31-07-09, 12:09 AM
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#16
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Utente Senior
Registrato dal: Feb 2009
residenza: Napoli
Messaggi: 1,526
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non e detto dipende come sempre da molteplici fattori nazione periodo cantiere maestro d ascia questa e una delle tipiche cose che dipende da scuole di pensiero
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31-07-09, 09:57 AM
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#17
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Utente
Registrato dal: Sep 2008
residenza: Guidonia - Roma
Messaggi: 600
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Quote:
Originariamente inviata da mgnax
Ciao Drake.
Una cosa: ma il corso interrotto non dovrebbe terminare con una forma tipo cuspide come nell'immagine che ti allego? (Scusate se non è fatta bene, ma non sono un mago della grafica...)
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effettivamente la terminazione a cuspide come tu prospetti è molto più bella esteticamente
dal punto di vista strutturale non penso faccia molta differenza ma trattandosi il mio di un primo fasciame, la teoria era solo capire come ... quando ... e perchè anticamente si faceva questo tipo di scelta di terminare i corsi prima,
se lo farò in qualche punto anche sul secondo fasciame opterò per l'inserimento con terminale a punta
__________________
S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo...s'i fosse vento, lo tempestarei...s'i fosse acqua, i' l'annegherei...s'i fosse Dio, LI FURMINEREI!
guarda la mia GOLDEN HIND in progress
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25-11-09, 03:43 PM
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#18
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Utente Senior
Registrato dal: Nov 2008
residenza: Firenze
Messaggi: 1,292
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sulla questione della rastrematura è pieno il forum .... comunque è più facile capirlo che a farlo. Parti dal principio che a centro nave, a prua e a poppa c'è lo stesso numero di corsi di fasciame. Siccome però la prua e la poppa hanno ordinate di perimetro più minore ne segue che i corsi devono essere più stretti. Per es. se hai 10 corsi di fasciame a centro nave ciascuno largo 2 cm allora hai una superficie totale di 10 x 2 = 20 cm. Se il perimentro dell'ordinata a prua è di 12 cm e ci devono stare 10 corsi allora ciascun corso deve essere largo 12/10 = 1,2 cm. Devi pertanto togliere 0,8 cm a ciascun corso quando finisce a prua. Quel "togliere" è il "rastremare".
[edit: questo messaggio e stato copia-incollato da altra discussione - Trink]
__________________
Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa avendo in tasca poco o punto denaro e, a terra, nulla che mi interessasse in modo particolare pensai di andarmene un po' per mare. E' uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza. Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile.
Moby Dick
Ultima modifica di trinchetto; 26-11-09 a 02:46 PM
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18-05-11, 03:57 PM
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#19
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Utente
Registrato dal: Dec 2010
residenza: Genova
Messaggi: 348
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Questa mattina presto era già “in cantiere”, posto il lavoro fatto: prove d’incastro ordinate chiglia, tinteggiato parte chiglia “scoperta”(anche se non ho ancora deciso se rivestirla in noce) rastrematura listelli e prima tinteggiatura. Nel pomeriggio spero (se ordinate e chiglia sono incollate) presentare i primi listelli. Gio J
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11-06-11, 01:20 AM
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#20
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Utente
Registrato dal: Dec 2010
residenza: Genova
Messaggi: 348
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….penso che i … …”salvancinte” (?) “paraincinte” (??)non so esattamente come si chiamano, ricordo aver letto una parola simile , e lo scopo per cui montavano tali profili erano: salvaguardare lo scafo da eventuali danneggiamenti derivanti il carico/scarico, facilitare nell’issare a bordo carichi o scialuppe (come già scritto da trink ) che dovendo strisciare sulla parte esterna dello scavo, se non ci fossero stati quei profili, il carico o le scialuppe avrebbero potuto “incastrarsi” tra gli incintoni rendendo più faticosa l’operazione. Irrobustire la parte alta e centrale dello scafo in quanto il fasciame era costruito con tavole meno spesse di quelle usate per l’opera viva , e le navi “tonde” da carico (e non solo) quando erano a pieno carico e con mare mosso tendevano a spaccarsi a metà (ricordo gli anni, dall’900 al 1200 circa ) tali profili venivano montati nei secoli successivi anche su alcuni galeoni, ma su tali navi lo scopo era più per rinforzare lo scafo che per altro. Scritto ciò , premetto che tali notizie (o frasi inerenti tali profili) le ho lette su libri la cui attendibilità potrebbe non essere certa . Personalmente le ritengo abbastanza filologiche
Allego alcune foto per mostrare come procede il cantiere. Ho montato la chiglia e poi dovrò (una volta tolti i “sergenti”) carteggiare, misurare, tinteggiare chiodare e infine darò la prima mano di olio lino .
Nell’attesa che la chiglia si fissasse alla scafo ho iniziato la preparazione dei ponti, li ho messi… … “in forma” per sagomarne il bolzone per poi ovviamente carteggiare ,tinteggiare, chiodare, misurare, ritinteggiare, prima di montarli. Non sono riuscito a trovare documentazione attendibile per come fosse il tavolato dei ponti e che tipo di chiodatura adottassero conseguentemente …tenterò di imitare tavolato e “cavicchiatura” tradizionale. Ciao a tutti
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11-06-11, 09:30 AM
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#21
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Utente Senior
Registrato dal: Jan 2009
residenza: Pistoia
Messaggi: 2,325
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Ciao Gio....
ho sempre pochissimo tempo per frequentare il forum ultimamente.... e mi ero perso questo wip....
Sei veramente un "Maestro d'ascia" coi controfiocchi....mi sono letto tutto dall'inizio e sono rimasto affascinato dalla tua perizia e precisione!!! Veramente Complimenti!!!
...ed ora un po' di domandine....
- potresti illustrarmi la tecnica che hai seguito per la rastrematura dei listelli? ho visto che hai "morsettato" un fascio di listelli insieme e quindi hai piallato....ma con quali parametri e con quale inclinazione hai compiuto tale operazione??
- dalle prime foto si vede un fasciame che sembra in noce....poi miracolosamente diventa tiglio....poi torna ad essere scuro.... mi sembra di aver capito che hai fatto un fasciame unico e sopra ad esso hai simulato le giunzioni di testa dei corsi.... ancora complimenti per la perizia dimostrata in questa operazione... ma questi cambi di colore a cosa sono dovuti???
- infine per quanto riguarda i ponti....non era più semplice listellarli già in sede una volta incollato e curvato il falso ponte??
Grazie per le risposte e buon vento!!!!
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Gianclaudio
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12-06-11, 02:25 AM
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#22
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Utente
Registrato dal: Dec 2010
residenza: Genova
Messaggi: 348
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Quote:
Originariamente inviata da Gicci70
Ciao Gio....
ho sempre pochissimo tempo per frequentare il forum ultimamente.... e mi ero perso questo wip....
Sei veramente un "Maestro d'ascia" coi controfiocchi....mi sono letto tutto dall'inizio e sono rimasto affascinato dalla tua perizia e precisione!!! Veramente Complimenti!!!
...ed ora un po' di domandine....
- potresti illustrarmi la tecnica che hai seguito per la rastrematura dei listelli? ho visto che hai "morsettato" un fascio di listelli insieme e quindi hai piallato....ma con quali parametri e con quale inclinazione hai compiuto tale operazione??
- dalle prime foto si vede un fasciame che sembra in noce....poi miracolosamente diventa tiglio....poi torna ad essere scuro.... mi sembra di aver capito che hai fatto un fasciame unico e sopra ad esso hai simulato le giunzioni di testa dei corsi.... ancora complimenti per la perizia dimostrata in questa operazione... ma questi cambi di colore a cosa sono dovuti???
- infine per quanto riguarda i ponti....non era più semplice listellarli già in sede una volta incollato e curvato il falso ponte??
Grazie per le risposte e buon vento!!!!
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Ciao Gianclaudio. Grazie anzitutto essermi venuto a “trovare” e per i complimenti.
Per risponderti in riguardo la tecnica per la rastrematura cerco di spiegarla in sintesi . Misuro l’ordinata maggiore, esempio cm 20 , e la prima , esempio cm 10.
Se per coprire i 20 cm dell’ordinata maggiore utilizzo 40 listelli da 0,5 cm ( di 0,5x 40=20) e devo utilizzare gli stessi listelli in corrispondenza della prima ordinata, gli stessi si devono rastremare sino a portarli da cm 0,5 a cm 0,25 (0,25 X40=10 ) appunto per coprire i 10 cm della prima ordinata (ovvio come sappiamo, che non vanno mai rastremati oltre la metà della loro larghezza iniziale ). Con lo stesso criterio prendo le misure delle altre ordinate e conseguentemente ricavo la misura della larghezza che deve avere il listello in corrispondenza delle singole ordinate. Fatto ciò, rastremo un listello campione con le misure conseguenti a quanto soprascritto e servirà da… “dima” per tutti gli altri che rastremo nel modo in cui hai visto nelle foto. Prima di togliere i listelli dalla posizione predisposti per la rastrematura, tinteggio i bordi con pennarello nero e poi li tinteggio tutti con mordente all’acqua nella tonalità prescelta. Successivamente comincio a piegarli 5 o 6 per volta in modo approssimativo a caldo , l’importante che all’atto del montaggio siano ben asciutti (quasi secchi), li incollo sull’ordinata e di costa tra loro col vinavil, li inchiodo eseguendo eventuali adattamenti in corso d'opera. Un volta completato il fasciame eseguo la calafattura interna, e quando asciutta tolgo i chiodini, incido i corsi a una distanza prescelta ,carteggio (carta grossa -media -fine e paglietta acciaio) e ritinteggio con il mordente utilizzando una spugna per rendere uniforme la tonalità. Col pennellino accentuo le tonalità di testa dei corsi sfumando a piacere, quando il tutto è ben asciutto una passata di carta finissima,un po’ di paglietta d’acciaio per rifinire, e per ultimo olio di lino crudo diluito con un po’ di acquaragia, poco per volta e in modo uniforme. Il risultato (parziale ancora da rifinire, per raffronto vedi foto precedenti) è quello che vedi nelle foto sottostanti. Immagino sia deducibile del perché della tinteggiatura dei listelli e della colorazione nera dei bordi e quindi non mi dilungo in ulteriori spiegazioni.
Per quanto riguarda i ponti, personalmente mi trovo meglio predisponendo prima il falso ponte nel suo alloggiamento in modo da togliere e mettere con facilità, ed eseguire non in sede la listellatura , il bolzone, la tinteggiatura, ecc. ecc, salvo qualche eccezione e montarlo quando è quasi pronto e che è solo da rifinire. Ciao buon vento .
p.s. lascio ai moderatori la decisione, non sapendo se la discussione soprascritta è pertinente al wip, o se deve essere spostata in altro sub- forum (tecniche modellistiche navali ?) o cancellata.
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16-06-11, 09:59 AM
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#23
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Utente
Registrato dal: Jun 2009
Messaggi: 565
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ciao
Ciao, scusate l'intromissione ma in una fotografia mi sembra di aver visto una seghetta dell'Aeropiccola, siccome me l'hanno regalata che tipo di seghe ci monti sopra? funziona bene e' precisa?
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"Tutti gli uomini in coperta! I gabbieri arriva! I cannonieri ai pezzi! I bucanieri a prua! Si combatte, boia d'un demonio! Si torna a combattere sul serio!"
Tortuga
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16-06-11, 10:08 PM
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#24
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Utente
Registrato dal: Dec 2010
residenza: Genova
Messaggi: 348
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Quote:
Originariamente inviata da blusky1974
Ciao, scusate l'intromissione ma in una fotografia mi sembra di aver visto una seghetta dell'Aeropiccola, siccome me l'hanno regalata che tipo di seghe ci monti sopra? funziona bene e' precisa?
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ciao , sono trent'anni che la uso, ci monto tutti i tipi di seghette per traforo .l'importante è "prenderci la mano" e regolare il contrappeso in base alla seghetta (fine, media grossa), allo spessore e al tipo di legno che vuoi tagliare. Le prime volte fai delle prove ,su un compensato di scarto disegna linee e curve e prova spostando il contrappeso
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