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Utente Junior
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Buona sera a tutti.
Grazie per l’apprezzamento.
Rispondo per gradi:
Mario, tu scrivi:
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Per l'Ambitieux avevo capito che era una monografia riguardante l'ingegneria costruttiva dei vascelli francesi a cavallo del 700 e quindi pure le Soleil Royal e tanti altri ne sarebbero gemelli tranne ovviamente le decorazioni e qualche sovrastruttura.è Per l'Ambitieux avevo capito che era una monografia riguardante l'ingegneria costruttiva dei vascelli francesi a cavallo del 700 e quindi pure le Soleil Royal e tanti altri ne sarebbero gemelli tranne ovviamente le decorazioni e qualche sovrastruttura.
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Assodato che il Soleil Royal del 1669 e il fantomatico vascello l’Ambitieux non possono essere gemelli in alcun modo, prima di rispondere adesso, sono andato a rifare una lettura veloce delle prime pagine del libro “Le Vaisseau trois ponts du chevalier de Tourville”, di Boudriot.
In esse si evince come nasce il progetto di fare una monografia di un vascello mai costruito a cui viene dato, da Boudriot, il nome l’Ambitieux, da disegni e note eseguiti dal costruttore Biagio Pangalo, nel 1680, e caldeggiato inutilmente dal Maresciallo Tourville presso Colbert, perché poco armato rispetto alle dimensioni.
Boudriot, in questa monografia, presenta anche tutto l’excursus fatto dalla marina francese nella seconda metà del 1600 per giungere alla nuova marina di Luigi XIV.
Sono rappresentate chiaramente e documentate tutte le difficoltà incontrate per arrivare ad indurre i costruttori e gli Ufficiali a prendere coscienza e ad aver fiducia della nuova realtà dell’architettura navale, vista attraverso le nuove scoperte in campo matematico e fisico e tese ad economizzare le risorse ancora disponibili.
Tra i vari costruttori, il Gran Maresciallo di Marina Tourville, ormai rassicurato dalla nuova scienza, chiede al napoletano Biagio Pangalo (Blaise Pangallo), di cui apprezza le forme date ai vascelli, di progettare e disegnare almeno due vascelli, un tre ponti e un due ponti.
Boudriot non presenta formule, né scelta di metodi per costruire, ma disegni, corredati da un discorso coerente attraverso il quale fare conoscere le varie situazioni. A latere una riproduzione dei disegni elaborati da quelli originali del 1680, per consentire la costruzione del modello.
Tornando un momento alla considerazione di “gemello”. Nella prima marina Francese del 1600 non ci furono propriamente vascelli gemelli, anche se talvolta affini, per il fatto che i costruttori solevano riutilizzare i garbi dei vascelli più riusciti per costruirne nuovi. Ma non è il caso dei vascelli da noi posti sotto esame. In questo periodo, ogni costruttore costruiva a modo suo, partendo dalle richieste di chi commissionava il lavoro, e dei consigli “interessati” degli ufficiali. Questo significava pure, però, che ogni vascello aveva un suo corredo personale di attrezzature (alberi, antenne, bozzelli, paranchi, carrette, cannoni, vele, eccetera) adatti solo per quel vascello. In caso di guerra, e ce n’erano in continuazione, ciò determinava un moltiplicarsi necessariamente caotico e innumerevole di pezzi ricambi.
La presenza di difficoltà, la necessità di risparmiare e la volontà del Re di avere una flotta superiore a quelle dei nemici, indusse il Re Luigi XIV e Colbert ad istituire una scuola, nel 1741, per erudire costruttori e Ufficiali nell’architettura navale.
Questa scuola, con lo scopo di insegnare a disegnare e progettare vascelli, in modo più scientifico, fu affidata, da Colbert e dal Re al Signor DuHamel du Monceau.
Questa scuola ebbe moltissime resistenze sia da parte dei costruttori, che non volevano perdere il loro predominio, e volevano mantenere segrete le loro regole, sia anche dagli Ufficiali, che avevano difficoltà ad accettare nuove metodologie e criteri da rispettare per la navigazione. Questo determinò un ritardo significativo nella raccolta dei frutti derivanti dalle ordinanze del Re.
I costruttori che per primi accettarono di imparare il nuovo modo di costruire fu, fra numerosi altri, il figlio di Hubac, Etienne, il figlio di Coulomb, François, autore di un trattato di costruzione, o meglio note di costruzione, nonché altri venuti da fuori, come Biagio Pangalo. Alcuni vascelli costruiti col nuovo sistema verso la fine del 1600 furono progettati e costruiti da costoro. L’ingegnere Blaise Ollivier, autore anch’egli di un trattato di costruzione navale, progettò e costruì i suoi vascelli nella prima metà del 1700. Il modo di progettare “a tavolino” cominciò a funzionare a pieno regime quasi verso la fina del 1700.
Mi domandi.
Quote:
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Perchè dici che il Boudriot non tratta scientificamente l’architettura navale del 1600, perché non può farlo, e quando ne parla, rimane nel generico?
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Ho sbagliato nel formulare la frase. Intendevo dire che la sua presentazione non riguarda direttamente il modo di progettare, ma riportando il contenuto dei documenti fa, piuttosto, un discorso generale, anche se di grande valenza storica.
Puoi, in ogni caso, realizzare il modello della monografia essendo certo di seguire le regole costruttive dell’epoca (seconda marina), diverse da quelle del Solei Royal (prima marina): ricorda che è stato progettato in un altro modo!
Pierre Bouguer, non è il padre dell’architettura navale francese. Padri sono in tanti, a cominciare dal Padre Giuseppe Fournier, che nel suo trattato sull’idrografia, dà anche le proporzioni dei vascelli, intercalate con discorsi che non hanno a che fare con architettura e idrografia.
Dassié ha anche dato proporzioni per costruire i vascelli, ma ha fatto un discorso personale e teorico del disegno navale.
Bouguer, pur dando dei criteri costruttivi, si è dedicato principalmente al vascello come nave, e ai suoi movimenti, ponendo le basi della navigazione scientifica, studiando le relazioni fra la forma della carena, e il fluido, con le sue correnti e la causa delle resistenze all’avanzamento e lo studio matematico delle volte applicate alla forma delle carene.
Duhamel du Monceau ha composto il primo trattato pratico di architettura navale, con tanto di rapporti e misure, a partire, anch’egli dal disegno di un 74 cannoni.
Blaise Ollivier, ingegnere, il cui trattato ancora non ho letto perché esaurito da molto tempo, ha dato un ulteriore impulso all’architettura navale, ma siamo già alla fine del 1700.
Eulero e Bernoulli, invece, svilupparono le leggi dell’idraulica.
Buona notte.
AntoninoQ
P. S. Il vascello l'Ambitieux che trovi nell'elenco è un vascello che partecipò, assieme al Soleil Royal alla battaglia in cui il Soleil Royal fu incendiato. Il vascello l'Ambitieux, apparteneva alla stessa squadra e fu d'appoggio al maresciallo Tourville dopo l'incendio.
Buongiorno
AntoninoQ
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Ultima modifica di AntoninoQ; 05-12-14 a 09:18 AM
Motivo: aggiunta
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