piccola premessa: quando decisi di realizzare l'Harrier acquistai per "errore" il kit Italeri in 1/72; per errore nel senso che volevo realizzare un modello ben più grande dei 15 cm della scala 1/72. Decisi quindi di utilizzare il kit più avanti per sperimentare nuovi prodotti e nuove tecniche (in questo periodo lo faccio spesso).
Solo che, già al momento della pulizia dei pezzi, il grande buco nero inghiottì uno dei due ugelli di scarico posteriori. Ho trascorso mesi, utilizzando modelli matematici della NASA cercando di calcolare tutte le possibili traiettorie di rimbalzo di un oggetto quasi sferico del diametro di quasi 1cm, senza successo. Anche questa volta il buco nero aveva vinto.
Poi mi aveva incuriosito un post che parlava della pasta oyumaru, e così ho cominciato ad informarmi e guardare qualche video sulla clonazione dei pezzi.
pasta oyumaru e nozzle fan superstite
ho messo a bollire la pasta e poi modellata ho inserito il nozzle nell'oyumaru morbido
dopo qualche ora ho rimosso il pezzo originale e ho visto che il calco era pressochè perfetto (non ho foto perchè al tempo era venuta completamente sfocata).
Poi non avendo materiale per realizzare il pezzo ho colato nello stampo la mia "colla di stirene".
devo dire che il risultato mi ha favorevolmente colpito, anche se ben lontano da un "buon" risultato.
Il concetto che arrivava era che " SI PUO' FAREEEEEE!"
Allora ho investito nell'acquisto di una confezione di resina Prochima Sintafoam, ho rifatto lo stampo e riprovato. Però ho fatto uno stampo troppo profondo e togliendo il pezzo si è rovinato nella parte più sottile e delicata.
ho riprovato, nuovo stampo, come il primo e di nuovo colato la resina. Ho corretto con una goccia di MrHobby dissolved putty una bollicina, ma devo dire di essere piuttosto soddisfatto del risultato.
Non butterò nel cestino un kit e soprattutto... SI PUO' FAREEEEE!