Ho acquistato questo kit nel settembre del 1969: mi ero premiato per aver superato l’esame di Scienza delle Costruzioni I.
A quella data la quasi totalità dei frequentatori del forum non era ancora nata.
E’ questo l’ultimo rimasto dei miei kit “preistorici” che avevo accumulato in gioventù e che gli accadimenti della vita non mi avevano consentito ancora di poter assemblare
Consentitemi un po’ di storia.
La IMC, un’industria di stampaggio materie plastiche, si dedicò alla realizzazione di kit in scatole di montaggio tra il 1963 e il 1974, anno del suo fallimento a causa di una disputa legale, che aveva sciaguratamente ignorato, con la Monogram.
Oltre a modelli di aerei aveva prodotto kit di auto da corsa: Lotus Ford ‘65 (con carreggiata asimmetrica) con cui Jim Clark vinse la 500 miglia di Indianapolis, Lola T 70, Chaparral 2E, Ford GT, Ford GT40 …… tutti modelli accattivanti con cofani e porte apribili e dotati di motore
Le linee in genere erano abbastanza buone, per quanto allora verificabile (Autosprint), ma i difetti non mancavano. Tutti gli elementi apribili avevano cerniere e accoppiamenti approssimativi, altri elementi erano frutto di pura fantasia, ma i modelli risultavano comunque di effetto.
Nessuno allora aveva la possibilità di verificare la loro correttezza dal momento che vi erano pochissime e frammentarie fonti disponibili; al più si disponeva di qualche foto delle riviste di autosport, ma si trattava di poca roba.
Il kit presenta linee abbastanza buone, forse non del tutto corrette nella fascia parabrezza-vetri laterali, ma nel complesso è accettabile. Nell’abitacolo il cruscotto è completamente di fantasia ed il motore, il “big block” Ford 427 cu.in. FE usato in NASCAR, mi sembra un po’ sottodimensionato inoltre mancano alcuni elementi meccanici e altri sono sbagliati.
I cofani anteriore e posteriore come detto sono apribili come pure lo possono diventare le portiere (che vanno ritagliate)
Memore dei pessimi risultati che ho sempre ottenuto con questi kit (verificabili anche sui modelli analoghi che vengono presentati in Youtube) mi guarderò bene dall’aprirle e credo che sigillerò anche il cofano anteriore: tanto non c’è molto da mettere in mostra.
Dalla ricognizione nella scatola mi sono accorto che mancano il vano portabagagli e la ruota di scorta: gli pneumatici, anche dopo 55 anni sono integri e non presentano crepe, anche se non sono molto belli e portano il marchio Firestone anziché GoodYear.
Sbriciolate invece sono le decals ragion per cui ho provveduto ad acquistarne una nuova serie da Indycals unitamente a quelle degli pneumatici della serie Blue Ring
Di questa vettura sono stati proposti kit dalla Testors e dalla Union, utilizzando gli stampi originali della IMC, mentre nuovi erano quelli utilizzati dalla MPC per il suo kit: quest’ultimo mi è stato regalato alla metà degli anni ‘80 ed è veramente pessimo, peggio dell’IMC.
Recentemente Renaissance ha proposto un suo kit in scala 1:24: si tratta però di un curbside puro.
Ho deciso di acquistare le relative fotoincisioni sperando di poterne utilizzare alcune dal momento che il kit IMC è un 1:25 “vero”