30-06-10, 12:29 PM
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#16
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Milano
Messaggi: 446
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Quote:
Originariamente inviata da sandro67
Ma tuo padre lavorava in ambiente rally?
Non so niente,raccontaci un po'...(per quello che si può dire in pubblico,ovviamente..Sai che ci leggono pure gente come Lapo,o il Ragastas...)  
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Pensa che mio padre, non aveva neanche la patente... Per tutta la vita è andato in sella alla sua bici, finchè la salute glielo ha permesso.
La professione di mio padre si chiamava "pittore letterista", una professione che i computer, plotter e software di grafica vettoriale hanno mandato in pensione prima di quando non abbia fatto l'INPS con lui...
Una volta, tutta la pubblicità su automezzi (da qui Pubbli Auto), era realizzata tramite un complicato sistema di "ricalco" e verniciatura che pochi sapevano fare, e pochi volevano imparare.
Mio padre, l'unico a Torino ad avere la "mano-fatata" cominciò con le vetture di Carlo Abarth, disegnando scorpioni qua e la.
Prima che mio padre morisse, un giornalista impegnato a scrivere una monografia Abarth, chiese di incontrarlo per farsi raccontare anche la sua esperienza con grande preparatore italo-austriaco.
"Pittore, io non so come tu fare!" divenne il classico (e lusinghiero) commento che Carlo Abarth ripeteva a mio padre quando finiva la decorazione di una delle sue auto (di Abarth, naturalmente!)
Nei primi anni '70, il mio babbo divenne il... "pennello" del Reparto Corse Lancia, che della PubbliAuto (la piccola scritta che trovate sullo spoiler posteriore della Stratos, per esempio) si servì per allestire tutte le vetture, rally e pista.
Presso la PubbliAuto, la cui sede storica era in via Castelgomberto a Torino, a pochi passi dal Reparto Corse del San Paolo, vennero "vestite" le Fulvia, le Stratos, i 131 abarth, le Beta Montecarlo, le varie LC, fino a quando nei primi anni '80 la PubbliAuto chiuse i battenti.
Mio padre allora andò a lavorare presso il suo "allievo" Mais (PubbliMais) e terminò li la sua carriera.
La Lancia dirottò quello che restava del Reparto Corse verso la PubbliMais, ma i tempi stavano cambiando: la Lancia faceva realizzare il primo prototipo a mio padre e poi da quello successivo la grafica "ricopiata" veniva realizzata internamente da nuove realtà a... basso costo!
I computer alla fine hanno definitavamente messo la parola fine alla maualità, alla capacità e bravuta di una generazione di "vecchi pittori".
Oggi qualsiasi scemo (infatti le decals, come sai, le disegno persino io...) può fare ciò che un tempo solo pochi sapevano realizzare.
E' il bello del progresso!
Mi ha fatto piacere questa mattina tornare indietro negli anni, come dice il mio "vecchio" amico e compagno di scuola Decals e ricordare così anche mio padre.
Allego l'articolo che TuttoRally+ dedicò alla mia collezione e al ricordo di mio padre una pagina nello speciale Stratos del Maggio 2002.
Altro su mio padre all'indirizzo: Michele Mininni
Ciao e grazie.
Quote:
Ho visto solo una cosa,agghiacciante...che purtroppo vedo anche in mie foto delle scuole elementari...Il cappelo alla David Crocket.......
Noooooooooooo! 
Mi chiedo quanti ne avranno venduti,in quegli anni....
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CE L'AVEVI ANCHE TU EH?? All'epoca non potevamo ribellarci...
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"La Stratos non era stata disegnata per un impiego sportivo: la Stratos era una vettura... bizzarra!"
Nuccio Bertone (intervista 29/09/1987)
Ultima modifica di stratosmania; 30-06-10 a 12:48 PM
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30-06-10, 12:43 PM
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#17
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Moderatore
Registrato dal: Jul 2003
residenza: Torino (Italy)
Messaggi: 17,487
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Eh mi ricodo quando portavi le foto e mentre le guardavamo la maesta ce le ritirava fino alla fine della lezione 
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Io sono "MODELFRIENDS" anche se compare "decals" 
Mai discutere con uno stupido perchè ti porta al suo livello e ti batte d'esperienza 
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30-06-10, 12:45 PM
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#18
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Milano
Messaggi: 446
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Quote:
Originariamente inviata da decals
Eh mi ricodo quando portavi le foto e mentre le guardavamo la maesta ce le ritirava fino alla fine della lezione  
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E quel trauma infantile ci è costato caro... (in termini di modellini acquistati...  )
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"La Stratos non era stata disegnata per un impiego sportivo: la Stratos era una vettura... bizzarra!"
Nuccio Bertone (intervista 29/09/1987)
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30-06-10, 01:08 PM
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#19
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2003
residenza: Bologna
Messaggi: 17,062
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bè,hai avuto una bella fortuna di avere un papà così particolare,e unico....
Ora capisco da dove viene la tua passione per la Stratos e le corse...
(ma la mia?da dove verrà?  )
Se un giorno ci si vede,mi racconterai qualche bella storiella.....
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30-06-10, 01:09 PM
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#20
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Milano
Messaggi: 446
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Quote:
Originariamente inviata da sandro67
bè,hai avuto una bella fortuna di avere un papà così particolare,e unico....
Ora capisco da dove viene la tua passione per la Stratos e le corse...
(ma la mia?da dove verrà?  )
Se un giorno ci si vede,mi racconterai qualche bella storiella..... 
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Puoi contarci!
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"La Stratos non era stata disegnata per un impiego sportivo: la Stratos era una vettura... bizzarra!"
Nuccio Bertone (intervista 29/09/1987)
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30-06-10, 01:10 PM
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#21
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Utente
Registrato dal: Mar 2008
residenza: Saint Christophe - Aosta
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Quote:
Originariamente inviata da sandro67
Ho visto solo una cosa,agghiacciante...che purtroppo vedo anche in mie foto delle scuole elementari...Il cappelo alla David Crocket.......
Noooooooooooo! 
Mi chiedo quanti ne avranno venduti,in quegli anni....
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Già ne possedevo uno anch'io (anno scolastico '72 - '73 I° Elementare) 
Gran belle foto, mi è scesa una lacrimuccia guardandole, devo farti una domanda a riguardo della Stratos Alitalia versione early '75 o late '74, perchè ancora in configurazione senza kit aerodinamico, non mi ricordavo sulla fiancata il logo Alitalia, mi ricordavo la "A" sul cofano anteriore e la scritta "Alitalia" sul passaruote posteriore e guardando alcune foto d'epoca non riesco a trovarla. era forse destinata a qualche presentazione?
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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30-06-10, 01:18 PM
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#22
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Milano
Messaggi: 446
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Quote:
Originariamente inviata da drizzt
...devo farti una domanda a riguardo della Stratos Alitalia versione early '75 o late '74, perchè ancora in configurazione senza kit aerodinamico, non mi ricordavo sulla fiancata il logo Alitalia, mi ricordavo la "A" sul cofano anteriore e la scritta "Alitalia" sul passaruote posteriore e guardando alcune foto d'epoca non riesco a trovarla. era forse destinata a qualche presentazione?
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Quella è una "prova tecnica" in quanto si tratta del primo abbozzo di Alitalia che (per fortuna) venne modificata prima essere impiegata in gara.
Da quello che ricordo, si trattò di un esemplare unico presentato probabilmente agli sponsor (o ALLO sponsor), poi venne subito modificato.
PS: potremo aprire un Club del "Cappello alla David Crockett"...
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"La Stratos non era stata disegnata per un impiego sportivo: la Stratos era una vettura... bizzarra!"
Nuccio Bertone (intervista 29/09/1987)
Ultima modifica di stratosmania; 30-06-10 a 05:29 PM
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30-06-10, 04:40 PM
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#23
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Utente
Registrato dal: Mar 2008
residenza: Saint Christophe - Aosta
Messaggi: 794
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Quote:
Originariamente inviata da giova2006
Quella è una "prova tecnica" in quanto si tratta del primo abbozzo di Alitalia che (per fortuna) venne modificata prima essere impiegata in gara.
Da quello che ricordo, si trattò di un esemplare unico presentato probabilmente agli sponsor (o ALLO sponsor), poi venne subito modificato.
PS: potremo aprire un Club del "Cappello alla David Crockett...
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Al club mi iscrivo volentieri perchè vedo che la compagnia è ottima 
Ti ringrazio sia per la spiegazione della decorazione della Stratos (avevo intuito potersi trattare di qualcosa di simile), sia per aver voluto condividere con noi una parte della tua vita molto importante, molto toccante la pagina del sito dedicata a tuo padre e molto belli i suoi quadri (adoro la pittura quando non mi devono spiegare cosa sto guardando, questo ovviamente fa di me un caprone dell'arte perchè gli astrattisti mi fanno cascare i maroni). Spero anch'io, come Sandro, di poter sentire qualche racconto dal vivo un giorno o l'altro.
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.
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30-06-10, 06:16 PM
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#24
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Utente
Registrato dal: Oct 2007
residenza: Firenze
Messaggi: 633
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Grazie davvero per aver condiviso con tutti noi questi tuoi ricordi
Le foto sono molto interessanti e sanno proprio di.... vissuto! io in quegli anni ancora non c'ero (per poco però) però mi hanno sempre affascinato e mi sarebbe piaciuto viverli (la mia ragazza dice sempre che dovevo nascere una ventina di anni prima (sono dell'80)) purtroppo mi devo accontentare di vederle ai raduni storici e di.... modellarle!
ps adesso quando monterò la decals di Pubbli Auto penserò a tuo papà..
pps la mia generazione non aveva il cappellino alla David Crockett però vi assicuro che avevamo molti "capi d'abbigliamento" altrettanto.... inquietanti
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0o--^--o0
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30-06-10, 06:58 PM
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#25
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2005
Messaggi: 10,376
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Quote:
Originariamente inviata da giova2006
PS: potremo aprire un Club del "Cappello alla David Crockett"...
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Presente.... ed essendo notoriamente i vicentini (e Bigazzi) magnagati, non necessariamente la coda era di coniglio..... solo che per un bel lavoretto e stufatino serviva un norvegese, un bersiano, alpacca... mai visto un cappello così con la coda magra e spellacchiata di un sorianone nostrano
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30-06-10, 07:03 PM
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#26
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Utente Senior
Registrato dal: Dec 2005
Messaggi: 10,376
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Bene, posso dire stranamente di non essere invidioso ma di essere contento per te, per l'esperienza unica.
Quanto a questo...
Beh direi che a forza di focacce, farinate ed affini (pure qualche salamella..) ti sei clonato, solo che ora i due cloni sono ancora attaccati  , il giorno che riesci a staccarli potrai simultaneamente laurà e modellare tutto il giorno
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30-06-10, 09:31 PM
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#27
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Moderatore
Registrato dal: Jul 2003
residenza: Torino (Italy)
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Prima o poi scansiono le foto di classe
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Mai discutere con uno stupido perchè ti porta al suo livello e ti batte d'esperienza 
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01-07-10, 02:10 PM
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#28
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Milano
Messaggi: 446
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Ogni promessa e' debito...
Ecco le foto!
Tra poco inizio il disegno...
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"La Stratos non era stata disegnata per un impiego sportivo: la Stratos era una vettura... bizzarra!"
Nuccio Bertone (intervista 29/09/1987)
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01-07-10, 02:13 PM
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#29
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Milano
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Quote:
Originariamente inviata da gionc
Bene, posso dire stranamente di non essere invidioso ma di essere contento per te, per l'esperienza unica.
Quanto a questo...
Beh direi che a forza di focacce, farinate ed affini (pure qualche salamella..) ti sei clonato, solo che ora i due cloni sono ancora attaccati  , il giorno che riesci a staccarli potrai simultaneamente laurà e modellare tutto il giorno 
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Già... qualche salamella di troppo! E poi tanti amici che (come me...) hanno la passione della.. forchetta!
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"La Stratos non era stata disegnata per un impiego sportivo: la Stratos era una vettura... bizzarra!"
Nuccio Bertone (intervista 29/09/1987)
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01-07-10, 03:34 PM
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#30
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Utente
Registrato dal: Feb 2007
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Quote:
Originariamente inviata da giova2006
Pensa che mio padre, non aveva neanche la patente... Per tutta la vita è andato in sella alla sua bici, finchè la salute glielo ha permesso.
La professione di mio padre si chiamava "pittore letterista", una professione che i computer, plotter e software di grafica vettoriale hanno mandato in pensione prima di quando non abbia fatto l'INPS con lui...
Una volta, tutta la pubblicità su automezzi (da qui Pubbli Auto), era realizzata tramite un complicato sistema di "ricalco" e verniciatura che pochi sapevano fare, e pochi volevano imparare.
Mio padre, l'unico a Torino ad avere la "mano-fatata" cominciò con le vetture di Carlo Abarth, disegnando scorpioni qua e la.
Prima che mio padre morisse, un giornalista impegnato a scrivere una monografia Abarth, chiese di incontrarlo per farsi raccontare anche la sua esperienza con grande preparatore italo-austriaco.
"Pittore, io non so come tu fare!" divenne il classico (e lusinghiero) commento che Carlo Abarth ripeteva a mio padre quando finiva la decorazione di una delle sue auto (di Abarth, naturalmente!)
Nei primi anni '70, il mio babbo divenne il... "pennello" del Reparto Corse Lancia, che della PubbliAuto (la piccola scritta che trovate sullo spoiler posteriore della Stratos, per esempio) si servì per allestire tutte le vetture, rally e pista.
Presso la PubbliAuto, la cui sede storica era in via Castelgomberto a Torino, a pochi passi dal Reparto Corse del San Paolo, vennero "vestite" le Fulvia, le Stratos, i 131 abarth, le Beta Montecarlo, le varie LC, fino a quando nei primi anni '80 la PubbliAuto chiuse i battenti.
Mio padre allora andò a lavorare presso il suo "allievo" Mais (PubbliMais) e terminò li la sua carriera.
La Lancia dirottò quello che restava del Reparto Corse verso la PubbliMais, ma i tempi stavano cambiando: la Lancia faceva realizzare il primo prototipo a mio padre e poi da quello successivo la grafica "ricopiata" veniva realizzata internamente da nuove realtà a... basso costo!
I computer alla fine hanno definitavamente messo la parola fine alla maualità, alla capacità e bravuta di una generazione di "vecchi pittori".
Oggi qualsiasi scemo (infatti le decals, come sai, le disegno persino io...) può fare ciò che un tempo solo pochi sapevano realizzare.
E' il bello del progresso!
Mi ha fatto piacere questa mattina tornare indietro negli anni, come dice il mio "vecchio" amico e compagno di scuola Decals e ricordare così anche mio padre.
Allego l'articolo che TuttoRally+ dedicò alla mia collezione e al ricordo di mio padre una pagina nello speciale Stratos del Maggio 2002.
Altro su mio padre all'indirizzo: Michele Mininni
Ciao e grazie.
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Grazie a te!!!
Fantastico 
Ciao
Francesco
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