Re:HELP rifare i vetri con l'acetato....
Ciao,
si possono usare diversi metodi, dipende dai materiali che si hanno a disposizione e dalle capacità personali nel saperle usare.
Personalmente, se devo riprodurre un vetrino, opero così:
1- Pongo il vetrino originale su di uno zoccolo di plastilina o Pongo, alto circa 1 cm, in posizione più orizzontale possibile ed evitando sottosquadri.
2- Faccio una cassaforma attorno al vetrino per poterne fare uno stampo in negativo. Io uso la resina siliconica o gomma da stampi, ma si può usare anche del gesso scagliola; però in questo caso bisogna usare un distaccante (lubrificante) per non fare aderire il gesso all'originale.
3- Quando lo stampo sarà ben catalizzato, nel caso della gomma, o comunque ben asciutto se si è usato il gesso, si stacca l'originate e si fa una colata di resina che sarà il nostro stampino per la riproduzione del vetrino.
4- Quando la resina sarà ben catalizzata, bisognerà fare un paio di passi, indispensabili per la buona riuscita della riproduzione del vetrino:
4a- Svuotare parzialmente lo stampino dall'interno in modo che il suo spessore non sia più di 3-4 mm per l'1/24 ed un po' meno per l'1/43 (questo perchè il materiale di cui è fatto lo stampino, resina od altro, tenderà nel tempo a ritirarsi in misura proporzionale allo spessore del materiale stesso; per cui, onde limitare al massimo questo fenomeno e mantenere quasi invariate le dimensioni originarie, bisogna limitare lo spessore dello stampino pur conservandone una certa rubustezza.
4b- Controllare la superficie esterna dello stampino e se necessario carteggiare finemente e/o verniciarlo e ricarteggiare fino ad ottenere una superficie liscia e senza imperfezioni.
5- Posizionare lo stampino in modo che sia ben fermo e non si possa muovere al momento di termoformare l'acetato su di esso (serviranno entrambe le mani libere).
6- Riscaldare l'acetato (non troppo sottile) vicino ad un fornelletto elettrico (mai sulla fiamma viva) ed adagiarlo velocemente e con decisione sullo stampino tirando verso il basso per alcuni secondi.
7- Ritagliare il vetrino clonato e provarlo sul modello; se non si è soddisfatti, si può rifarlo con un altro pezzo di acetato.
Per i passi 5, 6 e 7 io opero in maniera diversa, ma dispongo di una piccola attrezzatura per il sottovuoto che semplifica notevolmente la fase della termoformatura e mi permette con un solo foglio di acetato di ottenete diversi vetrini, ma questa è un'altra storia.
Spero di essere stato abbastanza chiaro, in ogni modo, sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e limitatamente alla mia esperienza.
Buon lavoro.
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