Nero d'Inferno
Il vecchio Nero d'Inferno che si fabbricava trenta e più anni fa (il prodotto risale al 1903), concepito per la tintura di cuoio e pellami, è diverso da quello che si fabbrica attualmente (che non contiene anilina) ma che, a detta degli esperti del settore, sembra tingere meno.
La vecchia formula era a base di alcool etilico denaturato (il comunissimo alcool) in cui si faceva sciogliere una polvere colorante chiamata Nigrosina all'Alcool. Per facilitare la solubilità della Nigrosina si aggiungeva Olio di Anilina, sostanza tossica per ingestione, per inalazione e persino per contatto specie se prolungato e quindi da maneggiare con cautela. Frequentemente si verificavano casi di intossicazione per il solo fatto che le scarpe così tinte venivano calzate senza che il prodotto fosse completamente asciutto (dovevano passare almeno 24 ore).
Non ricordo più le dosi ed occorre andare per tentativi cercando di bilanciare la quantità di olio di anilina rispetto all'alcool: un eccesso di anilina rende la tintura troppo oleosa, poco penetrante e scarsamente essiccante. Una dose troppo scarsa viceversa non consente lo scioglimento della Nigrosina in quantità sufficiente. Per iniziare partirei con una percentuale del 5% di anilina calcolato sull'alcool.
I materiali sono disponibili presso i venditori di cere e materie prime per vernici
Conviene munirsi di un agitatore elettrico perchè occorrono alcune ore prima che la solubilizzazione (che deve avvenire rigorosamente a freddo pena intossicazioni da olio di anilina) sia completa.
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