Buongiorno amici,
ringraziandovi per la partecipazione rispondo alla domanda di Amedeo che evidentemente ha sollevato qualche perplessitā anche in Alex e in Luca:
L'incastro "incriminato" (in realtā c'č ne sono due) č ben documentato nella monografia di P.Goodwin, di cui allego due immagini, ma anche nel suo colossale trattato " The Construction and Fitting of the English Man of War: 1650-1850", e pare sia tipico delle navi inglesi di fine '700.
A lume di naso ritengo che un siffatto incastro, oltre ad avere la ovvia funzione di unire due diversi pezzi di trave, avesse anche la proprietā di resistere alla flessione longitudinale della chiglia sia grazie alla geometria dell'incastro stesso, ma soprattutto grazie al sistema di inchiavardatura che in tal modo lavora resistendo correttamente agli sforzi di taglio.
Tornando alle immagini della monografia, l'incastro č indicato con il n.30 nella prima immagine, ed esploso nel particolare B 3/1 della seconda.
Se tornate indietro ai post n. 21 e 47, potete osservare, nelle prime foto, sia il particolare della palella, sia la simulazione del sistema di chiavarde.
Un saluto a tutti, Salvatore
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