Anche oggi un piccolo aggiornamento di questo reportage.
Completata la struttura delle ordinate si comincia con il rivestimento. Quando ho costruito il primo gozzo sono andato soprattutto a sentimento, fidando in un minimo di istinto e in un primo periodo di osservazione dei dettagli delle barche reali.
Successivamente ho iniziato qualche rapida ricerca in alcuni forum modellistici alla ricerca di qualche altro appassionato che si occupasse in particolare di gozzi tipici, durante questa ricerca non ho potuto fare a meno di godere di altre realizzazioni più importanti e ho scoperto i primi rudimenti del doppio fasciame.
A quel punto mi è venuta l'idea di applicarlo a questo gozzo. In realtà ho poi scoperto che i motivi che mi hanno portato a questa tecnica sono abbastanza diversi da quelli per cui si utilizza nei grandi modelli, almeno in quelli non in arsenale. Nel mio caso gli obiettivi erano quello di mimetizzare le piccole fessurette che si formano fra i vari corsi e quello, ancora più importante, di rendere esteticamente valida anche la parte interna dello scafo.
Il materiale che uso ha infatti una sola faccia esteticamente pulita, il secondo lato nella migliore delle ipotesi è coperto da una carta protettiva ma di solito è pregommato con una colla piuttosto ruvida e di pessimo aspetto.
Nella mi applicazione i due strati sono dello stesso materiale e spessore. Il primo strato di fasciame viene disteso con la faccia pulita verso l'interno della barca mentre il secondo con la faccia pulita verso l'esterno.
Una volta completato il primo fasciame, ma avrei anche potuto aspettare il secondo, ho iniziato a demolire il cartoncino di costruzione delle ordinate, in questa fase la struttura è ancora abbastanza flessibile per cui ho inserito qualche rinforzo provvisorio, oltre al primo accenno di una delle due parafiamma che chiudono il vano motore.
In questo caso la parte alta della ruota di prua rimane annegata nel fasciame man mano che si va verso la punta.
Al solito si vedono diverse chiazze di penna e qualche infiltrazione di cianoacrilato nei punti che sembravano più ostici.
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