PREPARAZIONE DEI PARTICOLARI. Si Prende un filo di rame, ottone (anche l'alpacca si puo' saldare a stagno), lo si piega schiacciandolo su se stesso (lasciando un'anello in alto) poi si riprendono i due lati e si curvano verso l'alto in maniera simmetrica. Così si saranno realizzati l'anello di aggancio per la cima e due lati del grappino.
Poi con filo identico si fanno due "ganci" uguali (uno solo se il grappino è a tre bracci) e li si salda a stagno sul pezzo realizzato un precedenza. Così si realizzeranno gli ulteriori bracci del grappino. Dopo la saldatura, se il grappino è a tre bracci si dovra' piegare un po' il tutto per renderlo simmetrico
Se piace con le estremità a punta (marra), con pinze a becchi piatti si schiaccia l'estremità di ogni braccio del grappino poi con una limetta ad ago si aggiusta realizzando la punta; è in questa operazione che il filo di rame è preferibile ad altri metalli. Infine si vernicia tutto. La saldatura a stagno per fare grappini è semplice ed economica, occorrendo: un saldatore, filo di stagno, pasta salda (meglio usarla anche se si acquista stagno con il flussante inserito nell'anima del filo) ed un paio di pinzette.
PREPARAZIONE ALLA SALDATURA: sgrassare bene il metallo da utilizzare. Poi si mette la pasta, si va a contatto con il saldatore col primo pezzo da saldare, ci si appoggia lo stagno; quando si scioglie lo si "spalma" sulla superficie stando attenti che non vi siano gocce od accumuli di metallo; si ripete la stessa operazione sul secondo pezzo da saldare; infine si accostano i due pezzi, li si scalda insieme col saldatore e non appena il velo di stagno presente su entrambi si scioglie, si depone il saldatore e si aspetta che lo stagno si rapprenda. Saldatura eseguita.
ALCUNI CONSIGLI. Il segreto per fare delle belle (e facili) saldature è la "pasta salda", si acquista in piccoli barattolini di plastica. Se il pezzi da saldare non sono perfettamente puliti (ad esempio ossidati), lo stagno non attacca. Se si mette un po' di pasta salda (con uno stuzzicadenti o con un pennellino) sulla parte/i da saldare, quando si appoggera' la punta del saldatore su cui si sara' fatto fondere un po' di stagno, lo stagno stesso colerà facilmente sulla parte/parti, senza fare rigonfiamenti o gocce. E' incredibile come cambia tutto, perchè la pasta salda col calore disossida e pulisce la parte quando viene scaldata.
Con questo metodo si possono tenere unite le due parti da saldare con una pinzetta di acciaio (se non è di acciaio si salderà anche lei assieme ai pezzi).
Lo stagno va bene solo per saldare ottone, alpacca e rame, non prende invece sull'acciaio.
Il flussante contenuto nel filo di stagno non è sufficente a pulire bene i pezzi e le saldature vengono un po' grossolane, mentre invece è ottimo quando si tratta di saldare componenti elettronici.
Ultima modifica di trinchetto; 13-04-11 a 07:41 PM
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