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Tavole di fasciame
6 allegato(i)
Ho trovato su FB queste belle foto di tavole di fasciame di barche di legno: credo possano essere utili anche per noi modellisti per verificare come porre le tavole sulle costole o sulle ordinate.
Allegato 167553 Allegato 167554 Allegato 167555 Allegato 167556 Allegato 167557 Allegato 167558 Grazie per la vostra attenzione e BUONA PASQUA |
Ottime foto!
Ho notato che sulle estremità si mettono più chiodi di quante ne immaginavo! |
Belle foto, grazie!
Basta cercare, ed in rete si trova di tutto e di più... |
ma è la stessa barca della prima foto? nelle altre sembra più piccola
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Credo siano barche diverse; ho messo le foto insieme perchè mi sembravano trattare lo stesso tema.
Buona Pasqua e Cordialità |
buona pasqua anche a te Telese
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Foto interessanti e molto utili.
Bel pensiero... grazie Gianni |
Un' osservazione tecnica: nelle tavole di fasciame è facile notare come l' ultima tavola (torello) corre lungo tutta la chiglia dritta (anche se rastremata opportunamente a prua), e non segue a prua la ruota di prua, ma - invece - continua diritta. Spesso i modellisti fanno l' errore di incurvare a salire detta tavola di torello facendola "risalire" lungo il dritto o ruota di prua. Spero di essere stato chiaro...
Cordialità :nuova0um: |
Quote:
Nella realtà il torello e l'incintone sono le prime tavole che vengono posate. Come si vede anche nelle foto che hai postato, la posa va a scendere dall'incintone e a salire dal torello alla pari, e l'ultima tavola si trova a mezza via. Come vedi, inoltre, non solo il torello ha le caratteristiche che dici, ma anche il controtorello. A riprova che non vengono posati alla fine. C'è da dire che le foto che hai postato riguardano delle barche relativamente piccole, e non ovviamente dei vascelli. Ma il principio è identico. |
CONCORDO IN TOTO: anche per i modelli occorre iniziare da sopra e da sotto; quindi dalla chiglia con il torello ed il controtorello (e poi salire in su), e sopra dal livello del ponte (o dall' inizio degli scalmotti) e poi scendere verso il torello; solo che occorre aggiungere l' ultima tavola che chiude il tutto (che pure ha un suo nome, che ora non ricordo ...) non a metà scafo (ove sarebbe molto visibile) ma nella parte bassa e piatta dello scafo (ove è meno visibile); anche se le imbarcazioni da me mostrate in foto sono piccole barche, la tecnica credo sia uguale anche per le grandi navi ed i vascelli.
Cordialità |
Buono a sapere! :)
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Quote:
Nei modelli è (sarebbe) buona consuetudine iniziare dal primo incintone a salire e scendere..il torello deve (dovrebbe) essere posizionato quando mancano pochi listelli alla chiusura per evitare che l'incastro con la chiglia finisca con una parziale sovrapposizione con la chiglia stessa (pochissimi fanno anche la battura orizzontale). A questo punto è giocoforza inserire il listello di chiusura anche nei modelli di grandi navi (anche se in realtà è una pratica irreale)..ma solo perché in un modello (in arsenale o ad ordinate) si lavora con listelli da 1-1,5 mm e non c'è limite alla larghezza.. |
Quote:
Nella realtà tagliare una tavola di fasciame a forma di "esse" richiederebbe assi di larghezza ben maggiore di quella ricavabile dal taglio di un tronco. Ragion per cui ritengo che la forma necessaria venisse ottenuta a caldo, piegando normali assi, mediante il sapiente uso di acqua e fuoco. Evidenzio inoltre il fatto che tagliare un asse a forma di "esse" porterebbe inevitabilmente ad ottenere una tavola il cui contorno "taglierebbe" in alcuni tratti la venatura del legno, indebolendone la resistenza. |
Quote:
Giusto per sapere, tu segui il metodo modellistico o quello "reale"? Inoltre in un modello c'è limite alla larghezza del listello, ed è quello imposto dalla scala. Infatti non potremmo mettere in scala 1:100 un listello da 7mm, sarebbe troppo grosso (già 5mm sarebbero al limite), così come in un modello 1:24 un corso di fasciame da 3mm sarebbe troppo piccolo... |
Giusto per sapere, tu segui il metodo modellistico o quello "reale"?
Inoltre in un modello c'è limite alla larghezza del listello, ed è quello imposto dalla scala. Infatti non potremmo mettere in scala 1:100 un listello da 7mm, sarebbe troppo grosso (già 5mm sarebbero al limite), così come in un modello 1:24 un corso di fasciame da 3mm sarebbe troppo piccolo...[/QUOTE] Nessuna contraddizione Amedeo: un modello non può essere costruito integralmente come una nave vera, a meno di ridurre in scala anche le dimensioni di chi lo costruisce.. Nella fattispecie del primo punto, il principio di fondo è che il torello non deve essere un listello di chiusura finale..che poi lo si metta per primo oppure per quarto o quint'ultimo non ha molta importanza in un modello non in arsenale. Quel che conta - a mio avviso "purista" - è che il torello sia identificabile in una disposizione corretta iniziale e non "di ripiego" finale. (semplice concetto di compromesso accettabile) Riguardo al secondo punto, quando parlo di mancanza di limitazioni nella dimensione dei listelli di un modello, mi riferisco ovviamente alla possibilità (materiale) di ricavare un listello sagomato da 4 mm (per esempio) da un listello da 10 mm attraverso taglio su misura di quest'ultimo. Pratica abbondantemente usata e propagandata dai cultori del modellismo "di qualità" con l'alibi della rispondenza alla realtà. Cosa - quest'ultima - che ho sempre avversato in quanto nella realtà una tavola da 25 cm x 10 può essere parzialmente modificata nella forma con il calore ma MAI essere ottenuta in forme strane (tipo "ad esse") attraverso taglio sagomato da una tavola da 50 cm x 10 (come proposto nel modellismo), in quanto una tavola unica da 50 cm x 10 da "ritagliare" a piacimento non esiste (a meno di costruire navi con il legno di sequoie giganti). Del resto, se hai letto i miei interventi in proposito, dovresti aver notato che ho sempre avversato i sistemi modellistici che non trovino rispondenza finale nella realtà.. Il problema - semmai - è creato da quei modellisti navali che sono sì degli artisti nella lavorazione del legno..ma che poi hanno l'abitudine di fare un po' di confusione fra "arte" e "realtà". Un po' come magnificare le figure umane dipinte da Botero o da Picasso (nella fase cubista) e sostenere che rappresentano fedelmente l'aspetto normale degli esseri umani.. Ovvero: una nave in miniatura pregevolmente realizzata può risultare un'opera d'arte..mentre un'opera d'arte anche se di gran pregio non rappresenta automaticamente una nave in miniatura. PS: io seguo un metodo il più possibile aderente alla realtà, usando compromessi modellistici (non a vista) laddove possibile o necessario. |
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