Allora, il portapacchi a vederlo così non sembra male, però, però:
1) L'esecuzione non è buona, le saldature sono venute male e da vicino si vede.
2) Montato sulla macchina è pesante da vedere, il tubo è troppo grosso.
3) Storicamente non è corretto: la 'ringhiera' anteriore è normale sui modelli odierni, ma non trova riscontro negli anni 70. In quel tempo facevano delle semplici piattaforme oppure ripiegavano sui modelli commerciali che avevano due guance laterali forate. Io mi ero lasciato prendere dall'entusiasmo, ma ho preferito cambiare rotta.
Per evitare problemi con le saldature, ho cambiato modalità di lavoro. Prima di tutto ho messo in opera un prestigioso saldatore con temperatura regolabile, acquistato in offerta speciale al Lidl per la principesca somma di euro 9,99. Poi ho cambiato tipo di stagno: usavo un rotolino di stagno per saldature elettroniche, forse non adatto. Ho comprato all'Obi dello stagno composta da lega di stagno e piombo. Il piombo non è più legale per usi professionali, dicono che è pericoloso per la salute: io però saldo 20 minuti all'anno, quindi sono convinto di non correre rischi. Assieme allo stagno ho comprato della pasta per saldare, forse la mia era vecchia. Infine ho pulito molto, molto bene i punti di giunzione portando l'ottone a metallo lucido. Ultima cosa, ho disposto i pezzi su un foglio di carta quadrettata, che mi ha aiutato a disporli bene in squadra, e li ho fissati con nastro da carrozziere. Tutte queste accortezze sono state decisive: le saldature sono venute benone.
Il nuovo portapacchi è realizzato con tondino da 1,5 mm, quindi risulta molto più 'leggero' da vedere e sta bene sul Land Rover.
Qui di seguito ecco le foto. L'aggeggio è ancora parzialmente grezzo, da verniciare. I piedini, sempre in ottone con una testa di spillo a rappresentare il bullone, verranno verniciati e incollati direttamente sulle grondaie dell'auto.
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