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Ciao Alex, vedo che il cantiere procede alla grande e come al solito la tua cura dei particolari fa la differenza. :beer: Volevo solo chiederti se l'incintone lo colori o lo lasci naturale, perchè ritengo che se tu debba colorarlo forse sarebbe più facile dare adesso le prime mani, onde evitare future sbavature.
PS. ormai è risaputo che sono negato per i pennelli e solo per questo che ti ho posto il quesito. :biggrinangel: |
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Per quanto riguarda l'incintone, non ho intenzione di colorarlo, ma di trattarlo a fine fasciatura con dei colori ad olio (metodo Zak). Alex |
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Ma aveva detto di dipingerli con acrilici o smalti? Non penso che poi sara' possibile piu' trattarli con gli oli (gli incintoni intendo). |
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e poi di andarci sopra comunque con gli oli , tanto il nero non cambierà di colore e l'olio uniformerà il tutto. Faremo delle prove prima su dei pezzi di scarto per vedere la resa , :bohk7ar: |
secondo me gli incintoni scuri (neri o marrone molto scuro) danno più eleganza al modello.
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Conviene allora fare come dice Matteo e' meglio pitturarlo prima di fare il fasciame in modo da evitare sbavature? |
Gli incintoni li ho pitturati solo una volta (nel cantiere attuale) perchè volevo farli rossi. Altrimenti ho sempre usato il mordente wengè, ossia color marrone scurissimo: rispetto alla vernice, mi convince di più perchè non va a coprire il legno. Magari, fai una prova con un pezzettino di listello di scarto per vedere che tonalità prende ... e se ti piace, attenzione alle eventuali sbavature di colla sugli incintoni: lì rimarrebbero macchie chiare.
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Perfetto Trink. Faro' subito delle prove prima di fasciare.
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adesso mi faccio mandare al diavolo, lo so, stasera mi sento un po troll:
perchè non lo fai direttamente in ebano ? :biggrinangel: |
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su magicmodel vendono tavolette da 3x70x500
lo spessore di 3 mm mi pare già giusto per te che devi solo tagliare le strisce da 6-7 mm da una larga 70 non la vedo proibitiva su una tavoletta di 3 mm di spessore !!! |
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E' quello che si trova in polvere diluibile in acqua calda? Leggevo poi che e' consigliabile stenderlo con uno straccetto invece che con il pennello. Chiedo a chi l'ha gia' usato qualche consiglio a riguardo. Grazie Alex |
Il mordente lo uso poco, perchè spesso non dà risultati omogenei; vuoi perchè quanche traccia di colla è rimasta nel legno, vuoi perchè su ampie superfici possono capitare listelli di alberi diversi e/o tagliati in maniera molto differente tra loro (es: secondo venatura / di traverso alla venatura) e questo farà risaltare male i colori. Ciò premesso, vi sono alcune situazioni nelle quali può essere molto utile, almeno così mi è pèarso, e te le vado ad elencare:
1) incintoni, cornici e modanature in genere. Lo stendo con cotton fiocc ben pressato e poco imbevuto: il miglior cotton fiocc è quello già utilizzato in precedenza per dare mordente ... i residui pastosi infatti gli conferiscono la giusta rigidità. Poi, a distanza di qualche ora, strofino il pezzo con uno straccio per togliere la naturale untuosità superficiale che sempre residua. Il mordente lo applico prima di incollare: sul lato che va incollato passo leggermente carta vetrata a grana media. 2) crocette e coffe. Idem, ma di solito stendo il mordente con pennellino: la superficie è troppo piccola per il cotton fiocc. In questi casi, tengo gli incastri leggermente sottodimensionati (o addirittura li faccio dopo aver dato il mordente), per avere legno pulito al momento dell'incollaggio 3) stragli, sartie e manovre fisse in genere. Prima li monto, poi li lego, poi saldo i nodi con puntina di cianacrilato, infine bagno la punta del pennello nel mordente e l'appoggio alla cima. Il colore si stende in maniera uniforme e dappertutto, nodi cianacrilati compresi. Piccola avvertenza: non appoggiare la punta del pennello in prossimità dei legni, altrimenti il colore rischia di "colpirli". Uso mordenti liquidi, già pronti all'uso, a base di solvente. I due colori che impiego principalmente sono il wengè (marrone quasi nero) e noce scuro. Ho anche marrone chiaro, mogano, giallo e rosso. Gli utlimi due sono interessanti se si vuole colorare il legno lasciandone la venatura a vista o per "correggere" eventuali colori naturali del legno: ovviamente, molto dell'effetto finale dipende dal legno-base... il tiglio, ad esempio, diventa giallo oro o rosso carminio mentre il noce tanganika diventa ocra brillante o rosso porpora. Trink |
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