Tutte le coste hanno presentato lo stesso identico problema di montaggio della numero 2, ad eccezione della 17 e 18: e per forza! Sono in un unico pezzo!


Il lavoro di montaggio, preparazione del quartabuono e di accoppiamento alla chiglia è stato lungo e noioso: per fare tutte le coste ci ho impiegato in totale ben 11 ore di lavoro!
Nella foto vedete il risultato finale, di tutte le coste inserite al loro posto sulla chiglia e dentro la dima.
Nella foto sono già incollate.
Come vedete, in alcuni punti ci sono delle stecchette che ho inserito per tenerle a posto.
Infatti alcune coste non entravano e ho dovuto lavorare di limetta per allargare l'alloggiamento (in alcuni casi con tanto olio di gomito, in altri è bastato rimuovere il nero del taglio laser), in altri invece si infilavano e sfilavano come volevano, anche solo a guardarle, perché c'era nuovamente un gioco nell'incastro di circa mezzo millimetro!
In primo piano, sfocati, si vedono degli spessori anche ai lati del dritto: l'alloggiamento è infatti largo 5mm mentre il dritto è largo 4mm!
Lo stesso a prua (nella foto non si vede a causa della presenza della costa 18 che è piena e copre tutto).
Cosa succede in questi casi? Che la chiglia nel suo alloggiamento "balla" e le coste non si riesce ad inserirle correttamente negli alloggiamenti della dima, e ciò può compromettere sia l'asse della chiglia che la perpendicolarità e l'allineamento su di essa delle coste!
Per trovare il giusto compromesso ci ho messo circa due ore...
Metto una foto dall'alto dello scaletto (dima).
Per l'occhio è abbastanza appagante, ma per il morale - date le difficoltà e sono solo all'inizio! - è disarmante.