Saettia Genovese - le origini

[Gicci70]

....certo che non si può mancare per qualche giorno....
per intanto mi sono "abbonato" al topo....poi con calma me lo studierò dall'inizio!!!
L'occhiatina veloce che vi ho dato promette argomenti moooolto interessanti....
Grazie Madama!!!

[francisdrake]

Ciao, una nota a proposito della timoneria e piu’ in generale sulla manualistica: I testi di modellismo navale e simili che troviamo in giro devono necessariamente ragionare in base a categorie basate su epoca e nazione, British, Continental, 1600-1615 ecc., per cercare di mettere un minimo d’ordine in una materia altrimenti difficilmente gestibile. Questo ha un po’ di senso per le marinerie degli stati dei quali ci sono arrivati documenti d’ammiragliato, per di piu’ con l’ulteriore limitazione del naviglio militare o dei mercantili di un certo peso, che erano in qualche modo classificati. La saettia appartiene al naviglio mercantile minore di un’area molto limitata, si parla del Tirreno e del Mar Ligure, che era sottoposto a rigidi contratti di costruzione per le strutture principali, ma non era classificato per dettagli come il timone. A questo bisogna aggiungere che le imbarcazioni minori, tradizionali, erano e sono tutt’ora dei dinosauri del mare, con un’evoluzione lentissima rispetto alle grandi navi: nel nostro caso, considera che Dante cita la saettia nella Divina Commedia, siamo quindi nel ‘300, mentre se ne trova ancora traccia come unita’ di appoggio e scorta nella marina napoletana del ‘700. Di soluzioni non propriamente “all’ultimo grido” ce ne dovevano essere diverse…secondo la ricostruzione di V.I., il timoniere ha una postazione ribassata, simile a quella dei galeoni, con la sola testa sporgente rispetto al cassero; se provi anche virtualmente a creare un vano di questo tipo, ti rendi conto che la cabina di poppa diventa una “C” di pochi cm di larghezza, del tutto inutile. Inoltre il povero timoniere si ritrova in mano una barra che potrebbe tornare buona per un laser, un po’ meno per un tre alberi di 25 m. Io ho posto il timoniere in piedi sul cassero, ottenendo cosi’ una cabina di poppa decente e leve piu’ lunghe per il timone. Inoltre, se osservi il disegno delle finestre di poppa, ti puoi rendere conto delle misure errate dello specchio nel complesso e dell’errato arrangiamento di tutti I particolari: in sostanza, le finestre vengono ad altezza ginocchio, molto poco utili. Da’ un’occhiata alle foto del mio modello, in cui si vede una forma di questa zona molto diversa. Ciao
FD

[madamalouise]

Caro Sir Francis, per curiosità ho anticipato il disegno della zona poppiera.
SCAPOCCIATA! Ma... ma.... ma..... Non è possibile nella cabina del capitano ci si sta solo in ginocchio
Eppure il disegno prevede realmente un incavo nella zona della leva del timone, non ci sono dubbi. Chissà da quale natante Della Barba ha estrapolato quella soluzione?

Ma CALMA. Prima di passare alle disavventure poppiere, termino l'illustrazione dei passaggi per disegnare le ordinate.

Avevo sospeso sulla fila di punti che costituisce un tracciato.
Fino a questo stadio il tracciato è un oggetto OLE: può essere scalato a piacere senza perdere risoluzione.
Per convertirlo in disegno, si usa il comando "traccia tracciato" evocato con click destro del mouse (foto 1)

[madamalouise]

A questo punto, il computer chiede quale strumento richiamare per tracciare la linea.
Io scelgo "pennello", che avevo già impostato su uno spessore di 3 pixel. La risoluzione del lavoro, non dimenticatelo, è 300 dpi. Lo spessore e la finezza del segno sono molto influenzati dalla risoluzione che si sta adottando.

La risoluzione è un punto dolente... più è alta più "mangia" risorse al computer. Questa a 300 dpi la chiamerei un ragionevole compromesso tra computer troppo lento e disegno troppo rozzo

[madamalouise]

... e veniamo alla poppa della Saettia.

L'interpretazione di Francisdrake è molto più vicina ai disegni di Dummer, mentre Della Barba si discosta, forse estrapolando da qualche altro natante che non conosco.

Certo però che questa visione con i giardinetti sporgenti, che sembra sottratta di sana pianta ad uno sloop o ad una fregata, rafforza l'aspetto stranamente ibrido della Saettia. Al momento ai miei occhi è un incrocio tra una Polacca e un Pinco, con suggestioni da natanti di ben maggiore tonnellaggio. E la grazia che nonostante tutto possiede mi fa decidere per la versione Della Barba.

Vele Italiane non riporta lo specchio di poppa, né l'ultimo quinto. Per cui riprendo il disegno a disposizione sul web.
Aumento la risoluzione a 300 dpi, lo riporto nella tavola di lavoro, e lo scalo per adattarlo al progetto.

[madamalouise]

cerco di elaborarlo un pochino per ricostruire le parti mancanti

[madamalouise]

...e riporto le bozze dello specchio di poppa + quinto 22 (tratti dal disegno on line), e del quinto 21 (tratto da Vele Italiane)

[francisdrake]

In effetti ii mio punto di partenza per ricostruire la poppa e’ stata la vista laterale realizzata da Dummer, unitamente ad una stampa in cui si vedono saettie da diversi angoli. Nella vista laterale compare una finestra circondata da una vistosa cornice, secondo gli usi dell’epoca, per cui ho scartato l’ipotesi della classica bottiglia a sbalzo, anche per una questione di dimensioni, visto che infilarci dentro qualcuno non sarebbe stato tanto semplice…anche se comunque possibile, purche’ ben ranicchiato. Il problema successivo e’ stato l’allineamento delle finestre di poppa alla stessa altezza di quella al giardinetto, perche’ con lo schema Bellabarba venivano posizionate molto piu’ in basso, vicino alle assi del ponte. Dopo vari scervellamenti, mi e’ venuta in soccorso la vista in navigazione, in cui le finestre al giardinetto e a poppa sono allineate ed inoltre la forma dello specchio sembra piu’ squadrata, anche perche’ ci sono altri elementi che rompono le scatole: si tratta delle due misteriose finestrelle che sporgono dal cassero, che alzano ulteriormente la parte che lo specchio e le sue decorazioni devono andare a coprire; anche per questo motivo l’arcaccia squadrata si presta meglio di quella tondeggiante, perche’ si puo’ alzare senza problemi. La funzione delle finestrelle non e’ chiarissima, viene da pensare ad una postazione privilegiata per il pilota, mentre il povero timoniere si beccava acqua e vento a volonta’. L’ipotesi dell’arcaccia tonda e delle bottiglie resta comunque intrigante, magari nella variante di false bottiglie, viste le ridotte dimensioni, tipo quelle della Belle o la Salamandre, per capirci. Se posso permettermi di dare un consiglio, una linea guida, cerca di tenere sempre presente le dimensioni dei vani che ottieni, perche’ la saettia sembra piu’ grande di quello che era, un po’ come la gia’ citata Belle; a questo scopo puo’ essere utile un figurino , un omino alto 1,60 – 1,70 in scala, da inserire nei disegni per verificare che il tutto abbia senso. A presto,
FD

[madamalouise]

Ciao Sir Francis e ciao a tutti!
Eccomi di ritorno dopo una lunghissima assenza, ma non sono rimasta ferma... E vedo che neanche voi lo siete stati. Avrò qualcosa come una cinquantina di threads da leggere SIETE FRENETICI lasciatevelo dire

Come accennavo non sono rimasta ferma... Ho deciso di scindere il progetto in due:
1 - SAETTIONE ALLA FRANCISDRAKE, che ha il pregio di essere più rustico, più aderente al materiale originale, e in definitiva più credibile.
Anche se sto seguendo i piani DellaBarba non ho saputo resistere ad impostare anche una versione più vicina allo spirito di Sir Francis, le cui delucidazioni mi sono preziose (decisamente, guardare i threads è bello ma per rendersi effettivamente conto di quello che c'è dietro bisogna ricalcare le orme... come mi è capitato di fare proprio con la Saettia)
2 - SAETTIA DELLABARBA/FISSORE, il modello che sto portando in realizzazione, e a cui si riferiscono le prossime immagini.
Proprio così, le vacanze sono state fruttuose e sono lieta di presentarvi LA SAETTIA, in una versione di prova in umile compensato di pioppo

[madamalouise]

Contrariamente alla regola che vuole ogni scarafone sia bello a mamma soja, ogni volta che guardo questa struttura di prova mi viene da fare autocritica.
In linea generale noto i seguenti errori da non ripetere:
- E' RIDONDANTE. Nonostante abbia dimezzato il numero di quinti previsti dal disegno (23 contro 46), per essere un modello ordinate&fasciame ha un tantino troppe ordinate. Alcune non servono a definire il profilo dello scafo e si potrebbero tranquillamente eliminare. Ad occhio e croce, una versione progettata bene potrebbe essere formata da sole chiglia e 15 ordinate.
- E' FRAGILE. La sezione centrale è occupata da una stiva realistica, per cui le ordinate sono esili e parecchio "scomode" da allineare correttamente. Al momento il modello è solo montato, non incollato, e quando lo incollerò saranno dolori.
Decisamente Sir Francis ha fatto meglio quando ha predisposto chiglia e ordinate con adeguati punti di rottura, per provvedere ad uno svuotamento successivo alla posa del fasciame.

Reinserisco qui una delle foto precedenti, per mostrare il punto in cui sto lavorando in questo preciso istante:
l'ordinata 23 (ultima a destra) è appena in abbozzo. La 22 è risultata parecchio errata nella parte superiore. Sto realizzando, tra chiglia e ordinate, il vano per consentire il passaggio della barra del timone. Conoscete la mia mania per i dettagli funzionanti... non potevo lasciar perdere il timone . Le ordinate 21 e 22 mostrano già questo vano, mentre l'ordinata 23 e la chiglia devono essere ancora modificate

[madamalouise]

Richiamo anche le due viste da prua e da poppa per evidenziare i gravi disallineamenti causati dalla cattiva qualità del materiale.
Come dicevo, questa è una versione di prova realizzata con materiali di recupero (tavole di pioppo che giacevano in fondo alla cantina). Mi serve per vedere se i vari pezzi si incastrano tra loro secondo logica, per correggere errori e dimenticanze. Ma, se FORSE le ordinate potrebbero anche essere lasciate in pioppo, la falsa chiglia sicuramente no.
Anche se in definitiva volevo tagliar via la parte a vista dopo la posa del primo e del secondo fasciame, sostituendola con una chiglia in noce, il pioppo è materiale troppo scadente per garantire la qualità del lavoro. Meglio faticare a togliere col Dremel del durissimo compensato di betulla, che ritrovarsi lo scafo a banana!

[Oskar94]

Complimenti! Nonostante gli errori che hai messo in evidenza mi sembra comunque un buon lavoro...
Il fasciame che dimensioni avrà?

Per caso hai un immagine a colori dello specchio di poppa della Bellona?

[paolone110]

Ciao Madame,
che spessori hai usato per ordinate e chiglia??

Bellabarba, nei suoi disegni, mostra i quinti accoppiati 2 a 2, col secondo che termina a filo ponte e il primo che prosegue fino al capodibanda, potresti usare la stessa teoria per irrobustire la stiva svuotata raddoppiando di conseguenza gli spessori...

Ciao,
Paolo

P.S.: ovviamente complimenti per l'ottimo lavoro...

[madamalouise]

Originariamente inviata da Oskar94

Complimenti! Nonostante gli errori che hai messo in evidenza mi sembra comunque un buon lavoro...
Il fasciame che dimensioni avrà?

Per caso hai un immagine a colori dello specchio di poppa della Bellona?

Il fasciame della Saettia sarà di 2 mm di spessore (5 nella zona stiva)

Non so se questa può servire... è il Bellona della Shipyard, molto fedele al modello "coppered" del National Maritime Museum. (c'è anche un modello "framed" ma la sua poppa è incompleta)

[madamalouise]

Originariamente inviata da paolone110

Ciao Madame,
che spessori hai usato per ordinate e chiglia??

Bellabarba, nei suoi disegni, mostra i quinti accoppiati 2 a 2, col secondo che termina a filo ponte e il primo che prosegue fino al capodibanda, potresti usare la stessa teoria per irrobustire la stiva svuotata raddoppiando di conseguenza gli spessori...

Ciao,
Paolo

P.S.: ovviamente complimenti per l'ottimo lavoro...

Ciao grazie a voi per i complimenti... cercherò di raffinare il modello per meritarmeli

Lo spessore di falsa chiglia e ordinate è 4 mm, perfetto per il compensato di betulla (praticamente ci ho costruito tutta l'ossatura del Bellona), molto meno perfetto per il compensato in pioppo...

GLABB... proprio quando avevo dimezzato i quinti? Beh, Paolo non ci ho provato ma mi sembra più adatto il metodo di Francis Drake. Proxy posterò il disegno della falsa chiglia per la Saettia " versione Francisdrake" con lo schema dei punti di rottura.

per questa Saettia "versione DellaBarba" stasera ho lavorato alla correzione della penultima ordinata (n°22). A sinistra com'era; a destra com'è adesso.

...e ora vi saluto, per stasera niente più modellismo, devo vedere l'ultima puntata di "X FILES"... Saranno anni che desidero sapere come va a finire...
Ciao a tutti a presto!