23-10-11, 09:51 PM
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#46
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2005
Messaggi: 10,376
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Quote:
Originariamente inviata da scapin
Con tutto il rispetto che ho per un ragazzo di 24 anni che è morto in circostanze sfortunatissime e per quanto mi dispiaccia molto per i suoi cari rimango sempre esterrefatto per le reazioni smodate di chi lo conosceva solo tramite la televisione e sembra si senta direttamente coinvolto nel lutto. Come è accaduto qualche giorno fa con Steve Jobs si sprecano le geremiadi e la retorica, tanto tutto fa spettacolo, compresi gli applausi durante un funerale. Secondo me in queste occasioni basta il silenzio e un R.I.P.
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Per fortuna siam tutti diversi ed ognuno la pensa a modo suo  , per me ogni modo di manifestare le proprie emozioni che non leda le liberta degli altri è rispettabile  , con uguale dignità per chi se la sente di stare in silenzio e per chi si sente di condividere una emozione, un ricordo , una impressione: tagliamo la questione mass media perchè risponde a regole di mercato, anche se la reazione di Meda e soci mi è parsa non solo etica ma anche dolorosamente, sinceramente partecipata: ciascuno ne avrà avuto una impressione ed un coinvolgimento differente, è normale.
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23-10-11, 10:30 PM
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#47
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2003
residenza: {Rocky pass (MELFI[PZ])}
Messaggi: 2,350
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Un grande spreco la morte di un ragazzo.
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24-10-11, 03:00 AM
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#48
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Utente Senior
Registrato dal: Nov 2005
residenza: Torino
Messaggi: 2,682
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Cosa dire? quando ho saputo la notizia sono rimasto pietrificato. Vederlo sdraiato sulla pista e vedere l'incidente mi ha gelato il sangue. Purtroppo queste cose fanno parte del rischio che tutti i piloti di tutte le categorie sanno e che potrebbe succedere, ma la passione è talmente che non ci si pensa che possa accadere. Non ci voleva proprio, e come ha detto Valentino Rossi, " Si può morire per scelta o aspettando che accada, ma non si può morire inseguendo un sogno"
Ciao grande Sic.
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Ciao da Pillos.Quando lo stucco si fa duro...i duri cominciano a carteggiare. 
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24-10-11, 11:20 AM
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#49
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Guest
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Io penso sempre che non ci siano morti di serie A o di serie B..rimango nel contesto che è morto un ragazzo giovane non un ragazzo che correva in moto, è morto facendo una cosa che amava..ha volte si muore per cose futili o incidenti stupidi, molti muoiono realizzando mai niente..per quanto mi riguarda ho un concetto tutto mio personale della morte..con il mio lavoro ho visto morire persone giovani..ho visto spengere il loro sguardo mentre li stavamo tirando fuori dalla macchina..la morte è brutta quando la vivi in questo modo..un minuto prima sorridi un minuto dopo non esisti più..quando vedi la morte in tv..o sul web è un conto..quando per più di 10 anni assorbi la sofferenza altrui cominci a porti tante domande...la cosa buffa è che quando muore un Pompiere la frase che viene subito a ruota è la seguente: è morto facendo il suo lavoro...faceva parte del rischio... però sono convinto che se dicessi questo di Simoncelli molto probabilmente sarei attaccato per mancanza di sensibilità... mi dispiace molto per Marco..ma non perchè era un pilota.. ma perchè era un ragazzo.
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24-10-11, 11:49 AM
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#50
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2003
residenza: Bologna
Messaggi: 17,063
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chi fa il pilota lo fa perchè gli piace.(e perchè ha il money per farlo...)
credo che nessuno dei ragazzi che corre nel motomondiale sia lì perchè qualcuno li ha obbligati.lo sanno tutti.
Se tu dici che Simoncelli è morto mentre faceva il suo "lavoro",che per lui era anche la sua grande passione,non mi pare che dici nulla di sbagliato.
e' stato solo molto sfortunato.
mezzo metro più avanti,o mezzo più indietro,e forse adesso sarebbe solo un incidente brutto,ma da raccontare.......
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24-10-11, 11:51 AM
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#51
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Utente Senior
Registrato dal: Jun 2010
residenza: Provincia di Milano (sud-est)
Messaggi: 2,547
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ciao Marco, ci mancherai !
adesso fai le tue pieghe lassù dove il cielo è di azzurro puro
R.I.P.
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24-10-11, 12:08 PM
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#52
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2005
Messaggi: 10,376
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E' vero Mauri. Se avessimo letto che ieri è morto un Pompiere facendo un lavoro pericoloso, la reazione sarebbe stata diversa. Anche per un pompiere di 24 anni, pieno di speranze progetti ecc. In parte però penso che questa differenza sia dovuta al fatto del personaggio pubblico: non solo tanto per la "fama" ma per quanto (quanto come quantità, quanto come qualità: simpatia/antipatia) il personaggio ti arriva, in alcuni casi lo consideri perfino "amico" senza conoscerlo.
Un giorno dopo è comunque duretta: più di altre volte, effettivamente era troppo giovane e troppo pieno di vita.
Circolano voci attribuibili anche a Cereghini che Vale stia pensando il ritiro, cosa che su Twitter Brivio sta respingendo categoricamente.
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24-10-11, 12:14 PM
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#53
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Guest
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 ..
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24-10-11, 12:22 PM
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#54
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Moderatore
Registrato dal: Jul 2003
residenza: Torino (Italy)
Messaggi: 17,491
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Quote:
Originariamente inviata da gionc
E' vero Mauri. Se avessimo letto che ieri è morto un Pompiere facendo un lavoro pericoloso, la reazione sarebbe stata diversa. Anche per un pompiere di 24 anni, pieno di speranze progetti ecc. In parte però penso che questa differenza sia dovuta al fatto del personaggio pubblico: non solo tanto per la "fama" ma per quanto (quanto come quantità, quanto come qualità: simpatia/antipatia) il personaggio ti arriva, in alcuni casi lo consideri perfino "amico" senza conoscerlo.
Un giorno dopo è comunque duretta: più di altre volte, effettivamente era troppo giovane e troppo pieno di vita.
Circolano voci attribuibili anche a Cereghini che Vale stia pensando il ritiro, cosa che su Twitter Brivio sta respingendo categoricamente.
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Aggiungo che oltre quello che hai scritto dipende anche di quale personaggio pubblico e', ora noi, compresi i media, siamo piu' coinvolti in quanto era un personaggio pubblico Italiano, se fosse successo a quacun'altro del giro Moto GP, magari delle retrovie o di qualche team minore sarebbe dispiaciuto, ci mancherebbe, ma la notizia non avrebbe avuto questa enfasi dimenticandosi che era sempre una vita di 24 anni di qualsiasi nazione o importanza fosse.
Ciao ciao
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Io sono "MODELFRIENDS" anche se compare "decals" 
Mai discutere con uno stupido perchè ti porta al suo livello e ti batte d'esperienza 
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24-10-11, 01:07 PM
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#55
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Utente
Registrato dal: Mar 2011
residenza: Imola
Messaggi: 716
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essendo un appassinato del mondo delle corse ovviamente questa notizia è un fulmine a ciel sereno e mi ha toccato tantissimo, un ragazzo semplice giovane con tanta passione e voglia di correre! mi dispisce davvero
poi ovvio la retorica c'è d'appertutto anche quando ci sono argomenti delicati come questi,
un esempio, un po di tempo fa è morto a 92 anni la persona che ha inventato il peismecher(quella cosa che tiene in vita migliaia di persone con problemi cardiaci), e i telegiornali non l'hanno neanche anunciato se non come notizia minore, purtroppo viviamo in un mondo in cui l'immagine conta tanto a volte troppo.
l'importante è avere rispetto per cio che è accaduto e per le persone che stanno soffrendo per la perdita dei propri cari.
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24-10-11, 01:26 PM
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#56
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Guest
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Ho trovato questa lettera del Dott. Costa, forse qualcuno di voi l'avrà già letta, a me sembra molto dolce.
Oggi, dopo la tragedia della Malesia, il dottorcosta ha scritto questa lettera a Stefano Saragoni, direttore di Motosprint.
La vittoria di Marco.
Al crepuscolo di questa domenica piena di dolore il mio sogno vorrebbe disperatamente che un piccolo frammento di stella dal nome Marco Simoncelli non venisse spazzato via. Destino crudele, perché minacci il mio sogno? Cosa posso sperare? E sperare di fare che cosa, al di là delle lacrime per la fanciullezza perduta e al di là dell’angoscia nuda del dolore, sempre più insopportabile perché mi fa sentire impotente e colpevole di non averti stretto fra le mie braccia? Nulla. Quando il destino bussa alla porta proviamo la terribile sensazione di essere impotenti. Il giovane campione di nome Marco se n’è andato con il tramonto del sole della Malesia e il suo andare è stato un rumore di vita, il rumore gioioso che Marco ci ha sempre regalato. Il rumore dell’intervista che Marco mi ha rilasciato al Mugello nel mese di luglio mentre veniva massaggiato dal suo fidato fisioterapista. Quel giorno, all’inizio dell’intervista, avrei voluto rivolgermi ad un antico cavaliere e lui mi ha detto: “Diobò! Sono solo un lesto ragazzo con una folta capigliatura gradito a tanti, amato dalla sua ragazza e dai suoi genitori.” Il massaggio continua, la sua pelle viene accarezzata da mani esperte che scivolano sul suo atletico corpo e mi allontano un poco per rispettare quel rituale. Con commozione riporto la conclusione dell’intervista che gli avevo fatto per il libro che sto scrivendo e che con tutto il mio affetto gli dedicherò. Ecco le ultime domande.
…dottorcosta: “Cosa pensi del dolore”?
Marco: “ Non mi piace. Ma lo sopporto. E’ inutile lamentarsi. Lo sopporto in silenzio. Diobò è meglio così”.
dottorcosta: “Cosa pensi del dolore dell’ anima”?
Marco: “È brutto, tanto brutto, ma dopo lo sconforto che deriva da questa cosa brutta, mi viene come una carica. Mi sento meglio e guido meglio la moto”
dottorcosta: “Quando corri contro chi corri”?
Marco: “Mi verrebbe da dire per battere gli altri. Poche pugnette non voglio stare dietro. Poi, se ci penso ti dico che corro perché provo una sensazione unica, non te lo so spiegare, ma è qualcosa di speciale, nascosto dentro di me”.
dottorcosta: Perché hai i capelli lunghi”?
Marco: “Mi piacciono, non mi fanno sentire normale, mi fanno sentire particolare, me stesso, unico”.
dottorcosta: “Ti senti solo”?
Marco: “No! No! C’è la mia famiglia, la mia morosa i miei amici che godono dei miei successi, c’è la clinica mobile che mi aiuta nei momenti difficili. Sento quanto bene c’è attorno a me, tanto di quel bene che mi scalda”.
Il massaggio è finito, l’intervista è finita. Il padre Paolo e la graziosa morosa di Marco hanno ascoltato compiaciuti. Io ringrazio, con una carezza, uno dei miei piloti preferiti e gli racconto una mia riflessione: “Quando in questo campionato sei caduto e sei caduto tante volte molti ti hanno criticato, giudizi diabolici, ingiusti, invidiosi. Molti hanno addirittura preteso d’insegnarti ad andare in moto. Alcuni hanno vivamente consigliato di dirti di stare tranquillo, di consigliarti la prudenza. Ti ricordi, invece, cosa ti ho detto? Ti ho confessato che il collettivo, abbaiando contro l’umanità, ha dimenticato, forse perché non lo può ricordare, quando ha iniziato a camminare. Si cade, ci si rialza, si torna a cadere, ci si rialza di nuovo e spesso si ritorna a cadere. Tutto questo accompagnati dal sorriso della madre che ci consola e ci incita a perseverare, senza nessun accenno di rimprovero. Poi tutti abbiamo imparato a camminare spediti, ma pochi sono riusciti a percorrere il sentiero che porta alle vette della vita, perché la salita era troppo ardua e faticosa. Perché criticarli? Non sono già severamente puniti dal loro insuccesso? Invece tu, caro Marco, non solo salirai i gradini della vetta della vita, ma anche quelli del podio, dove come premio non c’è la coppa, ma il riconoscimento della tua forza di aver guardato in faccia alla Morte e sconfiggerla.”
Ora la mia profezia si è avverata. Sei salito sul podio della Cecoslovacchia e dell’Australia. Oggi in Malesia hai guardato in faccia la Morte. E mentre ti stava avvolgendo con il suo nero mantello gli hai detto: “Diobò, ma non vedi che io non sono umano, perché io sono i miei sogni e con il mio talento sono il pane degli Dei che tu non potrai mai toccare? Non ti accorgi che rubi solo il mio corpo? Al contrario, il mio sorriso, la mia bontà, la mia simpatia rimarranno per sempre nel cuore di tutti. Per sempre. Non vedi che nello scacco che ti ho dato le lacrime si stanno per trasformare in ebbrezza? Ci metteranno un po’ di tempo, ma io credo molto in questo miracolo, specialmente per la mia famiglia e la mia ragazza. Questa è la mia vittoria nel Gran Premio della Malesia durato due giri.”
Chi nello sport, inseguendo i suoi sogni, insegue contemporaneamente la sua tragedia, esce dal mondo della umanità per entrare nel mondo del divino, cruento, violento, ma pur sempre divino. Chi muore inseguendo un sogno sorride alla morte e il sorriso cancella qualsiasi violenza. L’alpinista sorride alla vertigine dell’altezza, il subacqueo sorride all’inquietudine degli abissi, il motociclista sorride all’ebbrezza della velocità. Lo sport è il palcoscenico, dove il corpo e la mente celebrano la loro potenza in quella fase della vita che è la gioventù. Nel motociclismo il gesto del pilota è esaltato dal rischio, un filo sottilissimo che separa, nel grigiore dell’asfalto, la vita dalla Morte. Un tenue confine tracciato dal pericolo, dove la vita, per cercare la vittoria, si spinge fino al brivido del suo eccesso. Oggi, Marco, hai provato quel brivido. Ti voglio bene. E non ti dimenticherò mai.
claudio marcello costa, clinica mobile (volutamente in minuscolo)
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24-10-11, 01:34 PM
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#57
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Utente Senior
Registrato dal: Jul 2009
residenza: Lecce
Messaggi: 2,357
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Ha toccato anche me, era pur sempre un ragazzo di 24 anni e non c'è persona a cui non possa dispiacere di una tragedia simile. A me a priori danno fastidio però gli eccessi, i fanatismi. Avete presente quegli idioti che si picchiano fuori dagli stadi o quelle che si strappano i capelli in lacrime per avere un autografo di un cantante? Ecco, non sopporto chi (specie a telecamere accese) sostiene di aver pianto a dirotto per qualcuno che non ha mai conosciuto e neanche visto di persona se non in tv. Non so se avete presente i titoli dei giornali "Ciao Marco"... ciao di che? Vi conoscevate? Ora vedrete la folla oceanica ai funerali con poveretti che piangeranno a dirotto manco fosse morto il proprio figlio... mba... commozione va bene, ma ormai si spettacolarizza tutto, compreso i lutti.
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24-10-11, 01:40 PM
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#58
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da scapin
Ha toccato anche me, era pur sempre un ragazzo di 24 anni e non c'è persona a cui non possa dispiacere di una tragedia simile. A me a priori danno fastidio però gli eccessi, i fanatismi. Avete presente quegli idioti che si picchiano fuori dagli stadi o quelle che si strappano i capelli in lacrime per avere un autografo di un cantante? Ecco, non sopporto chi (specie a telecamere accese) sostiene di aver pianto a dirotto per qualcuno che non ha mai conosciuto e neanche visto di persona se non in tv. Non so se avete presente i titoli dei giornali "Ciao Marco"... ciao di che? Vi conoscevate? Ora vedrete la folla oceanica ai funerali con poveretti che piangeranno a dirotto manco fosse morto il proprio figlio... mba... commozione va bene, ma ormai si spettacolarizza tutto, compreso i lutti.
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Scapin.... un uomo morto è un uomo morto...famoso o meno.
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24-10-11, 01:48 PM
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#59
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Utente Senior
Registrato dal: Jul 2009
residenza: Lecce
Messaggi: 2,357
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Mauro, io mi chiamo Andrea e sono d'accordo con te.
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24-10-11, 02:09 PM
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#60
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2005
Messaggi: 10,376
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Quote:
Originariamente inviata da scapin
Ha toccato anche me, era pur sempre un ragazzo di 24 anni e non c'è persona a cui non possa dispiacere di una tragedia simile. A me a priori danno fastidio però gli eccessi, i fanatismi. Avete presente quegli idioti che si picchiano fuori dagli stadi o quelle che si strappano i capelli in lacrime per avere un autografo di un cantante? Ecco, non sopporto chi (specie a telecamere accese) sostiene di aver pianto a dirotto per qualcuno che non ha mai conosciuto e neanche visto di persona se non in tv. Non so se avete presente i titoli dei giornali "Ciao Marco"... ciao di che? Vi conoscevate? Ora vedrete la folla oceanica ai funerali con poveretti che piangeranno a dirotto manco fosse morto il proprio figlio... mba... commozione va bene, ma ormai si spettacolarizza tutto, compreso i lutti.
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@Mauri, intanto grazie, la lettera del Costa è bellissima. Il linguaggio può sembrare eccessivamente prosaico ma il succo quello è... prezioso, il Costa è uno avanti, secondo me, nel sentiero della coscienza: poi può piacere o meno, a me piace e spesso illumina.
@Scapin: si il tuo è buon senso. Io mi sforzo di non giudicare gli atteggiamenti degli altri, eccessivi o meno, non è facile, ma spesso quando critico scopro negli altri sfacettature del mio stesso carattere. Io penso che le folle oceaniche e le vesti stracciate non mi daran fastidio, preferisco onestamente una reazione spontanea ed eccessiva ad una controllata ma non spontanea o peggio finalizzata ad uno scopo.
Vedrai che se ci saranno giovani in lacrime sarà solo per il dispiacere, non per secondi fini. Le facce lunghe che ho visto durante la diretta, le voci spezzate, beh per me sono autentiche: certo non sono andato a cercarmi uno speciale di Vespa (non so se ci sia stato... e poi vedi che comincio a fare il criticone ancora..)
cmq meglio che chiuda e lasci passo....non è che mi interessi esser giudicato però tutti meritano spazio per un pensiero...
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