Aspettiamo le motivazioni della sentenza,che dovrebbero essere complesse.
In pratica vengono condannati i dirigenti per violazione della privacy,per cui credo che le norme siano state un pò forzate.
In poche parole,ogni sito che ospita informazioni sensibili su persone fisiche,deve essere preventivamente autorizzato al trattamento delle stesse, dal soggetto.Il tubo al momento dell'iscrizione fa accettare un disclamer,ma credo non venga toccato questo punto: chi uppa un video se ne assume le responsabilità,ma chi dovrebbe vigilare affinchè non venga violata la privacy è l'amministratore del sito,che detiene i dati in archivio.
L'immagine del ragazzo down viene ritenuta un'informazione sensibile (del resto,cosa ci può essere di dato più sensibile dell'immagine stessa di una persona?),e doveva essere tutelata,non dall'utente Youtube ma dagli amministratori (che hanno l'obbligo di tutelare la privacy).
Faccio un esempio: voi potete uppare le foto che volete,anche del vostro compagno di classe nudo,ed in questo caso risponderete per conto vostro.Noi amministratori invece dovremmo vigilare affinchè queste informazioni non vengano diffuse,perchè per legge dovremmo essere "autorizzati" al trattamento dei dati sensibili (in questo caso del compagno nudo).
Bisogna stabilire come sia possibile (e SE sia possibile),garantire che questa cosa si possa realizzare: infatti Youtube è un sito di condivisione,non commerciale,una specie di bacheca dove ognuno incolla il volantino che vuole.Proprio come un forum.Il buon senso,visto anche l'altissimo numero di accessi quotidiani,vorrebbe che l'unico responsabile dei contenuti sia l'utente stesso,mentre l'amministratore debba solo conservare e NON divulgare i dati sensibili degli utenti iscritti,lasciati al momento della sottoscrizione.
Naturalmente il controllo da parte degli amministratori potrebbe essere molto più accurato e totale,con una completa censura delle informazioni "proibite".
Ma in questo caso verrebbero stravolti alcuni princìpi della navigazione online:
1-E' completamente GRATUITA (parlo di Google e i forum),e se dovessimo effettuare un controllo totale,servirebbero impiegati apposta,24 ore al giorno: diventerebbe un lavoro,quindi a pagamento.Dovreste pagare ogni accesso a Google e ai siti di condivisione e/o blog,forum ecc.
2-La CENSURA: si crea un precedente secondo il quale,ogni immagine e video pubblicato in Rete sarebbe sottoposto a censura da parte dei governi.La cosa è controversa: chi si occupa di questa censura? Gli amministratori? Il governo? Degli enti privati preposti? Gratis o a pagamento? E siamo sicuri che la censura applicata sia poi giusta,e rispetti nel giusto metro la possibilità di espressione,e quindi la libertà stessa?
La situazione si complica,avvicinandosi terribilmente ad un regime di controllo abnorme,che mal si sposa con la moderna concezione di libertà e lo sviluppo incontrollato delle informazioni Internet.
Infatti,ci potrebbero essere dei siti di condivisione stranieri,che non sottostanno ad alcuna legge europea o comunque da noi conosciuta,che permetterebbero l'upload e la pubblicazione di video "proibiti",in barba a tutte le leggi!
La soluzione a tutto questo sarebbe ancora più drastica: l'oscuramento dei motori di ricerca,o peggio ancora la nascita di Whitelist,ossia un gruppo di siti consentiti dalla legge,e tutto il resto filtrato e vietato.
Una Blacklist infatti sarebbe ingestibile,visti i miliardi di siti a rischio e la loro continua nascita.
Come vedete,la cosa è più complicata di quello che potrebbe sembrare,e anche se tutto questo è solo una mia interpretazione personale,credo non si discosti poi tanto dalla realtà.
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