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Ulisse!!!
sei uno scultore complimenti che cavallino ottimo Inviato con il mio SM-A405FN - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
GRAZIE, Amici...Vi confesso non è stato semplice ma nemmeno impossibile ! In realtà non avevo alcun modello o riferimento da copiare (se non una scarna immagine laterale sui Piani Amati, che nel kit - 1/64 - fornisce la polena in resina plastica) da questa immagine ho realizzato la mia polena 1/48, ispirandomi alla Polena del Pegasus di Roland le cui immagini sono presenti nel nostro Forum; l'ho sbozzata da una tavoletta di 5 mm di spessore; dopo averla ultimata mi sono reso conto che era troppo stretto il cavallino, quindi ho:
1) tagliato collo e testa (il cui spessore andava bene); 2) ho tagliato poi longitudinalmente il busto del cavallo, e le zampette anteriori e posteriori sono saltate via (!); 3) ho attaccato le due metà (destra e metà sinistra del cavallino tranciato) su un nuova tavoletta di mm.5 ed ho sagomato nuovamente il tronco; 4) ho attaccato il collo e la testa sulla nuova sagoma (di circa 7 mm di spessore) ed ho sagomato il tutto per rendere armonioso il collo e la testa rispetto al nuovo corpo; 5) poi ho costruito le zampette anteriori a parte (4 pezzetti di listello 2x2 mm attaccate ad angolo) e poi le ho attaccate al corpo-tronco, sagomando il tutto per armonizzare le nuove zampette al tronco del cavallino; 6) poi ho scavato tra le gambe posteriori fino al sedere del cavallino per realizzare la "seduta" sullo sperone del vascello (anche in questa fase una zampetta posteriore è saltata; l' ho riattaccata collocando nella parte posteriore interna un listellino di 0,5 mm). Ora debbo fare le ali e poi le attaccherò (dopo aver messo in opera il cavallino sullo sperone del Vascello). Devo ancora pulire e molare per bere il cavallino, con lana d' acciaio fine. Mi fa piacere che vi piaccia... Cordialità |
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Ecco un avanzamento dei lavori svolti in questo periodo
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Ecco altre foto dell' avanzamento lavori del mio cantier
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Ecco altre foto dell' avanzamento lavori del mio cantiere; spero qualcuno abbia il tempo per visionare e magari criticare i miei lavori di avanzamento, mostrandomi i miei tanti errori...
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Ed ancora...
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Come modello è una meraviglia e tu avrai certo seguito i piani secondo indicazioni e progetto, però chiedo; "Come facevano a girare l'argano con quella apertura per scendere in basso?".
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Gentile Cervotto in vero la scala scende da dritta verso sinistra; quindi la parte alta della scala si trova a dritta, e scende poi verso sinistra sicchè il capo basso della scala (piede) si trova a sinistra...spero di essere stato chiaro. Credo che quando fosse in funzione l' argano sul boccaporto della scala vi fosse un carabottino che consentisse a coloro che azionavano lo stesso di poter spingere le aste relative intorno all' argano: i piani (anche quelli originali del MMM) pongono tale scalandrone vicino all' argano...
GRAZIE della visita e buona serata ! Cordialità |
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Come scende la scala lo avevo capito, facevo notare l'apertura per scendere. Se io fossi stato il progettista di questa nave avrei messo l'apertura o l'argano in altra posizione.
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Gentile Cervotto, ecco i progetti e piani del MMN di Greeniwich del Pegasus (Classe Swan); come vedrai l' argano è lì dove l' ho collocato io ed in corrispondenza e solidale con l' argano posto al sottostante ponte di coperta (lower deck): credo proprio che sopra al boccaporto dello scalone vi fosse un carabottino che consentisse l' uso dell' argano, quando in funzione. Cordialità
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Il tuo modello è perfetto, nulla da eccepire, tutto esatto come l'originale, però se io fossi stato il progettista dell'epoca avrei messo l'argano in altro posto, così non c'era bisogno di mettere carabottino o qualche copertura quando si doveva girare l'argano. Non è una nota al "TUO" lavoro, ma al progettista del passato.
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ciao
ottimo lavoro complimenti ciao ENRICO |
GRAZIE Amici per le vostre qualificate visite che mi danno la forza di andare avanti per completare il mio cantiere.
Cordialità |
Ottima interpretazione e ottima mano,
due caratteristiche basilari per realizzare dei bellissimi modelli, """come si vede !!!""" :Ok: luponero |
Grande Telese, seguo con molto interesse, sia il lavoro che le spiegazioni molto dettagliate.
Inviato con il mio Redmi Note 7 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
GRAZIE a tutti gli Amici (ed in modo particolare a SEA.WOLF che ormai mi segue da anni e di cui sono amico personale !) per le vostre visite e per i vostri commenti benevoli al mio lavoro... c'è molto ancora da fare (tantissimo...) ma con il vostro sostegno trovo la forza di andare avanti in questo cantiere non facile per l' impostazione che vi ho dato !
Cordialità |
Buongiorno Telese!! Seguiro' anche io con interesse questo tuo "ritorno"..
Buona Giornata ALex :Ok: |
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(con me lo fa su faccialibro!) :brig::brig::brig: P.S.: beh, non solo questo... |
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Inviato con il mio Redmi Note 7 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
Mi sono spulciato tutto il tuo wip e devo dire che mi ha affascinato la parecchio. Continuerò a seguirlo con interesse.
Inviato con il mio Redmi 8 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
GRAZIE Amici Modellisti, con le vostre visite ed i vostri commenti state rendendo vivo e ...vivace questo wip, rendendo interessante il mio cantiere.
Cordialità a tutti ! |
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Amici Modellisti, sto completando la palmetta con i boma relativi, eccetera...
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Quelle torniture sembrano estremamente fragili. È stato difficile realizzarle senza spezzare il tondino?
Inviato con il mio Redmi 8 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
Scusa Graciti, a quali "torniture" ti riferisci ? a quelle delle aste dei cannoncini o a quelle dei boma di prua ?
Grazie per la tua cortese visita... cordialità |
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Inviato con il mio Redmi 8 - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
Invero non ho trovato difficoltà; io non ho un tornio, quindi i relativi ed originali tondini (4 mm) li ho assottigliati con una lama a scalpello (utilizzata come fosse un piallino), poi messi nel trapanino a lenta velocità con cartavetrata 180, e poi 400; infine ho intagliato sempre con la lama a scalpello l' alloggio (scarsetta) per le cime di sostegno e ritenuta; no...non è stato difficile realizzarle. Molto più complesso le aste dei cannoncini...
Cordialità |
Che diavolo sono i boma di prua? :hmm:
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Ora ho capito. Grazie.
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ciao
il nome corretto è gru di minotto ciao ENRICO |
GRAZIE, Pennaccino per la tua preziosa precisazione...anche a me il termine "boma" utilizzato sulle istruzioni progettuali e piani Amati non mi convinceva molto.. Ora so anch' io come effettivamente si chiamano questi "baffi": gru di minotto.
cordialità |
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Inserisco alcune foto dell' avanzamento lavori del mio cantiere:
Allegato 375061 Allegato 375062 Allegato 375063 Allegato 375064 Allegato 375065 Allegato 375066 |
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Ecco altre foto...Allegato 375068
Allegato 375069 Allegato 375070 Allegato 375071 Allegato 375072 Allegato 375073 |
Luigi, il livello dell' albero di gabbia contrasta con il resto.
La rabazza è decisamente errata, secondo me. |
Innanzitutto ringrazio Gabriele per la sua visita al mio WIP; le foto da me allegate rappresentano solo il fuso maggiore del Trinchetto, del Maestro e della Mezzana; preciso che nella realizzazione degli alberi ho seguito (più e più volte) le istruzioni anche in ordine alla lunghezza dei fusi e delle varie componenti (quindi anche per l' albero di gabbia) sia per il trinchetto, che per l' albero maestro che per la mezzana (non vorrei che l' eccessiva lunghezza del fuso maggiore dell' albero maestro sia dovuto ad una distorsione ottica dovuta alla ripresa della foto). Pregherei Gabriele di precisarmi meglio perché a suo avviso la rabazza sarebbe sbagliata...non comprendo in cosa (lunghezza? caratteristica? eccetera)...Sono ancora in grado di correggere i fusi degli alberi (solo poggiati nella loro scassa) e quindi mi sarebbe utile un approfondimento, peraltro sempre gradito. GRAZIE e
Cordialità... |
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La rabazza deve essere più larga del tronco, poi si stringe a cono (rosso) a da quel punto nasce l'albero che viene leggermente assottigliato salendo verso cima.
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Io ho seguito pedissequamente le istruzioni. Innanzitutto mi sembra di capire che Cervotto parli del secondo fuso dell' albero maestro e non del fuso maggiore dell' albero di maestra (o albero di gabbia): le istruzioni Amati mi dicono che a) la base del secondo fuso è squadrata (larga quanto la parte di secondo fuso che entra nel colombiere); b) poi si restringe sempre con un' ulteriore parte squadrata (ove si trova la puleggia che serve a tirare su l' alberetto o secondo fuso); c) poi l' alberetto si allarga e torna ad essere conico verso l' alto, una prima parte (sempre conica e più larga della parte squadrata) entra nel colombiere, per poi uscirne in prosecuzione fino alla parte ringrossata (dove si collocano e si poggiano le crocette). Aiutatemi a capire e cercare di correggere i miei tanti errori....specie nella lettura delle istruzioni Amati....
Quindi ad avviso di Cervotto la rabazza è la parte di secondo fuso (alberetto di gabbia) che parte dalla coffa (ove si inserisce) ed arriva al colombiere e si inserisce in esso, parte che - in prima battuta - è squadrata e poi diventa conica: è così ? ho compreso bene di cosa parliamo ? Se è così le istruzioni Amati dicono il contrario di Cervotto...la prima parte dell' alberetto è squadrata e più larga (quella parte che si inserisce nella coffa), la seconda parte è anch' essa squadrata ma più stretta della prima e del sovrastante resto di alberetto, la terza parte entra nel colombiere ed è rotonda a forma di cono verso l' alto, e poi la quarta parte è quella che fuoriesce dal colombiere fino al ringrosso... |
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Ciao Ulisse,
la rabazza, in pratica, costituisce il tratto dell'albero di gabbia con maggior diametro/spessore, più o meno costante sino alla testa di moro ed a sezione quadra (come nel tuo caso, ma non sempre è così). Più o meno in prossimità della faccia inferiore della testa di moro la sezione diventa circolare e l'albero comincia a rastremarsi verso l'alto. Non credo che ci sia quella che definisci " ..... seconda parte anch' essa squadrata ma più stretta della prima" . Nei disegni che ti allego, e che rappresentano quanto detto, si può notare che quello che tu hai forse interpretato come un restringimento della sezione rappresenta, in realtà, soltanto lo smusso degli spigoli della rabazza. |
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La rabazza è la parte larga e quadra fino al rosso, poi si ristringe diventando conica, ovvio che per far diventare conica una sezione quadra gli spigoli vengono eliminati, fino ad essere sezione tonda alla testa di moro e così la parte superiore è il tronco dell'albero di gabbia. Ma la stessa cosa viene fatta anche per l'alberetto di velaccio.
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La rabazza era, convenzionalmente, di due tipi: alla "francese", avente sezione quadra per incastrarsi nelle maschette, costiere, traverse, e attraversata dalla cavatoia delle pulegge (inclinate verso dietro) necessarie a ghindare l' albero. Il piede quadro era cerchiato da una reggetta di ferro e la faccia inferiore sgorbiata per accogliere un cavo di sicurezza durante la manovra (chiamiamolo pure BRACHETTA, tanto non ci costa niente. Ma mi piace di più BATTICULO, a sentire il Parrilli, che parac...o lo era realmente). Sia la rabazza alla francese, che la testa di moro alla francese, caddero con il tempo in disuso. Il secondo tipo di rabazza, era quello all' INGLESE. Avente sezione ottagonale irregolare (verso AV). Attraversata da due pulegge orientate a 45 gradi con la chiglia ed orientata, quella inferiore (sottostante alla chiave/ scarcavallo... che dir si voglia nella lingua italiana di G. B Lupi) con la parte sinistra in avanti. Anche il tipo all' inglese era sgorbiato inferiormente e cerchiato, per gli stessi motivi di cui sopra. Questo modello prese il sopravvento anche nella marina francese. E', ovviamente, in entrambe i tipi, il lato della rabazza pari al diametro dell' albero inferiore all' origine del colombiere (credo). Ora, entrando nel merito di quanto eseguito da Luigi, pur avendo egli seguito alla lettera le indicazioni fornitegli dal manuale, è evidente che il risultato non è carne e nemmeno pesce. Per quale motivo, in uno dei punti di maggiore sollecitazione, un pezzo di alberatura si dovrebbe assottigliare e poi riallargarsi? :hmm: Si adoperava, a volte, anche un puntello davanti la rabazza sino alla testa di moro, proprio per irriggidire il tutto. Questo appunto, ovviamente, in virtù di una "conoscenza" ormai decennale. Quella raffigurata, è appunto il tipo alla francese con la sua testa di moro. Questa, nella parte alta AD, ospitava due pulegge, se non sbaglio (in tal caso, mi corriggerete:biggrinangel:). |
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