...e ci lamentiamo della giustizia italiana...
Ragazzi non per difendere la nostra "giustizia" ma solo per guardarci un po intorno e vedere cosa succede altrove...leggete questa drammatica notizia e le ancor più drammatiche conclusioni!:
I FATTI (tgcom.medaset.it):
Dopo un party goth metal due giovani di 20 anni, Maxim Golovatskikh e Yury Mozhnov, completamente storditi dall'alcool, hanno fatto a pezzi l'amica 16enne, Karina Barduchian, e poi l'hanno cucinata con patate e servita alla coinquilina dello studentato, Ekaterina Zinovyeva. Sembrerebbe la scena raccapricciante di un film ma non è così: è accaduto in Russia, dove tutt'ora la Corte di San Pietroburgo sta processando i due giovani carnefici.
Processo che è stato bloccato e rinviato a causa del malore di uno dei giurati alla vista delle foto della vittima. Prima del comprensibile episodio aveva testimoniato l'inquilina, l'ignara cannibale, che quella notte vide Karina e Maxim dopo la festa dirigersi nel bagno.
"Sentii le grida", ha spiegato la giovane testimone, "ma pensando a uno scherzo tornai in stanza". Mai, Ekaterina, avrebbe potuto pensare che l'indomani la carne offerta per pranzo dagli spietati Yuri e Maxim fosse proprio quella di Karina.
SECONDO I GIUDICI (notizie.yahoo.com):
Il giudice 'grazia' i cannibali giudicati colpevoli di avere cucinato con patate una 16enne dopo averla uccisa e smembrata. Maxim Glavatskih e Yuri Mozhnov sono stati condannati soltanto a 19 e 18 anni di carcere. Continua a leggere questa notizia
Una condanna molto più lieve non solo di quella auspicata dai familiari della vittima, Karina Barduchian, ma anche di quella che si aspettavano gli stessi amici degli imputati.
Soprattutto se si pensa che il pubblico ministero aveva sostenuto che l’omicidio era avvenuto in modo premeditato, con crudeltà inaudita e senza alcun successivo pentimento. E che quindi i due cannibali non meritavano alcuna clemenza. Eppure, come riferisce il sito Internet Fontanka.ru, nell’ultima udienza del processo è arrivato il colpo di scena, con il magistrato che ha dichiarato di nutrire forti dubbi sulla colpevolezza degli imputati. Una convinzione che avrebbe potuto persino portare alla loro assoluzione completa, se non fosse che il giudice ha deciso di rispettare il verdetto della giuria popolare secondo cui al contrario Maxim Glavatskih e Yuri Mozhnov sono colpevoli e non meritano clemenza.
Con il magistrato che però, pur condannandoli, ha attenuato la durezza della pena. Il pubblico ministero aveva precedentemente chiesto una pena leggermente più pesante (rispettivamente di 22 anni per Glavatskih e 20 anni per Mozhnov), eppure per il procuratore Svetlana Efimenko la sentenza è equa e ragionevole.
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Fabrizio Mancuso -
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