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Vecchio 24-10-07, 10:34 PM   #1
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jeeg è un newbie...
predefinito Consigli Verniciatura

Ciao a tutti.
Permettetemi di tediarvi ancora una volta con qualche richiesta di delucidazione.
Ho notato mentre osservavo le foto del wip di RedHawk sulla S.Maria il sostegno da lui realizzato per esporre la nave.In particolare mi chiedevo:che tipo di vernici ha utilizzato per dargli quella colorazione così viva???
Siccome non ho molta esperienza di verniciatura, sapreste dirmi quali sarebbero i passaggi ideali da seguire per dare un aspetto più "legnoso" e meno anemico ad un ponte o ad uno scafo per esempio..
Ho sentito parlare di mordenti, di anilina, di olio di lino, ma come si usano questi prodotti???
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Vecchio 25-10-07, 10:09 AM   #2
moz
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moz è un newbie...
predefinito Re:Consigli Verniciatura

Avrò letto un migliaio di tipi di verniciatura sul legno dei modelli, alchimie strane, trattamenti deliranti a base di qualsiasi tipo di sostanza presente nel sistema solare....
Io uso trattare il legno con olio di lino cotto, diluito al 50% in acquaragia, ma solo alla fine del modello, perché poi non ci si può incollare più niente.
Una mano, una settimanella per l'asciugatura completa, un'altra mano ed il gioco è fatto.
Non ho modelli più vecchi di 7 anni, ma fin'ora nessuno mi ha dato segni di biodegradazione :-)
Ciao
Moz
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Vecchio 25-10-07, 10:18 AM   #3
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L'avatar di redhawk
 
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redhawk è un newbie...
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Per il supporto (e per tutta la nave - già sento le bestemmie di Sir Drake a più di 200 km di distanza...) ho usato un lucido trasparente per legno.

Di recente ho comprato una lattina di olio di lino cotto, con cui farò qualche esperimento non appena avrò qualcosa da trattare... (su Sir Drake, faccia un profondo respiro e si riprenda :P )
__________________
Luigi Falco

Syren 1803: gallery build log
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Vecchio 25-10-07, 10:53 AM   #4
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Ciao Jeeg, mi pare che ci sia un po’ di confusione nell’aria, tra vernici, mordenti, trasparenti, tipi di finitura...partiamo da questi ultimi, cominciamo dal fine e vediamo qual’è il mezzo adatto a raggiungerlo.
Finitura: i primi modelli escono quasi sempre con una finitura tipo “comodino”, che a mio parere è semplicemente da evitare. Per inesperienza, si cerca di far risaltare il modello con il legno bene in vista, tinto con mordente e spalmato con vernici sintetiche tipo flatting, che conferiscono un aspetto più o meno lucido. Il risultato è “plasticoso”, da soprammobile, se non da giocattolone per bimbi troppo cresciuti.
Una prima finitura da prendere in considerazione è quella che fotografa la nave come appena uscita dal cantiere: vernici brillanti, pulite, vele candide, sartiame in ordine. Il tempo non ha ancora lasciato tracce.
Secondo tipo: l’imbarcazione è in acqua da tempo; la vernice si scrosta qua e là, si notano rappezzature alla verniciatura, l’acqua scola e lascia tracce di ruggine, sporco, sale...il ponte mostra tracce di usura, schiarito nei punti di passaggio e scuro negli angoli dove non va mai nessuno.
Altro tipo: modello di cantiere. Qui il gioco si fa duro, si tratta di fare una replica dei modelli costruiti in cantiere per verificare le proporzioni prima della costruzione della nave, che servivano anche come prova per la tinteggiatura. Erano modelli scarni, senza dettagli, senza vele, con solo le manovre essenzial e con le strutture interne bene in vista. Li faceva direttamente il maestro d’ascia o il suo staff, non è che ci andasse tanto di fino...è da consigliare a chi mastica legno da un po’ di tempo, più che la mano serve un occhio allenato a questo tipo di modelli.
Raffinatezza da gourmet: modello di cantiere invecchiato: si tratta di simulare l’invecchiamento del tempo su un modello, non quello del mare su una nave. Riuscite a cogliere la differenza? Qui servono mani da falsario.
Ragionate su queste finiture, più tardi provo a inviare due righe su mordenti e vernici. Ciao,
Francis Drake
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Vecchio 25-10-07, 11:13 AM   #5
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Piesse:
so già cosa sta pensando il giovine Moz, ma nel post precedente ho dovuto semplificare e sintetizzare, è chiaro che poi esistono infiniti tipi di finiture intermedie, ogni modello è diverso dall'altro. Bye,
FD
francisdrake non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 25-10-07, 12:22 PM   #6
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jeeg è un newbie...
predefinito Re:Consigli Verniciatura

Grazie a Francis Drake, a Moz e a RedHawk per l'attenzione.
Mi fa riflettere il fatto che dopo aver passato l'olio di lino non ci si possa incollare più niente.Mi chiedo,ad esempio, come dovrei trattare il ponte dopo aver posato i listelli e prima di incollare i particolari della coperta??
Potrei passarci una mano di flatting..
Mi hanno consigliato anche una mano di anilina molto diluita che,dicono, aiuta anche a mettere in risalto la calafatura del tavolato del ponte...
Che ne dite?
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Vecchio 25-10-07, 12:27 PM   #7
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Come sottolineato dal giovine e sagace Moz, il numero degli intrugli per verniciare un modello, che la mente umana è stata capace di inventare, è praticamente illimitato. Sembra l’elenco delle pozioni della fattucchiera, occhi di rospo, code di salamandra, sputacchi di drago...il materiale maggiormente presente su un modello è il legno, partiamo da quello. Si può tingerlo, sbiadirlo per invecchiarlo, verniciarlo. Un trattamento non esclude necessariamente l’altro. Per tingerlo si usa il mordente, nome generico che identifica tipi diversi di sostanze che scuriscono il legno, esaltano le venature e donano il colore a cui siamo abituati parlando di noce, mogano, rovere e via dicendo. Si presenta sotto forma di polverina da diluire in acqua, oppure liquido, diluito in alcool. Quello diluito in acqua è meno tenace e va dato con attenzione al modello, perchè bagna molto il legno, che si può gonfiare, e stacca la colla vinilica. Attenzione: se date due passate, l’effetto raddoppia; quindi, occhio a dove mandate pennello, non passate due volte sullo stesso punto durante una singola passata, perchè viene fuori una macchia. Per togliere il mordente, sono dolori: penetra a fondo, quindi bisogna scartavetrare di brutto. E’ importante non usare il tipo di mordente sbagliato, a seconda delle epoche: una finitura mogano va bene per uno yacht del XX secolo, per una caravella ci vuole una finitura rovere, oppure noce. Fate prove su prove a parte, sullo stesso tipo di legno del modello, procedete quando siete sicuri al 110%, perchè poi correggere è un bell’impiccio. Ci vediamo al prossimo post,
to be continued...
FD
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Vecchio 25-10-07, 12:37 PM   #8
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Jeeg, all'olio di lino e al ponte ci arrivo dopo, MA IL FLATTING NO!!! Se ci provi vengo lì e ti spezzo le braccine, va bene?
FD
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Vecchio 25-10-07, 04:01 PM   #9
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Aspetterò impaziente i tuoi prossimi aggiornamenti, Francis Drake.
Prometto solennemente di ripudiare il flatting, oh capitano, mio capitano!
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Vecchio 26-10-07, 04:23 PM   #10
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Una delle fasi più divertenti è quella in cui si cerca di conferire un aspetto vissuto al modello, come se avesse già alle spalle qualche stagione di navigazione, con il mare che corrode, i marinai che insozzano, i gabbiani che...no, quelli meglio di no. Qui la fantasia va al potere e si scatena, vi avverto. Cominciamo da chi si sporca e come. Il ponte è il bersaglio preferito: il colore del legno tende al grigio, per via del sole e del sale. Sapore di mareee...inoltre, ogni mattina veniva pulito strofinandolo con grosse pietre e acqua, con il medesimo risultato: grigio. Nei punti dove i marinai passavano di frequente era più chiaro, negli angoli e nei punti nascosti era più scuro. Se qualcuno avesse in mente di fare una chiodatura in metallo, allora sappia che le teste venivano raschiate a lucido. In generale, le navi da guerra erano più pulite e ordinate, i mercantili più raffazzonati. Passiamo agli ingredienti principali: un barattolino con pochissimo nero diluito in acquaragia può essere un inizio; spennellare di continuo il ponte, ad esempio alla fine di ogni sessione di lavoro, permette di raggiungere lo scopo; carteggiate leggermente di tanto in tanto, e il risultato migliora ancora. Il risultato diventa più realistico se avete l’accortezza di pulire i pennelli sempre nello stesso barattolino di acquaragia e di conservare tale intruglio gelosamente. Si ottiene un mix di colori diversi che simula lo sporco perfettamente. Lavando il ponte con un bel pennellozzo largo, le minuscole particelle di colore si infilano tra le fibre e il gioco è fatto. Un composto interessante è il “bitume di giudea”, ne conosco bene gli effetti ma poco l’utilizzo, posso provare a chiedere ad altri navimodellari che lo usano quotidianamente, anche per lavarsi i denti. Barbatrucco per fumatori: raccogliete la cenere delle vostre cicche, passatene un po’ sui listelli, aiutandovi con un pennellino, poi lavate con acquaragia, carteggiate, fumate, sporcate, lavate, ecc...dovreste ottenere un buon risultato prima di morire per cancro ai polmoni. Alla prossima puntata, sporcate gente, sporcate...
Francis Drake
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Vecchio 29-10-07, 02:29 PM   #11
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predefinito Re:Consigli Verniciatura

Sarà che è lunedì, sarà che sto nella fase postprandiale, ma me cala la palpebra, oggi faccio fatica ad allineare due pensieri coerenti in fila. Normalmente arrivo a tre senza troppi sforzi. Proviamo a buttarci sulle vernici, vediamo come va. Non ne farei una questione di marche, innanzitutto. Anche perchè penso di avere campioni di tutte quelle per modellismo in commercio, vattele a ricordare, quali sono buone e quali no. Procederei per tipologie, mi pare più sensato. Se possibile, opto per vernici diluite in acquaragia, per una questione di praticità, per il risultato e per versatilità. Si trovano facilmente, anche nei negozi di ferramenta; il diluente è o stesso che uso per pulire il modello, durante e dopo la costruzione, quindi non vado incontro ad effetti spiacevoli, tipo reazioni chimiche devastanti, con la vernice che si disgrega come neve al sole; mi bastano poche tinte di base, le altre le ricavo per mescolamento; posso creare “effetti speciali” simpatici: forte diluizione per le scolature (tipo ruggine, ad esempio), “dry brush” per sporcature e invecchiamento, incrostazioni mediante aggiunta di polvere di legno, e tutte le altre porcherie verniciologiche che mi vengono in mente. Esistono vernici diluite con prodotti specifici, compatibili solo tra loro, che vi costringono a dipendere da una marca soltanto: io le eviterei, il concetto mi fa girare le scatole a velocità vorticosa. Gli acrilici li ho usati, se cercate tra i topi trovate una bombarda parzialmente (il rosso dell’interno delle murate, mi pare) acrilica; l’effetto è leggermente plasticoso, li vedo bene per modelli fortemente ridotti in scala, nei quali le venature del legno, giustamente, spariscono. Le tinte diluite in acqua sono utili per alcune applicazioni particolari, non per la verniciatura diretta: ad esempio, per ottenere colla vinilica colorata e per tingere il cordame o la velatura. Infine, il tè: darjeeling, china green, tuo-cha, assam, earl grey, usate quello che più vi piace, ma lasciatene da parte una tazza al momento di fare le vele: è una delle migliori tinte per stoffa disponibili, efficace ed economica. Senza limone, che è una vera barbarie. Al prossimo intruglio,
Francis Drake
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