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Non c'era differenza tra opera viva ed opera morta: dovendo verniciare e simulare la impacciamatura (che copriva i chiodi) semplicemente mi ero fermato in attesa di continuare poi fino al bordo del "bianco". I chiodi venivano ribattuti all'interno, sulle ordinatee, poi coperti dal rivestimento interno delle murate. Trink |
trink ma allora tu sei un espertissimo di mar baltico
ps dove hai trovato quei chiodi o te li sei fatto da solo c era un modellisto da paura che conoscevo che comprava dei chiodi di 4 mm bruniti con una testa da 0,3 che pagava tipoo 40 mila lire del vecchio conio per ogni 100 chiodi ma il rivestomento dell opera viva e praticamente ortogonale ai quartabuoni e si raccordava con la fascia maestra questa cosa gia la scrivesti in un altra discussione io non avevo mai sentito una cosa delgenere dato che strutturalmente determina una discontinuita della resistenza longitudinale tu cosa sai in merito |
a trink sei sicuro delle dimensioni dello strallo di maestra mi sembra un po sottile
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Ma perchč ,erano tanti 40 mila lire??
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I chiodi sono normalissimi chiodini bruniti Amati da 10 mm. La loro testa č pari ad 1 mm scarso, dunque 4 cm scarsi riportati alla realtą (la scala del modello č 1:40). I chiodi degli incintoni sono diversi, sempre Amati ma da 7 mm serie "antichi" (hanno la testa a piramide).
Sulle caratteristiche strutturali non so che dirti. Quello schema di fasciatura l'ho trovato sul manuale. Probabilmente deriva dalla tecnica costruttiva olandese: i maestri d'ascia di questa nazione, diversamente dagli altri, montavano le ordinate dopo il fasciame. Cominciavano la costruzione dalla chiglia mettendo solo qualche spezzone di ordinata sul quale inchiodavano le assi e salivano.... e mano a mano che salivano mettevano altre ordinate, e le completavano insieme al fasciame. Trink p.s. lo strallo di maestra l'ho fatto con cima da 2,5 mm di diametro (10 cm nella realtą) |
il fatto che non montavano i quinti interi risulta alche a me gli spagnoli so quelli che per primi hanno adottato il sist di montare i quinti gia completi sullo scivolo e poi infasciare cio richiedeva dei grossi argani
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si albi era no tante 40 mila lire ma quanti anni sono trascorsi dall euro
sono + 0 - 20 euro anche se paragonati ad un valore reale sono circa 40 euro 40 mila lire era un botto quando io ero un giovine |
grande trink, te sfoderi un pezzo del genere come se niente fosse:D:D:D
mikiko :asd::asd::asd: |
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con dodici-quindici mila lire compravi un LP, che poi gli amici si facevano registrare sulla TDK al cromo (gli amici ricchi). Io poi sono cresciuto con le scatole di soldatini atlantic a 100 lire cadauna :looksisi3gy:. Mannaggia... Ferruccio PS: scusa Trink il momento di nostalgia... e complimenti per il modello! |
figurati.... io ero tra coloro che usavano le Maxwell, al cromo, anche se non ero (e non sono:rolleyese:) ricco!!! Se da bimbo avevo qualche centinaio di lire, eventualitą rara, compravo i trasferelli a tema medioevale.
Trink |
io le usavo le cassette ma le scatole da 100 lire no:looksisi3gy:
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Sui trasferelli, me ne ricordo uno spettacolare sulla battaglia di Lepanto (rifatevi i fanciulleschi occhi: Trasferelli - The Battle Of Lepanto) Ferruccio |
altri tempi
che cosa sono i trasferelli |
trink per ritornare al; modellismo
ho trovato dei disegni del roter lowe che e molto simile e se lo vuoi sapere gli incintoni hanno la stessa chiodatura che hai rappresentato tu era quello c he intendevi tu che dicevi che forse era un errore |
i miei errori sono prevalentemente sulle serpi (che ho gią smontato in attesa di modifica), sui parapetti (eccessivo rilievo delle chiodature) e sulle coffe (errata foratura per il fissaggio delle bigotte). Poi altri sparsi in qua e lą, tipo teste di moro forate male, scarsa sfalsatura delle assi,....
trink i trasferelli erano figurini disegnati che si ricalcavano sullo scenario spingendo con la punta della penna sul foglio trasparente sul quale erano venduti. Un incollaggio a pressione, insomma. |
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