ALFA ROMEO 179 F1 G.P. D'Austria 1980 B.Giacomelli

[glr190959]

Originariamente inviata da sandro67

due domande...

-hai "spento" un pelo la fluorescenza del TS36.Per quale motivo?

-vedo diverse donalità dei loghi Marlboro,con rossi diversi...è una cosa che hai chiesto tu o nel set di Best balsa è tutto compreso?

(modello super,non si può dire altro..... )


riguardo alla faccenda del "poco interesse" devi sempre tenere conto che tu non hai mostrato il wip in corso..ma hai messo le foto del modello finito.Poi,adesso,stai facendo vedere fasi della lavorazione,un wip al contrario,per così dire.
Se tu lo avessi fatto man mano che i lavori avanzavano,avresti avuto migliaia di contatti......e centinaia di domande.

E detto questo,ritengo che un bel modellino non sia sempre proporzionale al numero di commenti che ottiene.

Ciao Sandro,
la fluorescenza del TS 36 e' stata smorzata dal Ts 8 (Italian Red) mischiato.
In quel periodo, lo sponsor tabaccaio, diversifico' la tonalita' sulle Alfa rispetto al Rosso Fluo delle McLaren.
Sono stato al Museo Biscaretti di Torino dove e' conservata una 179 B del 1981 e sovrapponendo varie prove di colore, ho trovato piu' aderente la miscela prima esposta.
Quello fotografato e' tutto il set di decals per la 179 venduto da Bestbalsakit. Non so' il motivo dell'introduzione nel set delle varie tonalita' di rosso Marlboro; ho utlizzato le decals uguali al colore da me composto.
In verita', Bestbalsakit vende anche i set per la 179 del 1979 (quella rosso Alfa) e, se non ricordo male, anche un altro set per una versione successiva.
Saluti,
Giovanni La Rosa

[glr190959]

Originariamente inviata da s_tringa

Giovanni, potresti spiegarmi la tecnica di posa e post-trattamento delle decals, sono un rozzo aeroplanaro che da qualche tempo si sta appazzionando alle quattro ruote.
Sarebbe molto apprezzato anche qualche consiglioo dritta sulla verniciatura vera e propria della carrozzeria.
grazie in anticipo
Sebastiano

Ciao Sebastiano,
le decals sono state posate con l'ausilio di ammorbidente, Micro-Sol e Micro-Set e, come scritto precedentemente, rigorosamente sopra il trasparente lucido e non sotto, come molti modellisti (ma direi piu' i collezionisti) preferiscono per l'effetto di uniformita' che il modello assume.
Io sono totalmente contrario alle decals inglobate nel trasparente perche' penso che il contrasto tra il lucido della carrozzeria e il semilucido della superfice delle decals conferisca al modello finito quella veridicita' che tanto cerchiamo nel montaggio di un kit.
Per quanto riguarda la verniciatura, questo modello ha una livrea molto complicata da realizzare e, soprattutto, la plastica rossa della Protar puo' creare non pochi inconvenienti.
Infatti, dopo aver verniciato per la prima volta la carrozzeria in Bianco Lucido, mi accorsi, dopo qualche giorno ad asciugatura avvenuta, che il rosso della plastica emergeva sulla superfice, rendendo rosato il bianco passato.
Un risultato finale che rendeva tutta la superfice della carrozzeria rosa.
Dopo essermi documentato, ho trovato che il rimedio poteva essere quello di spruzzare, ancora prima del primer, delle mani di Silver.
Avendo deciso di utilizzare i Ts Tamiya, ho adoperato il Silver (se non ricordo male il TS 30), spruzzato in due mani che provvede a isolare la plastica rossa dalla mano succesiva.
Poi, sono seguiti in ordine, il primer Bianco, il Bianco Lucido, Il Rosso miscelato e, infine il trasparente lucido, che prima della posa delle decals, ha ricevuto il trattamento di lucidatura.
Ti allego foto della fase di verniciatura.
Ciao,
Giovanni la Rosa

[zaphod]

Io guardo questo flashback-wip e rimango a bocca aperta. Non solo non gioco nello stesso campionato ma proprio un altro sport. Capolavoro.

[glr190959]

Originariamente inviata da zaphod

Io guardo questo flashback-wip e rimango a bocca aperta. Non solo non gioco nello stesso campionato ma proprio un altro sport. Capolavoro.

Grazie Zaphod, a presto con altre foto.
Sauti,
Giovanni La Rosa

[Gatto4]

Ottimo il consiglio su come fare una bella verniciatura sulla plastica rossa, grazie 1000!!!
Queste cose sono oro, il risultato è un bel colore vivo, io non sono esperto di tinte e anzi tendo a trascurare un po questo lato della finitura di un modello, ma il tuo risultato è bellissimo.
Per me quando il colore è simile all'originale e ben steso il lavoro è soddisfacente, non divento matto per trovare la tonalità identica alla macchina reale.
Non sapevo della prossima uscita della ristampa della 179, è una grande notizia vuol dire che finalmente potrò farne una, visto che i prezzi dell'originale sono inavvicinabili.
Io sarò controcorrente ma le ristampe in plastica le trovo ottime, le parti in metallo sono solo una complicazione in più durante la costruzione e quando il modello è finito, una volta in vetrina metallo o plastica sono la stessa cosa.
Anzi nelle ristampe delle Fiat la Italeri ha aggiunto le fotoincisioni che nell'originale non vorrei sbagliare ma non erano presenti.
Sulle decals sopra trasparente, come ti sei trovato con la conservazione delle stesse nel tempo.
Grazie

[glr190959]

Ciao Denis,
il problema del deterioramento nel tempo delle decals lasciate fuori dal trasparente e' , per me, un falso problema.
Infatti, presupponendo che ogni modello, una volta ultimato, trovera' la sua collocazione sotto una splendida bacheca, come e' possibile che le decals si deteriorino essendo isolate dal mondo intero ?
Quindi, a mio avviso, questa paura e' infondata e in quaran'anni di modellismo non ho mai avuto problemi di screpolature, arricciamenti, distacchi o cose del genere.
Certamente, le decals devo essere posate correttamente, senza bolle d'aria o pelucchi sotto la superfice e, al momento della posa, devono essere in ottimo stato di conservazione.
Ogni mio modello ha una sua vetrinetta, che chiaramente ha una posizione,quanto piu' possibile, ideale, lontana da caloriferi, non esposta al sole direttamente ecc.
E poi, mi e' capitato di vedere anche problemi sulle decals inglobate nel clear !
Questo tipo di finiture tutte uniformi , piacciono molto a parecchi collezionisti di 1/43 ma, a mio avviso, sono modelli molto appariscenti ma si discostano totalmente dalla realta'.
Comunque, de gustibus ......
Saluti,
Giovanni La Rosa

[Gatto4]

Originariamente inviata da glr190959

Ciao Denis,
il problema del deterioramento nel tempo delle decals lasciate fuori dal trasparente e' , per me, un falso problema.
Infatti, presupponendo che ogni modello, una volta ultimato, trovera' la sua collocazione sotto una splendida bacheca, come e' possibile che le decals si deteriorino essendo isolate dal mondo intero ?
Quindi, a mio avviso, questa paura e' infondata e in quaran'anni di modellismo non ho mai avuto problemi di screpolature, arricciamenti, distacchi o cose del genere.
Certamente, le decals devo essere posate correttamente, senza bolle d'aria o pelucchi sotto la superfice e, al momento della posa, devono essere in ottimo stato di conservazione.
Ogni mio modello ha una sua vetrinetta, che chiaramente ha una posizione,quanto piu' possibile, ideale, lontana da caloriferi, non esposta al sole direttamente ecc.
E poi, mi e' capitato di vedere anche problemi sulle decals inglobate nel clear !
Questo tipo di finiture tutte uniformi , piacciono molto a parecchi collezionisti di 1/43 ma, a mio avviso, sono modelli molto appariscenti ma si discostano totalmente dalla realta'.
Comunque, de gustibus ......
Saluti,
Giovanni La Rosa

Grazie Giovanni, tengo molto in considerazione le tue parole dettate dall'esperienza e dalla bravura, te e altri 2/3 in questo forum siete dei maestri, insomma gente che fa le cose "un po meglio sempre".
Ma quella là in alto è la Fiat Pocher ?
Non penserai di farla vedere così di sfuggita...

[glr190959]

Ciao Denis,
innanzitutto, grazie per la tua positiva stima modellistica nei miei confronti.
Il modello in alto nella libreria non e' un Pocher ma, bensi', una ITALA Pechino-Parigi in scala 1/8 della Metropolitan, fatto da Arnaldo Pocher.
Infatti, anni dopo l'avventura Pocher, conclusasi con il passaggio dell'azienda alla Rivarossi, un noto collezionista svizzero, il conte Giansanti Coluzzi, commissiono' ad Arnaldo Pocher il kit della Itala Pechino-Parigi che sarebbe dovuto essere prodotto in 2000 esemplari.
Nella realta', ne furono fatte poco piu' di 300 e la mia e' la n°155, certificata da un cartoncino allegato al kit.
Il modello e' lungo circa 60 cm. e composto da circa 600 pezzi di : metallo fuso (peltro), alluminio, rame ottone, pelle e plastiche.
L'ho costruito nel 1988 e,putroppo, con il passare del tempo, i particolari in peltro hanno subito un degrado inesorabile che, penso, compromettera' l'integrita' generale del modello.
Il kit era venduto preverniciato di un azzurro molto scuro (vedi foto allegata), per nulla confacente con l'azzurro "cielo" che avevo avuto modo di vedere sull'esemplare di Itala originale che era conservato al Museo Biscaretti di Torino. Pero', in occasione della rievocazione storica del Raid Pechino Parigi degli anni 90, la Itala subi' un restauro che ne' stravolse l'aspetto esterno (sono stati montati dei parafanghi molto lunghi e inclinati che mai ho visto in foto storiche) e, soprattutto il colore che, da azzurro "cielo" fu sorprendentemente cambiato in grigio scuro, come appare a chi si reca a vederla adesso.
Non condividendo la tonalita' di quell'azzurro, decisi di chiederne spiegazioni al Sig. Arnaldo Pocher che, molto simpaticamente, mi invito' a casa sua ,in via Foglizzo a Torino.
Passammo un intero pomeriggio a discutere di modellismo e mi fece pure visitare i vecchi stabilimenti della Pocher che si trovavano accanto alla sua abitazione, chiusi dopo l'incendio subi'to.
In effetti, mi confermo' che anche lui non condivideva assolutamente la tonalita', ma mi disse anche che non dipendeva da lui in quanto, la verniciatura era fatta esternamente.
Decisi di sverniciare il tutto e, dopo aver passato il primer, combinai il colore per me corrispondente con le vernici acriliche della Tamiya.
Questo per dire che, nonostante il primer passato, lo sgretolamento del metallo e' visibile sul mio modello sul serbatoio posto dietro i sedili di guida e nel serbatoio situato sotto il baule posteriore.
Forse, il mio accorgimento di esporre il modello su dei supporti che lo reggono sui due longheroni, ha evitato guai maggiori come quello dello spezzamento in due che puoi vedere nella foto allegata.
Un giorno dovro' decidere di mettere mano ad un restauro che, ho paura, sara' molto complicato.
Ciao,
Giovanni La Rosa

[Gatto4]

Ora che mi hai raccontato la storia di quel modello mi è venuto in mente di averlo visto da qualche parte su internet.
Forse su un sito che tratta i modelli Pocher e quindi probabilmente aveva una parte dedicata ai modelli collegati all azienda.
Immagino sia più unica che rara ed è un peccato che stia invecchiando così in fretta...molto saggia la decisione di poggiare il modello sui supporti.
Non commento il restauro fatto sull esemplare esposto al museo...mi chiedo come possa essere stato autorizzato un lavoro del genere...se penso che per la certificazione fim di una moto storica vanno a controllare la testa delle viti...

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[glr190959]

Ciao,
proseguo con il montaggio dell'Alfa 179.
Cerchioni e copertoni
I Cerchioni forniti nel kit sono molto precisi e ben fatti.
Le modifiche apportate consistono nell'aggiunta dei rivetti sui fermi all'interno dei cerchioni (4 per ogni cerchione), l'aggiunta delle valvole di gonfiaggio e la posa delle decals "Campagnolo" e delle targhette verdi, ambedue realizzate al computer.
La vernice utilizzata e' l'Aluminium 1418 di Testor's Metalizer, seguito da una copertura di Mr Top Coat Semi-Gloss B-502, per dare la giusta lucentezza ai cerchioni.
Non sono stati utilizzati i copertoni "da bagnato" forniti nel kit in quanto, poichè ho scelto di riprodurre la vettura che corse il G.P. D'Austria a Zeltweg nell'Agosto del 1980 e, trattandosi questa di una gara asciutta, li ho sostituiti con copertoni "slik" che Protar vendeva separatamente, come optional, per chi voleva realizzare un modello per gara da asciutto.
Alettone posteriore
Al fine di ottenere un effetto metallico piu' veritiero, l'alettone posteriore e' stato rivestito con un lamierino di acciaio inox dello spessore di 0,05 mm., fissato con della colla spray.
Le paratie laterali sono state ricostruite con del lamierino di alluminio dello spessore di 0,4 mm. in quanto, per il G.P. D'Austria, non furono utilizzate quelle caratteristiche verniciate in Rosso-fluo (come la carrozzeria), ma come queste in metallo naturale.
Per la riproduzione della rivettatura sul supporto centrale dell'alettone, ho utilizzato dei rivetti da 0,75 mm. , 64 in tutto, mentre, per i rivetti sulle paratie laterali, ho usato ndei "Blind rivet" di Adlers Nest, come puoi vedere dalla foto.
Il supporto e' stato verniciato con il Plate Silver Sm 07 di Gunze Sangyo.
Alla prossima,
Giovanni La Rosa

[Desmohomer]

premessi gli ovvi complimenti per il lavoro

mi piace l'idea del lamierino incollato... dove lo si può trovare con uno spessore così ridotto?

[glr190959]

Originariamente inviata da Desmohomer

premessi gli ovvi complimenti per il lavoro

mi piace l'idea del lamierino incollato... dove lo si può trovare con uno spessore così ridotto?

Ciao Desmohomer,
grazie per i complimenti.
Il lamierino l'ho reperito presso un negozio americano, hobbylinc.com e, se non ricordo male, e' della KS.
saluti,
Giovanni La Rosa

[Gatto4]

Bellissimo l'alettone meriterebbe un WIP tutto per lui, bravo !!!

[glr190959]

Ciao Denis,
si, l'alettone posteriore modificato e' una delle cose piu' belle del modello, ma non puoi immaginare quante prove ho fatto prima di trovare la soluzione giusta, il lamierino di acciao inox cosi' sottile : mezzo millimetro !
Senza esagerare, il montaggio dell'alettone ha richiesto almeno un mese di tempo !
Ciao,
Giovanni La Rosa

[Gatto4]

Originariamente inviata da glr190959

Ciao Denis,
si, l'alettone posteriore modificato e' una delle cose piu' belle del modello, ma non puoi immaginare quante prove ho fatto prima di trovare la soluzione giusta, il lamierino di acciao inox cosi' sottile : mezzo millimetro !
Senza esagerare, il montaggio dell'alettone ha richiesto almeno un mese di tempo !
Ciao,
Giovanni La Rosa

Ciao Giovanni,
immagino il lavorone che hai dovuto fare per ottenere un risultato simile.
Però una volta finito un'osservatore lo nota subito, è un lavoro talmente accurato che non puoi non notarlo, e queste sono soddisfazioni.
Anche cercare e trovare i materiali giusti è un gran lavoro, senza contare le prove fatte e rifatte per avvicinarsi all' idea che hai in mente !!!
Il lamierino sottile 0.5 lo hai trovato in campo elettronico ?
Io ad'esempio ho travato in questo settore dei rivetti che si usano per allestire i circuiti stampati di diametro esterno 0.5 e con foro passante costruiti in rame, una cosa incredibile da guardare a occhio nudo, li uso per simulare i niples delle ruote a raggi.
Anche i rivetti che hai usato sulle paratie laterali sono uguali a quelli reali, preciso fino in fondo.