Progettare un plastico
Riprendo la discussione aperta da Stralis e cerco di approfondire.
Ogni plastico è un mondo a se pwrché ogni persona è un mondo a se. In realtà è un insieme di compromessi legati ai limiti che ci impone lo spazio a disposizione. Se volessimo veramente costruire in scala, ci servirebbe un capannone per realizzare anche solo uno scalo merci in scala N (1:160). Togliamoci quindi subito dalla testa di costruire una copia della tratta del S.Gottardo nel garage... Possiamo però scegliere elementi salienti della tratta che richiamano il paesaggio e integrarli, oppure fare come fa mio figlio: mi piace, lo fotografo e lo metto nel plastico. Non mi interessa se la più vicina ferrovia transita a 500km di distanza. Sono due possibili filosofie. C'è anche chi rinuncia al paesaggio o riproduce solo delle curve di livello. Ne ho viste molte e ogni soluzione aveva la sua ragione di essere.
Il mio consiglio è sempre quello: scaricate SCARM da internet e iniziate a giocare. Per le norme e le raccomandazioni c'è chi ha già fatto un gran lavoro: scaricatevi le varie norme NEM. Un plastico costruito secondo queste raccomandazioni ha buone probabilità di funzionare.
Digitale? Analogico? Intanto iniziamo a progettare senza preoccuparcene. Il progetto e la sua complessità ci permetteranno di fare una scelta mirata.
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Fare o non fare. Non c'è provare.
Alcuni vedono le cose come sono e dicono perché? Io sogno cose non ancora esistite e chiedo perché no? (George Bernard Shaw)
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