS. E’ normale trovare in vendita i telai LIGIER F1 MANTA SJ9, FERRARI 312T3 e LIGIER F1 MANTA SJ9 COMPETIOTION SPECIAL con il telaio in FRP invece che in metallo

bruiser 03-04-23 12:54 PM

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Sequenza di immagini che riassumo l’acquisto fatto su un noto sito di aste on line

Immagine 1; la foto era parte integrante dell’offerta on line, veniva fornita per fare una valutazione dell’oggetto da acquistare.
Si riconosce subito due incongruenze:
- Le ruote anteriori sono con cerchioni rossi e con gomme in spugna non coerenti al modello originale, vedere la lettera A.
- La colonna dello sterzo è quello del modello Super Champ che era stato introdotto su questo telaio solo con la versione BRABHAM BT50 BMW TURBO modello 58031, vedere la lettera B. Tutti altri modelli della famiglia dei telai F1 e F1 CS hanno la stessa colonna di sterzo che era più schiacciata.
- Il paraurti anteriore è di plastica bianca, mentre quelli laterali a protezione delle gomme posteriori sono neri. La versione bianca era venduta come set per i ricambi, mentre di base nella scatola erano neri; parte di ricambio numero 50085 descritto come F-1 BUMPER. E’ evidente che il paraurti anteriore è stato sostituito dopo un urto. E’ una riparazione che è in linea con una macchina restaurata riportandola alle condizioni degli anni 80, quindi non andrò a cercare un sostituto di colore nero.

Immagine 2; la foto era parte integrante dell’offerta on line, veniva fornita per fare una valutazione dell’oggetto da acquistare. si vede che il telaio ha corso, le viti nella parte inferiore sono state consumate dall’attrito con l’asfalto, però la piastra in metallo porta servocomandi è completa: sono presenti le due piastre forate a cui sono attaccati i servocomandi con il biadesivo (vedere lettera A)

Immagine 3; la foto era parte integrante dell’offerta on line, veniva fornita per fare una valutazione dell’oggetto da acquistare. Si vede tutto il lotto compreso nella vendita, veramente ricca la dotazione di accessori o ricambi indicati con la lettera A.

Da una prima analisi visiva si deduce che il telaio è in ordine, è necessario procedere sicuramente alla sostituzione delle ruote anteriori complete di cerchi e della colonna dello sterzo.
Sicuramente dopo averlo smontato, ripulito e rimontato …tornerà come nuovo. La presenza dei servocomandi, ricevente, regolatore meccanico della velocità MSC aiutano e semplificano la ricostruzione del telaio.
La carrozzeria lascia a desiderare: il colore non è quello corretto, manca la testa del pilotino.

Immagine 4; al momento dell’arrivo del set mi sono accorto che la carrozzeria era quella in Lexan trasparente. Non avevo notato questo aspetto dalle foto dell’inserzione, ma era chiaro anche solo guardando il roll bar che nella versione in stirene è molto più curato.
Sinceramente la cura che Tamiya ha messo nella costruzione di queste carrozzerie mi ha spinto a cercare la carrozzeria in stirene.
Ho trovato questa carrozzeria in vendita sul solito sito di vendite on line. Entrambi i lotti venivano dall’Italia, questo è abbastanza raro, di solito la maggior parte dei lotti si trovano in vendita dall’Inghilterra oppure più raramente dalla Germania.
Confronto tra carrozzeria in Lexan vedere lettera A e carrozzeria in stirene vedere la lettera B
La carrozzeria in stirene manca
- dell’ala posteriore, evidenziata in figura, che però è presente nella versione in Lexan.
- del roll bar dietro la testa del pilota, che dovrò ricostruire
- del volante, che dovrò ricostruire
Tutti i telai F1 e F1CS venivano forniti con la doppia carrozzeria in stirene e Lexan. Ovviamente erano molto simili e raramente entrambe sono arrivare ai giorni nostri per i vari modelli in vendita: qualcuno ha preferito usare la carrozzeria in Lexan che era più leggera, mentre qualcuno ha usato la carrozzeria in stirene che era più dettagliata.
Per la Lotus si riconosce la carrozzeria in Lexan da quella in stirene per questi particolari:
- Il roll bar è molto più fedele alla versione originale per la carrozzeria in Stirene
- Le prese d’aria a lato dell’abitacolo presentano la griglia nel caso nella carrozzeria in Stirene e sono lisce nel caso della carrozzeria in Lexan
- Il pilotino della carrozzeria in Stirene è un pezzo a parte mentre nella carrozzeria in Lexan è un pezzo unico con la carrozzeria stessa. volante del pilotino della carrozzeria in Stirene è più dettagliato di quello della carrozzeria in Lexan

inizia il restauro.

bruiser 03-04-23 02:29 PM

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Sequenza di immagini che riassumo l’acquisto fatto su un noto sito di aste on line.

Immagine 1: per prima cosa dopo un acquisto di un vecchio modello controllo lo stato della carrozzeria. Per me la carrozzeria è il punto dolente di un acquisto di questo tipo; se la carrozzeria non è restaurabile il modello acquistato perde almeno metà del suo valore essendo solo disponibile a metà.
In base al mio pensiero ed esperienza, la meccanica dei primi 30-40 modelli della Tamiya era molto semplice; ma geniale. Penso di essermi già espresso a tal riguardo, ma mi ripeto per la stima che provo per il lavoro che è stato fatto 50 anni addietro su questi modelli. I pezzi che compongono il telaio sono molto pochi, ma sono semplici da riparare o da sostituire completamente. Questi telai sono un’ottima base per poter prendere mano con la meccanica e sono una ottima base per un restauro. Ovviamente questo è il mio pensiero e immagino che ci sarà chi concorda e chi dissente. Rispetto il pensiero di chiunque, ma spero che sia comprensibile il mio entusiasmo ogni volta che mi avvicino ad osservare uno di questi modelli.
La carrozzeria e le sue parti sembrano sostanzialmente integre, sicuramente sono state verniciate più volte; ma immagino che questa carrozzeria abbia avuto più di un proprietario.
Da un primo controllo si nota subito che lo spoiler posteriore è completamente ricoperto da colla secca del nastro adesivo che è stato usato per fissarlo al telaio

Immagine 2 e 3; anche il pilotino ha subito le sue modifiche, è stato aggiunta una visiera che è stata fissata al casco con due viti impiantate una a destra (A) e uno a sinistra (in questo caso un'errata valutazione di dove fissare la visiera ha causato un doppio foro, B) del volto. Semplice ed efficace, però un po’ brutale. A difesa di questa scelta estrema, effettivamente questa soluzione permette di aprire e chiudere al visiera, come nella realtà. Come sempre è mia intenzione portare il modello alle condizioni in cui si trovata nel primo momento in cui è stato assembrato come da istruzioni, quindi dovrò chiudere questi fori.

Immagine 4, il roll bar è il pezzo decisamente messo peggio. Manca la parte superiore e per questo motivo è rotto in due parti ed inoltre una delle due ali è rotta (particolare C della immagine). Non è nulla che non si possa riparare, perché la parte mancante è solo un tubo piegato a U che posso riprodurre e la parte staccata posso saldarla usando la miscela di ABS ed acetone.

Immagine 5: raccolta degli adesivi da eliminare, adesivi che ho staccato dalla carrozzeria. Nel farlo ho scoperto che questa carrozzeria da me comprata su un noto sito di aste on line, è un modello speciale di colore verde che ha come sponsor principale la Martini Racing. Infatti la carrozzeria è di base di colore verde scuro (Inglese) e gli adesivi sono effettivamente della Martini Racing. Questa carrozzeria era un accessorio venduto a parte che non ha mai avuto un suo telaio, poteva essere installata indistintamente su F1 e F1CS.
Per un po' mi ha solleticato l'idea di usare questa versione speciale, ma poi ho deciso di continuare il progetto facendola nera come da confezione originale

bruiser 03-04-23 02:50 PM

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Andiamo avanti con il progetto di restauro, devo farmi una idea precisa di cosa è rotto e va riparato. Spero di non trovare altre parti mancanti che non sia in grado di costruirmi da solo. Altrimenti dovrò darmi da fare in rete e aggiungere altri costi, Già la carrozzeria aggiuntiva non era stata preventivata.

Fortuna ho un amico che ha la versione speciale della carrozzeria verde ancora chiusa nella scatola. Era il codice SP1109 RC Car Martini Lotus 79. Ho più volte discusso con lui sulla effettiva utilità di avere le scatole dei vari modelli ancora integri e non montati.
Rispetto il pensiero di tutti, quindi posso immaginare che lui abbia piacere a raccogliere quanto non sia stato ancora maneggiato da nessuno. Io invece trovo più interessante riparare quanto nel tempo è stato anche fin troppo usato, non sapete quanto sono felice vedere tornare in ordine quanto restauro.
Ovviamente qualcuno potrebbe sintetizzare la situazione in questo modo: lui colleziona scatole ed io colleziono catorci....
Fortuna al mondo ci sono almeno entrambe le persone descritte sopra (spero ci siano un sacco di altre possibilità); quindi, quanto restauro un modello posso chiedere al mio amico di prestarmi i pezzi che mi mancano così che io possa riprodurli.
Scorrendo nelle varie immagini vediamo che:
A- roll bar, è necessario procedere a una riparazione del pezzo nelle mie mani
B- scarichi posteriori, mancano completamente; pur essendo un pezzo semplice da fare, avere il pezzo originale in mano aiuterà tantissimo nell’ottenere un risultato finale migliore
C- sostegni dello spoiler posteriore, se non voglio fare come il precedente proprietario che ha usato del nastro adesivo; devo costruire questi pezzi che sono veramente semplice da replicare. Però ogni lavoro devo farlo con attenzione per evitare che non rovini il lavoro finale totale.
D- specchietti retrovisori, questa è la parte che probabilmente mi sarà più da pensare.
E- 4 perni per il sistema di incastro telaio - carrozzeria. Questa parte deve essere fatta con precisione altrimenti le due parti non si sposeranno mai perfettamente.
F- volante del pilotino.
G- 4 piastre per il sistema di incastro telaio – carrozzeria. Questa parte deve essere fatta con precisione altrimenti le due parti non si sposeranno mai perfettamente.

Adesso che ho individuato cosa devo fare per rendere accettabile questo lavoro, devo iniziare a pensare come costruire le varie parti.

bruiser 05-04-23 06:35 PM

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Sequenza di immagini che riassumono la costruzione dei distanziali in stirene – ABS per la carrozzeria.

I primi modelli di macchine radiocomandate avevano delle carrozzerie prese in prestito dai modelli statici, Tamiya è stata maestra in questo; penso che la strategia fosse ridurre il numero di stampi che ancora oggi hanno un costo notevole per rendere il gioco meno costo e quindi accessibile a un pubblico più ampio. Non credo che fossero dei giochi per tutti, erano apparecchi dal costo elevato e con le dovute proporzioni lo erano più di quanto non lo siano oggi.

Ovviamente le mollettine per bloccare le carrozzerie sono state un’invenzione che ha reso tutto molto più semplice, fino al loro avvento le carrozzerie erano fissate con dei sistemi che erano tutto fuorchè agevoli.
In questo caso ci sono 4 perni (2 per lato) che incastrano la carrozzeria sul telaio.

Questo sistema era molto macchinoso e i vari pezzi si perdevano con molta facilità, fortuna che ricostruirli è relativamente semplice. Nel mio caso mancano le parti in plastica, mentre i nottolini in ottone sono presenti.
Iniziamo a riprodurre i 4 perni che distanziano la carrozzeria dal telaio, sono 4 cilindri bucati per far passare la vite centrale.

Per prima cosa mi procuro 4 boccole dal giusto diametro ed altezza, il foro interno è decisamente troppo grande. Quindi devo procurarmi un’asta forata dalle giuste dimensioni da saldare all’interno della boccola per ridurre il diametro complessivo.
Nell’immagine 1 è evidente tutto il materiale che mi serve. Nel mio caso la boccola ha la giusta altezza quindi devo solo ridurre il diametro interno, ho tagliato un cilindretto dall’asta trasparente forata della giusta altezza.
Nell’immagine 2 si vede il cilindretto forato inserito all’interno della boccola, i due pezzi hanno la medesima altezza. Dato che il cilindretto forato è troppo piccolo per incastrarlo all’interno della boccola, prendo una striscia di ABS dal diametro di 1 mm, nell’immagine 3 si vede la striscia di ABS pronta per essere lavorata.
Per prima cosa piego una estremità danda una forma che possa abbracciare il cilindretto, come si vede nella immagine 4 il materiale mantiene la forma che gli si imprime con la forza. Ora taglio la striscia in modo tale da poter creare un rivestimento al cilindretto che in questo modo si incastra meglio all’interno della boccola, vedere immagine 5 dove il cilindretto è avvolto all’interno della striscia.
I tre pezzi si incastrano perfettamente tra di solo e il cilindretto si posiziona perfettamente al centro. Ora non resta che unire definitivamente e indissolubilmente le tre parti.
Come per altri lavori, ho sempre pronta una soluzione di acetone e ABS. Acetone scioglie ABS e si forma una poltiglia-soluzione che ha una densità inversamente proporzionale alla percentuale di acetone.
Preferisco avere due o tre boccette di soluzione pronte: la prima è quasi liquida, la seconda è più viscosa e la terza in pratica è poco meno densa del pongo.
In questo caso applico quella più liquida per inserirla all’interno della boccola per bloccare il cilindretto di plastica e la striscia di ABS. Come si vede nella immagine 6 le 3 parti ora sono unite, devo aspettare che questa soluzione faccia effetto saldandole insieme. Più passa il tempo più la reazione innescata dall’acetone unisce le tre parti. Per evitare che il cilindretto si intasi di soluzione che solidificando lo intasa,
ho inserito uno stuzzicadenti che poi ho tolto subito dopo che ho finito di applicare la soluzione ABS-Acetone.
Le superficie superiore ed inferiore sicuramente non sono perfette: le ho lavorate con carta abrasiva molto fine, 1500. Nell’immagine 6 si vede il risultato finale. Ora replico la stessa operazione 4 volte e ho così i perni che saranno verniciati di nero come la carrozzeria.
Dopo la operazione di abrasione il cilindretto trasparente è tornato visibile, sicuramente è ben saldo al resto della struttura; quando poi verrà verniciato non si vedrà alcuna differenza.
Nella immagine 7 si vedono i 4 pezzi e nella immagine 8 si vede dove andranno posizionati, la loro altezza è fondamentale per incastrare al meglio il telaio e la carrozzeria.
Tanto lavoro per 4 distanziali, se qualcuno è riuscito ad ottenerli con operazioni più semplici per favore mi aiuti perché non è la prima volta che li faccio ed ormai inizio a pensare che sia un procedimento anche troppo lungo.

bruiser 06-04-23 03:20 PM

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Sequenza di immagini che riassumono il restauro del casco.

Al casco era stata applicata la visiera, la visiera è un pezzo di plastica abbastanza sottile simile ad una pellicola di colore nero trasparente.
E’ stata fissata al caso applicando due viti, nella immagine 1 è evidenziato il foro A e nella immagine 2 sono evidenziati i due fori B.
Sinceramente è un sistema molto ingegnoso perché la visiera fissata dalla due viti si apre e si chiude come nella realtà
Immagine 2 mostra che i fori marcati come B sono due, evidentemente nell’installare la visiera si era fatto un errore di valutazione.
Il casco riproduce quello di Mario Andretti, pilota Americano che non ha mai nascosto le origini della sua famiglia italiana.
E’ mia intenzione riportare il casco alle condizioni originali di quando è uscito dalla fabbrica quindi mi sono sbarazzato delle viti che ormai erano completamente arrugginite e della visiera che in parte era strappata.
Nelle immagini 3 e 4 si vede come con la soluzione di acetone e ABS ho chiuso i fori. In questo caso ho scelto di usare la soluzione più densa tra quelle che ho disponibili in modo tale da applicare una buona quantità di materiale che chiude perfettamente i fori.
Nelle immagini 5 e 6 si vede il casco trattato con carta abrasiva, sono riuscito a salvare il viso del pilotino.
Se riesco ripasso la vernice all’esterno salvando il viso con la sua vernice originale degli anni 80.

bruiser 06-04-23 04:22 PM

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Sequenza di immagini che riassumono il restauro della carrozzeria per riportarla alla nuda plastica.

La carrozzeria è in buono stato, ma sono costretto a togliere la vernice perché dalle immagini 1,2,3 e 4 si vedono come gli adesivi hanno rovinato la vernice.
Se non ci fossero stati questi problemi, probabilmente avrebbe avuto senso dare una nuova mano di vernice ed usare quella vecchia come fondo. Ma il fondo deve essere perfetto per avere un buon risultato finale.
Nella foto 5 si intuisce che il contenitore che ho a disposizione permette di trattare solo metà della carrozzeria. Non riesco a immergere tutto il corpo.
Nella foto 6 si vede il risultato finale che mi soddisfa, si poteva fare meglio anche se la maggior parte della vernice non è più presente.

Per togliere la vernice da una carrozzeria ci sono diversi metodi, se si fa una ricerca nel web si scopre che è molto sponsorizzato l’uso dei liquidi dei freni. Personalmente ho verificato che il più efficiente tra i liquidi per i freni è il “vecchio” DOT4. Questo liquido effettivamente toglie proprio qualsiasi cosa però per me ha dei lati negativi che ne sconsigliano uso.
Prima di tutto ha un costo elevato e comunque bisogna lasciare la carrozzeria immersa per diverso tempo.
Il liquido è idroscopico, soffre umidità e se usato un giorno piovoso perde completamente le sue capacità.
E’ un liquido molto inquinante e va trattato con cura, inoltre non va disperso in ambiente.
Preferisco usare alcol isopropilico al 99,9% riempiendo un contenitore dove immergo la carrozzeria.
Riprendo quanto detto per la carrozzeria della Tamiya Toyota Celica Gr.5 modello 58009; uso quello in commercio per le pulizie che viene utilizzato con superfici in vetro, metallo e plastica senza danneggiare i materiali.
Scelgo sempre la versione che non contiene additivi come coloranti e profumi per evitare che cambi il colore della carrozzeria.
Infatti quando l'alcool viene acquistato è trasparente e anche se tende a prendere il colore della vernice della carrozzeria lo utilizzo più e più volte.
Devo ovviamente integralo perchè tende ad evaporare, in media per una carrozzeria ne uso 4 litri e 1 litro evapora.

Questa è l'operazione che eseguo di solito, se qualcuno ha suggerimenti....
Eseguo diversi cicli fintanto non completo l'operazione di togliere tutta la vernice.
inizio lasciando la carrozzeria immersa per 24, poi con una spatolina in legno tolgo con una azione meccanica delicata la vernice che si stacca senza fare troppa forza.
Inutile insistere se la vernice non si toglie perchè terminata operazione di pulizia meccanica, immergo nuovamente la carrozzeria dell'alcol e ripeto questa operazione fintanto non si svernicia tutta la superficie.
Solo con lavaggi ripetuti è possibile togliere tutta la vernice.
Attenzione che la vernice che nn si toglie si riasciuga e si riattacca alla carrozzeria. Quindi la pulizia meccanica va eseguita in tempi brevi dopo aver tolto la carrozzeria dal bagno di alcol.

bruiser 07-04-23 11:47 AM

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Sequenza di immagini che riassumono il restauro dello spoiler posteriore.

Al momento di analizzare l'acquisto, lo spoiler posteriore era tenuto saldo al telaio con lo scotch telato.
Sinceramente è un metodo che non avrei mai usato; ma bisogna riconoscere che effettivamente dopo tutto questo tempo lo spoiler era ancora al suo posto.
Dopo tutti questi anni, la colla dello scotch era ormai come cristallizzata e formava una patina ruvida sulla superficie. La tela dello scotch era così logora che si sfaldava al solo toccarla diventando una polvere sottile.
Nelle immagini 1 e 2 si vede come effettivamente non si possa utilizzare questo particolare senza prima averlo restaurato. Entrambe le superficie nelle immagini, rispettivamente inferiore e superiore, sono ricoperte dalla colla.
Per prima cosa ho lasciato per una settimana lo spoiler dentro un contenitore riempito di alcol isopropilico al 99,9%. Il liquido ha fatto il suo dovere sciogliendo la colla e staccando lo strato di vernice che era danneggiata. Ho semplicemente asciugato le due superficie usando normale carta da cucina. Attrito del panno di carta ha tolto lo sporco dalle due superfici.
Nelle immagini 3 e 4 si vede la superficie inferiore e superiore dello spoiler dopo il trattamento.
Ammeto che la superficie non è ancora perfettamente liscia al tatto e questo non soddisfa il requisito minimo di qualità.
Unica soluzione è trattare entrambe le parti con carta abrasiva da 2000 in questo modo lo spoiler possa tornare come nuovo pronto per essere verniciato.
Nelle immagini 5 e 6 si vedono le due superfici trattate e restaurate. Lo spoiler è intatto e non presenta ulteriori danni quindi non sono necessarie ulteriori operazioni.

Magari qualcuno ha una soluzione diversa per togliere la colla, nel caso non esitate a farvi avanti che prima o poi testo tutto quello che mi suggerite.

bruiser 07-04-23 12:52 PM

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Sequenza di immagini che riassumono la costruzione delle quattro piastre per fissare il telaio alla carrozzeria.

Abbiamo già affrontato la costruzione dei quattro perni cilindrici, per completare il lavoro è necessario costruire le quattro piastre che si incastrano sul telaio.
Per fortuna i nottolini metallici erano presenti nel set per fissare la carrozzeria in Lexan.
Nella immagine 1 si vede il materiale necessario che è composto da:
- una striscia larga 5 mm e lunga qualche centimetro,
- una striscia larga 1 mm e lunga qualche centimetro,
- una lima abrasiva fine,
- un taglierino e
- un righello.
Dalla immagine 2, per prima cosa taglio dalla striscia larga 5 mm le quattro piastrine che serviranno da base. Le dimensioni le ho prese dalla scatola del mio amico che mi ha prestato questo set per il restauro.
Dalla striscia larga un millimetro taglio 4 strisce lunghe 5 mm, vedere immagine 3.
Queste strisce larghe un millimetro le incollo usando acetone a uno dei lati corti di ciascuna piastrina.
Acetone salda le due parti in modo indissolubile, bisogna solo aspettare che faccia effetto. Al contrario di alcune colle, acetone scioglie ABS ed ha un’azione lenta. Questo permette di posizionare le due parti in modo attento ed accurato.
Nella immagine 4 si vedono le quattro piastra con le quattro strisce da 1 millimetro fissate al loro posto lungo il lato corto
Ho preparato quattro nuove strisce abbastanza lunghe per poter arrivare a metà della lunghezza della piastra di base partendo dal lato corto.
Nella immagine numero 5 si vede come le nuove strisce larghe 1mm sono stata incollate a formare una T sulla piastra.
Ultima operazione è forare la piastra nel suo centro. Per questo tipo di operazione in genere uso un filo di metallo dal diametro di 1,5 mm che scaldo con una fiamma. Appoggiando il filo scaldato nel punto dove si vuole forare la piastra il metallo scioglie velocemente ABS.
Nella immagine 7 si vedono le quattro piastre come da istruzioni indicate con la lettera G.

bruiser 08-04-23 11:12 AM

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Ho trovato la pagine del catalogo - guide book dove era riportata la distinta base di questo modello.
Non ho trovato una data precisa del catalogo, ma credo che sia quello del 1982.
Sono presenti entrambe le carrozzerie della Lotus: quella nera a sinistra e quella verde scura con sponsor Martini a destra.
Si vede come i componenti siano pochi e semplici e si apprezza la pulizia della soluzione di questo formulino.

bruiser 08-04-23 11:25 AM

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Sequenza di immagini che riassumono la costruzione del doppio scarico del motore.

Questo particolare mancava dalla carrozzeria, è un semplice pezzo dalle piccole dimensioni che spesso si staccava dal telaio durante l’uso in strada.
Nella immagine 1 si vede il materiale necessario che è composto da:
- una striscia larga 5 mm e lunga qualche centimetro da cui ricaverò la base,
- un tubo trasparente forato da 3 mm di diametro massimo
- una lima abrasiva fine e
- un taglierino.
Dalla immagine 2, per prima cosa taglio dalla striscia larga 5 mm la piastra che servirà da base. Le dimensioni, come fatto in precedenza, le ho prese dalla scatola del mio amico che mi ha prestato proprio per questo restauro. Taglio anche due tronchi di tubo delle giuste dimensioni, circa 1 cm di lunghezza.
Come spiegato in precedenza ho sempre pronte due o tre soluzioni di acetone ed Abs, queste soluzioni si differenziano per il grado di concentrazione di Acetone. Più è alta la percentuale di Acetone più la soluzione è liquida. Con la soluzione di ABS ed Acetone nella versione più liquida tra quelle che ho a disposizione saldo la piastra ai due tronchi di tubo che faranno da scarico, vedere immagine 3 e 4.
Nella immagine 5 si vede la piastra con i due tubi che fanno da scarico del motore come da istruzioni indicate con la lettera B.

bruiser 08-04-23 11:49 AM

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In tutta questa storia non mi ero accorto che avevo perso di vista alettone anteriore. Questo poteva essere un grave errore. Lo spoiler era rimasto nella scatola che il postino mi aveva consegnato al momento dell’acquisto. Questo mi ricorda che devo porre maggior attenzione al controllo di quello che il postino mi consegna.
Per fortuna, spostando la scatola mi sono accorto che conteneva ancora qualcosa. Stavo per buttare lo scatolone nella carta per riciclarlo, se non mi fossi accorto di nulla avrei dovuto ricostruire da zero questo pezzo. Sicuramente non sarebbe stata una passeggiata.

Alettone anteriore è integro per il 90%, manca solo una bandella laterale sul lato sinistro. La ricostruzione è relativamente semplice e mi serve lavorare un foglio da 2 mm di spessore di ABS, vedere immagine 1. In questa immagine mostro il materiale necessario per questo restauro.
Nella immagine 2 si vede che la bandella laterale sinistra è presente in parte e questo mi aiuterà nel momento che devo fissare la nuova parte all’ala.
Per prima cosa devo tagliare la nuova bandella quindi usando la bandella laterale destra come riferimento disegno la sua sagoma sul foglio di ABS da 2 mm. Dopo aver segnato la sagoma, la ritaglio usando una forbice; vedere immagine 3. Come si vede nell’immagine 4, la sagoma ha le stesse dimensioni della bandella che ho usato come base di partenza; ho trattato il nuovo pezzo con carta abrasiva da 1.000 per rendere più lisci ed omogenei i lati.
Appoggiando la bandella sinistra sulla sagoma ho segnato la forma del pezzo della bandella originale che è rimasta attaccato allo spoiler. Questa parte andrà eliminata. Uso una forbice per ritagliare quanto va eliminato; vedere immagine 7.
Saldo insieme la nuova bandella allo spoiler anteriore usando la soluzione di Acetone e ABS nella versione molto viscosa, per incollare le due parti è utile avere una soluzione che non coli via e che resti dove la spalmo con un pennello.
Nel momento in cui le due parti sono ben salde tra loro, spalmo un po’ di soluzione di Acetone ed Abs sul lato della bandella per rendere più omogenea la saldatura tra le due parti, vedere immagine 8. Nella immagine 9 si vede il pezzo che ho lavorato con carta abrasiva prima 1.000 e poi 1.500. Il lavoro non è ancora finito, ma si intravede come terminerà l’attività di ricostruzione.

bruiser 09-04-23 01:59 PM

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Sequenza di immagini che riassumono la fine del restauro dello spoiler anteriore.

Nella immagine 10 si vede come la bandella laterale sinistra sia stata ricreata adattandola al pezzo che era rimasto incollata al flap.
Nella immagine 11 si vede che manca un pezzo dell’ala e che quindi va ricostruito. Sempre dallo stesso foglio in ABS da 2 mm di spessore usato per ricavare la bandella laterale, ricavo un triangolino da incollare per riparare l’ala. Per incollare questa parte uso il miscuglio – miscela di ABS con acetone, in questo caso uso la soluzione più densa che ho a disposizione.
Per spalmare la soluzione uso un pennello che poi con un pezzo di carta da cucina pulisco subito, se rimane un po’ incrostato immergo il pennello in un barattolino dove ho solo acetone. Acetone scioglie qualsiasi residuo della soluzione Acetone+ABS. Se non faccio così in breve tempo il pennello sarebbe da buttare perché si formerebbe uno strato di ABS solidificato sulla punta del pennello. Questo lo renderebbe inutilizzabile.
Nell’immagine 12 si vede il triangolo appena incollato e nell’immagine 13 si vede che ho trattato la superficie con carta abrasiva da 1.000.
Per preparare il pezzo alla verniciatura ho trattato tutte le superfici prima con carta abrasiva da 1.500 e poi da 2.000, le immagini 14 e 15 mostrano il risultato finale.

bruiser 09-04-23 02:04 PM

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Sequenza di immagini che riassumono la fine del restauro del roll bar.

Il roll bar era presente, ma danneggiato. Come da immagine 1, il lato destro aveva uno dei due pin dove si avvita la vite che era spezzato. Per fortuna erano presenti tutte le parti, altrimenti le avrei dovute ricostruire.
Per prima cosa ho dovuto procedere ad incollare le due parti, ho usato la soluzione di ABS ed Acetone per unire le parti spezzate. Ho usato la soluzione più liquida tra quelle disponibili.
Per ricreare il roll bar superiore ho preso un pezzo di un “albero” del pilotino usato per la Toyota Celica Turbo LB Gr.5. Vedere immagine 3.
Il diametro dello sfrido è corretto ed è stato sufficiente tagliare un pezzo di tubo e curvarlo con la sola forza delle mani. Questi pezzi si lavorano con facilità se appena scaldati con il calore delle mani.
Ho lavorato le due parti terminali con carta abrasiva 1.000 fino ad ottenere la lunghezza desiderata. Vedere immagine 4.
Una volta che le due ali del roll bar sono state riparate le ho fissate alla carrozzeria, immagine 5.
A questo punto è stato facile incollare il roll bar alle due ali usando la soluzione un po’ più densa di acetone ed Abs, questa soluzione non cola e quindi mi ha permesso di trovare la giusta posizione con cui unire le tre parti formate dalle due ali e dal roll bar

bruiser 10-04-23 09:04 AM

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Sequenza di immagini che riassumono la costruzione degli specchietti retrovisori che sono mancanti completamente dal set da me comprato.

Ho avuto modo di verificare nei restauri fatti in passato che gli specchietti retrovisori sono accessorio della carrozzeria che si rompe per primo nel normale uso. Probabilmente anche tenendo le macchine sullo scaffale, sono i primi pezzi che vengono persi anche per la semplice operazione di spostare il modello per la normale pulizia. Credo che la causa principale sia che la superficie per incollare lo specchietto alla carrozzeria è veramente ridotta al minimo; quindi, al minimo sforzo le parti si staccano.
Mancavano nei restauri affrontati su questo forum fino ad oggi sia della Toyota Celica Turbo LB Gr5 che del Lamborghini Cheetah. Nei due casi sopra citati, gli specchietti erano con forme ed attacchi completamente diversi, ma mancavano entrambi.
Anche questi sono presenti nella scatola del mio amico che mi ha prestato per questo restauro.
Ho diversi modi per ricostruirli, ma da subito devo scartare alcune ipotesi e mi riduco a due alternative. Dopo una attenta analisi capisco che non riesco a ricostruirli con la pasta di Oyumaru. Hanno una forma troppo complessa e dovrei costruire lo stampo diviso in due parti. Quindi preferisco affrontare questa sfida costruendoli partendo da un foglio di ABS. Non è la soluzione migliore per la forma rotondeggiante che hanno sia le calotte degli specchietti che il sostegno che unisce lo specchietto alla carrozzeria. Ma ora mi sembra la miglior strada percorribile.

Nell’immagine 1 sono mostrati gli strumenti necessari per iniziare questa parte del restauro che sono taglierino, righello e foglio ABS spessore 3 mm. In realtà dopo avrò bisogno di carta abrasiva 1.000, acetone, striscia di ABS da 2 mm di spessore….
Nell’immagine 2 si vede come ho ritagliato le due sagome di massima, ho appoggiato gli specchietti originali sul foglio e ho ricavato l’ingombro, ho abbondato con le misure in quanto le ridurrò nel corso della lavorazione. Nelle immagini 3 e 4 si vedono il lato superiore ed inferiore dopo che ho lavorato le superfici con carta abrasiva. In questi casi incollo su un pezzo di legno della carta abrasiva in modo tale da avere una superficie rigida di appoggio che mi permette di essere più preciso nell’uso della carta abrasiva.
Obbiettivo di questa operazione è arrotondare i 4 angoli del rettangolo dello specchietto retrovisore ed rendere il sostegno-braccio dello specchietto a sezione circolare-ovale
Lo specchietto retrovisore ha una forma non piana quindi devo aggiungere un pezzo a quanto ho ricavato, pezzo che simula alloggiamento dello specchietto.
Da una striscia alta 2 mm (vedere immagine 5) ricavo due rettangoli che vado a incollare con gli specchietti usando acetone. In questo caso uso acetone puro che spalmo con un pennello sulle due superfici da unire, lascio agire per qualche ora. Dopo i pezzi sono assolutamente incollati e non si staccheranno più, acetone salda insieme le due parti.

bruiser 10-04-23 09:07 AM

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Nelle immagini 7 e 8 si vedono due fasi successive della lavorazione con carta abrasiva da 1.000 in cui ho arrotondato i 4 angoli del rettangolo dove nella realtà viene alloggiato lo specchietto retrovisore
Nella immagine 9 si vede come con carta abrasiva da 1.000 ho arrotondato la calotta posteriore dello specchietto. Obbiettivo è cercare di replicare al massimo la forma dello specchietto evidenziata nella pagina delle istruzione (immagine 12): il sostegno ha sezione circolare, la calotta posteriore è arrotondata e gli angoli dello specchietto sono arrotondati
Il risultato finale è riassunto nelle immagini 11 e 12 dove si confronta il risultato finale per lo specchietto destro e sinistro
Ovviamente non ho costruito uno specchietto originale che era composto da due parti tra loro unite, non sono pienamente soddisfatto del risultato; ma resta una buona replica degli specchietti originali. Ultima operazione che andrò a fare sarà quella di saldare un pezzo di ABS per incastrare gli specchietti retrovisori alla carrozzeria. Ricavo questa linguetta di ABS da una striscia alta 2 mm che ho tagliato in modo tale che si incastri nel foro corrispondente presente nella carrozzeria.

bruiser 11-04-23 01:28 PM

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Sequenza di immagini che riassumono la preparazione delle varie parti alla verniciatura.

Prima di tutto devo sistemare i pochi danni che sono presenti sulla carrozzeria.
Nella immagine 1 si vede che ho riparato la “minigonna” destra nel tratto iniziale. Mancava un centimetro della bandella iniziale, ho risolto a questo danno aggiungendo un pezzo di foglio di ABS opportunamente tagliato e saldato alla carrozzeria con la soluzione di ABS+acetone nella versione più viscosa tra quelle disponibili.
Questa parte della carrozzeria era la più esposta durante il normale funzionamento. Mi è capitato più volte di vedere carrozzerie rotte in questi punti.
La stessa operazione è stata fatta con un triangolino che mancava nella minigonna nel lato destro, il danno si era verificato in corrispondenza dell’intaglio per la piastra che permette di unire il telaio alla carrozzeria. Vedere immagine 2.
Nella immagine 3 e 4 si vedono rispettivamente le parti ormai saldate alla carrozzeria e lavorate con una carta abrasiva 2.000
La carrozzeria era spezzata poco sotto abitacolo, quindi non mi è restata altra alternativa di saldare un pezzi di foglio di ABS spesso un millimetro, questo foglio di rinforzo strutturale è stato saldato alla carrozzeria usando acetone. Acetone ha sciolto il foglio e lo ha incollato saldamente alla carrozzeria. Vedere immagine 5,
All’esterno la frattura era minima, ma restava visibile quindi ho usato dello stucco per chiudere al meglio la rottura. Una volta seccato ho trattato con carta abrasiva da 2.000. Vedere immagine 6
Nell’immagine 7 si vedono tutte le parti pronte per il fondo: alettone anteriore, alettone posteriore, 4 piastre per l’installazione della carrozzeria sul telaio, 4 perni per il installazione della carrozzeria sul telaio, volante, roll bar e doppio tubo di scarico.
Nell’immagine 8 si vedono le parti su cui ho applicato il fondo per la vernice, ho applicato il fondo sia dentro che fuori alla carrozzeria.
E' mia intenzione verniciare di nero anche interno della carrozzeria.

bruiser 11-04-23 01:35 PM

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Da questa immagine si vede come ho modificato gli specchietti retrovisori.
Ho aggiunto due rettangoli di ABS spessi 2 mm per permettere l'operazione di incastrare lo specchietto retrovisore all'interno della carrozzeria.
Nella carrozzeria si vedono i due fori che sono a lato dell'abitacolo.

Inoltre in alto a destra di fianco al muso si vedono le due piastre che userò per fissare lo spoiler posteriore alle due bandelle metalliche
Queste piastre sono due pezzi di una sbarra 3 x 3 mm di ABS che ho tagliato della giusta lunghezza e che ho forato in corrispondenza degli attacchi presenti sul sostegno dello spoiler posteriore

bruiser 13-04-23 07:34 AM

Scusatemi esco fuori argomento. Ma ho bisogno di un vostro consiglio.
Ho provato a contattare il moderatore della sezione per una domanda. Ho fatto un errore in uno dei titoli dei precedenti restauri e chiedevo se si poteva correggere.
Non ho ricevuto risposta. Qualcuno può aiutarmi per poterli contattare?
Grazie mille, se preferite usate i messaggi privati.

bruiser 14-04-23 11:58 AM

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Per prima cosa ho deciso di verniciare queste parti:
- doppio scarico posteriore formato da una piastra e due tubi
- 4 perni per installazione della carrozzeria sul telaio
- Roll bar
- Interno carrozzeria
Ho scelto la vernice TS82 Rubber black che è decisamente meno lucida della TS14 che userò per esterno carrozzeria, spoiler anteriore, spoiler posteriore e parti in metallo

bruiser 14-04-23 11:59 AM

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Ci sono 3 parti che completano la carrozzeria che sono in metallo, sono:
- il sostegno dell’alettone posteriore
- le ali laterali dell’alettone posteriore sia lato destro che sinistro
Tutti questi pezzi hanno sofferto il passare del tempo ed erano ricoperti di colla, macchie di colore, ossidazione e piccoli tagli.
Per prima cosa ho lavorato le superfici con carta abrasiva 1.500 e poi con carta abrasiva 2.000
Una volta che le superfici erano al tatto perfettamente lisce ho passato due o più mani di fondo bianco fine.
Alla fine ho verniciato con il nero lucido TS14 che userò anche per la carrozzeria esterna.

bruiser 16-04-23 02:06 PM

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Nell’immagine 1 appare il telaio smontato, evidenzio ancora la semplicità dei componenti e il loro numero ridotto al minimo indispensabile.
Le viti e le minuterie in genere sono già in un bagno di gasolio per togliere la patina di sporco, ossidazione, colla…e qualsiasi cosa che ci sia finito sopra negli ultimi 40 anni.
Alcune viti sono decisamente consumate dallo sfregamento contro asfalto, altre viti invece erano senza testa, alcuni bulloni e dadi erano completamente smangiati senza più filetto.
Per fortuna ho ancora della minuteria dell’epoca quindi sostituirò quello che non potrà essere recuperata.
Tutte le parti vanno lavate e alcune andranno sostituite completamente.
Nell’immagine 3 si vede a sinistra i pezzi presenti nel set al momento dell'acquisto e a destra i pezzi sostituitivi:
- le ruote con cerchioni anteriori rossi sono da sostituire con ruote e cerchioni corrette per il modello in questione. Questi cerchioni non sono nuovissimi e li vernicerò di grigio
- il sostegno destro e sinistro del braccio dello sterzo sono di due plastiche diverse; uno è bianco trasparente altro è bianco panna.
Ho un sostegno destro color bianco panna che può sostituire il sostegno bianco trasparente così da avere i due sostegni dello stesso materiale – colore. È evidente che uno dei due sostegni è stato cambiato dopo un incidente.
- Le ruote posteriori sono decisamente consumate e ho la fortuna di averne due praticamente nuove.

Finalmente sono arrivati gli adesivi per la carrozzeria.

Nell’immagine 2 si vede la distinta base del modello con le parti pulite o sostituire.
Per ottenere questo risultato, prima ho lavato tutte le parti (escluso le gomme) con il detersivo per piatti per togliere la patina di grasso e sporco. Per togliere lo sporco che si era incastrato nei posti più irraggiungibili ho usato un vecchio spazzolino da denti.
Poi ho lavato tutte le parti con la pasta lavamani che contiene al suo interno farina di legno per poter asportare via lo sporco incrostato sulle superfici.
Per completare il lavoro ho passato tutto con il dentifricio (come suggeritomi) per dare una ultima pulizia e lucidata finale.
La foto non credo che renda al meglio il risultato finale, ma le parti sono venute decisamente meglio. Sicuramente il modello era stato usato e credo anche da una persona che era interessata alla parte tecnica, erano presenti aggiustamenti nell’allestimento che, restando fedele al progetto originale, mirava a migliorare le prestazioni. Ad esempio, sono certo che le ruote posteriori sono state lavorate per portarle a quel diametro, nel lavorare la ruota si era anche intagliato il battistrada.

Ammetto che il paraurti anteriore era molto sporco, la macchina era stata usata su una superficie di colore rosso che aveva lasciato giù il colore. Penso la superfice di un campo di basket o pallavolo, ma sono solo ipotesi.
Il telaio deve essere stato un po’ esposto ai raggi solari perché la parte coperta dal porta batteria-servo ha un colore diverso da quella che non era esposta.
Anche alcune parti delle due alette laterali nere hanno un colore diverso a seconda che fossero o meno esposte alla luce del sole.
Avevo preso in considerazione di colorare di nero le due alette laterali per coprire il fatto che sono scolorite, in realtà le macchie sono coperte dal telaio in fibra di vetro quindi alla fine ho deciso di non fare nulla.

bruiser 16-04-23 02:09 PM

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La vernice TS14 è ormai stata data su
- carrozzeria esterna,
- alettone anteriore ed
- alettone posteriore.
Giudicate voi il risultato sapendo che il punto di partenza erano le due carrozzerie rosse sulla sinistra: le carrozzerie rosse erano incomplete, una era in Lexan mentre altra era in stirene.
Da due carrozzerie sono riuscito a ricavare abbastanza pezzi per fare una carrozzeria in stirene.
La minuteria in metallo della carrozzeria è stata due settimane in un bagno di gasolio ed ora sta sciugando all’aria aperta pronta per essere utilizzata.
Ammetto che il gasolio fa miracoli per togliere sporco, ossidazione, colla o tracce di vernice. Se rimane una patina dello sporco questo si toglie la prima volta che si tocca il pezzo oppure che si avvita la vite, dato o bullone.
In pratica sono pronto per assembrare nuovamente tutto l’assieme.

bruiser 17-04-23 04:05 PM

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In questa sequenza di immagini possiamo vedere la fase finale del restauro della carrozzeria.
La prima immagine è presa dalle istruzioni della Tamiya, la versione della foto è quella di Andretti.
Si riconosce per il casco grigio con la freccia nera – rossa e per la presenza sull’alettone posteriore dei fregi per i titoli mondiali vinti.
Sinceramente è la versione che preferisco, ma nel set di adesivi che ho ordinato mancano proprio i fregi da incollare sull’ala posteriore. Ho quindi deciso di cambiare i miei piani originali e passare alla macchina di Ronnie Peterson, che comunque resta un altro grande pilota di Formula Uno. In genere cerco sempre di dare la precedenza a qualsiasi cosa che sia legata all’Italia. In questo caso Andretti aveva la mia preferenza in quanto aveva origine Italiane.
Ad essere sinceri, per seguire le mie preferenze, avrei dovuto fare la carrozzeria verde scuro nella versione sponsorizzata dalla Martini. Anche in questo caso sono sceso a compromessi, la versione originare era quella nera della John Player Special - Olimpus.

Nella immagine 2 sono ritratte le parti quasi ormai completamente restaurate, se giocate al “trova le differenze” con immagine 3 si vede che ho colorato:
- pilotino casco blue X-04 e guanti rossi XF-07. Il bianco della tuta era decisamente segnato dal tempo, ma ho preferito non toccarlo perché sembra più reale. Inoltre le cinture di sicurezza erano colorate correttamente di blu come da istruzioni,
- grate prese d’aria sulle fiancate destra - sinistra e contorno trombette di aspirazione del motore che sono nero opaco XF-01 (dall’immagine proprio non si apprezza la differenza, anche nella realtà bisogna saperlo per vedere una differenza)
- coda - freccia color grigio sotto lo scarico dei gas del motore davanti alettone posteriore XF-56
- parte superiore del motore color grigio chiaro metallo XF-16
Nella immagine 4 finalmente tutte le parti sono state installate:
ala posteriore con supporti in metallo è avvitata, rolla bar è avvitato, pilotino è avvitato (anche il casco ha un dado e bullone per tenerlo saldo al corpo) ed ala anteriore è avvitata.
C’è solo una parte che è incollata: lo scarico del motore posteriore
Nelle immagini 5 e 6 cerco di inquadrare alcuni parti per farvi valutare da soli la resa. Sinceramente so che si poteva fare meglio, ma comunque la resa non è poi da bocciare completamente.

bruiser 17-04-23 04:23 PM

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Tutti i miei restauri ha la velleità di avere come obiettivo quello di portare alle condizioni di fabbrica tutte le parti del modello

Detto questo; nell’immagine 7 si vede come alettone posteriore - sostegni laterali si siano montati perfettamente con le 4 viti che blocca assieme alla carrozzeria.
In genere questa è una delle parti che si rompeva - deformava facilmente nell’uso. Assieme posteriore formato da alettone, sostegni laterale destro + sinistro e base è veramente pesante e per quanto i punti di ancoraggio siano 4, spesso si formavano delle crepe in questi punti. Fortunatamente in questo punto la carrozzeria era sana e priva di rotture.
Nell’immagine 8 si vede alettone anteriore che è stato riparato; scorrendo indietro di qualche messaggio, ricorderete che mancava una bandella laterale ed aveva una scheggiatura.
I due specchietti retrovisori mancavano completamente, nella immagine 9 e 10 si possono vedere sia da una prospettiva anteriore che posteriore.
Immagine 11, il roll bar era rotto e mancava il pezzo superiore, in questo caso si vede molto bene la differenza dei due neri che ho usato per colorare la carrozzeria (in nero lucido) e il roll bar (in nero gomma).
Immagine 12 vorrei far vedere il colore diverso della griglia nera opaca e la carrozzeria nera lucida, sfido chiunque a capire la differenza…

bruiser 18-04-23 02:01 PM

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Le parti che formano il telaio sono state pulite e sono pronte per essere assemblate.

Ovviamente ho seguito le istruzioni che ho trovato in rete, però ammetto che le parti sono così poche che è immediato trovare la combinazione per assemblarle.

Per prima cosa (immagine 1) si installa sul telaio in fibra di vetro assale posteriore. Questa parte comprende diverse sezioni, per prima cosa si installa il paraurti posteriore.
Il paraurti aveva la funzione di riparare la carrozzeria da impatti dal lato B e anche di evitare che la macchina si ribaltasse in fase di accelerazioni troppo cruenti.
Spesso questa parte è storta, ma è un filo di metallo spesso 1,5-2 mm che può essere riportato alla sua forma originale semplicemente agendo con forza sulle parti deformate.
La scatola del cambio posteriore è in metallo e su di essa si installa assale posteriore e il motore elettrico.
Sull’assale posteriore trova posto il differenziale, volendo si poteva avere la soluzione con ingranaggio fisso senza alcun differenziale.

La seconda parte da installare è assale anteriore (immagine 2), questa parte è composta dai bracci dello sterzo e dalla colonna salva sterzo.
Il salva sterzo è composto da una molla che permette di ammortizzare i colpi che le ruote prendevano e quindi evitare di danneggiare il servomotore.
Le sospensioni anteriori e posteriori sono assenti: l’azione necessaria ad assorbire asperità della strada era delegata alle sole gomme.

A questo punto il telaio è pronto per accogliere il paraurti anteriore e le due ali laterali (immagine 3)
Di fabbrica questi particolari erano di plastica di colore nero, il set di ricambio era in plastica bianco. Dalla immagine si capisce che il paraurti anteriore era stato sicuramente cambiato probabilmente perché si era rotto.

Per ultimo ho provato che la piastra porta servo-batterie-ricevente-il sistema di controllo velocità si monti correttamente (immagine 4). Questa parte andrà poi smontata per permettere di installare elettronica.

bruiser 18-04-23 05:35 PM

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La piastra in metallo porta elettronica è fissata al telaio in fibra di vetro da due viti, è quindi molto semplice toglierla dal telaio per operazioni di manutenzione
Le sue funzioni sono molteplici:
- permette di installare il servocomando dello sterzo, il servocomando del regolatore di velocità, il regolatore di velocità e la ricevente. Queste parti sono bloccate con biadesivo.
- permette di alloggiare la batteria principale per alimentare il motore e quella secondaria per la ricevente+servo comandi. Queste parti sono bloccate da un elastico.
- permette di agganciare la carrozzeria al telaio, ci sono due levette che devono essere premute contemporaneamente per separare le due parti. Sono le antenate delle clip.
- permette di installare antenna
nell’immagine numero uno si vede la piastra pronta per essere lavorata.

La ricevente, due servocomandi e motore erano presenti nel kit; devono naturalmente essere puliti e portati a nuovo. Vedere immagine numero 2.
Su tutta elettronica c'era uno strato abbondante di polvere.
Questo è un elenco veloce delle operazioni da fare: servocomandi e ricevente hanno resti di biadesivo, il motore ha una presa d’aria chiusa da nastro adesivo rosso e i cavi sono da collegare correttamente.
Togliere il biadesivo è lungo, ma è semplice. Con una spatola in plastica o legno morbido si gratta via la colla e il biadesivo cercando di non rigare la piastra.
E' presente la protezione contro i corto circuiti che era un optional. E’ quello scatolotto incollato sopra uno dei due servomandi, in caso di corto circuito scattava e poi andava riarmato manualmente premendo il tastino di reset.

Nelle immagini 3 e 4 si vede la fine del restauro-pulizia di queste parti, da adesso inizia l’attività di cablaggio e di installazione sulla piastra.

bruiser 18-04-23 07:18 PM

3 allegato(i)
Per i cablaggi, come si vede nell’immagine 1, utilizzo sempre una guaina termo restringente per isolare la saldatura dei cavi.
Il regolatore di giri è collegato elettricamente al motore da un lato (cavi verde e giallo) e allo spinotto per la batteria dall’altro lato (cavo rosso e nero).
In genere questi regolatori di velocità erano dotati di fusibile per proteggere il sistema dal problemi di natura elettrici, come il corto circuito. In questa applicazione il fusibile è stato sostituito da un apparecchio che aveva la funzione di proteggere elettronica contro i cortocircuiti; in pratica in caso di problemi apriva il circuito e doveva essere riarmato manualmente per ripristinare la situazione normale. Questo apparecchio sostituisce il fusibile ed era un accessorio da comprare a parte.
Nella immagine si vede questo apparecchio attaccato sopra al servocomando che controlla la posizione del regolatore di velocità.
Ho saldato tra loro i cavi in modo tale da completare il cablaggio verso la batteria e il motore.
Ho aggiunto asta di comando che unisce il braccio del servocomando al regolatore di velocità.
Nella immagine 2 si vede come ho installato sulla piastra metallica
- il regolatore di velocità fissandolo con due viti alla piastra metallica, la piastra è filettata per permettere una più veloce installazione
- il servocomando fissandolo con nastro biadesivo
Nell’immagine 3 ho aggiunto anche la ricevente

Litto97 18-04-23 09:22 PM

Il sistema di protezione è molto semplice se pensiamo che alla fine è una versione in miniatura di un salvavita di casa
Se superavi un certo assorbimento improvviso ( tipo un corto circuito ) questo ti si apre “preservando” il tutto
Considerando che era a protezione di un vecchio msc direi che funzionava bene tanto quelli sono relativamente robusti
Di sicuro non riuscirebbe a salvare un esc moderno

bruiser 19-04-23 01:18 PM

Grazie mille per osservazione
Immagino che tecnicamente fosse ottenuto con le lamelle bimettaliche (tipo quelle dei termostati di sicurezza)? non so chi possa confermare
In pratica il funzionamento potrebbe essere questo: lse si scalda in caso di corto circuito due diversi materiali si allungano diversamente e aprono il contatto?
A volte l ho trovato nei set che ho comprato, non ho mai provato a fare un corto per vedere se funzionano ancora correttamente
Era lo spare part numero 105, mi sono fatto un file excel che riassume tutte le guide book table fino al 1993.
In pratica riassume i primi 430 ricambi per i primi 100 modelli.
Questo set era dato come accessorio dalla Countach competition special fino allo Striker, sono circa 54 modelli sui primi 100.
Sinceramente non ho mai avuto un ESC, sono interessato solo ai primi modelli della Tamiya che di base era già tanto se avevano un regolatore a 3 velocità.
Anche se ammetto di aver visto diversi vecchi modelli modernizzati nella elettronica che non sfiguravano rispetto a modelli più recenti

Grazie per avermi dato questa dritta

bruiser 19-04-23 01:20 PM

4 allegato(i)
La piastra metallica alloggia anche interruttore,
Nel set originale era presente interruttore con la sua piastrina ON-OFF in materiale metalli
Vedere immagine 1, 2 e 3; La posizione On ha sfondo grigio con testo in colore nero, la posizione OFF ha sfondo nero con testo in colore grigio.

Oggi come oggi non sono disponibili sul mercato soluzioni così ben fatte. Gli interruttori moderni hanno la contro piastrina di fissaggio in plastica e non sempre è indicato quale è la posizione On o Off.
I cavi iniziavano a intralciare, quindi ho deciso di mettere in ordine legandoli con delle fascette di plastica auto bloccanti; vedere immagine 4

bruiser 19-04-23 01:29 PM

2 allegato(i)
Resta un ultimo componente da installare: il servo per lo sterzo.
Per poterlo installare devo per forza assemblare la piastra di metallo al telaio in fibra di vetro.
Altrimenti non riuscirei a calcolare la giusta posizione dove installare il servo. Considerando che tutte le parti dell’elettronica sono fissate con biadesivo, un errore si può facilmente risolvere.
Ammetto che staccare biadesivo della Tamiya è sempre difficile per la presa che fa sul metallo e sulla plastica.
Devo comprare qualcosa di diverso (penso ad esempio a quello di una marca famosa come la 3M) per capire se sul mercato esiste qualcosa di simile come tenuta. In passato ho provato con del biadesivo comprato in un centro commerciale specializzato nel Fai da Te, ma al confronto non teneva nulla.
Ho dovuto rifare da capo tutto.

bruiser 19-04-23 01:37 PM

8 allegato(i)
Ecco le foto della macchina assemblata, giudicate voi come è il restauro...
Sicuramente alcune parti si potevano fare meglio.
Come sempre l ho accesa per fare avanti-indietro-destra-sinistra. Incredibilmente il telecomando funziona ancora.....
La macchina risponde ai comandi, l ho provata senza carrozzeria perchè avevo paura di danneggiare la vernice nera che è molto lucida.
Tornando al restauro, ci sono tecniche che devo migliorare; però considerando il punto di partenza direi che il risultato finale è accettabile?!

PS al pilotino ho lasciato la visiera trasparente ottenuta dagli adesivi....così richiama la visiera che aveva quando è arrivato

bruiser 19-04-23 05:00 PM

Ci sono cascato un altra volta, qui inizio restauro della Porsche 956 Rothmans.

bruiser 25-04-23 12:41 PM

2 allegato(i)
Seconda puntata del restauro o se volete un ulteriore capitolo.

Un conoscente, visto due-tre volte nella mia vita, mi ha fatto notare che le carrozzerie di questa serie sono abbastanza rare. Ad esempio, lui ha dei telai pronti, ma non ha delle carrozzerie.
Sinceramente le carrozzerie sono dei pezzi di plastica che probabilmente sono durate meno dei pezzi in metallo che sono i telai.
Questa chiacchierata mi ha dato lo spunto per un ulteriore parte del restauro: ho ripreso la carrozzeria in lexan e quello che restava dello spoiler posteriore.
Ricordo che queste macchine venivano consegnate con due carrozzerie:
- quella in stirene che, per semplificare, è plastica non trasparente. Materiale pesante che permette un maggior numero di particolari.
- quelle in lexan che, per semplificare, è plastica trasparente che permette meno particolari perchè c'è il rischio che la carrozzeria nelle curve diventi troppo sottile per poi rompersi. La carrozzeria era però più leggera

La carrozzeria di questo modello in stirene è al suo posto con il telaio appena restaurata, allora perchè non restaurare anche quella in Lexan?
Da una prima analisi il progetto presentava questi aspetti negativi e positivi.

Negativi
La carrozzeria in lexan è del colore sbagliato, priva di alettone anteriore e presenta un taglio di 1 cm sul muso sicuramente risultato di un incidente.
Lo spoiler posteriore era completo quanto mi era arrivato, ma ala poi l’ho usata per la macchina in stirene. Quindi dovevo ricostruire almeno questa parte.
Mancano i 2+2 perni laterali in materiale metallico per installare la carrozzeria negli inviti presenti sul telaio.

Positivi
L’alettone anteriore era spesso tagliato all’epoca perché effettivamente la forma del paraurti anteriore sembrava già un alettone. Ho trovato – visto questa modifica sulla carrozzeria in Lexan di Ligier SJ9, Lotus 79 e Ferrari 312T3. La Brabham BMW era direttamente senza alettone di fabbrica.
Quindi la sua mancanza non toglie molto all’aspetto estetico.
Alettone posteriore è ora incompleto, ma ala era in stirene ed è semplice ricostruirla. Ho però tutte le parti in metallo che sono le più rare.
Anche se mancano i 2+2 perni in metallo per bloccare la carrozzeria sul telaio, ho però i due perni laterali in plastica per bloccare la carrozzeria al telaio. Ciascun perno in metallo si può replicare usando rondelle e pezzi di tubo in metallo.

bruiser 25-04-23 12:55 PM

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Ho sverniciato la carrozzeria con il solito metodo: bagno dentro alcol.
Effettivamente quello che usavo era ormai da buttare via:
- era ormai di colore rosso quando in origine era trasparente,
- sul fondo del contenitore c’erano moltissimi pezzi di vernice che si è fogliata dai precedenti restauri,
- sembrava aver perso di efficacia.
Allora sono andato in un noto centro commerciale specializzato per il fai da te, nella pubblicità dice che sono i migliori per i professionisti del settore. Sinceramente non ho mai sentito dire qualcuno di se stesso che è il peggiore in qualcosa. Però effettivamente con mia grande sorpresa ho trovato alcool puro al 99.9%
L ho provato ed è molto più efficace di quello al 90%
Nella immagine vedere la carrozzeria senza vernice. Arriviamo ora alle sorprese, le sorprese ci sono sempre in un restauro. Spesso sono sia positive che negative.

Aspetti negativi
Non so come ho fatto a non accorgermene prima; il pilotino non ha la testa e presenta due fori tondi e un taglio all'altezza del braccio.
Sono così abituato a cercare i difetti nascosti che non vedo quelli evidenti.
Al lato sinistro dell’abitacolo, il lexan è così sottile che è leggermente forato nella piega del telaio.
La parte posteriore della carrozzeria presenta diversi tagli

Aspetti positivi
Sinceramente il taglio a lato dell’abitacolo e il braccio del pilotino si possono sistemare con la colla ad azione UV che ho usato per la Porsche 959. Il taglio è lungo una piega e il braccio ha una superficie irregolare: quindi le riparazioni non si vedranno.
Per chiudere i sue fori probabilmente dovrò usare una "toppa" che incollerò sempre con la medesima colla.
La parte posteriore potrebbe essere messa meglio, ma comunque andrà rinforzata quando monterò alettone posteriore quindi non è una tragedia.
La testa del pilotino è la stessa in uso ora, quindi facilmente recuperabile.

Quando pitturata e dotata di adesivi, la carrozzeria non potrà essere esposta come una opera d'arte; ma conto che la sua figura la farà lo stesso.

bruiser 26-04-23 12:46 PM

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Ala posteriore da ricostruire è il problema maggiore di questa parte di restauro.
Devo procedere per gradi pensando a ricavare prima ala, i sostegni e poi lavorare ala stessa per darle il giusto profilo di ingresso ed uscita dell’aria.
Da un foglio di ABS spesso 2 mm ricavo una striscia che è larga tanto quanto alettone.
Come unità di misura ho usato direttamente il sostegno in metallo con la forma a V.
Una volta che ho tagliato la striscia posso tracciare due linee di lavoro:
- la prima linea che ho segnato tratteggiandola è la linea lungo la quale dovrò fare la piega che ricopia la forma dell’ala
- la seconda linea che ho tracciato continua è la linea lungo la quale dovrò tagliare
Il progetto è quello di scaldare il foglio di ABS con un normale asciuga capelli da 2 kWatt, non ho disponibile quello da carrozzieri usato per sverniciare che avrebbe fatto meglio il suo lavoro. L’alta temperatura mi permetterà di modellare il foglio. Se si tiene asciuga capelli a una distanza tra 5…10 mm dalla striscia questa si scalda a tal punto da poter lavorare ABS. Per modellare la futura ala, posiziono un asse di legno lungo la linea tratteggiata, una volta che è in posizione sollevo l’estremità libera della striscia tirandola verso alto come se dovessi piegare la striscia.
Questa operazione, quindi, è composta da tre operazioni:
1- Scaldare la striscia
2- Posizionare l’asse di legno lungo la linea tratteggiata
3- Tirare verso alto l’estremità libera della striscia
La piega tonda non verrà garantita dalla forma dell’assetta di legno, ma sarà ABS stesso che piegandolo prenderà una forma che ricopre una curva perfetta.
Ripeto operazione finché la piega non garantirà la forma desiderata. Meglio fare una operazione in più che sforzare e snervare la striscia di ABS
Sono due gli aspetti fondamentali di questa operazione:
- asse di legno ha delle dimensioni tali che mi permette di tenerla ferma contro la superficie di appoggio. In pratica la parte che sarà la futura ala è bloccata tra asse e superficie di appoggio. Questo farà si che la parte iniziale dell’ala sarà piatta.
- la striscia di ABS è abbastanza lunga così che una parte venga tenuta ben salda sotto l’asse di legno e altra estremità sarà sofferentemente lunga da permettermi di tirarla su forzando ABS che per quanto caldo offre molta resistenza all’azione di piegatura.
Ottenuta la forma desiderata taglio la striscia di ABS lungo la linea continua ottenendo così l’ala posteriore che dovrò poi rifinire

bruiser 26-04-23 12:48 PM

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I sostegni li ho già costruiti nel restauro precedente, ma in questo caso vorrei fare qualcosa di diverso
Nella versione precedente le viti che bloccavano Ala posteriore alle due alette di sostegno laterali erano avvitate nelle due staffe.
In questo caso vorrei mettere dei dadi su chi si avviteranno le viti.
Iniziamo a ricavare i due sostegni:
- ricavo due pezzi lunghi quanto serve da una barra di 5 x 5 mm di sezione. La lunghezza è di poco superiore alla distanza dei due fori presenti sui sostegni laterali, fori in cui passeranno le viti per fissare i sostegni.
- Arrotondo le due estremità di ogni sostegno usando carta abrasiva da 1.000
- Uso il sostegno laterale come dima per ricavare dove dovrò fare i fori per far passare le viti. In questa immagine si capisce di quanto sono stato più lungo rispetto alla distanza tra i due fori
- Scaldando su una fiamma libera un filo dal diametro di 1-1,5 mm pratico i 4 fori. Mi assicuro che le viti ci passino dentro senza fare presa
- Rifinisco le parti con un normale taglierino eliminando la plastica fusa
- Provi i sostegni per capire se sono stato preciso nell’eseguire i fori

bruiser 27-04-23 02:22 PM

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Avevo ancora in giro alcol ne ho approfittato per togliere il residuo di colla che c'era sulle ali in metallo, sono sufficienti 30 minuti a mollo nell'alcol per sciogliere la colla.

bruiser 27-04-23 02:23 PM

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E' mia intenzione installare un dado che permetta alla vite di avvitarsi e bloccare il sostegno
Con una matita marco quale dovrebbe essere l’ingombro del dado per ogni foro. In questo modo ottengo la sezione da tagliare.
Uso il trapano da modellista con apposita lama per eseguire il taglio e ricavare l’incavo
Nell’immagine si vede come ho ricavato 4 asole che permettono di incastrare all’interno il dado.
Eseguo ennesima prova di installazione, ovviamente il dado non resta bloccato all’interno della scanalatura da me costruita. Devo tenerlo fermo con un dito per permettere alla vite di avvitarsi, quando il dado arriva alla superficie l’attrito fa il suo dovere e posso serrare la vite.


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