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Terminata la struttura dei 14 affusti: ho usato una lastrina di compensato di noce da 1,5 mm (avevo terminato le tavolette di noce massello), tagliato i rettangoli per gli aloni e - dopo aver disegnato il loro profilo - li ho inseriti in blocco nella fresa ben stretti nella morsa: ne ho fresati 40 per ottenerne 28 perfetti.. gli altri si sono danneggiati o addirittura sbriciolati.
Sempre con la fresa ho sagomato le 14 basi. Praticati in blocco i fori per la braga ho cominciato a montarli servendomi di una semplice dima sagomata a trapezio. Uno dei lati curvi della dima era mobile per poter incollare di costa i settori prima di infilarli nella dima..dopo aver incollato anche il secondo alone, l'ho inserito nella dima rimettendo il listello obliquo e fissandolo coi suoi perni. Ho usato vinavil a presa rapida. Appena la struttura era abbastanza asciutta da poter essere manipolata, l'ho fatta scivolare fuori dalla dima dalla parte della base più larga..e sotto con un altro. Prima di mettere gli assi delle ruote ho forato (col trapano a colonna) gli aloni nella loro parte orizzontale ("gradinata" e parte orizzontale destinata ai copri-orecchioni). Bagno di brunitore per canne, orecchioni, bandelle copri-orecchioni e chiodini a testa tonda (i più piccoli che avevo per rispettare la scala). Considerate le dimensioni degli aloni non ho praticato gli scassi degli assali (i primi tentativi hanno provocato lo sgretolamento totale della lastrina) ma mi sono limitato a praticare una fresatura cilindrica sul fondo per accogliere gli assi delle ruote. (in 1:50 si fa quel che si può se non si dispone di attrezzi specifici e/o di legno molto compatto). Ho montato le bandelle copri-orecchioni inchiodandole solo anteriormente (in modo da poterle far ruotare per incavalcare la canna e successivamente inchiodarle anche posteriormente), ho chiodato la gradinata e infine ho tinteggiato il tutto con mordente noce scuro. Per ultimo ho incollato le ruote omettendo i fermi sui mozzi (sempre per la scala). Mi mancano ancora i cuscini..ma penso che li sostituirò con cunei in quanto - per le ridotte dimensioni - mettere un cuscino rettangolare vorrebbe dire avere la canna ad alzo zero (in piano)..mentre sul ponte, a causa del bolzone, avrei la canna a contatto con la soglia inferiore del sabordo..ovvero quasi puntata verso l'acqua. Sostituire il cuscino con i cunei mi permette di compensare il bolzone ripristinando l'alzo zero anche a bordo. Seguirà l'inserimento della braga attraverso l'affusto, l'impiombatura della braga ai golfari con gambo che saranno inseriti nella murata a cannone già montato, ovviamente dopo aver calcolato la lunghezza massima raggiungibile dalla braga in fase di rinculo (in questo, il sistema francese di passaggio della braga con la corretta lunghezza, è molto più facile da realizzare rispetto al metodo anglosassone). Per ultimi saranno posizionati i paranchi d'avanzamento (realizzati "al banco") con golfare da fissare al gancio a murata per il bozzello a due vie e gancio per il bozzello semplice da fissare sul golfare dell'affusto. Secondo la (mia) prassi il corridore sarà avvolto su se stesso per evitare quelle antiestetiche spire di cima sul ponte (peraltro inesistenti in navigazione e destinate unicamente a far bella mostra di sè in porto). Per la cronaca il modello sarà rappresentato e configurato in situazione di ormeggio o all'ancora in rada, ergo le vele non saranno inferite e non ci saranno i paranchi di rinculo.. Allegato 284233 Tipo di dima usato: nel mio caso uno dei lati lunghi della C è mobile e bloccabile con perni. L'affusto raffigurato non ha niente a che vedere con i miei. Allegato 284234 Modalità di disposizione dei paranchi d'avanzamento: il fatto che si tratti di un cannone inglese non c'entra niente. |
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Praticamente ultimati i 14 cannoni, ho deciso di cominciare la costruzione in serie dei 28 paranchi d'avanzamento: dopo aver realizzato un prototipo, ho preso le mie misure ed ho allestito una semplicissima struttura recante sulla sommità un anellino da una parte ed un filo d'ottone dall'altro.
Ho guarnito il bozzello a due vie di un golfare e di un gancio il bozzello semplice e li ho installati sulla struttura in modo che fra il golfare e il tondino ci fossero esattamente 3 cm. Rispetto ad altre volte in cui la struttura era verticale, stavolta l'ho fatta orizzontale in quanto ci si lavora meglio.. Le immagini - nella loro cronologia - spiegano molto più delle parole..per lo strofinìo delle parti brunite, qua e là è affiorato l'ottone: pas mal, gli stuzzicadenti bagnati di brunitore sistemeranno ogni ritocco a lavoro ultimato. Allegato 284557 Allegato 284558 Allegato 284559 Allegato 284560 |
Apprezzo molto il tuo modo di procedere,sei una fonte di idee...[emoji6]
Inviato con il mio M-MP1040M - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
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Per il "modo" di lavorare..si tratta solo di pensare prima di agire: è il solo modo per non perdere tempo in sterili tentativi. |
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Sono d’accordo, i cannoni sono ben realizzato e il sistema per il corridore, visto anche il risultato direi ottimo ciao!! Inviato con il mio iPad - Scarica l‘app del Forum di Modellismo.net |
Domanda
Le cime di sicurezza del timone, ovvero quelle catene e/o cime che da entrambi i lati del timone vanno alle estremità del quadro e - da lì seguendo il profilo anteriore delle bottiglie guidate da una serie di golfari - "salgono" fino in coperta per poter governare nel caso di interruzione della trasmissione del timone, DOVE vengono stroppate? All'esterno o all'interno dell'impavesata? A caviglie/golfari o cosa?
Se qualcuno è in grado di rispondere, saranno graditi disegni/immagini con annessa spiegazione..GRAZIE. _________________ |
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Riguardo alla domanda precedente, la risposta l'ho avuta da una bellissima immagine delle bottiglie della Creole..
Ergo ho iniziato a disporre le cime di manovra d'emergenza del timone. Mancano ancora le cime di ritenuta (del timone stesso) che saranno stroppate a golfari ai lati della losca. In più mancano le redance alle cime di manovra che saranno stroppate lungo il profilo anteriore delle bottiglie, in corrispondenza del cielo della bottiglia. Tutti lavori che vanno svolti a scafo capovolto, ergo hanno la precedenza su tutto il resto..Seguirà la posa dei parasartie (già pronti) da effettuare a scafo abbattuto in carena. Allegato 284767 Allegato 284768 Allegato 284769 |
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La cappa del bompresso (ancora "mollettata" per sicurezza ma terminata) e la cappa del timone appena incollata ma da rifinire e pitturare..
Ovviamente il bompresso è già installato. Allegato 285193 Allegato 285194 |
Di che materiale è la cappa del bompresso ? e quella del timone ?
Inoltre, le cime di ritenuta del timone che vanno dentro bordo, dove hanno fermate ? Scusa per le domande "a raffica" e Grazie ! |
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Le cime di sicurezza terminano con una "redancia" (che in realtà è solo un golfare brunito non riuscendo a realizzare una vera redancia del diametro di 1,5 mm) bloccata dall'ultimo golfare-guida nell'angolo supero-anteriore della bottiglia. In caso di necessità, dal capodibanda si sarebbe potuto incocciarla con una cima da virare dalla coperta. Le cime di ritenuta sono stroppate a due golfari ai lati della losca in quanto sono loro destinate a sostenere il timone in caso di fuoriuscita degli agugliotti dalle femminelle. |
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x TELESE:
Ti ho fatto due fotografie ravvicinate della cima di sicurezza e della cima di ritenuta.. Allegato 285196 Allegato 285197 |
Adesso, con le foto, mi è chiaro: c'è un doppio sistema, di ritenuta e di sicurezza: prima non lo avevo compreso ! Prima credevo che fosse uno solo il sistema, che ricomprendesse le due funzioni.
Il mio kit Bounty Amati porta solo un sistema: credi che si possa fare anche sul Bounty il doppio sistema che hai ben evidenziato ? O è una peculiarità dei velieri francesi ? |
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Peraltro le cime di sicurezza per governare con la trasmissione fuori uso sono un qualcosa di molto aleatorio che funziona molto per modo di dire.. Fino a quando non sono state inventate le barre rigide (sui lati del timone) snodate per essere azionate dall'interno (nel 1900) , riportare la rottura della trasmissione equivaleva (quasi) a perdere il timone. |
[QUOTE=ilvecchiodelmare;1382005]Bien: le due cappe (bompresso e timone) sono di volgarissima cotonina tagliate da uno straccio per la polvere. La cappa del bompresso (finita) l'ho colorata con mordente "noce medio" per simulare il cuoio..
E hai fatto male. |
[QUOTE=gabriele68;1382061]
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Perdonami Gabriele, ma la tua risposta è un tantino "generica" e non la comprendo.. |
Hai fatto benissimo a fare le cappe :Ok:Hai fatto ancora meglio a farle in cotonina:Ok: Non dovresti simulare il cuoio. Erano di tela pitturata/incatramata (il cuoio, con l'acqua...).Di cuoio sugli alberi. Dicono.
Il modellista della Lionne sul bompresso l'ha omessa. Ma ne e' uscito ugualmente fuori un bel modello. Per il resto,:Ok: |
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ma no, se diluisci moltissimo il colore vedrai che scorrerà depositandosi soltanto nelle zone più depresse della trama, scurendo senza coprire e rendendo la sensazione di sporco. Il tessuto però deve essere preventivamente impermeabilizzato passandoci sopra vinavil annacquato o vernice trasparente, ma avendolo già colorato puoi farne a meno.
Naturalmente fai qualche provino così da verificare tu stesso il risultato. |
Ciao Stefano , ho letto da qualche parte ( ma non ricordo più dove ........ ) che la cappa del timone era di cuoio , ma spesso veniva usata anche la tela delle vele . Per riprodurre il cuoio puoi rivolgerti ad un calzolaio , sicuramente avrà decine di piccoli scarti in pelle di diverse tonalità , un vero tesoro per un modellista .
Mauro |
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Cosa c'è di sbagliato ???? |
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Mauro |
A livello dei ponti superiori e dei castelli, il passaggio degli alberi e' protetto da una cappa, o manica, di tela catramata o di vacchetta, etc.etc
B. Frolich (da qualche parte, il Maestro, l'avrà' pure trovato, voglio sperare). |
La manica del timone era di tela (pitturata dice Boudriot nel 74 ma è incatramata in quel punto), doppia e inchiodata con stoppartoli (tipo i chiodi da tappezziere), è indubbio che per altri bastimenti e altre Marine gli usi potevano essere i più disparati: dal cuoio alla pelle di pecora rovesciata ma, per la marina di francia, questa era la pratica per il timone. Oltremodo cuoio e pelle rovesciata poco si adattano con l'acqua di mare, e sono invece usati per le maniche degli alberi.
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Oltremodo cuoio e pelle rovesciata poco si adattano con l'acqua di mare, e sono invece usati per le maniche degli alberi.
Allegato 285234 Allegato 285235 Nella marina inglese non mi sembra che si usasse il cuoio per gli alberi.. |
Mai parlato di marina inglese (tra le altre cose le foto poste sono attuali e nulla avrebbero a che fare con gli usi dell'epoca), invece nelle imbarcazioni autoctone e da lavoro, cioè da pesca e da carico, erano abbastanza in uso; il cuoio certamente (anche per alcune parti dell'attrezzatura) ma, anche la pelle d'agnello rivoltata, in uso ad esempio, in alcuni Leudi italici, alla base dell'albero.
Buona domenica a tutti. |
Mah..come si dice dalle mie parti, siccome non mi va di mettere una scarpa ed una ciabatta, avendo fatto la cappa del bompresso e del timone in tessuto (pitturato/incatramato), farò anche le cappe degli alberi in tessuto..Purtroppo il modellista che ha fatto la Lionne non ha messo alcuna cappa e quindi non può essermi d'aiuto..
Intanto ho cominciato a mettere i tronchi maggiori degli alberi (a cominciare dalla mezzana secondo la mia personale cronologia di costruzione).. anche se solo impostati mi serve averli in sito per poter tesare delle false sartie onde ricavare esattamente il punto dove fissare sullo scafo il piede di landra.. |
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Allegato 285325
Allegato 285326 La mezzana "presentata" che ho usato per usare le false sartie..e la marcatura (tramite chiodini) del punto in cui installerò il piede di landra per poter avere la corretta inclinazione della landra stessa. |
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Finite e brunite le landre, ho deciso di riposarmi un po' costruendo i 28 mantelletti in serie..28? No, non è un errore in quanto i sabordi sono 14..è che li sto facendo su due strati (orizzontale e verticale) senza un supporto fisso da rivestire: listelli incollati di costa e basta per uno spessore totale di 1,6 mm (8 cm al reale), più che consono per una piccola corvetta con i cannoni in coperta..Per i golfari sto usando una nuova tecnica (che devo ancora brevettare) che mi permette di avere i golfari esterni mobili da 1 mm e quelli interni (di chiusura) da 0,7 mm.
E visto che il lavoro è lungo e noioso, ho pensato di intervallarlo studiando come realizzare cerniere e bandelle chiodate (in rame) larghe 0,95 mm.. Non so che farci, gli stimoli migliori (e più efficaci) mi vengono alzando ogni volta di più l'asticella, ovvero miniaturizzando ai limiti massimi (per me). Per ora sono riuschito a realizzare oltre un metro di rame da embossing largo meno di un millimetro..e la prima cerniera - funzionante - e "chiodata". E' stata dura e mi è costato una vagonata di rame buttato via e un intero pomeriggio di lavoro..ma le prossime 27 saranno uno "scherzo".. Per ora è solo "presentata" nella sua dima: ovviamente saranno montate alla fine, data la loro estrema fragilità (le maneggio con una pinzetta da orologiaio e la muovo con uno stuzzicadenti).. Allegato 285636 |
Un lavoretto certosino...grande pazienza e grande manualità.
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[QUOTE=Omar77;1382748]Un lavoretto certosino...grande pazienza e grande manualità.
Come cambiano le opinioni su di una persona a seconda di chi le esprime: il mio migliore amico dice che il mio lavoro denota una pazzia ingravescente..mia figlia dice che se avessi la stessa pazienza in tutto..sarei un padre modello..e mia moglie dice che se usassi la stessa manualità con lei..sarei il miglior marito del mondo! :brig: |
Hai proprio ragione, la prospettiva cambia in base alla posizione dell'osservatore...ho visto modellisti dipingere con una sola setola figurini in scala 1:350...per alcuni probabilmente è follia pura per me è passione ed attenzione al particolare...in una sola parola "modellista".
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