Vecchio 28-07-07, 05:18 PM   #16
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magnifico lavoro, complimenti!!!
due quesiti (a tutti i lettori e non solo al povero RedHawk al quale ho già messo a dura prova la pazienza ghgh):
1 - usate qualche accorgimento per riempire eventuali spazi del fasciame? se sì, quali (stucco per legno, cera, plastilina, pastafrolla)?
2 - mi date qualke suggerimento o link per la costruzione corretta del sartiame?

grazie mille a tutti
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Vecchio 30-07-07, 09:54 PM   #17
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io ho usato dello stucco per il legno, ma fai attenzione a trovarlo esattamente del tuo legno sennò rimangono i segni, visto che lo stucco assorbe in maniera diversa la tintura. A me le stuccature sono infinitesimali e da lontano non si notano...
Ciao
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Vecchio 04-08-07, 02:53 PM   #18
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Io uso un metodo più casereccio per riempire gli spazi che restano tra il fasciame: un miscuglio di colla e polvere di legno, quest'ultima ottenuta scartavetrando i listelli interessati al riempimento. Quando la colla asciuga, la polvere resta incollata tra le spaziature, nascondendo le imperfezioni e senza stonare con il contesto.

Per il sartiame puoi procedere così:
- per ogni sartia annoda una estremità all'albero e misura la lunghezza necessaria a poter tendere le bigotte. Lascia 4-5 cm di margine e quindi taglia.
- fai una prova tendendo il filo per vedere a che punto fissare la bigotta, quindi annodala.
- quando hai completato tutte le sartie, inizia a tenderle alternando una a destra e una a sinistra, cercando di non squilibrare l'albero. In realtà la tensione delle sartie deve essere controbilanciata dalla tensione degli stragli, quindi se sei ancora in tempo, regola anche questi in funzione della posizione dell'albero.

Questo procedimento lo puoi applicare per tutte i tipi di sartie, partendo dal basso per poi risalire. Per il fissaggio delle griselle, invece, ti consiglio di partire dall'alto verso il basso per evitare di deformare l'andamento del sartiame. Le linee delle griselle devono essere parallele alla linea di galleggiamento, quindi non devi seguire l'insellatura della nave.

Spero di essere stato utile, se hai qualche altro dubbio posta pure!
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Vecchio 14-08-07, 12:32 PM   #19
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Ciao Redhawk, io sarei interessato alla costruzione della scialuppa della Santa Maria, puoi postare qualche suggerimento su come hai fatto?
Visto che ci sono ho un'altra domandina; che vernice hai usato per il modello?
Grazie
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Vecchio 18-08-07, 03:37 PM   #20
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Ciao Viincent
scusami per il ritardo ma ero in tutt'altre faccende affaccendato e non potevo accedere ad internet, ma ora sono tornato definitivamente a casa.
Per la scialuppa puoi guardare questo link che è quello che mi ha ispirato

http://gabierschimeriques.free.fr/mo...mbarcation.htm

La vernice usata l'ho comprata in un ferramenta e ho richiesto un prodotto per lucidare il legno; al momento mi sfugge il nome commerciale, ma penso che puoi trovare tranquillamente qualcosa di analogo (al limite controllo oggi e stasera riposto).

edit: ho usato una "vernice trasparente per legno ad effetto brillante", il nome è legnolux.

Se hai qualche problemino o qualche richiesta più specifica puoi sempre ripostare qui.
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Vecchio 19-08-07, 12:33 PM   #21
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Altra puntata del wip: le manovre dormienti.

La corretta sequenza per la costruzione di queste manovre è: sartie, paterazzi e stragli.
Tuttavia i piani riportano un ordine diverso, cioè stragli e sartie (i paterazzi non erano ancora usati sulle navi dell'epoca) quindi ho seguito quanto riportato nelle istruzioni.

Piccola nota per chi fosse interessato a questo kit: le istruzioni per la realizzazione di tutte le manovre sono quasi inesistenti, le figure mi sembrano pochine anche se abbastanza chiare, in definitiva la amati poteva fare un lavoro migliore su questa parte. Sono quasi certo che chi si avvicina a quest'hobby per la prima volta potrebbe avere più di qualche difficoltà nell'eseguire questa parte del montaggio secondo i piani.

Scusatemi la divagazione, ora torniamo alla nave

Come dicevo ho iniziato con la realizzazione degli stragli. Dopo aver preso le misure opportune sul modello, ho realizzato le legature a parte, in modo da poter regolare la tensione delle manovre dopo l'installazione delle sartie. Il procedimento si può intuire da questa foto, che mostra lo straglio di mezzana



Se guardate con attenzione, si intravede anche lo straglio di maestra penzolare dall'albero, proprio perchè lo tenderò dopo le sartie. Analoga situazione per lo straglio di trinchetto, cioè la manovra è allentata



anche qui si vede la seconda parte dello straglio di maestra ai piedi dell'albero di trinchetto. A questo punto ho realizzato tutte le sartie di maestra. Il procedimento usato è sempre lo stesso: prendo le misure sul modello, faccio le legature a parte (è più facile lavorare sul tavolo) in modo da poterle tendere e allungare successivamente a piacimento. Si vede bene da questa foto tutto il groviglio di cavi risultante



Le pinzette sono un accorgimento necessario a trattenere i cavi, in modo da non creare impiccio nelle operazioni successive. A questo punto ho inserito le bigotte alle estremità delle sartie, ho fissato la lunghezza delle manovre e ho teso sia le sartie che lo straglio di maestra. Il risultato è questo



Quindi ho iniziato il lavoro più noioso in assoluto nella costruzione di un modello navale: la costruzione delle griselle. Penso di aver annodato più o meno 350 nodi parlati e ci ho messo un bel po' di tempo. Il mio consiglio in questo caso è di munirsi di una radio o di altro mezzo di intrattenimento musicale per alleggerire il lavoro
Dopo aver terminato le griselle ho incollato la coffa e ho teso le sartie di gabbia di maestra



Eccovi un dettaglio della parte di gabbia di maestra



Successivamente sono passato all'albero di trinchetto



dalla foto precedente si vede bene anche la legatura fatta per tendere lo straglio di maestra. Procedimento analogo anche a poppa sull'albero di mezzana



e questa è una vista complessiva della nave come è attualmente, dopo la realizzazione delle manovre dormienti



Da oggi passo ai pennoni e alle vele, ma poichè da domani ricomincio a studiare penso che ci vorrà un bel po' di tempo prima di postare un nuovo aggiornamento...
Sono cmq a vostra completa disposizione come al solito e se postate sarò contento di rispondervi

Alla prossima
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Vecchio 19-08-07, 09:44 PM   #22
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che spettacolo sta venendo bellissima!!! il tuo lavoro mi stimola ad iniziarne una!!! fa conto nel lontano 1991 mio padre mi regalo' una bounthy iniziai con la scocca ma poi tutto fermo... ma... mi sta aspettando!!!! ancora complimenti luigi.
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Vecchio 19-08-07, 11:07 PM   #23
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Grazie mille per i complimenti

Sarei molto felice se questo wip contribuisse ad avvicinare (o a riavvicinare ) qualcuno al navale.

Se decidi di riprendere sai dove postare!
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Vecchio 20-08-07, 07:01 PM   #24
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luigi ottimo lavoro, c'è tanto da imparare! ti sarebbe possibile postare qualche ingrandimento delle foto riguardo alla costruzione delle manovre e magari fornire qualche dettaglio in più sulla loro realizzazione (parlo per i niubbi come me) ? grazie mille e ancora complimenti
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Vecchio 21-08-07, 12:23 PM   #25
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Grazie mille Redhawk per le tue preziose istruzioni e complimentoni per il tuo lavoro
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Vecchio 21-08-07, 05:07 PM   #26
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Ringrazio tutti per i complimenti!

Proverò a sintetizzare nelle prossime righe quello che ho imparato con un po’ di pratica (due navi è veramente poco…) e un po’ di letture.

Il procedimento per costruire le manovre dormienti può essere schematizzato nei seguenti passi, che cercherò di approfondire relativamente alla S. Maria :
- misurazione della lunghezza
- realizzazione
- montaggio sul modello e tensione

Come prima cosa si deve conoscere la lunghezza della manovra, cosa che si può fare prendendo un filo e tendendolo tra le due estremità che lo ospiteranno. Il filo può essere tagliato della lunghezza misurata più un margine di qualche centimetro per ciascuna estremità.

Sebbene la realizzazione possa variare secondo il tipo di manovra, c’è la costante della presenza delle gasse, cioè degli “occhi” che si vedono ad una o a tutte le estremità della manovra. Generalmente ci sono due modi per realizzare una gassa: con legatura piana o ad impiombatura. Data la scala, l’impiombatura è fuori discussione, tant’è che sul mio modellino ho realizzato esclusivamente legature piane. Un modo per fare queste legature è illustrato qui



Le sartie che ho dovuto realizzare per la S. Maria sono tutte doppie, dato che sono in numero pari, quindi devono essere realizzate così



Una volta fatte tutte le legature per una sartia (due alle estremità per le bigotte e una al centro per inserire la sartia sull’albero) la manovra può essere messa al suo posto. Le sartie vanno incappellate all’albero alternativamente a destra e a sinistra. Purtroppo ho già incollato la coffa, quindi non posso fotografare più da vicino i dettagli, però se guardate questa foto e la ingrandite al massimo si vede abbastanza bene quel che ho fatto



Una volta alloggiate le sartie si può stringere la legatura centrale finché l’ampiezza della gassa non è soddisfacente e quindi si può incollare. A questo punto si può passare alle estremità inferiori che vanno regolate in modo che le bigotte si vengano a trovare sullo stesso livello, parallelo alla linea di galleggiamento. Per trovare la lunghezza giusta basta fare qualche prova tendendo con le dita la sartia, in modo che si venga a trovare nella posizione giusta, e tirando il capo del filo non ancora fissato. Quindi anche le estremità inferiori possono essere incollate con la relativa bigotta e la sartia può essere tesa. Mi sono reso conto che, per ogni gruppo di sartie, conviene partire da poppa e procedere verso prua per ottenere una tensione uniforme. Facendo al contrario succede che le sartie verso prua sono meno tese di quelle verso poppa e l’effetto non è un granché.
Dopo aver teso la prima sartia, per regolarsi sul livellamento delle bigotte, si può fissare (anche temporaneamente) un listello di legno e usarlo come riferimento per le sartie successive.
In questo caso il compito non mi è riuscito benissimo, però la foto rende abbastanza bene l’idea di cosa dovrebbe essere fatto



Una volta tese le sartie si possono legare le griselle. Anche le griselle devono essere parallele alla linea di galleggiamento, quindi può risultare più facile la loro legatura se si parte dal basso. Tuttavia se le sartie non sono state tese bene, si rischia di deformare il corso di una di queste manovre, quindi in questo caso è preferibile partire dall’alto. La grisella può iniziare con un cappietto stretto intorno ad una delle sartie più esterne (è indifferente se quella verso poppa o verso prua) per poi essere legata con un nodo parlato intorno a ciascuna delle sartie intermedie; infine si può annodare ancora un cappietto per terminare la grisella.

Per quanto riguarda gli stragli, questi non sono altro che dei fili con delle gasse alle estremità, quindi il procedimento usato è lo stesso (misurazione, legatura, regolazione e tensione). Un particolare in più sulla legatura dello straglio di maestra:




che è stato realizzato adattando questo schema



Scusatemi se le foto sono un po’ sfocate, ma la macchina aveva le batterie scariche e meglio non sono riuscito a fare.

Spero cmq di essere stato chiaro, ovviamente se c’è qualcosa che non è comprensibile o qualche altro dettaglio che volete conoscere siete invitati a postare!
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Ultima modifica di redhawk; 02-05-08 a 01:34 PM
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Vecchio 23-08-07, 06:35 PM   #27
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Ciao Luigi, complimenti a prescindere, come diceva Totò, solo per il fatto che stai costruendo un modello, bravo! Sopro solo ora il tuo cantiere, per cui provo a fare delle osservazioni partendo dall'inizio, consapevole di essere in ritardo, magari saranno utili per il prossimo lavoro. Dalle tue foto noto che il fasciame non è posato in maniera corretta, con i listelli della parte inferiore dello scafo (opera viva) che intersecano brutalmente quelli sulle fiancate (opera morta). nella realtà nessuna imbarcazione è costruita così, perchè sarebbe troppo debole. Il metodo corretto consiste nel "rastremare", cioè ridurre in larghezza, i listelli man mano che procedi da centro nave verso prua e poppa; questo perchè le ordinate alle estremità devono 'ospitare' un egual numero di listelli, pur essendo di raggio minore rispetto a quelle a centro nave. E' un procedimento laborioso, ma essenziale per la correttezza dello scafo. Ciao,
Francis Drake
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Vecchio 23-08-07, 06:41 PM   #28
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..gran bel lavoro, veramenrte un gran bel lavoro....
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Vecchio 23-08-07, 07:03 PM   #29
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Benvenuto sul forum Sir Drake!

Ti ringrazio per l'osservazione e (vi ringrazio) per i complimenti. All'epoca non avevo ancora appreso diverse cose che metterò in pratica nella prossima costruzione. In realtà quanto mi scrivi non mi suona nuovo, anzi è un principio che ho sempre applicato. Il fatto è che lo scafo della nave è troppo panciuto, quindi la rastrematura avrebbe ridotto i listelli a prua ad un niente. In realtà, sempre per motivi di robustezza, la rastrematura dei listelli dovrebbe essere fatta al massimo fino alla metà dell'ampiezza del listello stesso (nel mio caso al max di 2 mm). Probabilmente mi sarebbe servita una rastrematura a zero Quello che avrei potuto fare (oltre alla brutale soluzione di mettere i listelli dritto-per-dritto, come tu hai giustamente notato) era rastremare e sagomare i listelli in modo da seguire l'insellatura della nave, ma qualche mese fa non conoscevo ancora questi dettagli
Ci sono tanti accorgimenti appresi durante la costruzione della s.maria che voglio usare per il prossimo modello e sicuramente molti di questi riguardano la costruzione dello scafo.

Ti ringrazio ancora per la "critica" (quando sono costruttive servono sempre e la tua lo era)

a presto
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Luigi Falco

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Vecchio 24-08-07, 10:42 AM   #30
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Ciao Luigi, grazie per la risposta alle mie osservazioni. le navi molto panciute come la S.M. in effetti pongono dei problemi, quando si tratta di rastremare i listelli del fasciame, per i motivi ai quali tu hai già accennato: si finisce con l'avere dei listelli quasi a punta, a prua. Sono comunque gli stessi problemi che avevano i maestri d'ascia, quindi se li avevano risolti loro, dovremmo riuscire a farlo anche noi. Per prima cosa, possiamo dire che la regola che non si rastrema sotto la metà della larghezza vale fino ad un certo punto, ho visto qualche barca vera che sfuggiva a questa norma, sia pure non di molto. una regola per trovare lo spessore giusto del listello in corrispondenza di ogni ordinata è questa: prendi l'ordinata maggiore e misura con un metro morbido, tipo quelli dei sarti, la circonferenza della mezza ordinata, dalla chiglia al ponte. dividi per la larghezza dei listelli e ottieni quindi il numero dei listelli che servono per coprire l'ordinata maggiore. Poi misura la semicirconferenza delle altre ordinate e dividila per il numero dei listelli: ottieni la larghezza del listello ordinata per ordinata. Altro metodo: man mano che posi i listelli, partendo dal ponte, guarda il modello da prua e fa in modo che il listello formi sempre un angolo di 90 gradi con ogni ordinata, visto da davanti.
Nel caso la pancia della nave sia proprio troppo grande, si può ricorrrere ad un metodo usato anche nella realtà: si usano dei listelli più corti della lunghezza totale, che partono dopo una o due ordinate da poppa e finiscono prima di arrivare a prua, si chiamano "stealer", "ladri", perchè rubano spazio...se vuoi, posso cercare delle figure che indicano come si applicano correttamente. Ciao,
FD
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