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Vecchio 27-10-14, 11:03 PM   #79
AntoninoQ
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AntoninoQ è un newbie...
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Ciao Mario e John Silver; buona sera a tutti.

Mario, ho osservato l'ossatura presentata nelle prime pagine e i disegni. Non capisco che genere di errore hai potuto commettere per ritrovarti con dimensioni diverse fra il terzo ponte e la sovrastruttura, e fra la sovrastruttura e il cassero. Vedo, comunque che te la cavi benissimo.

John Silver, non voglio fare polemica, ma esprimere il mio pensiero. Comprendo bene che la fama che avvolge Boudriot è immensa, ma ritengo che un documento esistente, anche se taciuto dallo studioso, è, comunque una realtà di fatto, anche se contrasta con le sue affermazioni. Dicendo diversamente, le sue affermazioni non possono mutare la realtà.

A causa del loro costo, non ho comprato le opere di Boudriot, e non posso discuterle. Comunque, mi pare che approfondisca ed esplori soprattutto l'epoca della seconda marina di Luigi XIV. E lo ammetto: sono ignorante!

I documenti che ho citato, relativi, rispettivamente al Royal Louis del 1666, e alle istruzioni date ai vari porti per uniformare la costruzione dei vascelli del Re, fanno delle affermazioni, in merito all'apertura dei 16 portelli, che se fossero stati "arbitrari", gli autori, compreso i tipografi del Re, credo che sarebbero stati puniti in modo esemplare! In ogni caso, sono stati acquisiti dalle Autorità.
Il primo, relativo al Royal Louis del 1666, inviato dal Commissario Hayet al Consigliere del Re, Pierre Arnoul, è stato acquisito col numero 163020 dalla Biblioteca Nazionale di Francia; l'altro, quello relativo alla costruzione dei vascelli del Re, pubblicato au Havre de Grace, del 1691, porta il timbro della biblioteca reale; quello pubblicato a Brest nel 1688, porta il timbro della città di Lion e la data 1836 e il numero di protocollo 342737. Il manoscritto del "trattato della costruzione" di François Coulomb, porta il timbro del Museo della Marina e il numero di repertorio 3074.

Se questi documenti sono stati ignorati, come gli ordini del Re, rappresentano, comunque una realtà, anche se poi non sono stati praticati dai costruttori.
Dassié, Bouguer, Père Fournier, Du Hamel du Monceau, Blaise Ollivier, Euler, e altri hanno trattato l'architettura navale , ma solo alcuni sono stati presi in considerazione da Boudriot.

Non è possibile considerare che Boudriot, nella sua opera monumentale, abbia fatto la scelta di prediligere il nuovo, scientifico, modo di progettare e disegnare l'architettura navale, per poterla spiegare meglio, dato che quella "antica" è difficilissimo narrarla, a causa della sua multiforme espressione di modi di fare, mentre la nuova fiorisce con un numero crescente di documenti disponibili e verificabili?

Anche Du Hamel du Monceau ha taciuto, nella sua seconda edizione del trattato, ma lo scrive, il metodo del mezzo garbo, della tavoletta e del trabocco, presente sul primo volume, perché troppo vecchio! ... E se ha considerato vecchio il Royal Louis del 1692, figuriamoci quello del 1666!!!

Del resto queste opere furono scritte per le generazioni future di allora!

Ma quei documenti che ho citato, allora, se Boudriot non ne parla devono considerarsi fasulli?

Ciao.

AntoninoQ
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