Vecchio 18-12-12, 09:21 PM   #1
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predefinito razzi

come da giusta richiesta apro una discussione interamente dedicata ai modelli di razzo.

ATTENZIONE!!!!
Il lancio di razzomodelli è una pratica divertente e ludica necessita però che vengano applicate alcune norme di buon senso onde evitare spiacevoli (a volte dolorosi) inconvenienti.
Per cui è assolutamente vietato il lancio di modelli in direzione di case, linee elettriche/telefoniche, assemblamenti di persone o in volo non verticale ascendente.


Dopo la precisazione dovuta parliamo della cosa che piu ci appassiona il modellismo e nella fattispecie di motori.

I motori razzomodellistici sfruttato la terza legge di Newton ossia che un gas accelerato attraverso un ugello crea una spinta opposta proporzionale ai gas espulsi, li possiamo classificare in base a diversi criteri: tipo di propellente e potenza di spinta.

Classificandoli in base al tipo di propellente abbiamo:
propulsori tradizionali: i piu semplici, economici e con basse potenze. Sono tutti usa e getta adatti a chi si avvicina a questo mondo.
propulsori a combustibile composito: si tratta di propellenti solidi di stretta derivazione aeronautica. Sono infatti realizzati con resine plastiche evolute in grado di fornire spinte discrete/alte.
Questi motori li troviamo sia in configurazione usa e getta sia ricaricabili attraverso appositi kit.
Ibridi: sono i motori piu evoluti pesantie costosi, utilizzano un combustibile plastico e un ossidante liquido (protossido d’azoto NO2).

Classificandoli in base alla potenza di spinta abbiamo la suddetta divisione:

Low power: dalla classe ¼ A fino alla classe D sono motori piccoli praticamente quasi tutti usa e getta e caricati col carburante tradizionale generalmente di diametro standard da 13mm per i motori ¼ A e ½ A 18 mm per le classi B C e 24mm per la classe D

Mid power: motori classe E-F-G. Sono motori generalmente caricati con carburante composito, i diametri standard per questi motori sono 24 e 29mm

High Power:sono i motori dalla classe H in sù, vista la loro enorme potenza si necessita di una licenza rilasciata da associazioni specifiche per poter procedere all’acquisto.
I motori high power a loro volta si dividono in 3 categorie a seconda della licenza d’acquisto:
Level 1 permette l’acquisto solamente di motori H e I
Level 2 permette l’acquisto dei motori J e K
Level 3 permette l’acquisto dei motori oltre la categoria K


Ho nominato spesso la classe di appartenenza dei motori, ma da cosa è determinata?

Semplice, la classe è determinata dall’impulso totale in Newton/secondi di un motore, è il prodotto della spinta media per il tempo di combustione.
Essa viene indicata con una lettera dalla A alla N e la lettera superiore è esattamente il doppio della precedente (esempio un motore classe B ha un impulso totale che è esattamente il doppio rispetto ad un motore classe A)



Ecco l’impulso totale delle varie categorie:
¼ A da 0.312 a 0.625 N/s
½ A da 0.626 a 1.25 N/s
A da 1.26 a 2.5 N/s
B da 2.6 a 5 N/s
C da 5.01 a 10 N/s
D da 10.01 a 20 N/s
E da 20.01 a 40 N/s
F da 40.01 a 80 N/s
G da 80.01 a 160 N/s
H da 160.01 a 320 N/s
I da 320.01 a 640 N/s
J da 640.01 a 1280 N/s
K da 1280.01 a 2560 N/s
L da 2560.01 a 5120 N/s
M da 5120.01 a 10240 N/s
N da 10240.01 a 20480 N/s


Queste lettere le troviamo nel formato lettera numero – numero e creano i codici identificativi dei motori, che ci illustrano il motore nella sua totalità infatti la lettera indica la classe di appartenenza del motore, il primo numero indica la spinta media e il numero dopo il trattino indica il ritardo espresso in secondi dopo del quale avverrà l’espulsione del paracadute per il rientro.
anche il ritardo dell’espulsione è un parametro fondamentale del motore perché permette al modello di rallentare la propria salita dissipando tutta l’energia accumulata nella fase di spinta, raggiungere l’apogeo e quindi aprire il paracadute nel punto in cui il modello è quasi fermo e stalla per ricadere verso il basso.

Un esempio di codice identificativo potrebbe essere C6-5 sarebbe un motore di classe C con una spinta media di 6 Newton e un ritardo nell’apertura del paracadute di 5 secondi dallo spegnimento del propellente.
Quando troviamo un motore con il numero 0 come ritardo si tratta di motori destinati come primi stadi in motori pluristadi il cui compito terminata la fase di spinta non è aprire un paracadute bensì accendere un secondo motore posto sopra di essi.


Vista così la progettazione e lancio di un modello potrebbe sembrare molto ostica e complessa ma vi assicuro è molto piu semplice farlo che spiegarlo, spesso si utilizzano software di progettazione che permettono di calcolare in automatico il peso del modello e quindi di scegliere i motori piu indicati ad esso, di stabilizzarlo in volo e persino di fare una simulazione di volo con i vari motori possibili.

in alcuni punti so di essermi incartato un pò con le parole, per qualunque dubbio sapete dove trovarmi!!!!!

Poi se l’argomento può interessare a qualcuno si può approfondire
Marco10987 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 18-12-12, 11:40 PM   #2
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LA cosa mi acchiappa....
Ora sono curioso di vedere (foto please) il motore e il suo spaccato, e come chimico il suo propellente. Generare un gas da una semplice reazione non è un problema, ma se la reazione è esotermica sono cavoli amari...se è endotermica si congela l'ugello....
DA perfetto delinquente userei sodio idruro e acqua (non cercatelo perchè non è di libera vendita) che sviluppa idrogeno..... razzo monouso causa fiammata
Forza racconta del propellente.
Gnao
GAb
guarda attualmente in casa ho solo dei motori piccoli monouso: una confezione di A8-3 e una di C6-3 caricati con combustibile tradizionale (una volta polvere nera ora un insieme di polveri sinterizzate), comunque sono riuscito a reperire diverse immagini sulla rete...

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questa è una immagine di quel tipo di motori in sezione


nella parte bassa abbiamo l'ugello De Laval in ceramica che serve ad accelerare i gas fino a regimi supersonici, essendo un motore Low power il grain di combustibile ha la geometria end burn ossia l'accensione avviene nella parte bassa in una piccola rientranza e successivamente la combustione sale verso l'altro consumando tutto il propellente.
una volta terminato il propellente cessa la pase di spinta del motore ed inizia a bruciare il delay che serve come dicevo ieri a far rallentare il modello in modo da dissipare l'innerzia accumulata e grazie al fumo prodotto da esso abbiamo la possibilità di capire dove si trova il modello.
Terminato il delay si accende la carica di espulsione che con una vera e propria esplosione verso l'alto va a pressurizzare l'interno della fusoluera del razzo permettendo l'espulsione del paracadute (ATTENZIONE!!!!! sempre interporre dei fazzolettini ignifughi tra motore e paracadute altrimenti i gas caldi dell'espulsione lo brucerebbero!!!!)


nei motori piu grandi (sia mid che high power) le cose sono sostanzialmente diverse...


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come puoi vedere in questo caso l'accensione non parte piu dalla parte bassa bensì dall'alto!

i grani di combustibile (nel caso dell'immagine sono 3 ma a seconda delle potenze dei motori possono essere di piu i di meno) hanno un foro nel centro (vedi foto) che permette di infilare l'accenditore fino ad arrivare alla parte superiore del propellente in questo modo durante l'accensione immediatamente si incendia il propellente che brucia INSIEME al delay, successivamente una volta esaurito il propellente prosegue a bruciare solamente il delay per poi eseguire l'espulsione del paracadute esattamente come indicato precedentemente

nei motori mid power e high la conformazione del grano di carburante può essere in svariati modi i piu utilizzati sono 2

core burning ossia come nella sezione del motore precedente cioè il grano è forato nel mezzo per far passare l'accenditore, questa geometria grazie alla sua conformazione è usata specialmente nei modelli High power oppure C-Slot destinata principalmente per motori mid power dove il grano di combustibile è tagliato lateralmente con una incisione che raggiunge il centro del propellente per permettere l'inserimento dell'accenditore esattamente come nella figura precedente.

ecco una foto di una ricarica dove si vedono due grani con geometria C-slot (i due cilindri bianchi sulla sx avvolti nel loro liner che serve come isolante temico per non far fondere o incendiare il case del motore) , l'ugello (nero in alto a dx), l'accenditore (nel tubetto marroncino di protezione), il delay (il cilindro grigio a dx) e la carica di espulsione (il contenitore rosso)

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questa invece è la foto di una ricarica per un motore con geometria Core Burning i pezzi sono esattamente gli stessi della foto precedente (solamente l'accenditore è stato estratto dal tubetto di cartone protettivo) e si può vedere molto bene la differente geometria di questi grani di propellente



i combustibnili moderni dovrebbero e sottolineo dovrebbero essere a base di NH4ClO4 e Al purtroppo però non sono in grado di dirti con precisione di che cosa sono fatti inquanto ho sempre acquistato motori usa e getta oppure ricariche per motori ricaricabili commerciali.
so per certo che alcuni modellisti molto esperti (necessaria la licenza high power Level 2) fanno degli esperimenti di autocostruzione dei motori con grani di propellente a base di zucchero + KNO3 altri usano Zn+S

nel tuo post parlavi di problemi se le reazioni fossero esotermiche... fidati, questi motori generano talmente tanto calore che nei motori low power si usa la ceramica per l'ugello mentre per i mid o high power si utilizzano resine speciali o addirittura la graffite!


ah dimenticavo una puntalizzazione... quando i motori sono monouso non significa che anche il razzo sia uso singolo!!!!
qualunque modello una volta atterrato si cambia il motore (o lo si ricarica) e si è pronti per lanciarlo nuovamente!!!!

Ultima modifica di Marco10987; 18-12-12 a 11:42 PM
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Vecchio 19-12-12, 02:23 PM   #3
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gnaogab emana un'aura potente attorno a se!gnaogab emana un'aura potente attorno a se!gnaogab emana un'aura potente attorno a se!
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Straordinaria spiegazione!
Bravo.
Adesso capisco il perchè della licenza di acquisto... pastrugnare con la polvere nera è già di per se una cosa da evitare..... ma giocare con il perclorato.... meno male che usano l'alluminio 0 e non i sali metallici, altrimenti fai concorrenza alla NASA

OK, mettiamolo in rosso: ATTENZIONE: farsi la nitro in casa è pericoloso perchè si usa il metanolo, alcool altamente infiammabile, e nitrometano che è un detonante, ma giocare con il perclorato senza le dovute cautele e responsabilità di azione si rischia di lasciarci le dita e la faccia. Utilizzate solo prodotti commerciali pronti all'uso. Le alchemie nel box lasciatele fare solo a persone esperte..

LAvoro da 25 anni in laboratorio chimico, ho una patente per l'utilizzo dei gas tossici e utilizzo materiali e sostanze pericolose...... dobbiamo divertirci perchè correre dei rischi?

adesso dopo questo pippone passiamo alle domande:
in che modo vengono innescati (accesi) i razzi?
Quanto tempo hai a disposizione tra accensione e partenza?
Ok, sei sfigato, lo inneschi e il razzo cade per terra, oltre a scappare cosa puoi fare?
Ci sono limiti di legge per l'utilizzo (oltre il buon senso)?
Decidi di costruirti il razzo, come e con cosa lo fai?

Per il momento grazie, poi se lo facciamo polposo chiediamo di metterlo in evidenza.
GNao!
GAb
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non leggo mai i pm, scrivi a (il mio nik )@libero.it http:\\gavn.altervista.org ti aspetto al campo volo GAVN di Cilavegna (PV)
Non importa come voli, ma come atterri
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Vecchio 20-12-12, 12:39 AM   #4
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Adesso capisco il perchè della licenza di acquisto... pastrugnare con la polvere nera è già di per se una cosa da evitare..... ma giocare con il perclorato.... meno male che usano l'alluminio 0 e non i sali metallici, altrimenti fai concorrenza alla NASA

OK, mettiamolo in rosso: ATTENZIONE: farsi la nitro in casa è pericoloso perchè si usa il metanolo, alcool altamente infiammabile, e nitrometano che è un detonante, ma giocare con il perclorato senza le dovute cautele e responsabilità di azione si rischia di lasciarci le dita e la faccia. Utilizzate solo prodotti commerciali pronti all'uso. Le alchemie nel box lasciatele fare solo a persone esperte..

LAvoro da 25 anni in laboratorio chimico, ho una patente per l'utilizzo dei gas tossici e utilizzo materiali e sostanze pericolose...... dobbiamo divertirci perchè correre dei rischi?

adesso dopo questo pippone passiamo alle domande:
in che modo vengono innescati (accesi) i razzi?
Quanto tempo hai a disposizione tra accensione e partenza?
Ok, sei sfigato, lo inneschi e il razzo cade per terra, oltre a scappare cosa puoi fare?
Ci sono limiti di legge per l'utilizzo (oltre il buon senso)?
Decidi di costruirti il razzo, come e con cosa lo fai?

Per il momento grazie, poi se lo facciamo polposo chiediamo di metterlo in evidenza.
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grazie mille per i complimenti
pensavo di essere stato confusionario e arzigogolato...

partiamo dalla parte piu spinosa... le limitazioni di legge...

purtroppo questo è un tasto dolente inquanto l'Italia NON ha leggi o regolamenti in merito a questa pratica.
i modellisti e i rivenditori di materiale (per ora uno solo in italia) attraverso l'associazione di riferimento (ACME Italia) hanno redatto una sorta di manuale di autocontrollo in modo da uniformare le pratiche di sicurezza ed impedire che materiale pericoloso finisca in mano a gente inesperta

torniamo ora alla parte da noi prediletta...i modelli...

immaginiamo di dover costruire un modello.

le parti fondamentali di un modello sono:

ogiva (NC): è la cosiddetta "punta" del modello funziona da tappo per la fusoliera, è fondamentale per l'areodinamica del modello ed è la parte che viene espulsa dal sistema di espulsione del paracadute.
essa rimane legata al modello attraverso una fune elastica

corpo o fusoliera (BT): è un tubo realizzato in carta Kraft avvolta a spirale molto leggera e resistente.
generalmente i diametri in commercio sono standard in modo che tutte le parti del modello combacino perfettamente.
nei modelli piu grandi e potenti dove le forse in gioco sono elevatissime questi tubi possono venire rinforzati impregnandoli di resine fenolitiche (se si impregna di resina fenolitica la fusoliera è consigliato rivestirla con un tessuto in fibra di vetro + resina epossidrica altrimenti basta una caduta e il tubo si spezza come se fosse in vetro)

ali (FIN): sono le parti che danno la stabilità areodinamica del modello e gli permettono un volo controllato e lineare

supporto motore (MMT): è il tubo il cui diametro interno è tale da poter ospitare il motore senza "giochi", lo troviamo all'interno del corpo del razzo tenuto centrato da degli anelli appositi .
viene corredato dal blocco motore che serve a impedire che durante la spinta il motore schizzi dentro al modello e che durante l'espulsione venga espulso il motore anzichè il paracadute.

Protezione del paracadute: nei modelli low e mid power si tratta di appositi fogli di carta imbevuti di sostanze ignifughe o lana di roccia,
nei modelli piu grandi si utilizzano fogli in nomex.
ha lo scopo di impedire ai gas incandescendi del sistema di espulsione di bruciare o fondere il paracadute.

Paracadute: è il sistema di rientro del razzo.
Viene espulso insieme all'ogiva dalla carica di espulsione, rimane legato al modello attraverso una fune elastica che serve ad attutire lo shock dell'apertura.
viene realizzato in plastica per i modelli piccoli mentre per i modelli piu grandi è in nylon antistrappo.

una volta che si conoscono le parti fondamentali si parte a fare uno schizzo su un foglio di come vogliamo realizzare il nostro modello, si decide che tipo di modello realizzare, le sue dimensioni (attenzione ai diametri standard in commercio! esempio stupido: se progetto e realizzo un modello diametro 20mm costruendomi da solo il tubo non troverò da nessuna parte un'ogiva adatta ad esso dovrò realizzarmi da solo anche quella, se invece lo standardizzo col diametro commerciale da 18mm senza problemi trovo l'ogiva precisa per lui.) ma soprattutto decido che motore deve avere quel modello.
la scelta del motore è fondamentale inquanto determina il peso massimo che deve avere il modello finito.

una volta disegnato e determinate le cose dette in precedenza non resta che costruirlo.
l'ogiva, la fusoliera, il supporto motore come già detto li troviamo già pronti dal fornitore solamente da accomodare (esempio accorciare il tubo se troppo lungo).

per le ali è un discorso un po piu complesso...detto in poche parole dobbiamo farcele da soli ed incollarle alla fusoliera attraverso della colla alifatica.
per i modelli piccoli si può usare la balsa facendo attenzione che le venature del legno siano parallele al bordo d'entrata.

nei modelli piu grandi vengono realizzate in compensato avio ed incollate con della colla epossidrica.
negli ultimi anni per i grandi modelli si sta diffondendo l'uso delle fibre composite (carbonio, fiberglass, kevlar) però è una prerogativa dei grossi modelli.

il paracadute per un modelli piccolo (fino alla classe C diciamo) lo possiamo realizzare sventrando un sacco dell'immondizia da 110l abbastanza robusto, ricaviamo un esagono con un lati da 30cm, buchiamo negli angoli ed applichiamo un salvabuchi (si si quello che si usa nei raccoglitori ad anelli) prepariamo i tiranti con del filo da cucito robusto.
la shockcord che fissa il paracadute al modello può essere nei piccoli modelli del comune elastico da sartoria.
poi spiegheremo bene come dimensionare il tutto specie nei grandi modelli.

ora arriva la parte piu complessa... renderlo stabile al volo...

una volta realizzato il modello tramite l'equazione di barrowman andiamo a trovare il centro delle pressioni del modello (purtroppo l'equazione non te la so sviluppare esistono dei software di progettazione appositi che fanno questo servizio).

il centro delle pressioni è quel punto del modello in cui tutte le forze areodinamiche si equilibrano.

una volta trovato quel punto la procedura è molto simile agli ereomodelli... andiamo a trovare il centro di gravità (baricentro) in condizioni di volo ossia con motore inserito.

per avere un volo stabile il baricentro deve essere in uno spazio compreso tra i 2 e i 3 diametri DAVANTI (verso la punta) al centro delle pressioni.

possiamo arretrare il CP ingrandendo o spostando le ali oppure possiamo avanzare il CG inserendo peso in punta.

consiglio sempre di progettare il proprio modello con gli appositi software così da poter correggere facilmente gli eventuali errori di progettazione quando ancora il modello non è stato costruito altrimenti poi diventa davvero problematico e per avere dei dati precisi del centro delle pressioni e del centro di gravità del modello.


in ogni caso per una persona che si avvicina per la prima volta a questo hobby consiglio di acquistare uno starter set che contiene già tutto il necessario per il volo quindi modello, rampa, comando di lancio tutte cose che serviranno anche per tutti i modelli successivi e allo stesso tempo permette di capire e toccare con mano il sunzionamento di un modello di razzo.

ora abbiamo costruito il nostro razzo e lo vogliamo lanciare...

per questioni di sicurezza l'accensione avviene a mezzo di un accenditore elettrico, generalmente quando si acquista il motore ne viene fornito uno nella confezione che, a seconda del tipo di motore per l'accensione va alimentato a 6 9 o 12 volt.
l'alimentazione all'accenditore viene fornita attraverso un lunch pad ossia un comando di lancio posto ad una distanza di sucurezza (almeno 5 metri per un Low power, almeno 10 metri per un mid power, per gli high power dipende dal tipo di motore).

sul lunch pad sono obbligatori 3 controlli:

chiave di sicurezza che impedisce accensioni accidentali con annessa spia che segnalali status di "armato"
controllo di continuità può essere anche un semplicissimo led o lampadina che indichi che il circuito è chiuso, va alimentato con una tensione e corrente molto inferiore a quella richiesta per l'accensione del motore inquanto è unicamente un controllo pre volo
pulsante di lancio a rilascio ossia un pulsante che dia la corrente di accensione all'accenditore ma che apra immediatamente il circuito nel momento in smetti di premere su di esso

tieni presente che dal momento della pressione l'accensione dell'accenditore è praticamente istantanea (circa 5/6 decimi di secondo raramente si arriva al secondo) e a sua volta il motore impiega circa 3/4 decimi di secondo per arrivare a piena spinta e quindi al decollo.
per stare molto larghi considera un secondo e mezzo massimo 2 dal momento in cui premi il tasto al momento del decollo...

il decollo è violento, brutale e rabbioso , uno dei requisiti FONDAMENTALI per un volo è una rampa di lancio adeguata al modello (fino alla classe C va bene un'asta da 3mm di diametro lunga un metro, per i motori mid power si usano aste da 5mm lunghe circa 2metri mentre per i modelli con peso superiore ai 400g si usano rampe di lancio a rotaia), essa infatti erve a evitare cadute accidentali del modello in fase predecollo e a guidarlo nelle primissime fasi di volo quando ancora non ha una velocità tale da garantire una stabilità areodinamica al volo.
Per avere un decollo "stabile" e per avere qualche marvgine di sicurezza un modello deve lasciare la rampa con una accelerazione NON inferiore ai 4g.

una volta lasciata la rampa purtroppo non c'è piu niente da fare... solo confidare che il progetto del modello sia stato eseguito correttamente, che operazioni pre lancio siano state eseguite bene e che la sfiga non ci metta lo zampino con poblemi o cose non prevedibili

se tutto va bene sentiremo un bel rombo graffiare l'aria e poi il silenzio totale per alcuni interminabili secondi fino al botto dell'espulsione paracadute, in quel momento si inizia a tremare....se non ci sono stati problemi nella fase di salita e il paracadute s'è aperto correttamente inizia la lenta discesa frenata dal paracadute dove basta un filo di vento (che come da perfetta legge di murphy durante tutta la giornata non s'è mai visto ma giustamente in quel momento siu alza) a farti rincorrere il modello per decine di metri e asualmente atterrerà SEMPRE in mezzo ai rovi o nel grano turco (altra legge di murphy)

scherzi a parte se il volo è stato buono, dopo l'atterraggio il modello deve essere di nuovo pronto al volo senza avere bisogno di interventi di riparazione, una piegata al paracadute, la sostituzione del motore e dei fazzoletti ignifughi e basta.


ci sarebbe da parlare per giorni sulle tecniche di costruzione, sui materiali, sui calcoli per dimensionale le ali, per dimensionare paracadute e shockcord, sui siustemi a doppia espulsione per grandi modelli e tantissime altre cose...

questa sera mi sono tenuto volontariamente molto sul vago per non mettere troppa carne sul fuoco ed ho voluto volontariamente parlare dei piccoli modelli così da poter spiegare il piu piu semplicemente possibile (almeno spero) le dinamiche di costruzione.

se vuoi che vado piu nel dettaglio dei singoli argomenti basta dirlo
ora mi tuffo a letto!
ciaooooo
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Vecchio 20-12-12, 12:42 AM   #5
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ah mi stavo scordando... se ti va si può organizzare una sessione di lanci insieme così vedi con mano questi "giocattolini" ed eventualmente ti mostro come assemblare le parti
Marco10987 non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 20-12-12, 10:23 AM   #6
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Credo che questi "giocattolini" li capisci solo quando partono.
Una volta sono andato a vedere da vicino l'accensione di un impulsoreattore di un F91 (riproduzione frecce tricolore), non era come volava, ma il rumore.... peccato che non bastano 5000 svanziche per averlo.
Vedere un razzo all'opera non mi dispiacerebbe, Io sono a Vigevano (PV), mentre tu decolli da...?
Leggevo sopra le varie fasi da progettazione a lancio e atterraggio e noto che non sono l'unico che atterra dentro una risaia o con 8 Km quadrati completamente sgombri atterra sull'unico, stitico, albero.
Ho letto che la partenza di uno piccolo la velocità è circa 4G...... Stica__i!!!
Una proporzione (completamente errata, ma che rende l'idea) da 0 a 150Km/h in un secondo.
Ok, adesso ti do i compiti per le vacanze: Report fotografico dalla progettazione al lancio di uno piccolo.
Io l'ho già fatto per tre aerei e in questo momento (temperatura della cantina permettendo) lo sto facendo per un veleggiatore.

GNao!
E buon NAtale a Tutti!
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Vecchio 20-12-12, 11:55 PM   #7
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Vedere un razzo all'opera non mi dispiacerebbe, Io sono a Vigevano (PV), mentre tu decolli da...?
sono a circa 20km da Milano...

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Ok, adesso ti do i compiti per le vacanze: Report fotografico dalla progettazione al lancio di uno piccolo.
Io l'ho già fatto per tre aerei e in questo momento (temperatura della cantina permettendo) lo sto facendo per un veleggiatore.

GNao!
E buon NAtale a Tutti!
accetto i compiti per le vacanze e ricarico la dose!!!
l'intento è quello di costruire un modello low power e low cost utilizzando solo gli scarti o gli avanzi degli altri modelli e oltre alla limitazione precedentemente citata cercherò di mantenere il peso sotto i 65g (motore escluso).

premesso tutto ciò ho aperto l'armadio dei rimasugli e....
.... è nato Munnèzz Vehicle spero che gli amici partenopei non me ne vogliano per l'utilizzo del loro dialetto

il modello sarà abbastanza grandicello per essere un low power, avrà un diametro pari a 41,6mm e una lunghezza pari a 580mm.
Verrà spinto da un motore classe B (B6-3) per il volo inaugurale successivamente volerà con dei classe C.

ecco la prima immagine dal software di progettazione



le parti del modello saranno così composte:

ogiva: residuo di un modello smantellato dopo un atterraggio sfortunato(atterrò in un campo di mais riuscii a recuperare i resti solo dopo il passaggio della trebbiatrice lascio a voi le conclusioni...)

tubo fusoliera:lungo 460mm, ottenuto da un tubo scartato causa taglio errato durante la costruzione di un precedente modello.

Ali: avranno la forma di un trapezio rettangolo e verranno sagomate da un pezzo di foglio di balsa spesso 3mm che onestamente non sapevo di avere
ognuna delle 4 ali avrà una superfice pari a 2925mm quadrati.

anelli centraggio del supporto motore: verranno tranciati con delle fustelle dalla stessa balsa delle ali

supporto motore: verrà realizzato da uno spezzone di tubo avanzato nella costruzione del moello da competizione.


ecco una foto de materiale raccimolato


una volta radunato il materiale e generato il progetto col programmino (freeware) ho immediatamente stampato le guide di allineamento per l'incollaggio delle ali, e la loro sagoma scala 1:1 per il successivo taglio.

una volta stampati questi foglimi sono fiundato nel box per tranciare gli anelli di centraggio con le fustelle autocostruite

ecco la fase di tranciatura

e gli anelli finiti
.

nel progetto sono previsti solamente 2 anelli però a causa di un errore di tranciatura ho dovuto realizarne uno in piu.

domani inizierò con la sagomatura delle ali e la preparazione della fusoliera.


un solo dubbio:
di che colore lo vernicio una volta pronto?
consigli?

per oggi è tutto.. domani altre news

ciao ciao!!!!
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il lavoro procede a rilento causa temperature ma procede

ho stampato la sagoma delle ali al pc, l'ho ritagliata in modo da usarla come dima


ho utilizzato la dima per segnare sulla balsa il profilo delle ali


una cosa FONDAMENTALE da tenere in considerazione quando si disegnano le ali sulla balsa è il senso della venatura del legno che DEVE essere parallela al bordo d'entrata dell'ala



essendo un modello low cost ho cercato altresì di ottimizzare l'uso del poco legno che avevo sempre tenendo ion considerazione quanto ho scritto prima



ed infine tagliato le ali grazie a un cutter affilato


ecco le 4 ali grezze


una volta tagliate le 4 ali mi sono trasferito in officina per i lavori polverosi
dove ho per prima cosa tolto le varie imperfezioni dovute al taglio stringendo fra loro le 4 ali grazie a un morsetto da falegname e con una carta vetrata fine le ho pareggiate.


una volta rimosse le imperfezioni ho iniziato a dare un profilo areodinamico ai bordi delle ali assottilliando il bordo d'entrata e arrotondando gli altri


arrivato a questo punto ho iniziato a lavorare al supporto motore.

visto che il tupo da 18mm che avevo era esageratamente lungo per le mie necessità lo ho accorciato alla lunghezza di 100mm
e ho operato in questo modo:

per prima cosa ho misurato la lunghezza che mi serviva e con un fogilio di carta arrotolato ho tracciato una riga lungo tutta la circonferenza.
il metodo del foglio arrotolato ci permette di tracciare righe diritte lungo la circonferenza, sicuramente esisteranno strumenti specifici ma non avendoli mi son sempre arrangiato in questo modo


come potete vedere i risultati direi che sono buoni


una voita tracciata la linea di taglio con piu passaggi leggeri di un cutter affilato ho tagliato il tubo.

una volta che il tubo era a misura ho infilato e incollato i due anelli di centraggio sul tubo


e incollato l'anellino di fermo posteriore del motore all'interno del supporto motore, all'0altezza di 55mm dalla base.


mentre il supporto motore asciugava ho iniziato a lavorare sulla fusoliera fissandola con due goccine di colla alla guida di allineamento ali.

ecco la guida appena uscita dalla stampante del pc


ed ecco la fusoliera tenuta in posizione dalle due gocce di colla


una volta che le gocce di colla saranno asciutte inizierò a marcare sul tubo le posizioni delle ali.

per oggi mi fermo qui, purtroppo le temperature non aiutano nell'asciugatura delle colle...
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Vecchio 21-12-12, 06:02 PM   #9
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Anch'io ho fatto un salto in cantina... ma ci sono 8°!!!!!
Meno male che ho il ventilatore attaccato al soffitto ( regalo di quella santa donna che mi sopporta...)

Ok, vedo che A' Munnezza procede spedito... certo che vederli volare insieme alla mia Ciofeca e la FetecchiaVolante... ormai lo Squaqquerone non c'è più....
MA perchè andiamo a grappa mentre lavoriamo?

va bhè, finche ci sopportano...
Ok, mi faccio coraggio e torno a lavorare con JoCondor..

Rosso e blu cosa ne pensi? a scacchiera come i primi Apollo.

Stai facendo un'ottimo lavoro
Gab
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Vecchio 21-12-12, 08:45 PM   #10
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perchè andiamo a grappa? per riscaldarci!!!!
anche se devo dire che la grappa non va molto a braccetto con la precisione di assemblaggio

con questo tempo (oggi c'erano 5° in officina) mi sta venendo una vera idea malsana....
installare una lampada infrarossi come quella che i bar mettono all'esterno per restare un po piu al caldo...
alla fine sono in quel buco quasi tutti i giorni tutto il giorno.. se si fanno laori pesanti non si sente il freddo ma se si fanno questi lavoretti...
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Vecchio 21-12-12, 11:06 PM   #11
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Due anni fa a NAtale mi hanno chiesto cosa volevo di regalo... mi sono fatto regalare il termoventilatore che ho attacato al soffitto...
Fatti anche tu un regalo.
Stasera da 8° in 10 minuti ero già a 17°..... freddino , ma meglio che due dita negli occhi.
Sono stato giù un'oretta........ basta, troppo freddo.
E poi sono già con la testa nel nuovo progetto e devo ancora finire JoCondor..
Gnao!
Gab
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Vecchio 23-12-12, 10:12 PM   #12
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causa impegni ieri mi sono preso una giornata di pausa ma oggi rieccomi!!!!

dunque...

oggi ho operato su due fronti il completamento del supporto motore predisponendolo per il montaggio delle ali e predisposto le ali per il montaggio sulla fusoliera.

per prima cosa ho preso il tubo fusoliera che avevo fermato con la colla sulla dima e con una matita ho segnato il posizionamento delle ali


per tracciare le righe longitudinali diritte sul tubo ho utilizzato un ferro piegato a L in modo che il tubo sia all'interno e quindi non si possa muovere (cosa che con un righello è impossibile)


una volta segnato il posizionamento delle ali, con l'aiuto del dremel ho eseguito dei tagli sulle linee precedentemente tracciate in modo da ottenere degli slot in cui andranno inserite le future ali


aquesto punto è giunto il momento di inserire il supporto motore della fusoliera e fermarlo con la colla.
la colla va applicata abbondante nei punti dove andranno a posizionarsi i due anelli di centraggio così da garantire una migliore tenuta alla spinta


ecco il supporto motore correttamente inserito


come avrete visto nelle foto precedenti avendo delle ali che partono praticamente a filo del bordo inferiore del modello ho dovuto tagliare completamente la base del razzo questa pratica in questo momento genera alcune noie infatti i "petali" che si sono venuti a creare finchè la colla è fresca tendono ad aprirsi o spostarsi, per questo motivo li ho fermati provvisoriamente con un paio di fascette da elettricista fino a quando la colla non sarà asciutta


a questo punto mentre la colla asciugava ho modificato le ali tagliate e rifinite in precedenza per fare in modo che possano inserirsi negli slot creati sul tubo fusoliera ed essere incollati sia al supporto motore sia alla fusoliera in modo da rendere il tutto corpo unico.
Per fare questo ho tagliato via un quadratino di balsa da 5mm alla base e 1cm nella parte alta della spalla dell'ala in modo che passi in mezzo ai due anelli di centraggio


mentre modificavo le ali è passato il tempo di asciugatura della colla così ho rimosso le fascette e rifissato con un paio di punti di colla la fusoliera alla dima facendo bene attenzione al corretto allineamento degli slot tagliati con le righe presenti sulla dima.


per oggi è tutto, domani credo di iniziare con la parte piu delicata, il montaggio delle ali... (dipende dai progetti che ha fatto la morosa altrimenti slitta tutto a dopo natale)


un saluto a tutti!

Ultima modifica di Marco10987; 23-12-12 a 10:17 PM
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Vecchio 24-12-12, 03:29 PM   #13
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anche oggi il lavoro è andato avanti iniziando il montaggio delle ali.

ieri avevo fissato il tubo fusoliera alla dima di allineamento, oggi la colla era asciutta quindi ho potuto procedere al montaggio delle prime 3 ali.

iniziamo a definire i punti in cui andrà stesa la colla:

il bordo della spalla che andrà ad incollarsi sul supporto motore,
il laterale dell'alla che farà contatto lateralmente con il tubo fusoliera,
e il bordo dell'ala che non entrerà attraverso il fin slot ma che farà battuta sul tubo fusoliera.

per identificare meglio i punti li ho evidenziati con delle freccine rosse

per il montaggio dell'ala procediamo come segue:
stendiamo un bel cordone di colla nei punti detti in precedenza ed inseriamo l'ala nel relativo slot stando bene attenti al suo corretto posizionamento tenendo come riferimento la dima di allineamento.

per semplificare l'allineamento con la dima consiglio l'uso di una squadra a cappella posizionata sul foglio dima in modo da garantire il perfetto allineamento dell'ala col disegno riportato sulla dima


il lavoro sulla prima ala è terminato.
si attende l'asciugatura della colla e si ripete la stessa operazione per tutte le alette.

infatti qui abbiamo la seconda ala


e qui la terza


in queste foto ho leggermente barato... come potete ben vedere ho proceduto al montaggio della successiva ala anche se la colla della precedente non era perfettamente asciutta.
questo è stato possibile tramite un piccolo barbatrucco


ho utilizzato un paio di gocce di colla cianoacrilica nell'assemblaggio dell'ala.
questa colla non avrà alcuna funzione strutturale nel modello, è servita unicamente per fermare in posizione l'ala mentre la restante colla è in asciugatura.
questo accorgimento ci permette di ridurre il possibile scivolamento dell'ala fino a chè la colla non fa presa, e allo stesso tempo ci da la possibilità di andare piu spediti nell'assemblaggio montando anche le altre alette senza aspettare che la colla sia asciutta (24ore) per poter spostare la squadra e montare l'ala successiva.
per utilizzare questa scorciatoia l'ala va incollata ESATTAMENTE COME SEMPRE una volta montata e fermata dalla squadra si aggiungono un paio di gocce di colla quà e là sulla giunzione fusoliera/ala per fissarla.

a breve monterò l'ultima ala e l'anello di lancio che guiderà il modello finchè si trova sulla rampa di lancio

Ultima modifica di Marco10987; 24-12-12 a 03:31 PM
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Vecchio 26-12-12, 10:44 AM   #14
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Ohh, ma che bel topic !!!! Complimentissimi !!!!
Mi piacciono un sacco i razzimodelli, e ogni tanto, dedico anche io un po' di tempo a questi aggeggini !!! A tutt'oggi, ho solamente studiato un po' i propulsori, e ho provato a far volare qualche aggeggio molto rudimentale, giusto per provare i motori e le varie componenti degli stessi.
Infatti, ho deciso di realizzarli personalmente, e con delle buone cautele, ho visto che problemi non se ne incontrano, e la resa è discreta.
Posto un video dove si vede una di queste prove
Ho costruito poi un modello, che ancora non ha volato, però, al quale seguirà un gemello in scala un po' più grande.
Segnalo agli appassionati un software gratuito e direi favolosamente completo, per lo studio e la progettazione del proprio modello, con possibilità di simulazioni di volo molto veritiere . Per averlo, è sufficiente cercare e scaricare "OPENROCKET". Sappiatemi dire se vi piace, a meno che già non lo conosceste!

P.S. evitiamo di dar troppo peso ai commenti di sottofondo

Ultima modifica di Albyrally; 26-12-12 a 10:46 AM
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Vecchio 26-12-12, 12:16 PM   #15
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Ciao
Bel volo solamente un consiglio se posso....
Non accendere mai il modello utilizzando una miccia e una fiamma perché se dovesse succedere qualunque problema non puoi abortire il lancio
Nelle primissime fasi di volo m'e sembrato che il modello "sculasse" leggermente.... La rampa di lancio com'era?
Marco10987 non è in linea   Rispondi quotando
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