Mi permetto di esporre la mia esperienza:
1) io - durante il lavoro di realizzazione - praticamente "lavo" (a fine sessione) ogni volta il modello con acqua ragia, che lava bene il legno, asporta eventuali residui di lavorazione e di scartavetratura, nutre il legno e lo predispone a quanto diremo poi;
2) poi passo olio di lino CRUDO, e dopo un po' lo lavo con l' acqua ragia, e poi con un pennello asciutto faccio un dry brush (spero si chiami così o si possa chiamare così);
3) poi ancora passo olio di lino crudo e scartavetro con fogli di grana molto fine (400, poi 800, poi mille);
4) di nuovo lavo con acqua ragia e pulisco con lana d' acciaio;
5) poi pulisco con acqua ragia e con il trapanino munito di girella feltrino applicata pulisco il tutto;
6) di nuovo olio di lino crudo e pulizia con lana d' acciaio e poi acqua ragia;
l' ho fatta lunga, ma poiché tali operazioni le faccio a fine lavoro non mi pesano troppo....
In tal modo (spero) ottengo una impregnatura nel legno di olio di lino che non crea alcuna patina superficiale (non vi è alcun effetto plastificazione), che spero dia la necessaria patina al legno senza creare effetti di plastificazione.
Potrebbe essere un' idea...
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Ulisse
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