Il turapori è un mondo eterogeneo. Quello a base sintetica ha la stessa densità della vernice; non toccarlo con le dita: ricorda che anche i pori delle mani vengono in qualche modo "turati" ... e l'effetto percepito sulla pelle è un po' quello di una leggera bruciatura. La densità varia in ogni caso a seconda di solvente base e produttore, quindi è bene procurarsi un po' del diluente giusto. Vi è anche un tipo di turapori che contiene olio di lino. Una passata diluita penetra più in profondità (anche se spesso bisogna poi darne una seconda).
L'olio di lino è un turapori. La soluzione la puoi fare anche tu (di solito 50 - 50) anche se forse un barattolino già pronto costa meno di un barattolo di diluente più uno di olio di lino cotto. Si può usare anche lì'olio di lino crudo, ma i tempi di asciugatura sono notevolmente superiori. L'uno e l'altro (cotto e crudo) entrano nella fibra di legno, la impregnano e qui - ossidandosi - la rendono impermeabile. Ad evaporare è solo la parte volatile (il diluente), l'olio rimane nel legno.
La scelta di un turapori dipende, oltre che da gusto personale, dalla finitura che si vuol dare. L'olio di lino va benissimo se lo scafo rimane a legno, mentre se deve essere verniciato forse è meglio un'opzione diversa.
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Un rametto d'esperienza vale un'intera foresta di avvertenze (James Russell Lowell)
Ultima modifica di trinchetto; 17-09-12 a 08:48 PM
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