[Gunpla] Bandai 1/100 MS-06F Zaku II

[Claudio Trabalzi]

Ciao!
Come da intenzioni, prima d'affrontare lo Zephyranthes in 1/60, mi faccio un po' le ossa con un altro Gunpla.
Il modello prescelto è uno Zaku (o Zak, per chi ricorda il doppiaggio originale)
La scala è Master Grade nella classificazione Bandai, quindi 1/100.
Dovrebbe essere un Gunpla già evoluto con un bel telaio interno (inner frame) e un buon livello di dettaglio.
E' in versione 2.0

Non ho il proposito di fare un "bel modello" ma, invece, di sperimentare tutte quelle tecniche che ho intenzione di utilizzare con il modellone di cui sopra.
Il progetto prevede quindi:
- montaggio "tradizionale" con colla e se necessario, stucco
- uso degli Alclad per l'inner frame
- panel lining o panel scribing, che dir si voglia, per aggiungere pannellature di dettaglio
- scratchbuilding di nuove parti aggiuntive usando le pla-plates (o plasticards)
- aggiunta di metal detail parts (questo vediamo se sarà possibile, in quanto difficilmente reperibili)
- decals autoprodotte
Direi che di carne al fuoco ce n'è tanta....
Ripeto, il mio focus non è sul risultato finale di questo progetto, ma la preparazione del prossimo.
Inizio con la body unit, come da istruzioni e parto col dare il primer specifico per l'Alclad (ALC305).
Per chi non lo sapesse, si tratta di un primer nero lucido.
Vengo facilitato molto dal fatto che è prediluito.
Uso pressione a 1 - 1,5 bar e distanza piuttosto breve

Il primer mi sembra finissimo: i dettagli ci sono ancora tutti e non mi sembra d'aver perso nulla.
Proseguo con l'Alclad vero e proprio.
Ho scelto dark alluminium (ALC103)
Anche in questo caso, la vernice è prediluita e sembra sia finissima.
Questo il risultato

Vado avanti nel colorare le varie parti della body unit aggiungendo alcuni dettagli con i colori metallici Tamiya

Frattanto che aspetto che asciughi tutto per bene, inizio col montaggio delle arm units:

incluse le mani con le dita mobili (per altro, bellissime)

Per questa sessione è tutto!
Alla prossima!

[Rob72]

Io ci sono e ti seguo. Interessante il primer nero lucido per alcalad. Lo cercherò

stay tuned

[MrGrady]

Evvai, iniziano le lezioni...ci sono anche io.

[Claudio Trabalzi]

Originariamente inviata da MrGrady

Evvai, iniziano le lezioni...ci sono anche io.

Per carità! Che lezioni? Io per primo devo far esperienza!

[Hook]

Seguo anche io!
Ho la versione RG (Quindi 1/144) 1.0 dello stesso modello che aspetta... "Qualcosa" (A dir poco! ) dalla tua esperienza imparerò anch'io!


Hook

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[bruno]

Originariamente inviata da Rob72

Io ci sono e ti seguo. Interessante il primer nero lucido per alcalad. Lo cercherò

stay tuned

Il nero lucido A SMALTO è essenziale per gli Alclad, ma va bene un qualsiasi smalto purchè la finitura sia perfetto senza ombra di buccia d'arancia..

[Claudio Trabalzi]

Ciao!
Sono stato off line per un pò, ma il modello, seppur lentamente, è progredito.
Ho proseguito con la colorazione ed il montaggio dell'inner frame:
- arm unit

- leg unit

- body unit


Si vedranno tutti questi dettagli che sto realizzando?
No, perché verranno, in gran parte, coperti dalla corazza.
Le uniche cose che si vedranno, alla fine, saranno le articolazioni.
Però questo Zaku mi serve per fare esperienza prima di cimentarmi con il PG in 1/60 dove, invece, il telaio e le apparecchiature interne saranno visibili tramite la moltitudine di pannelli apribili.

Inoltre, mi sono cimentato in alcune tecniche:
- panel scribing per incrementare il numero delle panel lines presenti sul modello
- scratchbuilding per aggiungere o modificare alcune parti del modello.

Partiamo con il panel scribing.
Esistono diversi tutorial su internet ed il metodo più comunemente usato prevede di disegnare a matita le linee da realizzare direttamente sul pezzo

dopodiché, con l'aiuto di ritagli di Dymo Tape che devono far da guida "rigida", si tracciano le panel lines con un attrezzo apposta chiamato "scriber".

Per chi non lo sapesse il Dymo Tape non è altro che il nastro per le etichettatrici.

Non è una tecnica facile per diversi motivi:
- bisogna essere precisi nel prendere le misure per riprodurre gli schemi fra pezzi simmetrici
- è necessario armarsi di santa pazienza nel tagliare le varie guide Dymo
- lo scriber è molto affilato e non è necessario usare "forza" per incidere
- ho dovuto disciplinarmi a contare il numero di passate per realizzare linee della stessa profondità
Il rischio di far porcherie per la fretta o l'imprecisione è alto.
Per esempio, sullo scudo dello Zaku ho realizzato una serie di linee ed alcune sono venute storte ed imprecise: ho dovuto stuccarle per farle sparire.

Per adesso mi fermo qui.
Nel prossimo post, condividerò ciò che ho imparato riguardo allo scratchbuilding.
Ciao!

[Hook]

Bene bene!
Quello fatto mi sembra proprio buono, avanti così!

Hook

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[Claudio Trabalzi]

Ciao,
riprendo un attimo il discorso scribing per allegarvi la foto di un errore

vedete come, nonostante il dymo tape, la panel line orizzontale non sia venuta bella dritta.
I tutorial su Youtube, a volte danno l'impressione che lo scribing sia una tecnica facile: probabilmente lo diventa dopo aver fatto un bel pò di pratica.

Veniamo allo scratchbuilding, ovvero l'aggiunta di pannelli o la modifica di parti del modello, usando la plasticard.
Anche in questo campo c'è profusione di tutorials (soprattutto stranieri).
Condivido con voi quello che fin'ora ho imparato.
Intanto, tagliare la plasticard più spessa non è facile.
Il metodo migliore che ho sperimentato è quello di usare lo scriber per incidere una linea di rottura.
Bisogna incidere in profondità aiutandosi con un righello e poi piegare fino a spezzare la parte che serve. Consiglio di non sprecare i bordi originali del foglio di plasticard in modo da avere un lato certamente dritto.
Nel mio caso, ho voluto provare ad aggiungere delle piastre alla corazza pettorale, quindi ne ho disegnata una

l'ho ritagliata

per sovrapposizione ne ho ricavata un'altra, l'ho incollata alla prima con appena una punta di colla, dopodiché ho carteggiato e limato per farle diventare identiche

quindi le ho staccate

A questo punto, la parte facile: le ho incollate sui pezzi da modificare


Forse vi sarete accorti che ho fatto un errore madornale: ho colorato i pezzi prima di iniziare queste modifiche.
Non fatelo!
Ovviamente, il colore impedisce una presa ben salda ed inoltre sciogliendosi, provoca un bel porcaio.
Sempre con l'intento di fare esperienza mi sono dedicato anche ad altri pezzi



Oh! Dimenticavo.
Nel frattempo ho quasi finito l'inner frame

Ciao! Ciao!

[Red Max]

Wow.. Molto bello l'inner frame e le personalizzazioni. Il panel scribing è una bestia nera, c'è tanto lavoro e già solo il tentarci è da apprezzare, c'ho sbattuto il grugno diverse volte. Ho trovato un buon compromesso usando la latta che fisso con il nastro e poi un cutter affilato che semplicemente poggio sulla superficie senza fare pressione, lo passo un tot di volte fino a che non ho un invito pulito per lo scriber che uso allo stesso modo. Comunque sono un lavoraccio da fare quindi hai il mio massimo rispetto e il risultato puo' sempre essere migliorato con lo stucco. Ancora complimenti per il lavorone che stai facendo.

[Claudio Trabalzi]

Originariamente inviata da Red Max

Wow.. Molto bello l'inner frame e le personalizzazioni. Il panel scribing è una bestia nera, c'è tanto lavoro e già solo il tentarci è da apprezzare, c'ho sbattuto il grugno diverse volte. Ho trovato un buon compromesso usando la latta che fisso con il nastro e poi un cutter affilato che semplicemente poggio sulla superficie senza fare pressione, lo passo un tot di volte fino a che non ho un invito pulito per lo scriber che uso allo stesso modo. Comunque sono un lavoraccio da fare quindi hai il mio massimo rispetto e il risultato puo' sempre essere migliorato con lo stucco. Ancora complimenti per il lavorone che stai facendo.

Latta? Intereressante!
Ma quella delle lattine?
Oppure hai preso qualcos'altro?

[Red Max]

quella di quelle piccole cere tonde che di solito si mettono nei bicchieri di cui uso il bordo esterno. All ikea con pochi euro ti porti via una busta intera. Sono facili da tagliare e portare a filo al contrario della lattina che è più resistente. In commercio esistono anche dime pieghevoli in alluminio ma le ho sempre trovate troppo grandi per quello che serviva (io però faccio prevalentemente scale piccole). La latta è anche ribattuta nel bordo e quindi eviti che il cutter si mangi anche quella a lungo andare. certo comunque non è acciaio bisogna comunque andarci cauti.


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[sandro67]

lo scriber lo usiamo un po' tutti,anche facendo auto,comunque hai fatto bene a spiegare come incidere con lo scriber...c'è sempre chi non sa che sia o non ci abbia ancora provato.


Il "telaio" è molto bello,rende bene,per quel che ne posso capire io...

[Claudio Trabalzi]

Originariamente inviata da Red Max

quella di quelle piccole cere tonde che di solito si mettono nei bicchieri di cui uso il bordo esterno. All ikea con pochi euro ti porti via una busta intera. Sono facili da tagliare e portare a filo al contrario della lattina che è più resistente. In commercio esistono anche dime pieghevoli in alluminio ma le ho sempre trovate troppo grandi per quello che serviva (io però faccio prevalentemente scale piccole). La latta è anche ribattuta nel bordo e quindi eviti che il cutter si mangi anche quella a lungo andare. certo comunque non è acciaio bisogna comunque andarci cauti.Allegato 274233Allegato 274234


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Grazie! Soluzione interessante e originale: ci proverò!

[Claudio Trabalzi]

Originariamente inviata da sandro67

lo scriber lo usiamo un po' tutti,anche facendo auto,comunque hai fatto bene a spiegare come incidere con lo scriber...c'è sempre chi non sa che sia o non ci abbia ancora provato.


Il "telaio" è molto bello,rende bene,per quel che ne posso capire io...

Grazie Sandro!
Tante tecniche che sto usando sono una novità per me e volevo condividerle! ;-)