Ciao Stefano, in passato, così come ancora oggi, praticare un’apertura in un’imbarcazione, che si tratti di un oblò, di un boccaporto, di un sabordo o di un ombrinale, costituisce una gran scocciatura, sia per i maestri d’ascia del passato che per gli ingegneri navali moderni. Il prezzo da pagare per avere aria e luce sottocoperta è un pericoloso indebolimento della struttura, che nel caso dei vascelli in legno era già costituita da una miriade di pezzi di piccole dimensioni, di difficile giunzione in un’epoca in cui i chiodi di ferro si corrodevano in pochi mesi fino a sparire del tutto. Inserire un’apertura significava spezzettare ancora di più le tavole di fasciame e le ordinate, creando di fatto una...”falla” di proposito. Una volta aperto il buco, bisognava chiuderlo: per prima cosa, non esistevano le guarnizioni in gomma, ovviamente; poi bisogna tener conto che il vetro era una gran rogna, non si riusciva a lavorarlo che in lastrine di pochi centimetri di lato o diametro, per fare una finestra occorrevano molte lastrine e un’intelaiatura di ferro tutt’altro che resistente, cerniere comprese. In caso poi di scontro col nemico che ti prende a cannonate, o di onde in una tempesta, una finestra non è chiaramente il massimo...Inoltre, se c’è una cosa che desideri quando sei in barca, è restare asciutto. Di aria e luce ne hai quanta ne vuoi, specialmente se fai il marinaio e passi la vita sul ponte! Di conseguenza, è normale vedere navi antiche senza aperture, fatta eccezione per i sabordi. I grandi vascelli, specialmente a partire dal 1600, avevano finestre per la cabina del comandante e degli ufficiali, ma si trattava di navi di grandi dimensioni, con tecniche di costruzione più raffinate via via che passano i decenni, in grado di compensare l’indebolimento di queste aperture. Nonostante questi miglioramenti, ancora all’epoca di Napoleone sparare qualche colpo contro la poppa significava mettere fuori combattimento qualsiasi nave da guerra. Insomma, il succo di questo sproloquio è che di qualsiasi imbarcazione si tratti, galeone, vascello o coppa america, meno buchi fai sullo scafo, meglio è. Ciao
Francis Drake
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