Vecchio 10-01-12, 04:30 PM   #1
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INTRODUZIONE
Ho notato i messaggi dei tanti neofiti che entrano in questa sezione per chiedere consigli su quale modello è più adatto per iniziare o sui piccoli problemi che si incontrano quando ci si...scontra con una macchina complicata come l'elicottero.
Questo manualetto non intende essere una sfilza di regole fisse da seguire obbligatoriamente ma vuole piuttoto essere uno strumento di aiuto per chi si affaccia per la prima volta a questo meraviglioso hobby.

CAP 1: TIPOLOGIE DI ELIMODELLI.
Avvicinarsi all'elimodellismo può essere più complicato di quanto si pensi: negozi fisici e on line ormai offrono una quantità mostruosa di modelli più o meno simili nell'estetica e nella meccanica...non altrettanto nella qualità. Vediamo intanto come si distinguono i vari tipi di elimodelli:

3 canali micro: sono piccoli elicotteri, ottimi se state partendo da 0...più giocattoli che elimodelli veri e propri ma comunque molto in voga per il loro prezzo contenuto, l'estetica accattivante e la relativa semplicità di pilotaggio. Sono validi per iniziare a prendere confidenza con qualcosa che vola, fatto tutt'altro che scontato, considerando che pilotare qualcosa che può muoversi in tre dimensioni è molto più impegnativo da imparare rispetto, ad esempio, ad un automodello. Di questi arnesi ce ne sono per tutti i gusti e sono facilmente riconoscibili per il doppio rotore controrotante (rotore...non elica, che ha una struttura diversa anche se il principio è lo stesso, o pala...le pale sono solo un componente del rotore), per la piccola elica in coda in posizione orizzontale che ha la funzione di mandare in avanti e indietro l'elicottero e per le ridotte dimensioni, dai 15 a 25 cm. Possono muoversi salire e scendere di quota, muoversi in avanti e indietro e ruotare su loro stessi a destra e sinistra...quindi un movimento bidirezionale per ogni canale. La maggior parte usa un sistema ad infrarossi per mandare i segnali dalla trasmittente che tenete in mano al modello in volo anche se alcuni usano radiocomandi veri e propri sulla banda dei 2,4 Ghz o si possono pilotare con iPhone, iPod Touch o dispositivi Android; sono dotati di batteria ai polimeri di litio (LiPo, d'ora in poi) che consente un volo tra i 6 e gli 8 minuti e che si può ricaricare dalla trasmittente stessa o dal computer di casa tramite un cavetto USB.

Ormai tutti montano un giroscopio, un accorgimento elettronico che permette di rilevare rotazioni a destra e sinistra indesiderate...se ve ne propongono uno senza è un fondo di magazzino quindi non prendetelo. Non hanno invece servomotori, i movimenti si ottengono solo ed esclusivamente con il variare dei giri dei tre motori. NON sono assolutamente adatti a volare fuori: il peso esiguo e la portata della trasmittente (8-10 mt al massimo) non li rendono adatti a questo scopo.

Costano tra i 30 e 45 € ed è importante, PRIMA che l'acquisto sia fatto, verificare la disponibiltà...o proprio l'esistenza in certi casi, dei ricambi che il più delle volte si traducono in pale, gruppo rotori ed elichetta di coda.

3 canali maxi: grossomodo hanno le stesse caratteristiche principali dei micro, stessa configurazione, stesse capacità di volo...variano innanzitutto nelle dimensioni, fino a circa 40 cm, nella batteria che può essere anche a due celle e non è incorporata nell'elettronica del modello, e nel sistema di trasmissione che usa ancora il vecchio sistema sulla banda dei 27 Mhz. Considerato che hanno gli stessi limiti dei 3 canali micro, contro un prezzo ben superiore, per come la vedo io il loro acquisto non è molto conveniente, dato che i 50/60 € che costano possono diventare una parte importante del budget per acquistare in modello di classe superiore.

4 canali coassiali: il punto di congiunzione tra il "giocattolo" e l'elimodello. Hanno una struttura molto simile ai modelli 3 canali, con due rotori sovrapposti controrotanti, ma cominciano ad essere meccanicamente più complessi, con motori più potenti, elettronica più raffinata...e soprattutto la possilità di traslare a destra e sinistra. Questo tipo di modelli ha decisamente aperto la strada all'"elimodellismo per tutti" in virtù della relativa semplicità di pilotaggio datagli proprio dai due rotori controrotanti: questo accorgimento meccanico, che si usa anche sugli elicotteri full-size, (cercate "Kamov" su google), permette un volo estramente stabile in quanto ognuno dei rotori annulla la coppia dell'altro (l'effetto per cui il corpo dell'elicottero tende a ruotare su se stesso in direzione contraria alla rotazione del rotore principale): un coassiale di buona qualità, settato a dovere può stare dritto in aria quasi senza toccare i comandi.

Questi modelli possono muoversi, come i 3 canali, in alto e in basso (quota/gas) in avanti e indietro (elevatore), ruotare su se stessi a destra e sinistra (timone) ma possono anche traslare sul piano orizzontale a destra e sinistra (alettoni). La loro meccanica, e di conseguenza l'elettronica, è più complessa: usano il "piatto oscillante", una specie di snodo che, mosso dai due servomotori (altra "novità") e con opportuni collegamenti, permette l'articolazione del rotore inferiore per spingere l'elicottero in avanti e indietro e traslare a destra e sinistra. La quota si ottiene variando i giri dei motori mentre l'imbardata si ottiene variando i giri del rotore superiore il ché altera l'equilibrio di coppia tra i due rotori, come dicevo prima, facendo girare l'elicottero a destra o sinistra.

La centralina di bordo integra nel più dei casi la ricevente radio, i regolatori di potenza dei motori, un mixer che permette di sincronizzare l'erogazione di potenza ai motori stessi e un giroscopio, che ha la stessa funzione vista prima: stabilizzare l'elicottero sull'asse di imbardata (il timone, per capirci). Alcuni modelli integrano nella centralina anche i servomotori. Anche questi modelli sono validi se state partendo da 0 ma, oltre ad insegnarvi a gestire un oggetto volante, vi danno le basi meccaniche e fisiche del volo con gli elimodelli.

Dimensioni, prezzi e qualità variano almeno quanto la scelta dei modelli a disposizione: si va da modelli lunghi una ventina di centimetri e dal peso inferiore ai 50 gr. a grossi elicotteri lunghi anche mezzo metro e molto potenti...più adatti a volare all'esterno questi ultimi (purché con vento molto delicato, meglio senza), gli altri si trovano più a loro agio in casa o in un grosso garage, data la limitata potenza dei servomotori e la conformazione aerodinamica dei rotori. I prezzi variano molto, dai 50/90 € fino ai 200 € (un pò eccessivi date le prestazioni)

4 canali monorotore a passo fisso: quì si comincia ad aver a che fare con qualcosa che assomiglia di più ad un elicottero in senso stretto: un solo rotore principale e un rotore anticoppia montato in coda.

Questo tipo di elicottero presenta delle similarità con i coassiali, ossia possono muoversi in tutte le direzioni ma non fare volo acrobatico; hanno un rotore molto simile per concetto a quello di un coassiale, quindi pale con una curvatura tale da garantire la portanza solo grazie all'aumento dei giri del motore e senza bisogno di variare il passo; montano due servomotori che agiscono sul piatto oscillante per le funzioni di elevatore ed alettoni; il più delle volte sono dotati di centraline che integrano ricevente, giroscopio, regolatore di potenza per il motore principale e, in alcuni casi, per il motore che muove il rotore di coda. A questo proposito ci sono delle precisazioni da fare: molti elicotteri di questo tipo hanno un rotore di coda a passo fisso (cioè in cui i palini sono disposti secondo un angolo predeterminato) che garantisce contemporaneamente sia la funzione anticoppia che quella di timone e che funziona grazie ad un piccolo motore elettrico che gira in opportuna sincronia con il motore principale e che varia i giri per ottenere l'imbardata. Il pregio di questo sistema è l'estrema semplicità meccanica..i difetti sono che con lo scaricarsi della batteria il motore di coda tende a perdere prestazioni e che lo stesso, col tempo, tende a "morire" in quanto, fatte salve modifiche brushless e personalizzazioni varie, sono per lo più motorini a spazzole. C'è poi una nutrita schiera di modelli che invece hanno un rotore di coda a passo variabile come gli elicotteri di classe superiore, quindi con un terzo servomotore dedicato alla variazione di passo e una trasmissione a cinghia o cardano (un albero che corre all'interno del tubo di coda) che trasmette il moto dal motore principale al rotore di coda. I pregi di questo sistema sono un miglior controllo generale della coda e prestazioni che rimangono costanti man mano che si scarica la batteria a fronte però di una maggior complicatezza meccanica, maggior fragilità in caso di incidente, maggiori costi di acquisto e manutenzione.

Da un punto di vista di pilotaggio, pur mantenendo un certo carattere "rookie friendly", risultano decisamente più agili e divertenti dei coassiali grazie ad una maggior aerodinamicità dovuta all'assenza del secondo rotore principale quindi sono adatti a chi ha già alcune ore di esperienza di volo con i coassiali. Anche quì, prezzi, dimensioni e prestazioni per tutti i gusti e le tasche, anche se difficilmente vi capiterà di incontrare un passo fisso più lungo di una 40ina di centimetri che costi più di 250 € (anche quì, forse un pò tanto in rapporto alle prestazioni e alla destinazione d'uso).

6 canali a passo variabile: il punto di arrivo di tutto il corso. Potenti, veloci, estremamente manovrabili, dotati di motori brushless che possono sviluppare molte centinaia di Watt di potenza o addirittura motori a scoppio, dalla meccanica complessa e dall'avionica molto raffinata, ampiamente personalizzabili e soprattutto acrobatici!

Dimenticatevi plastica e centraline integrate...qui giocherete con materiali "di classe" come l'alluminio, l'ergal, il carbonio e la fibra di vetro...con queste macchine sarà il pilota a scegliere il tipo di motori e servomotori adatti alle sue esigenze e sarà lui a doverlo mettere a punto regolando tutta una serie di parametri che la maggior parte degli elicotteri visti prima nemmeno si sogna.

Oltre ai movimenti comuni ai 4 canali, grazie alla possibilità di invertire il passo delle pale (cioè spingere l'aria anche verso l'alto) possono volare a rovescio. Le dimensioni vanno dai piccoli classe 180, 200 e 250, tutt'altro che facili da pilotare, fino a mostri con più di un metro e mezzo di diametro del rotore principale, passando per i 450 e i 500 (questi numeri indicano un range di distanze tra l'albero principale e quello del rotore di coda e che varia da marca a marca) mentre i prezzi possono andare dai 200/300 € di modelli "entry level" pronti al volo (cioè dotati, nella confezione, di tutto il necessario e in qualche caso anche già montati) fino a superare il migliaio di euro per le macchine da competizione. Ottenere un volato elegante e senza sbavature richiede settimane di allenamento, meglio se coadiuvato dall'addestramento al simulatore di volo; il 3D di più ancora.

In linea di principio non c'è una legge che impedisca al principiante di iniziare con questo tipo di macchine ma è assolutamente necessario conoscere almeno le basi meccaniche e fisiche del volo con l'elicottero, farsi montare e mettere a punto l'elicottero da un pilota/meccanico esperto ed essere seguiti da chi abbia buona esperienza di volo. Il bello di questi modelli è che appunto possono essere costruiti a partire da un preciso scopo (addestremento, volato, acrobazia, riproduzione...) e messi a punto per andare incontro all'esperienza di chi inizia. E' meglio sempre comunque avvicinarcisi dopo almeno 6 mesi di esperienza con i modelli descritti in precedenza...

Termina quì il primo capitolo di questa piccola guida, critiche costruttive commenti e approfondimenti sono ovviamente più che ben accetti...e anzi, voluti!

Nel prossimo capitolo vedremo, una volta scelto e acquistato il modello che ci interessa, cosa fare prima di mettersi in volo.
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Vecchio 10-01-12, 05:22 PM   #2
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non potevo chiedere di meglio, guida superbamente fatta ottimo lavoro complimneti
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Vecchio 10-01-12, 05:26 PM   #3
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Letta tutta d'un fiato!

Ottima cosa davvero utile per tutti....nella speranza che qualche mod la metta in evidenza....
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Vecchio 11-01-12, 07:58 PM   #4
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Inizio con un ringraziamento per il sostegno e l'apprezzamento che ho ricevuto da meko e darkwolf e per i mods che hanno voluto mettere in evidenza la mia piccola guida...GRAZIE, davvero!

Proseguiamo ora, come promesso, con le indicazioni di base per scegliere il modello e le operazioni preliminari alla messa in volo...

CAP 2: SCEGLIERE L'ELIMODELLO ED INIZIARE

AL NEGOZIO...O IN RETE
Abbiamo visto quali sono le categorie principali di elimodelli, le loro caratteristiche generali e le destinazioni di utilizzo. Dobbiamo ora scegliere l'elicottero che più si avvicina alle nostre esigenze. Siamo di fronte al negozio di modellismo della nostra città o abbiamo già adocchiato l'elicottero che ci piace su Internet...guardiamo la vetrina...e ci chiediamo se andrà bene, quanto è difficile da portare, se sarà robusto...

Può capitare, anzi spesso è così, che il proprietario del negozio o il gestore del sito sia una persona competente e paziente nel seguire il nuovo modellista/cliente nella scelta ma partiamo dal presupposto che vogliamo fare tutto da soli: come accennato nel primo capitolo, se stiamo partendo da 0, dovremo evitare di complicarci troppo l'esistenza e puntare su un elicottero coassiale a 3 o 4 canali...sì, ma quale? Il prezzo è spesso indicazione di un modello di qualità ma non è una regola fissa, quindi la prima cosa da fare è scegliere tre o quattro modelli delle due categorie ed iniziare ad informarsi: prima di tutto i ricambi. Esistono? Il negozio e/o il sito che ci vende il modello ne è provvisto o è in grado di procurarceli in tempi ragionevoli (cioè entro i 15 giorni)? Che prezzi hanno? Il negozio o sito che sia è disposto ad assisterci in caso di guasti?

Possiamo fare poi un giro sui forum, scorrendo le discussioni già aperte su quel dato modello o, se non ce ne fossero (controllare prima), iscriverci, presentarci e poi aprire una discussione sul o sui modelli che ci interessano. Con un po' di pazienza troveremo qualcuno che ha già esperienza con quel dato modello o che ce ne può consigliare uno simile ma migliore e dirci se i prezzi che abbiamo visto sono adeguati o se possiamo trovare lo stesso elicottero ad un prezzo migliore.

Una volta scelto il modello, quando andremo ad acquistarlo, se vogliamo anche imparare a manutenzionarlo, faremo cosa buona e giusta prendendo con esso una buona quantità di ricambi: pale, che sono la parte più soggetta a rompersi; carrello..che, poveraccio, è fatto apposta per sacrificarsi e salvare la maggior parte del nostro insettino; corone, che sono soggette a sgranarsi se cadendo l'elicottero non avremo la prontezza di chiudere il gas quando capiamo che non c'è più nulla da fare; alberi (il pezzo che sostiene e fa girare i rotori, nei coassiali sono due, uno dentro l'altro) che se si storcono fanno vibrare il modello e infine la flybar, ossia la barra stabilizzatrice montata perpendicolarmente o a 45° rispetto alle pale del rotore, per lo stesso motivo per cui prenderemo gli alberi, e un set di viti, se possibile. Potremo anche acquistare una batteria di scorta per prolungare il volo e non rimanere a terra.

Per quanto riguarda i modelli a 3 canali il discorso è leggermente diverso: generalmente come ricambi si trovano solo le pale, le elichette di coda e il complesso dei rotori ossia tutto il meccanismo che comprende alberi, pinze portapale, flybar, corone e supporto motori: dato il costo esiguo di queste parti sarà cosa buona farne manbassa...Purtroppo non si trovano facilmente le batterie di ricambio, anche perché generalmente sono saldate al circuito di base quindi, a meno di non essere fortunati a trovare il ricambio presso rivenditori internazionali ed essere piuttosto abili col saldatore, sarà meglio aver buona cura di quella che c'è, vedremo poi come.

PRIMO IMPATTO
Bene! Abbiamo il nostro elicottero, siamo a casa con la scatola aperta e non vediamo l'ora di iniziare: la prima cosa da fare è, con molta attenzione e in un momento di calma, tirare fuori tutto quello che c'è nella scatola, posare tutto sul tavolo ed iniziare ad esaminare quello che abbiamo per verificare che non ci siano difetti e che sia, almeno alla vista, tutto integro.

Seconda cosa da fare: leggiamo il manuale in ogni sua parte. Se questo è in Inglese e ci fossero delle difficoltà sarà bene avvalersi di Google Traduttore...non sarà un granché ma almeno ci potrà dare un'idea di quello che c'è scritto. E' importante NON improvvisare: ci stiamo trovando di fronte ad un "coso" con delle "lame rotanti" che lo fanno volare e non sappiamo molto di come funziona: il rischio è nella migliore delle ipotesi fare subito un danno, nella peggiore farsi male...e non c'è niente di peggio che avere un nuovo gingillo e non poterselo godere subito! Se non capiamo qualcosa del manuale cerchiamo informazioni: sul forum, tornando dal nostro negoziante o mandiamo una mail al sito da cui abbiamo acquistato il nostro elicottero e chiediamo, chiediamo, chiediamo!...non c'è nulla di cui vergognarsi...

VERIFICHE PRELIMINARI
Se è tutto chiaro quanto letto nel manuale o chiesto a chi di dovere possiamo iniziare sul serio. La prima cosa da fare sarà caricare la batteria: la quasi totalità degli elimodelli attuali è dotato di batterie LiPo. Sono batterie di tipo particolare, tanto delicate quanto potenti. Di norma, per i modelli con cui inizieremo, sono ad una o due celle (rispettivamente 3,7 e 7,4 Volt). Nel primo caso il caricabatterie sarà rappresentato da un piccolo trasformatore, simile a quello con cui ricarichiamo i nostri cellulari. Solitamente sono di tipo switch, cioè interrompono l'erogazione di corrente quando rilevano la piena carica della batteria...se non ne fossimo sicuri dovremo verificare il valore di capacità della batteria stessa, rappresentato da un numero seguito dalla sigla "mAh" che significa milliAmpére/ora e da una misura della durata della batteria: più il valore è grande più la batteria durerà. Trovato questo numero sulla batteria non dovremo far altro che dividerlo per il valore di milliAmpére riportato sul caricabatterie, qualcosa del tipo: "DC output X volt --- yyy mAh". Il risultato della divisione ci darà un valore in "ore virgola minuti" del tempo di ricarica. MAI STACCARE LA BATTERIA PRIMA.

Se la nostra batteria è invece a 2 celle il caricabatterie sarà composto dal trasformatore più un'altra unità detta bilanciatore. La funzione di questo apparecchio è appunto quella di caricare le due celle della batteria con gli stessi parametri in modo che non ci siano...sbilanciamenti e quindi erogazione non uniforme della potenza. La batteria sarà in questo caso dotata di un secondo spinotto, di colore bianco il più delle volte, che andrà inserita nel bilanciatore. Il caricabatterie/bilanciatore provvederà in modo del tutto automatico a fermare la carica quando questa sarà completa e uguale per tutte le celle: di solito un led lampeggiante rosso durante la carica diventa verde fisso quando questa è ultimata. Anche in questo caso MAI INTERROMPERE IL PROCESSO DI RICARICA.

Di nuovo un discorso a parte per i piccoli 3 canali: la batteria integrata di solito si può ricaricare tramite un cavetto USB (che in realtà è un caricabatterie switch vero e proprio) o tramite la piccola trasmittente attraverso un cavetto generalmente custodito sotto uno sportellino: nel primo caso vi basterà collegare il cavetto al pc, collegare l'altro capo alla piccola presa sul corpo dell'elicottero e attendere lo spegnimento della luce rossa sullo spinotto USB (o qualunque altra segnalazione...verificate sul manuale) oppure, se via trasmittente, inserire nella stessa batterie nuove, meglio se ricaricabili ad alta capacità, accendetela, collegate il cavetto all'elicottero e attendete il solito segnale di fine carica.

Pronta la batteria, dobbiamo verificare il bilanciamento del nostro elicottero e, se è il caso, fare dei piccoli aggiustamenti. Mettiamo il nostro elicottero sul tavolo con la batteria a bordo, disponiamo il rotore superiore in modo che la flybar sia esattamente perpendicolare alla lunghezza dell'elicottero e disponiamo il rotore inferiore in modo che sia esattamente perpendicolare al rotore superiore; solleviamo l'elicottero prendendolo con i due indici a "forchetta" al di sotto della flybar, il più vicino possibile alla radice della stessa e assicuriamoci che così sospeso l'elicottero sia il più vicino possibile ad una linea orizzontale..in caso contrario NON aggiungeremo peso ma faremo, se possibile, scorrere la batteria per trovare il punto di miglior bilanciamento...sicuramente, se ci sarà, sarà uno scostamento di poco conto quindi quando poi saremo in volo vedremo che effetto ha ed eventualmente ci regoleremo coi trim.

Verifichiamo ora la posizione del piatto oscillante: per prima cosa verifichiamo che lo stick del gas sia tutto giù e così anche il trim (un piccolo cursore in verticale accanto allo stick del gas stesso: può essere analogico o digitale e in quest'ultimo caso vedremo un cursore sul display della trasmittente..che deve stare tutto giù (i 3 canali micro NON hanno trim del gas), di modo che saremo sicuri che l'elicottero non ci parta tra le mani con gli effetti che ben potete immaginare; accendiamo la nostra trasmittente e subito dopo colleghiamo la batteria dell'elicottero facendo attenzione a rispettare la polarità (generalmente gli spinotti sono unidirezionali quindi sarà difficile sbagliare...ma sempre meglio fare attenzione). Perché prima la trasmittente e dopo l'elicottero, lo vedremo dopo. Aspettiamo che i servomotori si siano allineati e, tenendo mani e occhi a debita distanza dai rotori e il radicomando lontano da gomiti e maniche voluminose, controlliamo con attenzione che il piatto oscillante sia orizzontale...anche quì, ci fosse uno scostamento minimo, interverremo eventualmente coi trim. Se il corpo dell'elicottero e il piatto oscillante sono orizzontali sarà abbastanza probabile che l'elicottero decolli senza "sorprese". Preciso che per i micro 3 canali questi controlli non serviranno, non avendo ne piatto oscillante ne servomotori ne potendo variare la posizione della batteria.

Ultima verifica sarà il serraggio delle pale: la maggior parte dei coassiali in commercio hanno le pale inserite in una specie di pinza che si chiama portapale, tenute ad essa da una vite...di norma le pale vengono appena inserite e lasciate troppo libere di ruotare quindi noi dovremo stringere le viti in modo che le pale si muovano sì al tocco delle dita ma non abbastanza da "afflosciarsi" se prendiamo l'elicottero e lo giriamo di fianco, in orizzontale.

Torniamo un attimo al discorso dell'accendere prima la trasmittente poi l'elicottero (e di conseguenza spegnere poi prima l'elicottero e poi la trasmittente): in questo modo eviteremo che altre frequenze si "approprino" della ricevente di bordo. Inoltre i moderni elimodelli a radiofrequenza sono tutti dotati di sistema radio a 2,4Ghz che utilizzano un sistema di codifica della frequenza che lega univocamente trasmittente e ricevente al momento dell'accensione: se non siamo rapidi a collegare la batteria di bordo la trasmittente terminerà la scansione della ricevente a vuoto e dovremo ricominciare tutto daccapo (i micro 3 canali sono per lo più ad infrarossi quindi non hanno questo "problema"). Un'altra cosa importante da tener presente è il giroscopio a bordo dell'elicottero: in fase di avvio il giroscopio si "allinea" e durante questa fase è importante che il corpo dell'elicottero rimanga coi pattini su di un piano orizzontale, il più fermo possibile per non alterare l'allineamento (...e questo vale anche per i 3 canali).

Il prossimo passo sarà prendere un minimo di confidenza con il nostro nuovo elicottero. Seguendo la procedura d'avviamento descritta prima e con molta attenzione prendiamo il nostro insettino per i pattini ed iniziamo ad "esplorarlo": tenendo i rotori e le parti mobili a distanza da dita e occhi iniziamo a dare gas con delicatezza ma decisione... Cerchiamo di capire, dal suono dei motori, il momento in cui, più o meno, il nostro elicottero si alzerà da terra...lo capiremo perché lo stesso inizierà a tirare come se volesse liberarsi della nostra presa (..ma noi lo terremo ben saldo!)...giochiamo un pò coi comandi, cercando di testare la "potenza" con cui l'elicottero reagirà. Non esageriamo però...tenete presente che questo "giochino" mette sotto sforzo motori, batteria ed elettronica...un minutino sarà più che sufficente. Per quanto riguarda i 3 canali basterà limitarci a capire il momento dello "stacco" da terra.

Nel prossimo capitolo affronteremo il primo volo, le procedure per il trimmaggio e le manovre di atterraggio e shut down del modello...
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Vecchio 11-01-12, 09:24 PM   #5
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ancora grazie tutto perfettamente chiaro ottimo lavoro come sempre
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Vecchio 12-01-12, 09:40 AM   #6
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Se continui cosi sarà sicuramente una ottima guida!!!
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Vecchio 12-01-12, 11:54 PM   #7
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Ho letto la guida ti do degli spunti se vuoi aggiungi o modifica.
per quanto riguarda la frequenza 2.4 ghz è vero che durante l accensione il modello ricerca la frequenza libera e dopo voli tranquillo, ma questo non vale per tutti ad esempio walkera quindi presumo alcuni modelli scorpio e robbe, se gia una radio uguale e accesa collegando la batteria il modello si collega a quella radio e te lo prendi in faccia.
provato personalmente con 2 walkera e 1 scorpio!!
Quindi nel mio caso quando 1 modello walkera vola non accendo mai un altro modello uguale eda oggi qualsiasi elicottero uso prima faccio dei test con le pale tolte.
Per quanto riguarda il fattore dei 3 canali infrared invece come hai scritto che oramai hanno tutti il giro consiglio comunque di guardare sempre se è presente la scritta with gyro o 3.5 ch, perche capita spesso e sovente che gli infrared in offerta sopratutto nelle fiere non hanno il giroscopio, inoltre esistono modeli di 3ch infrared se non sbaglio della serie lima fly economici che non hanno il giro integrato!!
Un altra cosa importantissima durante la ricarica della lipo è di tenere costantemente d occhio la lipo sopratutto alla prima carica, perche un caricabatterie difettoso fa esplodere la lipo con pesanti conseguenze, e vi assicuro che in giro ce ne sono e non pochi!!!!
Una cosa importante e di capire la velocità di carica di un caricabatterie ad esempio se carica 1A ora e la lipo è da 1000 mah si consiglia quando passa 1 ora di guardare che la lipo non gonfi,altrimenti staccate immediatamente, perche ad esempio una mia lipo da 8.4volt a 2 celle con limite massimo 8.4 è arrivata a 8.53 dopo di che continuava a caricarsi e a gonfiarsi ho staccato subito tutto e cestinato il caricatore!!!
Un altra cosa importantissima, i nuovi micro elicotteri a mono cella tipo mcpx/sr120/t rex 100 hanno la lipo intercambiabile da 110 mah a salire e si ricaricano con spinotto usb ma fate ben attenzione.
Le lipo horizon hobby/hyperion e simili al termine della loro carica cioè 4.2 volt vengono staccate dal circuito interno del caricabatterie, invece sono entrate in commercio delle nuove micro lipo che hanno integrato un circuito che stacca la corrente a 4.2volt e non hanno bisogno del caricatore ma di un semplice spinotto usb......la cosa importante e di sapere sempre bene cosa si acquista perche se si carica una lipo hyperion o simile sul cavo delle nuove lipo che non stacca mai corrente continuano acaricare fino a quando esplodono!!!!, danneggiando la periferica su cui vi siete collegati ad esempio il pc dato che il cavo ha attacco usb!!
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Il nostro nuovo shop in allestimento
www.abmodelvda.com


Ultima modifica di abmodel; 13-01-12 a 12:54 AM
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Grazie di nuovo per l'apprezzamento e l'appoggio...grazie anche ad abmodel per le importanti integrazioni che dimostrano quanto sia importante leggere attentamente i manuali in ogni loro parte!!

...ed eccoci di nuovo quì. Oggi parleremo, come anticipato del primo volo, delle regolazioni fini e della procedura di shut down del nostro nuovo elicottero:

CAP 3: PRIMO DECOLLO

Il grande momento è giunto! Possiamo iniziare a volare! Ci metteremo in uno spazio ampio, privo, se possibile, di ostacoli e al riparo da correnti d'aria anche minime. Accendiamo il nostro elicottero con la solita procedura ma invece di partire subito daremo qualche minuto al giroscopio per abituarsi a temperatura e grado di umidità dell'ambiente in cui lo stesso dovrà operare...basteranno 3-5 minuti passati i quali semplicemente staccheremo e riattacchermo la batteria.

IN VOLO!
A questo punto il momento diventa magico: ci metteremo dietro l'elicottero e inizieremo a dare gas...con calma ma decisione. Probabilmente l'elicottero inizierà ad oscillare sull'asse d'imbardata..la cosa migliore da fare è bilanciare l'oscillazione con piccoli tocchi sullo stick del timone...in ogni caso l'oscillazione svanirà non appena l'elicottero avrà staccato da terra. Continuiamo a dare gas finché l'elicottero si solleva da terra e rimaniamo costanti nel aumentare la quota fino a che l'elicottero non sarà a circa un metro d'altezza...e siamo in volo!...bè, magari fosse così semplice: ci vorrà un pochino per raggiungere questo risultato perché generalmente ci si spaventa non appena l'elicottero stacca...un pò perché saremo noi ad aver la sensazione di volare (e in quel momento capirete se l'elimodellismo fa o no per voi..personalmente la prima volta mi si è letteralmente fermato il cuore e urlavo "ODDIOVOLA ODDIOVOLA!" ), un pò perché, finché non si supera il mezzo metro di quota, l'elicottero è soggetto all'effetto suolo, un fenomeno per cui l'elicottero stesso sembra stia su una bolla d'aria andando un pò da tutte le parti tranne che dove vogliamo noi...ecco perché bisogna dare gas lenti ma decisi! La cosa importante è NON farsi prendere dal panico, cercare di reagire con calma e con piccoli movimenti sugli stick...e non aver fretta: se non ci si sente pronti al decollo è meglio rimandare di qualche minuto...appena passata l'inevitabile e bellissima emozione del primo approccio...tanto non ci corre dietro nessuno. Il punto è che in quel momento l'elicottero potrebbe sembrarci "posseduto dal demonio" e per nulla disposto a seguire i nostri comandi. Più saremo convinti e sicuri nel dare gas più brevemente questo effetto durerà...A seconda delle dimensioni dell'elicottero con cui abbiamo a che fare potremo poi attaccare sotto i suoi pattini un "Training Kit": si tratta fondamentalmente di quattro stecchette di carbonio con altrettante palline di spugna infilate alle estremità. Il suo scopo è impedire per quanto possibile un cappottamento o, dato che sporgono parecchio dalla sagoma dell'elicottero, urti contro muri e ostacoli in genere che potrebbero disintegrare le pale e ancora ammortizza i primi inevitabili atterraggi pesanti. Inoltre ci rende più facile capire la posizione dell'elicottero una volta in volo...Costa pochi euro ed è una mano santa quando dobbiamo imparare, personalmente ne faccio ancora uso quando costruisco qualche elicottero "sperimentale"...

I TRIM
Una volta che saremo in volo avremo modo di vedere se l'elicottero ha bisogno di qualche correzione. In linea teorica un coassiale a 4 canali dovrebbe, come accennavo, stare in volo a punto fisso (hovering, in gergo tecnico) quasi senza toccare i comandi; in pratica non è sempre così, per lo più perché, dato che i nostri elicotteri sono prodotti in grandissima serie, è impossibile pensare che ognuno di essi venga messo a punto alla perfezione. Ma cosa sono i trim? Avrete notato, maneggiando il radiocomando, che oltre agli stick ci sono altri 4 cursori, ognuno disposto parallelamente ad ognuno degli assi in cui lo stick opera: questi cursori servono appunto a correggere eventuali imprecisioni nel volo dell'elicottero. Abbiamo già visto come il trim parallelo allo stick del gas debba stare giù per ragioni di sicurezza: gli altri invece dovranno essere disposti al centro (di norma identificabile da uno "scattino" del cursore) prima di avviare il nostro elicottero: in questo modo avremo una misura precisa dell'eventuale correzione da fare.

Ci sono un paio di metodi per capire, una volta in volo, quali e quanti trimmaggi abbiamo da fare: il primo, da come teniamo i pollici (ma SENZA MAI staccare gli occhi dall'elicottero in volo): se per tenere dritto l'elicottero stiamo tenendo gli stick in una posizione che non è centrale allora dobbiamo trimmarlo; il secondo: portare piano piano i comani al centro e vedere come si comporta l'elicottero...purché si abbiano nervi saldi e riflessi pronti: se ad esempio, con lo stick degli alettoni al centro, l'elicottero scivolerà a sinistra allora dovremo spostare di qualche grado a destra il relativo trim per compensare...
Procederemo un pò per volta centrando e correggendo con i relativi trim prima l'imbardata (rotazione destra sinistra o timone), poi il beccheggio (avanti/indietro o elevatore), poi il rollio (trasla destra/sinistra o alettoni). In questo modo rischieremo meno di perdere il controllo. In caso i trim non siano stati sufficienti a correggere uno sbandamento dovremo allora intervenire direttamente sul piatto oscillante, vedremo nel prossimo capitolo come. Ribadisco che è importante avere la MASSIMA delicatezza nel reagire alle tendenze dell'elicottero a sbandare da una parte o dall'altra...reazioni repentine portano il più delle volte al temutissimo crash.

Personalmente sono per "imparare dai propri errori" ma nulla vieta, essendo disposti a cacciare qualche euretto in più, di chiedere al negozionate di occuparsi lui della messa a punto del modello prima del ritiro al negozio o della spedizione se si tratta di un negozio online..

ATTERRAGGIO e SHUT DOWN
Il primo esperimento è andato, saranno passati 5/6 minuti dal decollo e dato che la batteria è nuova e deve essere rodata è meglio "riportare a casa il piccolo"...Togliamo potenza delicatamente finché i pattini non toccano terra e a quel punto chiudiamo completamente il gas. Visto che ci dovremo avvicinare all'elicottero sarà cosa buona tenere giù e fermo lo stick del gas col pollice, chinarsi, posare la trasmittente a terra con attenzione e delicatezza e scollegare la batteria di volo per poi spegnere la trasmittente. A questo punto dobbiamo lasciar raffreddare la batteria qualche minuto prima di metterla in carica e, se disponiamo di una seconda batteria, aspettare qualche minuto che si raffreddino anche i motori prima di ridecollare.

Ci tengo a precisare che queste indicazioni non garantiscono la piena riuscita del primo volo..ma di sicuro limiteranno molto la possibilità di un crash al primo decollo...

Mi raccomando comunque PRUDENZA E NIENTE FRETTA!

Nel prossimo capitolo vedremo in dettaglio alcune regolazioni fini come il bilanciamento delle pale, correzioni "hardware" sul piatto oscillante, rodaggio della batteria, come fare le prime manovre e cosa fare in caso di crash.
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Vecchio 13-01-12, 06:02 PM   #10
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più leggo questa ottima guida più mi viene voglia di prendere un elicottero elettrico invece di un auto a scoppio dato che mi piacciono moltissimo anche gli elicottero sicuramente la mia carriera modellistica sarà nel seguente ordine incomincio con un auto a scoppio per poi passare al volo con un buon elicottero elettrico e infine un bel mosterino stai facendo una stupenda guida
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Vecchio 14-01-12, 11:05 AM   #11
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più leggo questa ottima guida più mi viene voglia di prendere un elicottero elettrico invece di un auto a scoppio dato che mi piacciono moltissimo anche gli elicottero sicuramente la mia carriera modellistica sarà nel seguente ordine incomincio con un auto a scoppio per poi passare al volo con un buon elicottero elettrico e infine un bel mosterino stai facendo una stupenda guida
Grazie, grazie! ^^..spero che tu sia il primo di una lunga schiera di ragazzi a cui faccio venir voglia!..

Bè, se fosse il primo elicottero puoi anche non rinunciare alla macchina...magari trovi un buon coassiale usato senza che spendi cifroni e viverti tutti e due gli hobby..
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Vecchio 15-01-12, 01:15 AM   #12
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Con orco con joker...prendi un coassiale che cosa poco ed entra anche tu in questo mondo
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Vecchio 25-01-12, 01:54 AM   #13
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..ed eccoci di nuovo quì, chiedo scusa per la sospensione..ma questa settimana mi sono voluto dedicare ai miei insettoni..

CAP 4: MESSE A PUNTO di PRECISIONE e RODAGGIO BATTERIA

Allora, siamo rimasti al nostro primo volo che, dovrebbe essersi concluso con un certo successo. Vediamo ora alcune piccole elaborazioni che possiamo fare sul nostro elicottero.

Bilanciamo le pale: le pale sono l'organo fondamentale del nostro elicottero: dalle loro buone condizioni dipendono innanzitutto la nostra sicurezza e quella di chi ci sta intorno e poi un buon volo. Nonostante la qualità generale delle pale sia decisamente migliorata negli ultimi tempi è sempre buona norma verificare che il peso di tutte e quattro (mi riferisco sempre ai coassiali a 4 canali) sia uguale su ognuno dei rotori.

Dato che questo tipo di elicottero ha due rotori che girano uno in senso contrario all'altro possiamo notare che le pale sono speculari ed è importantissimo rispettare il senso in cui sono montate: prima di smontarle dunque sarà buona norma fare una foto per evitare di sbagliare nel rimontarle.

Gli attrezzi che ci servono per il bilanciamento sono: un bilancino digitale di precisione (del tipo che si compra nei negozi cinesi per 10 €); un rotolino di nastro isolante e un paio di forbici. Smontate le pale (occhio a dove riponete le viti, suggerisco una piccola calamita) le misureremo una alla volta sul nostro bilancino, occupandoci prima di quelle superiori, sfruttando il vassoietto che di norma è in dotazione al bilancino e posando la pala in misurazione in modo che sia stabile sullo stesso: se entrambe le pale riportano lo stesso peso o una differenza di 0,01/0,02 gr. allora ok: se invece una comincia a pesare 0,05 gr. meno dell'altra dovremo aggiungere peso attaccando alla faccia inferiore, a circa un centimetro dall'estremità esterna, piccoli pezzetti di nastro isolante fino a pareggiare il peso tra le due pale. Tenete presente che il nastro isolante è spesso quindi altera il profilo aerodinamico della pala: se dovete aggiungere più di un pezzetto di nastro cercate di fare in modo che il rettagolino di nastro si trovi con i lati più corti paralleli ai bordi di attacco e di uscita delle pale e che i successivi siano disposti nello stesso modo ma senza essere sovrapposti ai precedenti. Per le pale inferiori il procedimenti sarà lo stesso. Ma a che serve? Le pale bilanciate limitano di molto le vibrazioni che non solo rendono complicato il pilotaggio (e dato che stiamo cominciando le compicazioni non ci piacciono!) ma mettono a rischio l'elettronica e i cablaggi del nostro elicottero (pensate al povero giroscopio...) e, diciamo la verità, rendono il volo pure antiestetico!

Una volta fatto il bilanciamento rimonteremo le nostre pale facendo attenzione, nello stringere le viti, a non serrarle a morte ma nemmeno a lasciare le pale troppo libere di oscillare: devono essere morbide al tocco ma non piegarsi verso il basso se mettiamo l'elicottero di fianco, come avevo già spiegato.

Regoliamo i rinvii servo/piatto: ricordate quando parlavamo del trimmaggio, nel capitolo precedente? Bene, riprendiamo ora un attimo questo discorso: se le regolazioni fatte via trim fossero eccessive (ad esempio l'elicottero rimane fermo in aria solo con il trim degli alettoni tutto spostato a sinistra) allora sarà il caso di dare un'aggiustatina "fisica" al piatto oscillante. Riportiamo al centro i trim del radiocomando (per ora solo quelli di alettoni ed elevatore, cercando di ricordarci in quale direzione puntavano), accendiamolo e colleghiamo la batteria, aspettando che i servi si azzerino e diamo un'occhiata al piatto che, quasi sicuramente non sarà perfettamente orizzontale. Cosa faremo: identifichiamo il servomotore che si occupa del comando che vogliamo trimmare (es. gli alettoni) dando un colpetto con lo stick così da capire anche in quel direzione dobbiamo addrizzare il piatto; a mano o con una pinza a becchi piani di piccole dimensioni sganceremo con delicatezza il giunto uniball che va dal servomotore al piatto oscillante e lo avvitiamo o svitiamo a seconda dell'effetto che vogliamo ottenere e sempre di UN giro per volta in quanto il giunto uniball ha una direzione in cui va infilato sulla pallina e possiamo accorgercene semplicemente osservando quale lato del foro è più svasato: quello andrà verso la pallina stessa. Normalmente per correggere uno, max due giri sono sufficienti.

Regolare il giroscopio: può capitare che anche trimmando il timone il nostro coassialino non ne voglia sapere di andare dritto e oscilli da destra a sinistra in continuazione più o meno lentamente. Questo dipende, partendo dal presupposto che abbiamo lasciato al gyro il tempo di scaldarsi un pò e che siamo stati attenti a non muovere l'elicottero durante la fase di di avvio, da un'errata regolazione del gain, ossia della sensibilità del giroscopio stesso. I coassiali 4 canali di dimensioni medio/grandi hanno quasi sempre, sulla centralina, un minuscolo potenziometro, generalmente identificato con una scritta tipo "GYRO SENS" o "TAIL SENS" o "TAIL GAIN" o comunque qualcosa che richiama il concetto di coda o giroscopio, che serve proprio a correggere un'oscillazione lenta o veloce che sia (sbadamento e sbacchettamento, rispettivamente) della coda. Nel caso dello sbandamento bisogna aumentare il gain, quindi girare il potenziometro con un piccolo cacciavite in plastica, spesso in dotazione, verso il segno "+"; se invece elicottero oscilla rapidamente dovremo diminuire. Meglio sarebbe fare queste regolazioni a centralina spenta e poco per volta.

Alcuni elicotteri coassiali, quelli flybarless, hanno una centralina un pò più complessa, con un gyro a tre assi: il concetto non è ne più ne meno che quello di un gyro che stabilizza la coda (ossia interviene sull'asse Z dell'eli) solo che il tre assi lavora anche sull'asse di alettoni ed elevatore (rispettivamente Y e X) quindi anche le regolazioni seguono gli stessi principi. Di norma non c'è bisogno di metterci le mani ma in caso lo si voglia fare è meglio fare dei riferimenti con un pennarello indelebile sui potenziometri stessi e fare una bella foto per essere sicuri di poter riportare tutto allo stato iniziale in caso ci dovessimo "perdere".

Avrete notato anche un altro piccolo potenziometro che si chiama "SERVO EXT."...è meglio toccarlo quando abbiamo già fatto un pò la mano al pilotaggio perché interviene sull'estensione dei servomotori, ossia sull'ampiezza dell'angolo di rotazione...vi dico solo che un coassiale può diventare molto più...divertente di quello che si può immaginare.

Tenete presente che queste indicazioni valgono, nella forma solo per alcuni coassiali, neanche recentissimi, ma attenzione perché magari potreste ritrovarvi tra le mani un coassiale che ha le stesse identiche regolazioni ma che possono essere effettuate da radicomando. Consultate sempre il manuale per esserne sicuri.

Rodaggio della batteria:
abbiamo già visto che le batterie LiPo di cui sono dotati tutti gli elicotteri sono piuttosto delicate...la potenza ha un prezzo...Bene, per evitare alla batteria stress e prolungare la sua vita (e parliamo di mesi, se non anni, in qualche caso) è importante, FONDAMENTALE non sovrascaricarla! Le batterie LiPo non sono come le pile al Nickel-Cadmio o Nickel-Metalidrato: se vengono scaricate del tutto prima della ricarica si rovinano. Certo, se capita una volta non ci sono grosse conseguenze...ma alla terza-quarta volta che succede cominceremo a notare un gonfiore della batteria stessa e la perdita consistente di prestazioni. Inoltre è PERICOLOSO, la batteria può esplodere...e per esplodere intendo proprio...BOOM!! Il modo migliore per far iniziare a lavorare una LiPo è rodarla, ossia farla volare cercando di essere costanti col gas e per non più di 5 minuti alla volta. A questo punto si atterra, si stacca la batteria, la si lascia raffreddare per qualche minuto e poi si mette in carica SOLO ED ESCLUSIVAMENTE col suo caricabatterie o bilanciatore, se la batteria è a più celle. Fatti 5-6 voli aumentiamo gradualmente il tempo ma attenzione: appena vediamo che il nostro elicottero comincia a perdere potenza o faticare ad alzarsi quello è il momento di spegnere, lasciar raffreddare e ricaricare la batteria. Queste semplici regole valgono per qualunque batteria di qualunque potenza essa sia e per qualunque elicottero!

Nel prossimo capito tratteremo le prime manovre e cosa fare in caso di crash...

A presto!
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Vecchio 28-01-12, 01:09 PM   #14
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Vecchio 29-01-12, 10:49 PM   #15
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