Il
Gruppo B venne introdotto dalla FIA nel
1982 in sostituzione sia del
Gruppo 4 (Gran Turismo modificate) che del
Gruppo 5 (Gran Turismo prototipo).
Mentre il
Gruppo A comprendeva veicoli derivati dalla produzione di serie (almeno 5.000 unità all'anno), limitati per quanto riguarda potenza, peso, tecnologie e costo in generale; venne introdotto con lo scopo di facilitare l'ingresso nelle competizioni dei piloti privati.
Al contrario, il Gruppo B ha avuto poche limitazioni, per ottenere l'omologazione erano necessarie infatti solamente 200 autovetture del modello di base; tecnologia, peso contenuto e potenza libera non potevano che portare a grandi prestazioni. La categoria era studiata su misura per i grandi costruttori di automobili, senza doversi sobbarcare oneri di industrializzazione e produzione in grande serie, avevano a disposizione una categoria per sperimentare liberamente nuovi ritrovati tecnici e per competere per la vittoria assoluta.
Per quanto riguarda il mondo delle competizioni su pista e le gare di tipo endurance, la regolamentazione di Gruppo B non ha riscosso molto interesse, probabilmente offuscata dal grande successo del
Gruppo C e dalla mancanza di un campionato esclusivo di rilevanza nel quale gareggiare, tuttavia vetture come
Porsche 959 e
Ferrari 288 GTO hanno rappresentato la massima espressione su pista di questa categoria.
Il Gruppo B inizialmente era una formula ben riuscita, molti costruttori aderirono al
Campionato Mondiale Rally e folle di spettatori sempre più consistenti seguivano le gare. Ma sia i costi che le prestazioni delle vetture aumentarono rapidamente purtroppo anche con tragici epiloghi. Di conseguenza il Gruppo B è stato abolito alla fine del
1986, dal
1987 il
Gruppo A è divenuto la massima espressione nei campionati rally fino all'avvento nel
1997 delle
World Rally Car e delle regole che le disciplinano.
Dopo l'abolizione nei rally, la regolamentazione di Gruppo B ha trovato un posto adatto nel campionato europeo di
Rallycross, con automobili come MG Metro 6R4 e Ford RS200, fino al 1992. Altre case come
Audi e
Peugeot hanno trovato uno sbocco nella
Pikes Peak International Hillclimb con versioni ancora più performanti dell' Audi Quattro e della 205 T16, quest'ultima è stata impiegata anche nei rally-raids e in particolare nella
Parigi-Dakar.
tratto da
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