Quote:
Originariamente inviata da stralis
Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge [cut]
|
Come appunto ho scritto prima,le norme (seppur di 70 anni fa) ci sono tutte,ma che io sappia il cosiddetto "suggellamento" degli apparecchi è rarissmo,anche fra chi dichiaratamente non paga.
Poi ci sarebbe da scrivere un libro per commentare il tutto.
Quote:
Il canone di abbonamento rappresenta la principale fonte di finanziamento del servizio pubblico nella maggior parte dei paesi europei.
Il canone pagato in Italia è il più basso dell'Europa occidentale.
FONTE RAI ABBONAMENTI
|
Questa poi è una boiata (imho) grande quanto una casa e spesso viene fraintesa da molti.
Come principale fonte di finanziamento del....
servizio pubblico!
Qui casca l'asino: in quella frase
servizio pubblico è inteso il servizio che la RAI (come televisione pubblica appunto) offre alla comunità in cambio del canone.E agli albori dell'era televisiva era infatti [come recita la frase]
l'unica fonte di sostentamento.
Oggi,con l'avvento della tv commerciale,c'è da rivedere il tutto.
Innanzitutto dobbiamo scoprire allo stato attuale
chi si sostenta con i proventi del canone.
La tv,anche la RAI,è ormai nelle mani di privati,anche se continua ad essere controllata dallo stato.Questi privati si gonfiano le tasche con i millemila miliardi che vengono dall'incredibile,intollerabile,spudorata pubblicità che martella le nostre teste ogni giorno,a qualsiasi ora.
I proventi del canone RAI entrano nelle tasche dell'erario pubblico e probabilmente servono per pagare a suon di miliardi i vari Bonolis,Carlucci e chi più ne ha più ne metta.
Questo accadeva anche prima naturalmente,ma i programmi erano programmi e la pubblicità era solo un intervallo.Oggi è un bordello e non si capisce più nemmeno quando stiamo vedendo un film o un documentario e quando invece c'è uno spot.Senza contare gli americanismi tipo sottotitoli scorrevoli e fumetti vari che appaiono nello schermo durante i programmi.
La verità è che oggi la tv col suo canone è un enorme businness che poco o niente ha a che fare col servizio pubblico,e chi se ne frega se gli utenti che sono obbligati a pagare non sono per niente contenti di come venga gestita.
Vorrei proprio vedere se rifacessero un referendum per abolire la pubblicità nei film,come andrebbe a finire.
Ma magari porterebbero poi il canone a 300 euro all'anno,dato che
in Italia è il paese dove si paga meno 