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Nel frattempo posto alcuni metodi di spegnimento trovati in rete, relativi a diverse scuole di pensiero, con i relativi pro e contro.
Allora: la combustione di un micromotore avviene in cinque sequenze: 1. Rotazione dell’albero motore 2. Effetto Venturi, con aspirazione dell’aria dall’esterno 3. Miscelazione dell’aria con il carburante nel carburatore 4. Scoppio della miscela per mezzo della candela 5. Uscita dei gas di scarico In teoria, quindi, abbiamo cinque metodi per spegnerlo, anche se in realtà alcuni di questi sono o poco pratici o addirittura dannosi. Analizziamo comunque i pro e i contro di ogni metodo: 1. Rotazione dell’albero motore Qualsiasi motore per funzionare ha bisogno che l’albero motore continui a girare. Qualsiasi altra cosa può continuare a funzionare ma bloccando l’albero motore, questo si ferma immediatamente. Per fermare la rotazione è sufficiente bloccare il volano, magari utilizzando il manico del cacciavite che abbiamo sempre a disposizione per la carburazione. Pro: Si tratta di uno dei sistemi più usati e affidabili. Contro: Non utilizzabile in caso di fuori radio con gas aperto, dato che la rotazione è troppo elevata quindi non si riesce a bloccare il volano. 2. Effetto Venturi con aspirazione dell’aria dall’esterno Visto che un motore ha bisogno di aria per funzionare, bloccare l’accesso dell’aria dal filtro, è un altro dei metodi usati per spegnere il motore. Questa operazione può non essere molto pratica con le carrozzerie che coprono interamente il filtro senza lasciare un comodo e veloce accesso. Pro: risulta utile quando (ad esempio per un fuori-radio) devi spegnere il modello con il motore lanciato a gas aperto; in questo modo il motore si spegne per ingolfamento che sicuramente gli fa bene se sta girando forte (si lubrifica) mentre strozzargli il tubetto significherebbe immolarlo al dio dei negozianti di ricambi (si smagrisce). Contro: si potrebbe ingolfare il motore, soprattutto se si gira grassi. Possono passare, per effetto della pressione creata, delle impurità che potrebbero infilarsi nel tanto amato albero motore con conseguenti rigature 3. Miscelazione dell’aria con il carburante nel carburatore Per ottenere la miscela di aria e carburante, serve chiaramente anche quest’ultimo e quindi staccare il tubo del carburante dal carburatore o pizzicarlo per fermare il flusso di benzina, provocherà senz’altro una spenta anche se non immediata in quanto avremo sempre una certa quantità residua di carburante da bruciare. Pro: può servire un intervento di questo tipo più che altro per sgolfare un motore piuttosto grasso che, una volta smagrito, ha bisogno di bruciare l’eccesso di miscela rimasto nel carter. Intervento da fare per pochi secondi. Fatto a fine giornata, come ultima spenta, garantisce contro il ristagno di carburante all’interno del motore. Contro: la quantità di carburante nella miscela tende a diminuire rapidamente rendendola sempre più magra con conseguente aumento repentino dei giri del motore e si possono verificare dei piccoli segni di grippaggio sul pistone. (non condivido per i motivi già esposti precedentemente) 4. Scoppio della miscela per mezzo della candela Tutti i motori hanno bisogno di una candela che provoca lo scoppio della miscela nel cilindro ad ogni ciclo. E’ quindi evidente che svitando quest’ultima, il motore si ferma immediatamente. Pro: se non avete particolarmente fretta, bastano uno o due giri e il motore si ferma. Le candele ed i sottotesta Turbo risentono maggiormente di questo effetto, e per spegnere il motore basta mezzo giro. Utile anche questo metodo in caso di fuori radio. Contro: si crea una deompressione improvvisa e una fuoriuscita di gas e benza dalle pannature della testa. Si imbratta e sporca di olio la candela e ne compromette il buon funzionamento. 5. Uscita dei gas di scarico Dopo aver bruciato la miscela, i gas della combustione escono rapidamente dal collettore di scarico e nella marmitta. Una marmitta bene accordata, nell’eliminare i gas crea una giusta depressione all’interno del motore che aiuta i gas del ciclo successivo a fuoriuscire aspirando la miscela fresca pronta per essere combusta. Quindi se blocchiamo l’apertura finale della marmitta creeremo una pressione all’interno di tutto il sistema di scarico e nel cilindro del motore che bloccherà l’immissione di miscela fresca e la relativa combustione fermando il motore. In meno di un secondo avremo fermato il motore. Pro: essendo il terminale della marmitta sempre molto accessibile, è possibile spegnere il motore in maniera veloce e semplice. Contro: a causa della pressione elevata che viene a crearsi all'interno del motore, è possibile che si schiacci il filamento della candela bruciandola. Inoltre, la sovrappressione potrebbe mandare dello sporco dalla marmitta al serbatoio tramite la presa di pressione. |
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enzo vogliamo discutere del punto numero 3??? |
scusate....ma voi non avete il tastino di spegnimento come sull offroad...non che questi metodi non siano piu che buoni ma con il tastino di spegnimento tutto si semplifica....:asd::asd:
p.s.:beer::beer: |
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Però io sono irremovibile per via di ciò che ho studiato, per le conoscenze acquisite negli anni e anche perchè sono cosciente delle ottime qualità lubrificanti dell'olio di ricino e dei moderni olii sintetici che, a mio modesto parere, sono però un gradino al di sotto del primo. Ripeto che ho preso in giro per il web il pensiero di molti modellisti, racchiuso poi nelle righe sopra riportate, e che non condivido tutto. |
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matthunder,stiamo parlando dello spegnimento del motore,non dell'elettronica:rovatfl:;) |
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si si,ma infatti non tutte le guide per me sono bibbia. appun to per questo ti sto chiedendo di discuterne insieme. ho frequentato un professionale,qualche nozione di tecnologia dei materiali l'ho acquisita ma in tal senso non mi sento per nulla completo. cio che di volta in volta so è perchè cerco di documentarmi... in tal senso vorrei verificare nella pratica il metodo utilizzato da te,anzi vado oltre,secondo me quel metodo aiuterebbe coloro i quali non sono molto esperti nella carburazione piu che nello spegnimento del motore. cmq accetto da te delucidazioni in merito al punto della discussione.. |
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con te il giochetto sporco non reggerebbe.con te parlo serio,e lo sai benissimo.:beer:;) è solo che essendo abbastanza fermo sulle tue posizioni mi chiedo e ti chiedo il motivo di tale fermezza. |
e poi ho già risposto qualche post più sopra :nonloso3ce1cr:
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ok ok ho riletto,facevi riferimento alla funzione degli oli.;);) scusami,sono stato stato disattento |
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Sembra che l'unica alternativa sia quella di tenerlo sempre acceso :D Il solo fatto di bloccare un volano non credi che comporti uno sforzo della biella e del relativo bottone? Tieni presente che, anche se al minimo e in base alle necessità di minimo, la biella fa su e giù più di un paio di migliaia di volte al minuto e cioè 33 volte al secondo ca. esercitando un certo sforzo Dal mio punto di vista, l'unico metodo per spegnere un motore non in fase di emergenza o in fase non critica, e cioè al minimo, è quello di strozzare il tubicino perchè non comporta nessuna smagrita pericolosa, forte del fatto che l'olio rimasto a contatto con gli organi meccanici non viene per niente rimosso dalla mancanza di carbu. Ma quando fate il rodaggio fate finire la mix con il rischio di fottere il motore oppure bloccate il volano? :D:D |
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